Il governo sostiene la filiera agroalimentare attraverso nuovi incentivi alle imprese, erogati dall'ISMEA e dal Fondo di garanzia di Mediocredito centrale. Soddisfazione viene espressa da Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle: «Gli operatori veneti sono quelli che attualmente stanno sfruttando di più e meglio questo strumento - spiega Baldin - con 130 milioni di finanziamenti per le aziende agricole e della pesca.
È una buona notizia, che va a sommarsi alle altre misure straordinarie del governo Conte dedicate al comparto ittico, quali l'indennità di 950 euro, il finanziamento da 20 milioni al Fondo per le imprese della pesca e dell'acquacoltura, l'esonero straordinario dai contributi previdenziali e assistenziali per l'anno 2020».
Il sottosegretario Giuseppe l'Abbate ha recentemente risposto -in commissione Agricoltura alla Camera- al question time proprio dedicato a questo tema, spiegando che a livello nazionale gli interventi normativi volti a incentivare i finanziamenti per le imprese agricole e della pesca superano il miliardo e 700 milioni di impieghi garantiti.
«Il Veneto - conclude Erika Baldin - è al momento la prima regione per impieghi totali, con quasi 130 milioni frutto di 605 operazioni, delle quali per il 96% relative a finanziamenti più strutturati, pari a 124.3 milioni. Appena 5.7 milioni per operazioni relative ai 30mila euro, segno che vi è necessità per le imprese di riprogrammare il futuro attraverso investimenti consistenti».
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lunedì 30 novembre 2020
IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA GLI ASSESTAMENTI DI BILANCIO. STANZIATA UNA SOMMA DI 206MILA EURO PER GLI INTERVENTI NEL CANAL VENA
Il consiglio comunale di Chioggia ha approvato, nella seduta odierna, la delibera di assestamento generale e salvaguardia degli equilibri di bilancio 2020-2022, con 13 voti favorevoli e 5 astenuti. Tra i principali interventi previsti, un investimento di 206mila euro per la gestione del Canal Vena, 200mila per opere di urbanizzazione primaria e secondaria, 182mila di spese postali per sanzioni amministrative, 156mila per la messa in sicurezza del tetto dell'ex falegnameria comunale a seguito della tromba d'aria del 15 ottobre scorso, 100mila per interventi fuori contratto.
E poi 50mila euro per avviare il primo bilancio partecipato del comune di Chioggia, e 40mila per l'acquisto dell'auto della Protezione Civile. «La delibera agli equilibri di bilancio - ha spiegato l'assessore Daniele Stecco - eccezionalmente quest’anno, a causa del Covid, è stata prorogata dal governo a fine novembre. Con questa delibera si riporta in equilibrio il bilancio previsionale 2020-2022 a causa di alcune riduzioni di entrata, che hanno creato un disavanzo con le uscite.
In particolare, sono ridotte di 850mila euro le entrate per l'IMU, a seguito del nuovo decreto del presidente Conte, che ha sospeso per alcune attività economiche la seconda rata di dicembre; minori entrate pari a 180mila euro anche per i proventi delle concessioni cimiteriali; riduzione per 55mila euro della Cosap sui parcheggi blu, a seguito della sospensione del pagamento allo sosta nei mesi del primo lockdown e, da settembre, a seguito del cantiere del parcheggio dell’Isola dell’Unione. Infine vengono ridotte di 160mila euro le entrate dalle sanzioni per violazioni amministrative, generando complessivamente una perdita di entrate per un milione e 245mila euro.
È stato possibile rimettere in equilibrio il bilancio - continua l'assessore - mediante l’economia di alcuni capitoli di spesa, nuove entrate non previste nel bilancio di previsione e, infine, dall’applicazione dell’avanzo vincolato e libero. Tra le maggiori entrate si evidenziano l’imposta di soggiorno, con un incremento di 128 mila euro; contributi per i permessi di costruire (con un aumento di 300mila euro) e 88mila aggiuntivi per la monetizzazione delle aree adibite a parcheggio.
Inoltre, le maggiori entrate sono legate alle quote di ristoro previste dal decreto Rilancio, ovvero 255mila euro per la seconda quota dell'IMU e 542mila per il fondo di esercizio delle funzioni fondamentali dell’ente, oltre ad altri contributi regionali». L'assemblea cittadina, con 13 voti favorevoli e 5 astenuti, ha approvato inoltre il bilancio consolidato 2019, che tiene in considerazione il rendiconto delle società partecipate oltre a quello del Comune di Chioggia.
E poi 50mila euro per avviare il primo bilancio partecipato del comune di Chioggia, e 40mila per l'acquisto dell'auto della Protezione Civile. «La delibera agli equilibri di bilancio - ha spiegato l'assessore Daniele Stecco - eccezionalmente quest’anno, a causa del Covid, è stata prorogata dal governo a fine novembre. Con questa delibera si riporta in equilibrio il bilancio previsionale 2020-2022 a causa di alcune riduzioni di entrata, che hanno creato un disavanzo con le uscite.
In particolare, sono ridotte di 850mila euro le entrate per l'IMU, a seguito del nuovo decreto del presidente Conte, che ha sospeso per alcune attività economiche la seconda rata di dicembre; minori entrate pari a 180mila euro anche per i proventi delle concessioni cimiteriali; riduzione per 55mila euro della Cosap sui parcheggi blu, a seguito della sospensione del pagamento allo sosta nei mesi del primo lockdown e, da settembre, a seguito del cantiere del parcheggio dell’Isola dell’Unione. Infine vengono ridotte di 160mila euro le entrate dalle sanzioni per violazioni amministrative, generando complessivamente una perdita di entrate per un milione e 245mila euro.
È stato possibile rimettere in equilibrio il bilancio - continua l'assessore - mediante l’economia di alcuni capitoli di spesa, nuove entrate non previste nel bilancio di previsione e, infine, dall’applicazione dell’avanzo vincolato e libero. Tra le maggiori entrate si evidenziano l’imposta di soggiorno, con un incremento di 128 mila euro; contributi per i permessi di costruire (con un aumento di 300mila euro) e 88mila aggiuntivi per la monetizzazione delle aree adibite a parcheggio.
Inoltre, le maggiori entrate sono legate alle quote di ristoro previste dal decreto Rilancio, ovvero 255mila euro per la seconda quota dell'IMU e 542mila per il fondo di esercizio delle funzioni fondamentali dell’ente, oltre ad altri contributi regionali». L'assemblea cittadina, con 13 voti favorevoli e 5 astenuti, ha approvato inoltre il bilancio consolidato 2019, che tiene in considerazione il rendiconto delle società partecipate oltre a quello del Comune di Chioggia.
