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martedì 29 marzo 2016
CRESCONO I DUBBI IN FORZA ITALIA, IL DOGE IN APPRENSIONE...
Il Doge Brugnaro e ChioggiaViva sempre più in apprensione,infatti anche se ufficialmente Forza Italia ha dichiarato che seguirà l’architetto Marcellina Segantin alle prossime elezioni comunali in realtà i giochi non si sono ancora chiusi, infatti è in vista un incontro dei vertici regionali per valutare attentamente l’opportunità di concedere il marchio sia per l’incongruenza di abbandonare l’alleato Leghista ( Non si sa mai che Zaia se la leghi ad un dito ) sia per i forti dubbi che con fucsia e chioggiaviva ci sia qualche probabilità di vincere le elezioni ( fratelli d’italia e fare alle precedenti regionali avevano raccolto solo qualche centinaio di voti).
In realtà non ci sono solo i dubbi dei vertici regionali c’è già una bella fronda da parte di più di qualche forzista, primo tra tutti Brunetto Mantovan che ha già espresso il suo rifiuto di entrare in lista in queste condizioni: “ Mi dispiace ma il mio elettorato non ci seguirebbe “.
Anche l’incontro con la Segantin avrebbe deluso più di qualcuno: “ Ci ha detto che è a disposizione - riferisce un forzista doc - ma non ci ha fatto una minima proposta sulle sue idee riguardo il futuro della città, il mercato ittico il porto, insomma un po’ pochino per chi si candida a guidare la città “.
Nel frattempo Brugnaro e company, anche se in privato ammettono che Casson è in indubbio vantaggio sono entrati non nella competizione elettorale a gamba tesa, acquistando tutti gli spazi elettorali e partendo con i sondaggi , intanto la “ parte migliore della città “ ( autodefinizione di Marino Masiero) sta preparando la lista di chioggiaviva, speriamo che almeno lui, una volta tanto, ci metta la faccia.
Roberto Pellegrini, ex sindaco di Chioggia, sornione dice di aver sognato che Forza Italia andrà in soccorso di Casson….
sabato 26 marzo 2016
ROBERTO PELLEGRINI: HO SOGNATO CHE FORZA ITALIA ANDRA' CON CASSON
“ Ho fatto un sogno, proprio questa notte, ho sognato che forza italia la prossima settimana andrà dalla Lega, a livello regionale, per ritornare con Casson “.
Così in un modo un po’ sornione Pellegrini sembra lanciare una nuova premonizione, sei mesi fa aveva indovinato che si sarebbe andati su Casson : “ Una persona onesta “ così oggi malgrado la decisione di forza italia locale ( anche se molti nel coordinamento non erano d’accordo ) di andare con il “ doge “ Brugnaro la lista fucsia e chioggia viva per Pellegrini, in versione profeta , è una partita ancora aperta.
Per Pellegrini - in versione di ex sindaco - “ si può essere a favore di Casson oppure contro ma per un chioggiotto vero, al di là del colore politico, è che non possiamo accettare che venga il sindaco di Venezia Brugnaro a parlare male del nostro sindaco. è una fomra di maleducazione che il chioggiotto non può accettare “
giovedì 24 marzo 2016
FARE! PER CHIOGGIA CON SEGANTIN
FARE! PER CHIOGGIA CON SEGANTIN
Il FARE! PER CHIOGGIA sosterrà la candidatura di Marcellina Segantin, espressione di una società civile che vuole cambiare Chioggia ripartendo dai cittadini. Da mesi dialoghiamo con ChioggiaViva e tutte le realtà che si riconoscono in un progetto civico, moderato, di cambiamento reale. Il rilancio della nostra città deve essere uno dei punti qualificati perché da troppo tempo Chioggia è ferma e isolata.Come FARE!, abbiamo deciso di collaborare con chi ha fatto, fa e farà per la nostra città: il mondo economico, quello delle associazioni sociali, sportive. Con chiunque abbia a cuore Chioggia.
Di fronte ad un quadro desolante, di immobilismo amministrativo e politico nei rapporti tra le persone diventa un richiamo per tutti il darsi da FARE!
