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mercoledì 29 gennaio 2020
PARCHEGGIO SCAMBIATORE, PASTICCIO E COLPO DI SCENA: COMPUTO SBAGLIATO, I POSTI AUTO NON RADDOPPIANO. SALTA IL PROGETTO?
Colpo di scena ieri pomeriggio durante la seduta della V commissione consiliare Bilancio, presieduta da Beniamino Boscolo e richiesta dai consiglieri di opposizione Marco Dolfin e Marcellina Segantin. Il tema, quanto mai attuale, era il parcheggio scambiatore di imminente realizzazione sul lato ovest dell'isola dell'Unione: ma nuovi rilievi topografici, differenti rispetto al primo progetto, recano un computo metrico errato e pertanto il ricavo di posti auto rispetto alle previsioni diventerebbe sensibilmente inferiore.
La scoperta è stata verificata dall'architetto Marcellina Segantin, consigliera di ChioggiaViva, che nel sito della Stazione appaltante in seno alla Città Metropolitana di Venezia ha riscontrato le quattro versioni del progetto: la prima impresa vincitrice dell'appalto (la FIRMAT di Roma) aveva rinunciato all'opera proprio per via dell'errore nelle dimensioni della struttura.
Anche il consigliere di maggioranza Daniele Padoan aveva espresso dubbi relativi al numero di posti macchina in più che verrebbero ottenuti rispetto all'attuale parcheggio a raso, e ieri ha chiesto lumi all'avvocato Mazzaro, amministratore della società partecipata SST, presente in aula: anche a quest'ultimo non quadravano i 74 presunti esuberi. Tanto che l'ingegner Lucio Napetti del settore Lavori Pubblici ha menzionato una relazione la quale dà conto di soli 40 aumenti.
Al che l'assessora Alessandra Penzo ha chiesto venisse verbalizzato che i dati non collimano con quelli in suo possesso, pari al raddoppio o quasi dei posti auto esistenti: «Se i risultati delle verifiche avviate daranno numeri completamente diversi - ribadisce Penzo - ci vedremo costretti a riconsiderare tutto il progetto, anche bloccando la stipula del contratto previsto per il fine settimana». Lo stesso gruppo di maggioranza del M5S si è reso disponibile a votare, assieme alle opposizioni, un ordine del giorno per avviare la sospensione del progetto, per quanto propedeutico all'instaurazione della zona a traffico limitato nel centro storico di Chioggia.
«Alla fine - chiosa il presidente della commissione, Beniamino Boscolo - abbiamo scoperto che con un milione e 400mila euro si doveva costruire un parcheggio a due piani per avere solo 30 o 34 posti in più, perdendo i 120 posti a raso esistenti e una decina d'altri a ridosso. Imbarazzo dell'amministrazione». Senza contare l'impatto paesaggistico della struttura, contro la quale si erano espresse recentemente la segretaria del Partito Democratico Barbara Penzo e l'attivista Carla Neri dell'associazione Insieme ArTe - Amare Chioggia.
La scoperta è stata verificata dall'architetto Marcellina Segantin, consigliera di ChioggiaViva, che nel sito della Stazione appaltante in seno alla Città Metropolitana di Venezia ha riscontrato le quattro versioni del progetto: la prima impresa vincitrice dell'appalto (la FIRMAT di Roma) aveva rinunciato all'opera proprio per via dell'errore nelle dimensioni della struttura.
Anche il consigliere di maggioranza Daniele Padoan aveva espresso dubbi relativi al numero di posti macchina in più che verrebbero ottenuti rispetto all'attuale parcheggio a raso, e ieri ha chiesto lumi all'avvocato Mazzaro, amministratore della società partecipata SST, presente in aula: anche a quest'ultimo non quadravano i 74 presunti esuberi. Tanto che l'ingegner Lucio Napetti del settore Lavori Pubblici ha menzionato una relazione la quale dà conto di soli 40 aumenti.
Al che l'assessora Alessandra Penzo ha chiesto venisse verbalizzato che i dati non collimano con quelli in suo possesso, pari al raddoppio o quasi dei posti auto esistenti: «Se i risultati delle verifiche avviate daranno numeri completamente diversi - ribadisce Penzo - ci vedremo costretti a riconsiderare tutto il progetto, anche bloccando la stipula del contratto previsto per il fine settimana». Lo stesso gruppo di maggioranza del M5S si è reso disponibile a votare, assieme alle opposizioni, un ordine del giorno per avviare la sospensione del progetto, per quanto propedeutico all'instaurazione della zona a traffico limitato nel centro storico di Chioggia.
«Alla fine - chiosa il presidente della commissione, Beniamino Boscolo - abbiamo scoperto che con un milione e 400mila euro si doveva costruire un parcheggio a due piani per avere solo 30 o 34 posti in più, perdendo i 120 posti a raso esistenti e una decina d'altri a ridosso. Imbarazzo dell'amministrazione». Senza contare l'impatto paesaggistico della struttura, contro la quale si erano espresse recentemente la segretaria del Partito Democratico Barbara Penzo e l'attivista Carla Neri dell'associazione Insieme ArTe - Amare Chioggia.
2 commenti:
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LA SITUAZIONE HA DELL’INCREDIBILE
RispondiEliminaSono anni che si parla di questo parcheggio, in questi giorni dovrebbero firmare il contratto con la ditta che ha vinto l’appalto dei lavori, ma nessuno degli amministratori e soprattutto dei dirigenti comunali si è tolto la briga di andare a vedere cosa si approvava e cosa si appaltava.
Ci sarà una relazione firmata da un tecnico prima della Determina che ha approvato il progetto. E cosa dice questa relazione? Perché due sono le ipotesi: o la relazione è fasulla, o chi ha approvato la Determina non ha nemmeno letto cosa si andava ad approvare. In ogni modo, agli atti esistono tutti i documenti consultabili per districare questo pastrocchio.
Anche in Consiglio comunale, i consiglieri cosa hanno consultato prima di approvare il provvedimento??
Con tutto questo trambusto, fra incarichi per progetti rivisti più volte a firma di altrettanti progettisti, alla fine chi li paga??
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