CONSIGLIO COMUNALE, BARBARA PENZO (PD) CHIEDE AL COMUNE DI REPERIRE UNA NUOVA SALA IN CITTÀ PER LE ESIGENZE DEGLI STUDENTI
Nel corso della seduta odierna del consiglio comunale, la segretaria del PD Barbara Penzo avanza un ordine del giorno diretto a impegnare l'ente ad attivare nuove sale per gli studenti della città, già a partire da gennaio 2021. «Già da due anni - spiega Penzo - ho dato la disponibilità a un gruppo di ragazzi per utilizzare la sede del Partito Democratico in calle Padovani a Chioggia quale aula studio, ma continuo a ricevere ulteriori richieste. È veramente intollerabile che non sia presente in città uno spazio affinché i giovani possano studiare, in aggiunta a quello offerto -in tempi migliori- dalla biblioteca Sabbadino».
L'esponente democratica ricorda che nel febbraio 2012 era sorta una sala adeguata (la Sacro Cuore) negli ambienti del Seminario, ma è stata chiusa tra il 2017 e il 2018 a scopo di ristrutturazione: «Nell'ottobre 2018 - conclude la consigliera - il Forum Giovani, ora arenato, aveva cercato di aprire un'aula studio all'interno della scuola Pascoli, con orari limitati alla sera. Ma il format non teneva conto delle esigenze dei ragazzi».
L'esponente democratica ricorda che nel febbraio 2012 era sorta una sala adeguata (la Sacro Cuore) negli ambienti del Seminario, ma è stata chiusa tra il 2017 e il 2018 a scopo di ristrutturazione: «Nell'ottobre 2018 - conclude la consigliera - il Forum Giovani, ora arenato, aveva cercato di aprire un'aula studio all'interno della scuola Pascoli, con orari limitati alla sera. Ma il format non teneva conto delle esigenze dei ragazzi».
domenica 29 novembre 2020
DOMANI CONSIGLIO COMUNALE PER APPROVARE LE VARIAZIONI DI BILANCIO E L'AFFIDAMENTO A SST DEL CENTRO DI SBARCO PER I MOLLUSCHI A PUNTA POLI
Inizierà domani mattina, lunedì 30 novembre alle ore 9, la seduta del consiglio comunale di Chioggia, chiamato ad esprimersi attorno a 22 argomenti. Tra essi, alcune variazioni al bilancio di previsione finanziario, anche per incamerare i maggiori introiti (pari a 728mila euro) ricavati dall'imposta di soggiorno soprattutto nei mesi di agosto e settembre. Sempre in tema di bilancio, i consiglieri discuteranno l'assestamento generale, il riconoscimento di debiti in seguito a una sentenza del TAR, e l'approvazione del bilancio consolidato per l'esercizio 2019.
Dopo la manutenzione del verde pubblico in seguito alla tromba d'aria del 15 ottobre, e l'affidamento alla partecipata SST del centro di sbarco dei molluschi a punta Poli, l'assemblea valuterà gli ordini del giorno presentati dai consiglieri di opposizione: Segantin e Montanariello pongono l'attenzione al degrado di Canal di Valle, mentre Barbara Penzo solleva la questione dell'assenza di un'aula studio in città, nelle more dovute alle restrizioni sanitarie che coinvolgono anche la biblioteca Sabbadino. La seduta sarà trasmessa in diretta streaming dal sito dell'ente.
Dopo la manutenzione del verde pubblico in seguito alla tromba d'aria del 15 ottobre, e l'affidamento alla partecipata SST del centro di sbarco dei molluschi a punta Poli, l'assemblea valuterà gli ordini del giorno presentati dai consiglieri di opposizione: Segantin e Montanariello pongono l'attenzione al degrado di Canal di Valle, mentre Barbara Penzo solleva la questione dell'assenza di un'aula studio in città, nelle more dovute alle restrizioni sanitarie che coinvolgono anche la biblioteca Sabbadino. La seduta sarà trasmessa in diretta streaming dal sito dell'ente.
sabato 28 novembre 2020
PICCOLA PESCA, L'EURODEPUTATA ROSANNA CONTE ATTACCA IL GOVERNO: «SI È OPPOSTO A RIPARTIRE LE QUOTE TONNO TRA TUTTI I SEGMENTI DEL SETTORE»
L'eurodeputata Rosanna Conte critica l'atteggiamento del governo italiano riguardo la piccola pesca. «Mesi e mesi di lavoro buttati - non usa mezzi termini l'onorevole - a causa di una vergognosa decisione dell'Italia. In qualità di coordinatrice del gruppo Identità e Democrazia (di cui fa parte la Lega) nella commissione Pesca, assieme ai colleghi Annalisa Tardino relatrice ombra del provvedimento, Massimo Casanova e Valentino Grant in quanto componenti della commissione e al deputato Lorenzo Viviani, responsabile del Dipartimento Pesca della Lega, ho denunciato il clamoroso schiaffo a proposito del tonno rosso da parte all'Italia alle marinerie italiane, una cosa assurda.
Grazie all’impegno della Lega a Roma e a Bruxelles - continua Rosanna Conte - l’Europa stava andando nella direzione giusta per favorire la piccola pesca e la pesca artigianale, ma ora a sorpresa il governo fa marcia indietro per mantenere lo status quo. Apprendiamo infatti che si è opposto alla possibilità di ripartire le quote del tonno tra tutti i segmenti di pesca, tra cui i piccoli pescatori da noi difesi in Parlamento. Dopo lunghi negoziati eravamo riusciti ad avere la meglio, ed esprimerci con voce unica per il cambio di direzione rispetto al passato.
Ma adesso restiamo allibiti: proprio l’Italia, che nel passato non ha sollevato obiezioni in sede di Coreper per provvedimenti gravi e importanti contro la pesca, le solleva oggi per bloccare un regolamento che andava a favore della maggior parte delle marinerie italiane. La discussione tornerà ora al Parlamento europeo, dove la Lega continuerà a dare battaglia: non arretriamo di un millimetro e non siamo disposti a fare passi indietro e perdere gli importanti risultati ottenuti in questi mesi di negoziato», conclude l'eurodeputata.
Grazie all’impegno della Lega a Roma e a Bruxelles - continua Rosanna Conte - l’Europa stava andando nella direzione giusta per favorire la piccola pesca e la pesca artigianale, ma ora a sorpresa il governo fa marcia indietro per mantenere lo status quo. Apprendiamo infatti che si è opposto alla possibilità di ripartire le quote del tonno tra tutti i segmenti di pesca, tra cui i piccoli pescatori da noi difesi in Parlamento. Dopo lunghi negoziati eravamo riusciti ad avere la meglio, ed esprimerci con voce unica per il cambio di direzione rispetto al passato.