Punti fermi del nostro programma sono:
SVILUPPO ECONOMICO: per creare lavoro, sviluppare sostenere le imprese di qualunque genere.Ben vengano tanti imprenditori a investire a Chioggia, dobbiamo creare lavoro e aprire la città all’esterno;
SOCIALE: settore importantissimo per la città soprattutto in questo periodo critico e drammatico in cui versa la nostra città, settore che dovrà essere riorganizzato in sintonia e sinergia tra l’amministrazione il mondo che rappresenta queste istanze;
SICUREZZA: dobbiamo combattere contro il degrado in cui versa tutto il nostro comune, nulla è stato fatto in questi ultimi anni, facendo un piano per la sicurezza delle frazioni, per Sottomarina e per il centro storico . Abbiamo il dovere di rendere la nostra città ancora più bella e accogliente
Il coordinatore FARE!PERCHIOGGIA
SANDRO MARANGON
martedì 22 marzo 2016
REGOLAMENTO DI CONTI IN FORZA ITALIA: ESPULSI I CONSIGLIERI MATTEO PENZO e DANIELE TIOZZO
Il coordinamento comunale, all'unanimità dei presenti, ha deciso di proporre al coordinamento provinciale di Venezia e regionale del Veneto l' espulsione di Matteo Penzo e Daniele Tiozzo Brasiola dal partito di Forza Italia, motivandola con una lunga lettera corroborata da numerosi allegati, per comprovare la necessità della decisione.
In sintesi: i due soggetti con il loro comportamento hanno confuso l'elettorato sostituendosi impropriamente al ruolo del coordinamento locale, eletto democraticamente il 16/01/2016 con il congresso.
L’atteggiamento tenuto dai due, con grave imbarazzo del simbolo di Forza Italia e l’atteggiamento assunto dall'insediamento del coordinamento di Chioggia, vengono ritenuti non compatibili con il clima di collaborazione, stima e rispetto democratico instaurato all’interno del Partito stesso.
Forza Italia è sempre stata all'opposizione in questi 5 anni e la linea politica per la prossima scelta del candidato sindaco sarà ufficializzata domani mattina con un comunicato stampa completo del percorso affrontato dal coordinamento locale di Chioggia, con la responsabilità e la consapevolezza che la decisione è stata presa dal coordinamento locale senza interferenze di sorta.
Ringraziamo il coordinamento provinciale, nella persona di Michele Celeghin, per la fiducia e per il riconoscimento del positivo lavoro svolto.
A nome di tutto il Coordinamento
di Forza Italia – Chioggia
Vincenzo Boscolo Bachetto
CASSON SEMPRE PIU' FORTE - ANCHE L'UDC RITORNA ALL'OVILE
Anche l’ UDC appoggia il sindaco Casson, malgrado le dichiarazioni del segretario Aldo Piovesan , martedì pomeriggio il direttivo dei centristi ha deciso di schierarsi in favore del sindaco Casson.
“ Abbiamo fatto una votazione - riferisce il vice presidente del consiglio Dario Fornaro - a grande maggioranza abbiamo deciso di appoggiare il sindaco Casson alle prossime elezioni comunali, con un solo astenuto e un voto contrario “.
Quindi oltre all’appoggio della Lega ora Casson può contare anche sui centristi, mancherebbe ancora Forza Italia che precisamente mentre scriviamo queste righe sta discutendo con chi schierarsi.
DOPO SILVIA VIANELLO, ANCHE ROMINA TIOZZO LASCIA IL PD
Continua la diaspora individuale da calle Padovani. Alle rumorose dimissioni dell'ex assessora Silvia Vianello, oggi fanno eco quelle di un'altra protagonista della politica al femminile nella Chioggia degli ultimi anni: anche Romina Tiozzo lascia il Partito Democratico, in aperta polemica col gruppo dirigente di cui ha comunque fatto parte. Motivo scatenante, la mancata volontà di effettuare le primarie per la candidatura a sindaco, decisa così "a tavolino", nelle parole della consigliera comunale che riportiamo.
