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martedì 24 novembre 2020
CENTRO DI SBARCO DEI MOLLUSCHI A PUNTA POLI, BONFÀ (M5S): «MONTANARIELLO DICE FALSITÀ, IL PROGETTO ERA NATO SOTTO LA SUA AMMINISTRAZIONE»
Il capogruppo del M5S di Chioggia, Paolo Bonfà, commenta le parole del capogruppo del PD Jonatan Montanariello, relative al centro di sbarco dei molluschi a punta Poli, che sarà gestito dalla società SST partecipata dal Comune. «Continua la saga di un partito disperato - esordisce Bonfà - che probabilmente pensa di non uscire dal 13.5% delle passate elezioni, nonostante il travestimento di molti candidati entro liste civiche farlocche.
Nonostante conoscano bene la realtà - prosegue il capogruppo del M5S - essi continuano a ripetere falsità come mantra, ma i cittadini non sono sprovveduti con l'anello al naso, e non abboccano a chi ritiene di far credere di avere una visione di città che non ha mai avuto. Il progetto del centro di sbarco nasce con i patti territoriali fra Chioggia, Cavarzere e Cona più di 7 anni fa, e quindi (se fosse sbagliato) sarebbe stato voluto proprio da coloro che ora si strappano le vesti per incolpare il M5S di errori non suoi».
Bonfà crede «fermamente, invece, che l'opera sia utile al comparto della pesca e a chi opera in quel settore. Ma, se anche non lo fosse, rimarrebbe la questione riguardante il danno erariale che si sarebbe causato non realizzandolo, come affermato dalla Corte dei Conti nel 2018. Oggi affidare il centro di sbarco a SST, allo scopo di avere gestione e sorveglianza, è logico in quanto l'impianto si trova in un luogo isolato e potrebbe essere facile obiettivo per i malintenzionati, con probabili danneggiamenti alla struttura. Ma nemmeno questo va bene al PD».
Prosegue l'esponente stellato: «Di che stupirsi, del resto? In passato sono stati campioni nell'erigere cattedrali nel deserto, per poi abbandonarle alla mercè dei vandali, ed è logico che a loro sembri impossibile che oggi invece si pensi a salvaguardare opere costruite con il denaro pubblico». Aggiunge il consigliere Daniele Padoan: «Siamo arrivati al paradosso, se avessimo fermato la realizzazione del centro di sbarco ci avrebbero incolpato di essere inesperti, incompetenti e di andar contro gli interessi della pesca. Lo abbiamo realizzato nel luogo in cui era previsto, e comunque l’unico a disposizione per farlo, ne abbiamo affidato la gestione a SST, a costo zero per il Comune e per gli utenti, e ancora non va bene. Spero che i cittadini si rendano conto dii chi sono questi personaggi».
Nonostante conoscano bene la realtà - prosegue il capogruppo del M5S - essi continuano a ripetere falsità come mantra, ma i cittadini non sono sprovveduti con l'anello al naso, e non abboccano a chi ritiene di far credere di avere una visione di città che non ha mai avuto. Il progetto del centro di sbarco nasce con i patti territoriali fra Chioggia, Cavarzere e Cona più di 7 anni fa, e quindi (se fosse sbagliato) sarebbe stato voluto proprio da coloro che ora si strappano le vesti per incolpare il M5S di errori non suoi».
Bonfà crede «fermamente, invece, che l'opera sia utile al comparto della pesca e a chi opera in quel settore. Ma, se anche non lo fosse, rimarrebbe la questione riguardante il danno erariale che si sarebbe causato non realizzandolo, come affermato dalla Corte dei Conti nel 2018. Oggi affidare il centro di sbarco a SST, allo scopo di avere gestione e sorveglianza, è logico in quanto l'impianto si trova in un luogo isolato e potrebbe essere facile obiettivo per i malintenzionati, con probabili danneggiamenti alla struttura. Ma nemmeno questo va bene al PD».
Prosegue l'esponente stellato: «Di che stupirsi, del resto? In passato sono stati campioni nell'erigere cattedrali nel deserto, per poi abbandonarle alla mercè dei vandali, ed è logico che a loro sembri impossibile che oggi invece si pensi a salvaguardare opere costruite con il denaro pubblico». Aggiunge il consigliere Daniele Padoan: «Siamo arrivati al paradosso, se avessimo fermato la realizzazione del centro di sbarco ci avrebbero incolpato di essere inesperti, incompetenti e di andar contro gli interessi della pesca. Lo abbiamo realizzato nel luogo in cui era previsto, e comunque l’unico a disposizione per farlo, ne abbiamo affidato la gestione a SST, a costo zero per il Comune e per gli utenti, e ancora non va bene. Spero che i cittadini si rendano conto dii chi sono questi personaggi».
1 commento:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Sempre il solito ritornello: non è colpa dei 5 stelle ma di chi c’era prima in consiglio comunale 7 anni fa.
RispondiEliminaLa stessa tesi portata avanti col parcheggio scambiatore all’Isola dell’Unione.
I 5 stelle dimenticano che sono al governo della città da più di quattro anni e quindi, se delle opere erano mal concepite vi era tutto il tempo per porvi rimedio.
Queste opere dannose per il territorio in funzione della loro ubicazione, in questo lasso di tempo sono state CONDIVISE dal movimento pentastellato e portate caparbiamente avanti e realizzate SOTTO IL LORO mandato Amministrativo.
Siamo abituati oramai al gioco delle tre carte da parte di chi è arrivato al governo della città con lo slogan onestà e trasparenza, preceduto da un sonoro vaffa che gli si è rivoltato contro.