Ma adesso restiamo allibiti: proprio l’Italia, che nel passato non ha sollevato obiezioni in sede di Coreper per provvedimenti gravi e importanti contro la pesca, le solleva oggi per bloccare un regolamento che andava a favore della maggior parte delle marinerie italiane. La discussione tornerà ora al Parlamento europeo, dove la Lega continuerà a dare battaglia: non arretriamo di un millimetro e non siamo disposti a fare passi indietro e perdere gli importanti risultati ottenuti in questi mesi di negoziato», conclude l'eurodeputata.
ORDINI DEL GIORNO E NUMERO LEGALE, BOTTA E RISPOSTA TRA MONTANARIELLO ED ENDRI BULLO IN VISTA DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ
Non è ancora iniziata, ovviamente, la seduta del consiglio comunale in programma lunedì a Chioggia ed è già foriera di polemiche. Materia del contendere è l'eliminazione, in sede di conferenza dei capigruppo, di due ordini del giorno presentati da Jonatan Montanariello: il consigliere accusa il presidente Endri Bullo di avergli chiesto di scegliere tra gli argomenti di cui occuparsi (pista ciclabile al ponte che attraversa il Brenta, possibile linea di autobus verso l'ospedale all'Angelo di Mestre, viabilità in via Cornèr, disagi lungo la linea 80).
«Sia ben chiaro - osserva Montanariello - che il fatto di avere ordini del giorno in abbondanza non è legato all’incompetenza dei consiglieri che ne presentano più del normale, ma è dovuto all’incompetenza di questa amministrazione. Anche all’ultima seduta la maggioranza è uscita, facendo decadere il numero legale, così alcuni ordini del giorno si sono protratti. Vedendo le ultime uscite del loro capogruppo Bonfà, mi viene da pensare che questa manovra sia stata fatta perché erano impreparati in aula e Bullo ha voluto proteggere il proprio capogruppo. Il tutto a spese dei pendolari della linea 80 e dei cittadini di via Cornèr. Il presidente del consiglio se ne assuma la responsabilità politica».
A stretto giro arriva la risposta di Endri Bullo: «Faccio notare che da regolamento ogni Consigliere può portare in discussione fino a 2 ordini del giorno. Il sottoscritto, avendone ricevuti all’ultimo giorno utile 2 in più dal consigliere Montanariello, per andargli incontro ha dato la possibilità di scegliere fra i 4 odg presenti, quali poter portare in discussione alla prossima assemblea. Ma Montanariello, supportato dal collega Dolfin, ha insistito fortemente per portarli tutti. Evidentemente dopo 10 anni non conoscono ancora il regolamento, che tra l’altro proprio loro hanno modificato nel 2014».
Relativamente alla mancanza del numero legale verificatasi nell’ultima seduta, il presidente Bullo precisare che «esso scatta con 8 componenti il consiglo, e che la sola opposizione ne conta 11. Quindi se non sono presenti neanche quando c'è da discutere i loro stessiordini del giorno, non possono certo imputare abbandoni alla maggioranza o slittamenti delle discussioni per mancanza del relatore che le ha presentate».
«Sia ben chiaro - osserva Montanariello - che il fatto di avere ordini del giorno in abbondanza non è legato all’incompetenza dei consiglieri che ne presentano più del normale, ma è dovuto all’incompetenza di questa amministrazione. Anche all’ultima seduta la maggioranza è uscita, facendo decadere il numero legale, così alcuni ordini del giorno si sono protratti. Vedendo le ultime uscite del loro capogruppo Bonfà, mi viene da pensare che questa manovra sia stata fatta perché erano impreparati in aula e Bullo ha voluto proteggere il proprio capogruppo. Il tutto a spese dei pendolari della linea 80 e dei cittadini di via Cornèr. Il presidente del consiglio se ne assuma la responsabilità politica».
A stretto giro arriva la risposta di Endri Bullo: «Faccio notare che da regolamento ogni Consigliere può portare in discussione fino a 2 ordini del giorno. Il sottoscritto, avendone ricevuti all’ultimo giorno utile 2 in più dal consigliere Montanariello, per andargli incontro ha dato la possibilità di scegliere fra i 4 odg presenti, quali poter portare in discussione alla prossima assemblea. Ma Montanariello, supportato dal collega Dolfin, ha insistito fortemente per portarli tutti. Evidentemente dopo 10 anni non conoscono ancora il regolamento, che tra l’altro proprio loro hanno modificato nel 2014».
Relativamente alla mancanza del numero legale verificatasi nell’ultima seduta, il presidente Bullo precisare che «esso scatta con 8 componenti il consiglo, e che la sola opposizione ne conta 11. Quindi se non sono presenti neanche quando c'è da discutere i loro stessiordini del giorno, non possono certo imputare abbandoni alla maggioranza o slittamenti delle discussioni per mancanza del relatore che le ha presentate».
venerdì 27 novembre 2020
ALTAMAREA SEA KAYAK, OLTRE DIECI ANNI DI ATTIVITÀ SENZA UNA CONVENZIONE COL COMUNE: MOZIONE DELLE OPPOSIZIONI PER FAR REGOLARIZZARE I RAPPORTI
Nel corso della seduta del consiglio comunale, in programma a distanza il prossimo lunedì 30 novembre, verrà votata anche la mozione sottoposta dai consiglieri Barbara Penzo e Beniamino Boscolo, relativa all'attività dell'associazione sportiva Altamarea Sea Kayak. L'istanza chiede che l'amministrazione concerti assieme agli uffici comunali affinché vengano date risposte chiare e definitive al sodalizio, di modo da consentirgli di svolgere le proprie attività in sicurezza, regolarità e continuità per lo sviluppo e la promozione degli sport d'acqua nella laguna.
In particolare, l'associazione -che dal 2008 utilizza il deposito seminterrato alla scuola Marchetti per le proprie imbarcazioni- necessita di sottoscrivere una convenzione con il Comune, regolarizzando il rapporto di collaborazione e l'ospitalità. Inoltre, lo spazio abbisogna di nuovi impianti idraulici e di illuminazione, dopo i sopralluoghi svolti dai tecnici dell'ente circa due anni fa: dall'inizio di settembre infatti i locali sono rimasti al buio, a seguito dei lavori svolti all'impianto che serve la scuola.