"Nonostante il PD sbandieri con fierezza che a decidere sono i cittadini attraverso lo strumento delle primarie, ancora una volta il PD di Chioggia ha dimostrato di chiudersi in Calle Padovani invece di aprirsi alla città, facendo una scelta netta e senza discussioni. Questa è l’ennesima dimostrazione di un partito che dimostra di avere paura del rinnovamento e del confronto e partecipazione attiva dei cittadini. Decidere di organizzare primarie aperte a Chioggia sarebbe stato un momento molto importante per misurarsi democraticamente non solo con i nostri migliori dirigenti di partito ma anche per tentare di stringere un’alleanza con la cosiddetta società civile, attiva e presente in campo sociale, culturale e politico. La recente candidatura a sindaco del PD, frutto di un’operazione fatta tutta a tavolino, evidenzia la debolezza del Partito Democratico di Chioggia, che purtroppo in questi anni ha perso il senso della realtà e terreno su tutti i fronti. Il Partito Democratico di Chioggia purtroppo soffre di una patologia molto grave e le sue conseguenze porteranno nei mesi che verranno ad un’inevitabile perdita di consenso elettorale per queste ragioni: - In questi anni il partito non è riuscito a costruire nessuna alleanza ed in questa imminente campagna elettorale amministrativa si presenta completamente isolata sotto il profilo politico; - Non proporre propri candidati che fino a ieri erano disponibili a mettersi in gioco e che hanno ricoperto ruoli importanti nella giunta Casson, danno l’immagine di un partito che politicamente ha fallito, facendo perdere l’entusiasmo anche agli stessi militanti. - Non è poi proprio per puro caso che in questi ultimi anni molte persone si siano via via allontanate ed altre sono pronte per raggiungerle. - E non per ultimo è stato un grave errore politico affidare le decisioni importanti 'a tavolino' ai soliti noti, per poi far passare l’idea di rinnovamento; questo a mio avviso è un finto rinnovamento. Detto questo oggi vorrei chiarire la mia posizione personale e politica. Nonostante i vari comunicati della direzione del PD locale che dichiaravano che la scrivente era fuori dal partito, e che dopo aver superato mesi fa positivamente l’esame della commissione di garanzia provinciale di Venezia, comunico con la presente che a partire dalla data odierna è proprio la sottoscritta a decidere di non sentirsi più parte di questo partito. Cinque anni fa avevo iniziato questa esperienza politica all’interno del PD con grande entusiasmo e spirito di servizio della città e dei miei cittadini. Purtroppo oggi chiudo questa mia esperienza con una molta delusione ed profonda amarezza. Il vero rinnovamento sociale e politico parte dai circoli democratici presenti nei territori, con metodi ed modalità diverse. Probabilmente a Chioggia questo non è possibile. Tra i tanti consigli che mi sono stati dati in questo periodo, accetto il consiglio di andare dove mi porta il cuore, il mio cuore sta’ nella mia città e tra i miei cittadini e non di certo nella casa dell’ex PCI di calle Padovani".
lunedì 21 marzo 2016
PD SOTTOMARINA CON I CONSIGLIERI REGIONALI: VOTEREMO SÌ AL REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLAZIONI
(foto Ansa)
Contrariamente alle indicazioni astensioniste giunte dal governo e dal PD nazionale riguardo il referendum in programma il prossimo 17 aprile, avente a tema la proroga delle concessioni alle aziende petrolifere per trivellare gas nel mare Adriatico, il circolo PD di Sottomarina sposa la posizione di molti consiglieri regionali PD del Veneto -tra cui i veneziani Zottis e Pigozzo, mentre spicca l'assenza della capogruppo Alessandra Moretti- che invitano a votare sì al quesito.
