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sabato 1 agosto 2020
ADDIZIONALE IRPEF, TERZO DIETROFRONT DEL COMUNE: «È NECESSARIO AUMENTARLA DAL 2021, NON V'È CERTEZZA DI CONTRIBUTI GOVERNATIVI»
Nuova virata del Comune sull'addizionale IRPEF. Dopo averne annunciato l'aumento il 4 marzo e averlo revocato il 12 giugno, l'assessore al Bilancio Daniele Stecco ora fa dietrofront e annuncia che «essendo il bilancio previsionale di 3 anni, e visti i continui aumenti delle spese ordinarie e degli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità, per mantenerlo in equilibrio senza certezze su nuovi contributi da parte del governo, si è reso necessario prevedere l'aumento dell'addizionale IRPEF comunale a partire dal 2021, in quanto molti uffici hanno già l'esigenza di impegnare risorse per il prossimo anno, come ad esempio con la nuova gara per il verde pubblico. Per cui occorre garantire fin da oggi l'equilibrio finanziario di tutto il triennio».
Stecco però auspica un intervento da Roma: «Per evitare un parere contabile negativo, abbiamo dovuto avanzare al consiglio l'aumento, ma stiamo sollecitando il governo a tenere in considerazione (anche a causa del Covid-19) una minore percentuale di accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, oppure di prevedere per il prossimo anno gli opportuni contributi per superare l'attuale crisi. Se saremo ascoltati saremo subito pronti a ridurre l'addizionale comunale».
Proseguono intanto i lavori per la presentazione del bilancio previsionale 2020-2022, che a seguito dell'emergenza sanitaria ha subìto alcuni rallentamenti e allo stesso tempo forti cambiamenti, sia per la revisione delle entrate incerte che per i maggiori costi da sostenere. A giorni sarà completato e -dopo la discussione in giunta- sarà inviato ai consiglieri, avviando così l'iter delle commissioni, prima dell'approvazione in consiglio entro fine settembre.
«Mai come quest'anno è stato così difficile chiudere il bilancio a causa dei continui cambiamenti - conclude l'assessore - perché a gennaio il disegno di bilancio era pressoché completato, ma con l'emergenza il lavoro fatto non era più attendibile, per cui si è resa necessaria una profonda revisione. Nel nuovo bilancio saranno tenute in considerazione le riduzioni delle entrate come tassa di soggiorno, COSAP, IMU ma anche i contributi erogati dal governo per l'emergenza, dal buono spesa per le famiglie in difficoltà al fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali».
Stecco però auspica un intervento da Roma: «Per evitare un parere contabile negativo, abbiamo dovuto avanzare al consiglio l'aumento, ma stiamo sollecitando il governo a tenere in considerazione (anche a causa del Covid-19) una minore percentuale di accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, oppure di prevedere per il prossimo anno gli opportuni contributi per superare l'attuale crisi. Se saremo ascoltati saremo subito pronti a ridurre l'addizionale comunale».
Proseguono intanto i lavori per la presentazione del bilancio previsionale 2020-2022, che a seguito dell'emergenza sanitaria ha subìto alcuni rallentamenti e allo stesso tempo forti cambiamenti, sia per la revisione delle entrate incerte che per i maggiori costi da sostenere. A giorni sarà completato e -dopo la discussione in giunta- sarà inviato ai consiglieri, avviando così l'iter delle commissioni, prima dell'approvazione in consiglio entro fine settembre.
«Mai come quest'anno è stato così difficile chiudere il bilancio a causa dei continui cambiamenti - conclude l'assessore - perché a gennaio il disegno di bilancio era pressoché completato, ma con l'emergenza il lavoro fatto non era più attendibile, per cui si è resa necessaria una profonda revisione. Nel nuovo bilancio saranno tenute in considerazione le riduzioni delle entrate come tassa di soggiorno, COSAP, IMU ma anche i contributi erogati dal governo per l'emergenza, dal buono spesa per le famiglie in difficoltà al fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali».
1 commento:
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L’Italia perde il 12% del PIL e la nostra Amministrazione aumenta l’addizionale IRPEF. Se prevedi di perdere in un solo botto il 12 % del PIL, significa perdere anche il gettito IRPEF di pari valore percentuali. E’ il conto della serva, ma i dotti che ci amministrano non lo capiscono. Sono dei veri geni!
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