Ma ad oggi nessuna sollecitazione ha avuto buon esito: «Per due anni l'associazione è atata presa in giro - commenta Beniamino Boscolo - e a questo punto pretendiamo anche un report relativo allo stato attuale degli spazi comunali assegnati alle associazioni, poiché risultano situazioni analoghe che ancora non trovano risposta. Questa amministrazione deve avere maggiore sensibilità, e non fare politica con gli amici degli amici. Se ci sono regole valgono per tutti, e se non ci sono regole è meglio fissarle».
Altamarea Sea Kayak è attiva da oltre dieci anni per valorizzare l'importante ruolo degli sport d'acqua nel territorio, sia in termini di beneficio fisico e mentale, sia di attrazione turistica naturale. La scuola dell'associazione è affiliata alla Federazione Italiana Canoa Kayak, e ha collaborato con l'ULSS 3 per i progetti di turismo sociale inclusivo.
In particolare, l'associazione -che dal 2008 utilizza il deposito seminterrato alla scuola Marchetti per le proprie imbarcazioni- necessita di sottoscrivere una convenzione con il Comune, regolarizzando il rapporto di collaborazione e l'ospitalità. Inoltre, lo spazio abbisogna di nuovi impianti idraulici e di illuminazione, dopo i sopralluoghi svolti dai tecnici dell'ente circa due anni fa: dall'inizio di settembre infatti i locali sono rimasti al buio, a seguito dei lavori svolti all'impianto che serve la scuola.
Ma ad oggi nessuna sollecitazione ha avuto buon esito: «Per due anni l'associazione è atata presa in giro - commenta Beniamino Boscolo - e a questo punto pretendiamo anche un report relativo allo stato attuale degli spazi comunali assegnati alle associazioni, poiché risultano situazioni analoghe che ancora non trovano risposta. Questa amministrazione deve avere maggiore sensibilità, e non fare politica con gli amici degli amici. Se ci sono regole valgono per tutti, e se non ci sono regole è meglio fissarle».
Altamarea Sea Kayak è attiva da oltre dieci anni per valorizzare l'importante ruolo degli sport d'acqua nel territorio, sia in termini di beneficio fisico e mentale, sia di attrazione turistica naturale. La scuola dell'associazione è affiliata alla Federazione Italiana Canoa Kayak, e ha collaborato con l'ULSS 3 per i progetti di turismo sociale inclusivo.
LUNEDÌ SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE CON 22 ARGOMENTI, MOLTI DI BILANCIO. DOLFIN: «TROPPO POCO PREAVVISO, OCCORRE CONVOCARNE PIÙ SPESSO»
Riprende l'attività del consiglio comunale di Chioggia. Lunedì mattina 30 novembre, dalle ore 9, è stata convocata la seduta a distanza dell'assemblea cittadina per dirimere 22 argomenti, molti dei quali relativi a scostamenti di bilancio. Marco Dolfin, capogruppo della Lega, contesta che ulteriori due ordini del giorni sono stati rimossi dall'elenco della trattazione, per il motivo che lo stesso consigliere ne aveva già presentati altrettanti.
«Assurdo e vergognoso - esordisce l'esponente della minoranza - che ancora una volta si arrivi a convocare una seduta all'ultimo momento, quasi alla scadenza. Non è possibile portare in discussione l'intera questione del bilancio consolidato, di quello previsionale e degli equilibri in questo modo, perché non c'è il tempo per avanzare emendamenti. Il presidente del consiglio comunale dovrebbe convocarli ogni settimana oppure ogni quindici giorni, invece così facendo si crea solo un aggravio di materiale».
«Assurdo e vergognoso - esordisce l'esponente della minoranza - che ancora una volta si arrivi a convocare una seduta all'ultimo momento, quasi alla scadenza. Non è possibile portare in discussione l'intera questione del bilancio consolidato, di quello previsionale e degli equilibri in questo modo, perché non c'è il tempo per avanzare emendamenti. Il presidente del consiglio comunale dovrebbe convocarli ogni settimana oppure ogni quindici giorni, invece così facendo si crea solo un aggravio di materiale».
giovedì 26 novembre 2020
SALA DEL COMMIATO PER LE ESEQUIE LAICHE, LA CONSIGLIERA BARBARA PENZO INTERROGA L'AMMINISTRAZIONE: «LA CITTÀ ATTENDE DA ANNI»
La consigliera comunale del Partito Democratico, Barbara Penzo, ha presentato un'interrogazione che sarà discussa alla prossima seduta dell'assemblea cittadina, riguardo la possibile istituzione e collocazione di una sala del Commiato per le esequie laiche nel territorio comunale, della quale possano fruire anche i fedeli di confessioni religiose differenti da quella cattolica.
L'intervento di Barbara Penzo arriva a oltre quattro anni di distanza dalla raccolta di firme che aveva coinvolto la città, e portato a una seduta di commissione consiliare: in questo periodo l'amministrazione si era attivata, in collaborazione con il locale comitato ANPI, per ottenere dalla Diocesi l'utilizzo di un immobile ubicato nei pressi del cimitero di Borgo San Giovanni, ma finora non si è arrivati ad alcun esito.
L'esigenza manifestata da un numero sempre crescente di cittadini è relativa a un luogo di raccoglimento, ultimo saluto e commemorazione dei defunti con rito e orazioni civili. Già nel 2017 la stessa segretaria del PD aveva presentato analoga interrogazione, ottenendo l'impegno della giunta ma non risultati concreti. La questione era tornata d'attualità per il funerale della professoressa Gina Duse, svoltosi all'interno del cimitero di Sottomarina tra il disagio dei partecipanti sparsi per le condizioni precarie ed estemporanee.
«Quasi alla conclusione del mandato di questa amministrazione - commenta Barbara Penzo - non sono pervenute azioni efficaci, nonostante l'impegno. Mi chiedo se sia possibile interpellare ancora una volta la competente commissione consiliare, allo scopo di vagliare la mappa delle risorse comunali disponibili, oppure l'opportunità di collaborazioni per ottenere spazi di altrui proprietà».
L'intervento di Barbara Penzo arriva a oltre quattro anni di distanza dalla raccolta di firme che aveva coinvolto la città, e portato a una seduta di commissione consiliare: in questo periodo l'amministrazione si era attivata, in collaborazione con il locale comitato ANPI, per ottenere dalla Diocesi l'utilizzo di un immobile ubicato nei pressi del cimitero di Borgo San Giovanni, ma finora non si è arrivati ad alcun esito.