Questo il testo sottoscritto da Graziano Azzalin, Stefano Fracasso, Piero Ruzzante, Cristina Guarda, Claudio Sinigaglia, Andrea Zanoni nonché dai citati Bruno Pigozzo e Francesca Zottis, ai quali si unisce il circolo PD di Sottomarina: "I consiglieri regionali del Partito Democratico e delle liste civiche, con coerenza e convinzione, ribadiscono l'appello al voto al referendum del 17 aprile! I consiglieri regionali PD del Veneto rivendicano il proprio ruolo nel corso degli anni: già nella scorsa legislatura siamo stati protagonisti di iniziative legislative chiare in questo senso, prima su tutte la proposta di legge statale sulla subsidenza che prevedeva lo stop alle trivellazioni nelle province di Rovigo, Venezia e Padova che è stata approvata a larghissima maggioranza dal consiglio regionale. Su questa linea abbiamo sempre continuato a muoverci in accordo anche con le altre forze politiche, facendo sì che il Veneto avesse un ruolo di primo piano perché attraverso la richiesta di referendum si modificasse la legge sulle trivellazioni. Ed i risultati sono arrivati, con le modifiche introdotte, proprio grazie al ruolo del nostro partito, con la legge di Stabilità 2016, con il recepimento di cinque dei sei quesiti che erano stati formulati, Evidenziamo poi il perché della scelta a favore del sì: innanzitutto perché il significato va ben oltre il singolo quesito sulla durata delle concessioni già rilasciate! Un Paese lungimirante investe sulle rinnovabili, così fa per esempio la Germania, e non va a raschiare il fondo del barile su risorse comunque ridotte e che appartengono al passato. Risorse che non possono certo intaccare la dipendenza dalle importazioni e che producono un vantaggio economico a dir poco risibile, vista l'inconsistenza delle royalties, a tutto vantaggio delle compagnie private proprietarie dei titoli minerari e degli idrocarburi che verranno estratti. Che non sono certo 'dello Stato'. Un settore con un tasso di occupazione bassissimo e che, invece, rischia di intaccare attività radicate, dal turismo alla pesca. Dalle fonti rinnovabili il nostro paese ottiene già più del 40% del proprio fabbisogno energetico ed è su quelle che bisogna puntare con decisione, consapevoli delle enormi potenzialità che offrono per nuove filiere occupazionali alternative a quelle da dismettere. Sul nostro territorio, in particolare nel Delta del Po, portiamo ancora le cicatrici e sopportiamo i costi derivanti dalle estrazioni di metano andate avanti fino agli anni '60. A chi dice che le trivellazioni non comportano alcun rischio consigliamo di farsi un giro in quei meravigliosi ambienti, facendosi spiegare come a causa della subsidenza, lo sprofondamento del terreno accelerato dalle estrazioni, ogni anno venga speso un milione e mezzo di euro per tenere in funzione le idrovore, che si aggiungono ai 700 milioni di euro per la ricostruzione e l’adeguamento delle opere di bonifica ed ai 3.300 milioni di euro per l’adeguamento degli argini. Proprio per questo motivo, per la salvaguardia di Venezia, dal 1991 è stato stabilito il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, esteso nel 2002 a tutto il tratto di mare compreso tra il parallelo passante per la foce del fiume Tagliamento e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po”.
sabato 19 marzo 2016
COME PREVISTO E ANNUNCIATO, BARBARA PENZO È LA CANDIDATA A SINDACO DEL PD
Come riportato ieri in anteprima da queste pagine, Barbara Penzo è la candidata a sindaco del PD per Chioggia. La conferma arriva direttamente da calle Padovani, con una votazione all'unanimità nella serata di ieri. Anche per i democratici inizia così una campagna intensa e veloce, probabilmente rinforzata dall'arrivo di qualche big nazionale, verso il traguardo elettorale del 5 giugno. Questo il testo del comunicato firmato dal segretario comunale Federico Resler: "Venerdì 18 marzo, dopo approfondito dibattito, la segreteria comunale del Partito Democratico ha votato all’unanimità la dr.ssa Barbara Penzo per la candidatura a sindaco di Chioggia. Una persona stimata in città e riconosciuta per le sue doti umane e culturali. Nel ringraziarla per essersi messa in campo con l’entusiasmo che la contraddistingue, la segreteria del partito reputa la dr.ssa Barbara Penzo la candidata più idonea e competente a farsi interprete della voglia di cambiamento e di innovazione che Chioggia merita. La segreteria esprime altresì gratitudine a Silvia Vianello e Maurizio Salvagno che hanno ritirato la loro disponibilità a candidarsi a sindaco concordando con l’idea di dare spazio al rinnovamento in atto nel partito. Nel sostenere la candidatura della dr.ssa Barbara Penzo, il Partito Democratico si adopererà per costruire una coalizione che abbia l’obiettivo di superare le vecchie logiche di schieramento, mettendo invece al centro della sua azione il 'bene comune Chioggia', riunendo così tutte le forze politiche, economiche, sociali e culturali riformatrici. Un'alleanza per la città creata a Chioggia e non certo nelle segreterie provinciali veneziane tramite processi di fusione a freddo. Il PD metterà pertanto in campo tutte le sue energie migliori per raggiungere questo traguardo e in tal modo dare un futuro di speranza alla città, alle imprese, ai giovani e alle categorie più svantaggiate".
venerdì 18 marzo 2016
PD: È BARBARA PENZO LA CANDIDATA A SINDACO?
Ore decisive per la candidatura a sindaco in casa PD. Dopo il consolidamento di Giuseppe Casson nel centrodestra (anche se manca ancora il ricongiungimento con Forza Italia), l'inizio della popolarità per Letizia Campanaro -l'avvocato che corre per la sinistra- e l'annuncio di Alessandro Ferro, architetto e “fantino” dei Cinque Stelle, in calle Padovani serrano i tempi per non restare ulteriormente col cerino in mano. Finito il flirt con ChioggiaViva, mai ammesso dalle parti (anche se in politica non si può mai dire l'ultima parola), molti indizi lasciano intendere che la portabandiera dei democratici sarà Barbara Penzo, 46 anni, educatrice professionale, già assessora all'ambiente e alle pari opportunità dall'agosto 2014 fino alla cacciata del PD dalla giunta Casson. La nomination della Penzo emerge dopo un periodo di grosse difficoltà per il partito di Renzi, che a Chioggia non è addivenuto alle ormai (altrove) tradizionali primarie, cercando magari di coprire una candidatura esterna, e per questo si era pensato alla liaison con ChioggiaViva. Da mesi la Penzo era tra i papabili, anche se alla corsa verso il massimo soglio cittadino ambivano in molti: da Maurizio Salvagno a Daniel Tiozzo, fino a Silvia Vianello.
Curiosa la nemesi che riguarda quest'ultima: sostituita proprio da Barbara Penzo nelle deleghe di giunta, con il suo partito decisamente tiepido (eufemismo) nel sostenerne le ragioni avanti al sindaco in quella calda estate, si trova ora scavalcata dalla stessa persona anche nella prospettiva futura -ma quantomai difficile- di raggiungere il ballottaggio. La Vianello tra l'altro appariva in lizza anche per una candidatura alle scorse regionali, in grado di sparigliare la situazione, ma fu contrastata a livello locale e stranamente prescelta da vari circoli dem diffusi in tutta la provincia. A registratori spenti, è facile oggi imbattersi in esponenti del PD che ammettono: «Se avessimo difeso la posizione di Silvia allora, a costo di rompere con la giunta Casson, le condizioni ora sarebbero ben diverse». E magari il PD avrebbe goduto della spinta del 40% delle elezioni europee, tenutesi da pochi mesi, per tornare al voto a Chioggia. Oggi i maggiorenti del partito sono perfettamente consapevoli della grande difficoltà nell'arrivare al ballottaggio, e la linea intrapresa -pur con un ulteriore bel segnale dal punto di vista della politica al femminile- sembra quella di conservare in consiglio comunale qualche elemento nello stretto giro dei vertici. Per competere contro le destre, le liste civiche imprenditoriali (di nuovo in alto mare, e preda delle mire coloniali di Brugnaro) e il M5S sarebbe stata forse necessaria anche una ricomposizione tra la sinistra di Guarnieri e il centrosinistra di Lucio Tiozzo: se il PD per esempio convergesse su Letizia Campanaro potrebbe rientrare in gioco. Fantascienza, dati i rapporti politici -e non solo- guastatisi nel tempo tra i due gruppi.
giovedì 17 marzo 2016
L'ARCHITETTO ALESSANDRO FERRO E' IL CANDIDATO SINDACO DEI CINQUE STELLE
Il movimento 5 stelle di Chioggia, all’unanimità, per mezzo del suo portavoce Gilberto Boscolo, annuncia che sarà Alessandro Ferro il candidato Sindaco per le prossime elezioni amministrative del Comune di Chioggia.
Alessandro Ferro, architetto, 41 anni, residente a Chioggia, sposato e padre di una bimba, che ha accettato con entusiasmo e con passione l'idea di essere il nuovo candidato portavoce del movimento stesso, dichiarando che :
“Mi identifico personalmente nei principi su cui si basa il movimento 5 stelle, come la trasparenza, la concretezza, la voglia di fare, di cambiare e di mettersi in gioco”.