L'esigenza manifestata da un numero sempre crescente di cittadini è relativa a un luogo di raccoglimento, ultimo saluto e commemorazione dei defunti con rito e orazioni civili. Già nel 2017 la stessa segretaria del PD aveva presentato analoga interrogazione, ottenendo l'impegno della giunta ma non risultati concreti. La questione era tornata d'attualità per il funerale della professoressa Gina Duse, svoltosi all'interno del cimitero di Sottomarina tra il disagio dei partecipanti sparsi per le condizioni precarie ed estemporanee.
«Quasi alla conclusione del mandato di questa amministrazione - commenta Barbara Penzo - non sono pervenute azioni efficaci, nonostante l'impegno. Mi chiedo se sia possibile interpellare ancora una volta la competente commissione consiliare, allo scopo di vagliare la mappa delle risorse comunali disponibili, oppure l'opportunità di collaborazioni per ottenere spazi di altrui proprietà».
NUOVO DIRIGENTE AI SERVIZI FINANZIARI, IL COMUNE DI CHIOGGIA REVOCA IL CONCORSO: UTILIZZERÀ LA GRADUATORIA (IN FIERI) DI UN ALTRO ENTE
Il Comune di Chioggia ha revocato la procedura concorsuale per la copertura del ruolo di dirigente ai Servizi Finanziari, lasciata vacante dal pensionamento del dottor Mario Veronese avvenuto il 1° ottobre. Il concorso, indetto il 22 aprile, non aveva finora potuto aver luogo a causa delle restrizioni sanitarie: attraverso una delibera di giunta dello scorso martedì 24 novembre, è stato aggiornato il piano triennale dei fabbisogni di personale per il periodo 2020-2022, prevedendo che il reclutamento del dirigente responsabile dei Servizi Finanziari avvenga mediante il ricorso allo scorrimento di una graduatoria concorsuale approvata da altro Ente, anziché mediante concorso pubblico.
Tale concorso, relativo a una pubblica amministrazione differente (non nominata nella determinazione), è ancora alla fase prodromica non avendo definito il calendario delle prove scritte né l'elenco dei candidati ammessi. La sospensione delle prove preselettive e l'urgenza di arrivare il prima possibile ad avere il nuovo Ragionere generale in carica ha spinto l'amministrazione comunale di Chioggia ad agire in questa maniera, innestandosi nella graduatoria che verrà formulata altrove. Cadono quindi le aspettative di coloro che, sapendo del concorso chioggiotto, si stavano preparando per poterlo sostenere.
Tale concorso, relativo a una pubblica amministrazione differente (non nominata nella determinazione), è ancora alla fase prodromica non avendo definito il calendario delle prove scritte né l'elenco dei candidati ammessi. La sospensione delle prove preselettive e l'urgenza di arrivare il prima possibile ad avere il nuovo Ragionere generale in carica ha spinto l'amministrazione comunale di Chioggia ad agire in questa maniera, innestandosi nella graduatoria che verrà formulata altrove. Cadono quindi le aspettative di coloro che, sapendo del concorso chioggiotto, si stavano preparando per poterlo sostenere.
mercoledì 25 novembre 2020
TAGLIO A CORSE E FERMATE DELLA LINEA 80, DOLFIN E MONTANARIELLO RISPONDONO A BONFÀ: «TI SPIEGHIAMO COME FUNZIONA IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE»
Continua la querelle per il taglio delle corse e delle fermate alle linee 80 e 85 di Arriva Veneto, che da Sottomarina e Chioggia conducono a Venezia e Mestre. Al capogruppo del M5S Paolo Bonfà rispondono, con una nota congiunta, i consiglieri regionali Jonatan Montanariello e Marco Dolfin: «Apprendiamo sconcertati le dichiarazioni di Bonfà.
Visto che loro sanno sempre tutto, ci chiediamo se a volte facciano apposta a non sapere, pur di occupare il proprio tempo con sterili attacchi improduttivi alla collettività. L'audace consigliere dovrebbe aver capito, dopo cinque anni, che la competenza di quella linea non è né del Comune di Chioggia né della Regione Veneto, ma esplicitamente della Città Metropolitana di Venezia. Dovrebbe sapere che i contributi li gira la Regione come partita di giro, dopo averli ricevuti dal fondo trasporti dallo Stato, e li eroga in base alle competenze.
Se Bonfà ha bisogno di aiuto per capire come funziona il sistema del trasporto - proseguono ironicamente i due consiglieri - può tranquillamente chiedere e glielo spieghiamo: contratto di servizio urbano (corriere arancioni) sono del Comune, corriere blu sono della Città Metropolitana, mentre di competenza regionale sono alcune tratte ferroviarie, e non tutte. Rimaniamo allibiti di come un rappresentante dei cittadini abbia trascorso cinque anni senza non capire ancora questa differenza. Inutile anche rigettare al mittente le sconsiderate, miopi ed infondate accuse. L’unica cosa che gli rispondiamo - concludono Dolfin e Montanariello - è che politicamente Bonfà è destinato a scomparire tra qualche mese, come tutto il suo Movimento, e la città trarrà il primo vero beneficio dopo cinque anni».
Visto che loro sanno sempre tutto, ci chiediamo se a volte facciano apposta a non sapere, pur di occupare il proprio tempo con sterili attacchi improduttivi alla collettività. L'audace consigliere dovrebbe aver capito, dopo cinque anni, che la competenza di quella linea non è né del Comune di Chioggia né della Regione Veneto, ma esplicitamente della Città Metropolitana di Venezia. Dovrebbe sapere che i contributi li gira la Regione come partita di giro, dopo averli ricevuti dal fondo trasporti dallo Stato, e li eroga in base alle competenze.
Se Bonfà ha bisogno di aiuto per capire come funziona il sistema del trasporto - proseguono ironicamente i due consiglieri - può tranquillamente chiedere e glielo spieghiamo: contratto di servizio urbano (corriere arancioni) sono del Comune, corriere blu sono della Città Metropolitana, mentre di competenza regionale sono alcune tratte ferroviarie, e non tutte. Rimaniamo allibiti di come un rappresentante dei cittadini abbia trascorso cinque anni senza non capire ancora questa differenza. Inutile anche rigettare al mittente le sconsiderate, miopi ed infondate accuse. L’unica cosa che gli rispondiamo - concludono Dolfin e Montanariello - è che politicamente Bonfà è destinato a scomparire tra qualche mese, come tutto il suo Movimento, e la città trarrà il primo vero beneficio dopo cinque anni».