“Nel Movimento ho trovato un gruppo straordinario, unito, motivato, fatto da tante persone, animate tutte dalla stessa voglia di rinnovamento e di cambiamento”.
“Inoltre si vuole scrivere un programma partecipato con i cittadini e con le associazioni, ma sviluppato attorno alle parole di Partecipazione, Sostenibilità Ambientale, Qualità del Vivere. Per questo invitiamo chiunque abbia una richiesta di interesse collettivo a scrivere all'indirizzo info@chioggia5stelle.it per dare attivamente il suo contributo” .
La candidatura è appoggiata e sostenuta dalla consigliera regionale Erika Baldin e dal consigliere comunale Gilberto Boscolo.
“Il m5s si presenta per la seconda volta con un candidato Sindaco giovane, nuovo e capace con idee innovative, in grado di risollevare Chioggia dal torpore degli ultimi anni”, commenta Baldin.
“Saremo liberi da vincoli ed alleanze, ascolteremo tutti i cittadini e le categorie economiche valutando le scelte programmatiche nell’interesse pubblico della colletività”, commenta infine Boscolo.
martedì 15 marzo 2016
PARTITO DEMOCRATICO: L'ORGOGLIO DI ESSERE DI CHIOGGIA
il PD di Chioggia, in vista delle prossime elezioni comunali, cosciente delle difficoltà in cui versa la città anche a causa degli errori del Sindaco Casson, in queste settimane si è adoperato al fine di costruire una coalizione che avesse l'obiettivo di superare le vecchie logiche di schieramento mettendo invece al centro della sua azione il "Bene Comune Chioggia". A questo scopo si era rivolto alle forze riformatrici moderate e civiche della città per dare vita ad un progetto di governo cittadino che fosse in grado di risolvere quei nodi che bloccano le prospettive di sviluppo di Chioggia.
La città secondo noi deve avere il coraggio e l’orgoglio di elaborare una propria originale idea di futuro senza farsela imporre dall’esterno e il dialogo con gli altri livelli istituzionali deve essere alla pari e non in una posizione di subordinazione.
Riteniamo pertanto improponibile e inadeguato il modello di alleanze e di governance proposto dal sindaco di Venezia Brugnaro che sta tutto all'interno della vecchia logica di uno schieramento di conservatore e degli accordi tra le segreterie politiche veneziane.
Siamo invece convinti che oggi a Chioggia vi siano i presupposti per mettere insieme le forze politiche, economiche, culturali e sociali più innovative capaci di elaborare un progetto per la città che tenda a migliorare i servizi per i cittadini e per le fasce più deboli, contribuire alla crescita delle imprese e dell’occupazione sfruttando le potenzialità che abbiamo a disposizione coinvolgendo anche in questo progetto le nuove generazioni.
Invitiamo quindi tutte le forze che hanno finora dialogato con il PD a continuare a impegnarsi per un "progetto Chioggia" che sia autonomo e non sia imposto o importato dall’esterno. Se ciò non dovesse accadere il PD continuerà a prospettare una proposta programmatica aperta alle forze più innovative della città, pronto a far scendere in campo anche propri candidati alla carica di Sindaco.
Federico Resler
Segretario Comunale PD Chioggia
venerdì 11 marzo 2016
SINDACO E SEGRETARIO GENERALE ALLA CORTE DEI CONTI
Sindaco e segretario generale venerdì mattina sono stati convocati dalla sezione regionale di controllo della corte dei conti.
La voce è iniziata a circolare nella mattina, molto probabilmente alimentata dal clima di tensione in vista dell’imminente campagna elettorale che si prospetta ancora in un clima di grande incertezza con due soli candidati sindaci ufficiali: Giuseppe Casson e Letizia Campanaro ( sinistra unita) mentre sia nel PD che nel centro destra sembra che la “ quadra “ sia ancora lontana per riuscire a trovare avversari all’altezza dell’attuale sindaco Casson.
Come consuetudine siamo andati direttamente alla fonte, il sindaco che ci ha risposto:
“ Tutto vero: siamo stati convocati dalla sezione regionale di controllo (non dalla Procura della Corte dei Conti...) per avere chiarimenti in ordine ai bilanci consuntivi relativi agli anni 2011, 2012 e 2013. I chiarimenti sono stati ampiamente resi. La sezione di Controllo svolge un ruolo di tipo collaborativo con gli enti locali, accompagnandone il lavoro in funzione del migliore andamento possibile della PA. In questo caso alcuni parametri davano luogo a taluni equivoci interpretativi che sono stati chiariti nel corso dell'audizione “.
lunedì 7 marzo 2016
SILVIA VIANELLO SULLE LUDOTECHE: E' UNA MALA POLITICA DEL WELFARE
La notizia di questi giorni che annuncia una possibile interruzione del servizio ai minori della cooperativa Titoli Minori non ci puó lasciare inerti.
La grandezza di un paese sta in come intende far crescere e dare il massimo del supporto ai suoi cittadini, in particolare alle nuove generazioni e ai piú deboli.
I supporti alle famiglie, non intesi esclusivamente dal punto di vista economico ma anche nei servizi, devono essere garantiti, è questo il wellfare, sono le "politiche per la famiglia" di cui tanti parlano ma poi molti non sanno gestire.
Ci sono bambini e famiglie in grande difficoltà che con questi progetti possono vedere migliorata la loro qualità della vita, i bambini progredire nell'apprendimento, crescere e non ultimo stare in un ambiente protetto e non sulla strada.
Le politiche sociali sono il motore di una società e come si concepiscono e amministrano fa la differenza.
Non ne sento parlare con convinzione o addirittura non ne parlano affatto le timide uscite locali a cui assistiamo in questi giorni, è molto grave e la nostra città rischia di essere spaventosamente impoverita anche per errori di "strategie di geografia politica".
I servizi alla persona, il sociale devono avere la priorità assoluta nel controllo dell'amministrazione locale e non ceduti a entità che non possono garantirne il controllo e la qualità.
Senza trascurare inoltre il fatto che ci sono tante persone del territorio che lavorano con professionalità e creano lavoro.
LEGA DEGLI INDECISI: CANDIDATA DI CAVARZERE A RISCHIO...
La Lega sembrerebbe intenzionata a scaricare Alessandra Liviero, anche se la signora di Cavarzere ( ma abita a Dolfina come ci tiene a precisare Dolfin Senior ) è stata ben accolta dalla base locale qualcuno sta ancora tentennando in favore di marco Dolfin, capogruppo in consiglio comunale, leghista doc nemico giurato della fronda del sindaco di Verona, Tosi e, sembrerebbe, anche per Mauro Armelao non sarebbe fuori di giochi.
Marco Dolfin, contattato telefonicamente, non smentisce né conferma : " Io sono un militante e farò quello che mi dice il partito ".
Al momento non sono note le ragioni del cambio di cavallo, la Liviero era stata proposta tramite un accordo a tre del cosi detto " triciclo " : Nicola Pecchie, Sandro Marangon e Aldo Piovesan. Forse ma è un'ipotesi, in Lega si sono accorti che anche la Liviero oltre ad essere Cavarzerana, oltre ad essere di comunione e liberazione era anche una sodale del gruppo della Lega di Cavarzere uscito per entrare in fare, forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
sabato 5 marzo 2016
ATTO DI CORAGGIO DEL CONSIGLIERE SANDRO VARAGNOLO: CHI E' BRUGNARO? IL NUOVO PODESTA' ???
Questa mattina ci siamo alzati con l'idea che a 2 mesi dall'elezione, il comune fosse abbandonato dall'attuale sindaco.
Sembra quasi che le bufale si vendano meglio a Chioggia che a Napoli.
E' per questo che con rammarico devo esprimere il mio pensiero sulla politica locale e in particolare sulla imminenti elezioni amministrative clodiensi.
Spiace constatare che coloro dovrebbero fare La Politica non la sappiano fare, mentre quelli che dovrebbero fare gli inprenditori,(spero non tutti) in realtá non lo facciano e pensino più alla politica che all'impresa!
I politici locali non sanno fare politica con tutta evidenza, in quanto a Marzo non si conoscono e in taluni casi si è lontani a conoscerne anche solo i nomi dei candidati sindaco; figuriamoci i programmi e le possibili coalizione.