IL VICESINDACO VERONESE SOLLECITA LA CONTINUAZIONE DEI LAVORI DI RESTAURO AL FORTE SAN FELICE
L'amministrazione comunale chiede a tutti gli enti coinvolti di superare con celerità questa fase di stallo che sta coinvolgendo le opere compensative del Mose, come il Forte San Felice a Chioggia e la sua oasi naturalistica. Nello specifico, il vicesindaco e assessore all'Ambiente Marco Veronese nella giornata di ieri ha inviato una lettera di sollecito alla commissaria straordinaria del Mose, l'architetto Elisabetta Spitz, al Consorzio Venezia Nuova, all'attenzione dell'ingegner Francesco Ossola e per conoscenza al Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, Soprintendenza e comitato San Felice.
«Condividiamo le preoccupazioni relative allo stallo dei lavori delle opere complementari al Mose - spiega il vicesindaco - e nello specifico, i lavori al Forte San Felice non hanno visto, causa emergenza sanitaria, nemmeno la conclusione del primo stralcio (dei tre previsti) del suo progetto di recupero e valorizzazione. Non è iniziata la realizzazione dei percorsi di visita sopra i bastioni, e gli interventi di restauro del portale monumentale del Tirali si sono fermati questa estate per la crisi dell'impresa. L'azienda sostitutiva non ha ancora avuto l'autorizzazione al subentro dal Consorzio Venezia Nuova».
Il portale del Tirali rischia un degrado non recuperabile – aggiunge il vicesindaco Veronese – in particolar modo per ciò che riguarda le strutture lignee di copertura. A questo motivo, concreto e oggettivo, si aggiunge «l'enorme disagio vissuto dall'amministrazione nei confronti della propria comunità, la quale ha visto con grande entusiasmo l'avvio dei lavori che, poco dopo, sono stati interrotti e non più riavviati, procurando un forte sconcerto generale. Anche la redazione dei progetti di recupero degli altri immobili, compreso il castello della Luppa, e dell'oasi naturalistica è un'attività non procrastinabile, per tutte le fasi programmate dagli enti sottoscrittori dell'importante protocollo d'intesa firmato nel 2018».
Tutto ciò - conclude l'assessore all'Ambiente - «ha portato ad inviare una lettera agli enti coinvolti per sollecitare lo sblocco urgente dei lavori e la conclusione dell'attività di progettazione del secondo e terzo stralcio, affinché l'area del Forte non venga lasciata a se stessa. Attendo a breve la convocazione di un nuovo tavolo tecnico, in cui ribadirò la necessità che il Forte San Felice rientri nell'ordine del giorno della prossima seduta del Comitatone, con un finanziamento della Legge Speciale, che vada ad aggiungersi ai 7 milioni previsti nel Piano Europa, non sufficienti per realizzare quanto previsto dal protocollo d’intesa».
«Condividiamo le preoccupazioni relative allo stallo dei lavori delle opere complementari al Mose - spiega il vicesindaco - e nello specifico, i lavori al Forte San Felice non hanno visto, causa emergenza sanitaria, nemmeno la conclusione del primo stralcio (dei tre previsti) del suo progetto di recupero e valorizzazione. Non è iniziata la realizzazione dei percorsi di visita sopra i bastioni, e gli interventi di restauro del portale monumentale del Tirali si sono fermati questa estate per la crisi dell'impresa. L'azienda sostitutiva non ha ancora avuto l'autorizzazione al subentro dal Consorzio Venezia Nuova».
Il portale del Tirali rischia un degrado non recuperabile – aggiunge il vicesindaco Veronese – in particolar modo per ciò che riguarda le strutture lignee di copertura. A questo motivo, concreto e oggettivo, si aggiunge «l'enorme disagio vissuto dall'amministrazione nei confronti della propria comunità, la quale ha visto con grande entusiasmo l'avvio dei lavori che, poco dopo, sono stati interrotti e non più riavviati, procurando un forte sconcerto generale. Anche la redazione dei progetti di recupero degli altri immobili, compreso il castello della Luppa, e dell'oasi naturalistica è un'attività non procrastinabile, per tutte le fasi programmate dagli enti sottoscrittori dell'importante protocollo d'intesa firmato nel 2018».
Tutto ciò - conclude l'assessore all'Ambiente - «ha portato ad inviare una lettera agli enti coinvolti per sollecitare lo sblocco urgente dei lavori e la conclusione dell'attività di progettazione del secondo e terzo stralcio, affinché l'area del Forte non venga lasciata a se stessa. Attendo a breve la convocazione di un nuovo tavolo tecnico, in cui ribadirò la necessità che il Forte San Felice rientri nell'ordine del giorno della prossima seduta del Comitatone, con un finanziamento della Legge Speciale, che vada ad aggiungersi ai 7 milioni previsti nel Piano Europa, non sufficienti per realizzare quanto previsto dal protocollo d’intesa».
martedì 24 novembre 2020
CORSE E FERMATE RIDOTTE DA ARRIVA VENETO ALLE LINEE 80 E 85, BONFÀ (M5S): «ECCO A COSA PORTANO I PROFESSIONISTI DELLA POLITICA QUANDO GOVERNANO»
Il Movimento 5 Stelle, con Paolo Bonfà, interviene a proposito del taglio di corse e fermate lungo le linee 80 e 85 di Arriva Veneto, da e verso Venezia e Mestre. E prende di mira i neoconsiglieri regionali Marco Dolfin e Jonatan Montanariello, entrambi lavoratori del trasporto pubblico: «Stracciarsi le vesti quando si fa opposizione è facile - commenta Bonfà - ed è altrettanto facile far finta di avere le soluzioni a qualsiasi problema.
Ben diverso è risolverli concretamente». Prosegue il capogruppo: «Oggi in consiglio regionale ci sono quelli che si sono sempre autoproclamati professionisti della politica, quelli che hanno sempre puntato il dito contro l'amministrazione comunale di Chioggia e il M5S. Abbiamo visto ordini del giorno e "crociate" per avere corse supplementari destinate ai pendolari e quelle verso l'ospedale dell'Angelo di Mestre.
Ora che i due consiglieri comunali sono anche in Regione, uno in maggioranza e uno in opposizione, vediamo addirittura tagliare anche le corse esistenti. Speriamo ci sia una presa di posizione unanime e che vengano risolti i problemi per i pendolari e per gli abitanti della frazione di Valli, i quali vedono soppresse le loro fermate senza alcun motivo sensato».
Ben diverso è risolverli concretamente». Prosegue il capogruppo: «Oggi in consiglio regionale ci sono quelli che si sono sempre autoproclamati professionisti della politica, quelli che hanno sempre puntato il dito contro l'amministrazione comunale di Chioggia e il M5S. Abbiamo visto ordini del giorno e "crociate" per avere corse supplementari destinate ai pendolari e quelle verso l'ospedale dell'Angelo di Mestre.
Ora che i due consiglieri comunali sono anche in Regione, uno in maggioranza e uno in opposizione, vediamo addirittura tagliare anche le corse esistenti. Speriamo ci sia una presa di posizione unanime e che vengano risolti i problemi per i pendolari e per gli abitanti della frazione di Valli, i quali vedono soppresse le loro fermate senza alcun motivo sensato».
CENTRO DI SBARCO DEI MOLLUSCHI A PUNTA POLI, BONFÀ (M5S): «MONTANARIELLO DICE FALSITÀ, IL PROGETTO ERA NATO SOTTO LA SUA AMMINISTRAZIONE»
Il capogruppo del M5S di Chioggia, Paolo Bonfà, commenta le parole del capogruppo del PD Jonatan Montanariello, relative al centro di sbarco dei molluschi a punta Poli, che sarà gestito dalla società SST partecipata dal Comune. «Continua la saga di un partito disperato - esordisce Bonfà - che probabilmente pensa di non uscire dal 13.5% delle passate elezioni, nonostante il travestimento di molti candidati entro liste civiche farlocche.
Nonostante conoscano bene la realtà - prosegue il capogruppo del M5S - essi continuano a ripetere falsità come mantra, ma i cittadini non sono sprovveduti con l'anello al naso, e non abboccano a chi ritiene di far credere di avere una visione di città che non ha mai avuto. Il progetto del centro di sbarco nasce con i patti territoriali fra Chioggia, Cavarzere e Cona più di 7 anni fa, e quindi (se fosse sbagliato) sarebbe stato voluto proprio da coloro che ora si strappano le vesti per incolpare il M5S di errori non suoi».
Bonfà crede «fermamente, invece, che l'opera sia utile al comparto della pesca e a chi opera in quel settore. Ma, se anche non lo fosse, rimarrebbe la questione riguardante il danno erariale che si sarebbe causato non realizzandolo, come affermato dalla Corte dei Conti nel 2018. Oggi affidare il centro di sbarco a SST, allo scopo di avere gestione e sorveglianza, è logico in quanto l'impianto si trova in un luogo isolato e potrebbe essere facile obiettivo per i malintenzionati, con probabili danneggiamenti alla struttura. Ma nemmeno questo va bene al PD».
Prosegue l'esponente stellato: «Di che stupirsi, del resto? In passato sono stati campioni nell'erigere cattedrali nel deserto, per poi abbandonarle alla mercè dei vandali, ed è logico che a loro sembri impossibile che oggi invece si pensi a salvaguardare opere costruite con il denaro pubblico». Aggiunge il consigliere Daniele Padoan: «Siamo arrivati al paradosso, se avessimo fermato la realizzazione del centro di sbarco ci avrebbero incolpato di essere inesperti, incompetenti e di andar contro gli interessi della pesca. Lo abbiamo realizzato nel luogo in cui era previsto, e comunque l’unico a disposizione per farlo, ne abbiamo affidato la gestione a SST, a costo zero per il Comune e per gli utenti, e ancora non va bene. Spero che i cittadini si rendano conto dii chi sono questi personaggi».
Nonostante conoscano bene la realtà - prosegue il capogruppo del M5S - essi continuano a ripetere falsità come mantra, ma i cittadini non sono sprovveduti con l'anello al naso, e non abboccano a chi ritiene di far credere di avere una visione di città che non ha mai avuto. Il progetto del centro di sbarco nasce con i patti territoriali fra Chioggia, Cavarzere e Cona più di 7 anni fa, e quindi (se fosse sbagliato) sarebbe stato voluto proprio da coloro che ora si strappano le vesti per incolpare il M5S di errori non suoi».
Bonfà crede «fermamente, invece, che l'opera sia utile al comparto della pesca e a chi opera in quel settore. Ma, se anche non lo fosse, rimarrebbe la questione riguardante il danno erariale che si sarebbe causato non realizzandolo, come affermato dalla Corte dei Conti nel 2018. Oggi affidare il centro di sbarco a SST, allo scopo di avere gestione e sorveglianza, è logico in quanto l'impianto si trova in un luogo isolato e potrebbe essere facile obiettivo per i malintenzionati, con probabili danneggiamenti alla struttura. Ma nemmeno questo va bene al PD».
Prosegue l'esponente stellato: «Di che stupirsi, del resto? In passato sono stati campioni nell'erigere cattedrali nel deserto, per poi abbandonarle alla mercè dei vandali, ed è logico che a loro sembri impossibile che oggi invece si pensi a salvaguardare opere costruite con il denaro pubblico». Aggiunge il consigliere Daniele Padoan: «Siamo arrivati al paradosso, se avessimo fermato la realizzazione del centro di sbarco ci avrebbero incolpato di essere inesperti, incompetenti e di andar contro gli interessi della pesca. Lo abbiamo realizzato nel luogo in cui era previsto, e comunque l’unico a disposizione per farlo, ne abbiamo affidato la gestione a SST, a costo zero per il Comune e per gli utenti, e ancora non va bene. Spero che i cittadini si rendano conto dii chi sono questi personaggi».
OGGI COMMISSIONE COMUNALE IN TEMA DI EDILIZIA SCOLASTICA: LA SEDUTA SARÀ A DISTANZA, NIENTE DIRETTA STREAMING PER IL PUBBLICO
Oggi, martedì 24 novembre, dalle ore 16 si riunirà a distanza la III commissione consiliare permanente del Comune di Chioggia, allo scopo di analizzare le condizioni strutturali del patrimonio edilizio scolastico, con particolare riferimento alle modifiche necessarie a fronteggiare l'emergenza sanitaria. Alla seduta sono stati invitati anche i dirigenti dei cinque istituti comprensivi del territorio.
Sempre la III commissione si riunirà anche domani (sempre alle ore 16), per discutere l'approvazione del regolamento che istituisce i comitati di frazione, licenziato dalla giunta comunale. Anche questa seduta sarà in videoconferenza, senza la possibilità di una diretta streaming per il pubblico.
Sempre la III commissione si riunirà anche domani (sempre alle ore 16), per discutere l'approvazione del regolamento che istituisce i comitati di frazione, licenziato dalla giunta comunale. Anche questa seduta sarà in videoconferenza, senza la possibilità di una diretta streaming per il pubblico.