Questa mancanza porta con se una gran confusione chiarendo poco e male i nodi fondamentali della futura azione di governo! Nessuno dei partiti/movimenti può chiamarsi estraneo a questo fatto!
Per contro si è fatto certa una coalizione inprenditoriale che piuttosto di chiedere seriamente alla politica di attuare piani di sviluppo possibili e fattibili sul territorio a fronte di un impegno inprenditoriale serio ! pensa a promuovere movimenti politici exnovo che in realtá nuovi non sono, ma che perdono di vista il proprio obbiettivo fondamentale L'INPRESA e lanciano delle ombre sulla politica, che queste associazioni intendono eseguire.
Faranno per il bene comune o invece per i propri stretti interessi inprenditoriali di basso profilo? ...
La dice lunga sulla vera capacitá imprenditoriale da un lato e politica dall'altro, il fatto che : è bastato che venga a mangiar la pizza il sindaco di venezia al granso stanco, per decretare la fine dell' unico candidato sindaco, l'uscente Casson, a favore di un altro ipotetico candidato inprenditore! come se IL SINDACO DI VENEZIA FOSSE IL DOGE CHE PROCLAMA IL NUOVO PODESTA'. Sembra quasi che Chioggia non riesca a decidere per se, e non appena arriva il primo ricco foresto, tutto il fior fiore della classe imprenditoriale (se così si può chiamare) e politica di vecchio stampo si getta ai suoi piedi ... ma stiamo scherzando ?!
I cittadini chioggiotti non sono sudditi di nessuno e sono certo lo dimostreranno alle urne ! Non credo che sapendo cosa sta succedendo e a quali mire la cittá è soggetta, accetterebbero supinamente.
Chi mi conosce sa bene quanto ami la mia cittá e quanto altrettanto ami Venezia alla quale Chioggia è indissolubilmente unita.
Non si tratta di fatto personale, che tra l'altro, nei confronti di Brugnaro, nutro un'allegra e burlesca simpatia, ma per come alcune persone che autonomamente associate e per nulla rappresentative svendano al miglior offerente la nostra dignitá!
Il Consigliere Comunale
Varagnolo Sandro
mercoledì 2 marzo 2016
LA SEGATO " SEGA " IL CONSIGLIERE DANIEL TIOZZO
Sembrano non avere limite le figuracce del consigliere Daniel Tiozzo Fasiolo: non pago della precedente interpellanza del 21 dicembre scorso (chiedeva che il Comune desse più soldi a due famiglie di migranti), non contento che l’intera città di Chioggia abbia riso per giorni dopo aver ascoltato la telefonata pubblicata (con la sua esplicita autorizzazione) su questo blog, oggi ha voluto replicare i suoi “successi" con l’ennesima interpellanza “intelligente”.
Ricordate gli alberi potati alla Mosella? Le foto avevano fatto il giro del web, perché -secondo qualcuno- il modo di “decapitare" le piante non era quello corretto.
Oggi il nostro furbissimo consigliere comunale, nonché architetto, chiede delucidazioni all’assessore competente, Elena Segato… "perché gli alberi sono stati tagliati in quel modo?". Semplicissimo: sono malati e sarebbero potuti cadere addosso alla gente, lo certifica anche una perizia agronomica, depositata agli atti. "Perché allora non toglierli del tutto?", domanda Tiozzo. Semplicissimo: la direzione della società Mosella è in attesa del benestare della sovrintendenza per riqualificare tutto il comparto e, per cautela, piuttosto che lasciare la batteria senza alberi ha preferito potarli in quel modo, che non lasciare inalberato quel bell’angolo di Sottomarina.
gli alberi potati della batteria, che hanno involontariamente creato tanto scompiglio
Bastava semplicemente chiedere, oppure ancora più semplicemente documentarsi, visto che è tutto pubblicato sul sito della società Mosella. Senza contare che i vari progetti sono passati tutti per il consiglio comunale quando lo stesso Daniel era presidente.
Strano che l’ex presidente del consiglio, visto il suo grande amore per la nautica, non ricordi più quei progetti.
Concludendo, l’assessore Elena Segato ha “segato” il giovane Daniel: dal quale ci farebbe piacere ricevere un’altra telefonata di cortesia.
Daniel Tiozzo Fasiolo