ORTO DIDATTICO ALLE SCUOLE CACCIN E GALILEI, DOLFIN (LEGA): «PER I FONDI DEL PROGETTO ECOSCUOLA BISOGNAVA PASSARE DALLA "ROUSSEAU" DEL M5S»
Il consigliere comunale e regionale Marco Dolfin è perplesso dalle modalità dell'iniziativa del Movimento 5 Stelle, che a livello regionale ha decurtato gli emolumenti dei propri consiglieri, mettendoli a disposizione del progetto Ecoscuola il quale, a Sottomarina, ha premiato l'istituto comprensivo Chioggia 5. «Il momento va celebrato - esordisce Dolfin con riferimento all'orto didattico inaugurato venerdì mattina - ed è lodevole che gli esponenti del M5S abbiano ottemperato alla promessa di devolvere parte dello stipendio. Ma sono stupito e ho l'amaro in bocca perché, allo scopo di votare il progetto, bisognava iscriversi alla piattaforma Rousseau del Movimento. La scuola invece è e dev'essere un "territorio" neutrale, dove i partiti non possono fare propaganda con nessun mezzo. Iscriversi alla piattaforma porta all'appartenenza, alla militanza».
L'imbarazzo, per Dolfin, deriva dal fatto che -sebbene si tratti di fondi privati- «non si può lucrare politicamente sopra i bisogni delle scuole, attraverso progetti che passano attraverso organismi di partito. Così le scuole partecipano a iniziative di natura politica e di propaganda. Non voglio attribuire colpe all'istituto comprensivo Chioggia 5 sia chiaro, ma non si può far finta di niente, se è vero che anche alcuni parlamentari del M5S hanno preso le distanze dall'iniziativa. Pur comprendendo le ragioni e finalità di Ecoscuola, si viene a creare un precedente importante. La verità - conclude l'esponente leghista - è che cercano di colmare il gap rispetto a quanto il governo avrebbero dovuto dedicare alle scuole nelle leggi di bilancio, e non restano che le donazioni spontanee. Altro che banchi a rotelle...». Marco Dolfin intende coinvolgere in materia l'ufficio scolastico regionale, per riaffermare il principio che l'istruzione è apartitica.
L'imbarazzo, per Dolfin, deriva dal fatto che -sebbene si tratti di fondi privati- «non si può lucrare politicamente sopra i bisogni delle scuole, attraverso progetti che passano attraverso organismi di partito. Così le scuole partecipano a iniziative di natura politica e di propaganda. Non voglio attribuire colpe all'istituto comprensivo Chioggia 5 sia chiaro, ma non si può far finta di niente, se è vero che anche alcuni parlamentari del M5S hanno preso le distanze dall'iniziativa. Pur comprendendo le ragioni e finalità di Ecoscuola, si viene a creare un precedente importante. La verità - conclude l'esponente leghista - è che cercano di colmare il gap rispetto a quanto il governo avrebbero dovuto dedicare alle scuole nelle leggi di bilancio, e non restano che le donazioni spontanee. Altro che banchi a rotelle...». Marco Dolfin intende coinvolgere in materia l'ufficio scolastico regionale, per riaffermare il principio che l'istruzione è apartitica.
lunedì 23 novembre 2020
CENTRO DI SBARCO DEI MOLLUSCHI A PUNTA POLI, MONTANARIELLO CRITICA LA MAGGIORANZA: «COSTRUISCE PRIMA IL TETTO E POI LE FONDAMENTA»
Ieri pomeriggio la V commissione permanente, in seno al consiglio comunale di Chioggia, ha votato la presa in carico del centro di sbarco dei molluschi a punta Poli da parte della società partecipata SST. Il consigliere Jonatan Montanariello la commenta come «l'ennesimo provvedimento elettorale, sulla scia della vecchia politica, che all'avvicinarsi del voto metteva in piedi azioni propagandistiche»: l'esponente della minoranza non valuta in maniera negativa la struttura, ma «è un manufatto ancora incompleto, da terminare, in un contesto di criticità viaria. Eppure questa giunta dispone di ingenti somme di denaro, che avrebbero permesso di creare una viabilità migliore, segnalata e capace di sopportare l'ingente traffico di mezzi pesanti».
Montanariello si chiede da dove nasca «tutta questa fretta, per chiedere alla società partecipata SST di farsi carico della gestione. Se prima lo sbarco era "fai da te", ora va ad istituzionalizzarsi, con il simbolo cittadino, nonostante appunto l'incompiutezza. Quale sarebbe stata la difficoltà nel concluderla, nel fare tutto ciò che serve affinché la struttura sia degna di diventare un'opera pubblica, evitando l'ennesima fuga in avanti? Ancora una volta, a Chioggia si fanno prima i tetti e dopo le fondamenta: semplicemente per poter dire di aver fatto qualcosa, quando in realtà non vi è niente di diverso da prima».
Il consigliere trova «grave che non abbiano pensato a un accordo di programma con l'ULSS 3 Serenissima, che utilizzerà l'opera per i controlli, quanto ai costi di gestione. Risorse che andranno così sottratte all'intera città». Jonatan Montanariello si augura che «non siano i pescatori a dover pagare il mantenimento del centro, perché sarebbe molto grave. Fortunatamente, tra pochi mesi, la parola sarà data agli elettori che sapranno come rispondere a chi, in cinque anni, ha trascorso il tempo ricordando il passato ma dimenticando di vivere il presente».
Montanariello si chiede da dove nasca «tutta questa fretta, per chiedere alla società partecipata SST di farsi carico della gestione. Se prima lo sbarco era "fai da te", ora va ad istituzionalizzarsi, con il simbolo cittadino, nonostante appunto l'incompiutezza. Quale sarebbe stata la difficoltà nel concluderla, nel fare tutto ciò che serve affinché la struttura sia degna di diventare un'opera pubblica, evitando l'ennesima fuga in avanti? Ancora una volta, a Chioggia si fanno prima i tetti e dopo le fondamenta: semplicemente per poter dire di aver fatto qualcosa, quando in realtà non vi è niente di diverso da prima».
Il consigliere trova «grave che non abbiano pensato a un accordo di programma con l'ULSS 3 Serenissima, che utilizzerà l'opera per i controlli, quanto ai costi di gestione. Risorse che andranno così sottratte all'intera città». Jonatan Montanariello si augura che «non siano i pescatori a dover pagare il mantenimento del centro, perché sarebbe molto grave. Fortunatamente, tra pochi mesi, la parola sarà data agli elettori che sapranno come rispondere a chi, in cinque anni, ha trascorso il tempo ricordando il passato ma dimenticando di vivere il presente».