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martedì 22 marzo 2016
DOPO SILVIA VIANELLO, ANCHE ROMINA TIOZZO LASCIA IL PD
Continua la diaspora individuale da calle Padovani. Alle rumorose dimissioni dell'ex assessora Silvia Vianello, oggi fanno eco quelle di un'altra protagonista della politica al femminile nella Chioggia degli ultimi anni: anche Romina Tiozzo lascia il Partito Democratico, in aperta polemica col gruppo dirigente di cui ha comunque fatto parte. Motivo scatenante, la mancata volontà di effettuare le primarie per la candidatura a sindaco, decisa così "a tavolino", nelle parole della consigliera comunale che riportiamo.
"Nonostante il PD sbandieri con fierezza che a decidere sono i cittadini attraverso lo strumento delle primarie, ancora una volta il PD di Chioggia ha dimostrato di chiudersi in Calle Padovani invece di aprirsi alla città, facendo una scelta netta e senza discussioni. Questa è l’ennesima dimostrazione di un partito che dimostra di avere paura del rinnovamento e del confronto e partecipazione attiva dei cittadini. Decidere di organizzare primarie aperte a Chioggia sarebbe stato un momento molto importante per misurarsi democraticamente non solo con i nostri migliori dirigenti di partito ma anche per tentare di stringere un’alleanza con la cosiddetta società civile, attiva e presente in campo sociale, culturale e politico. La recente candidatura a sindaco del PD, frutto di un’operazione fatta tutta a tavolino, evidenzia la debolezza del Partito Democratico di Chioggia, che purtroppo in questi anni ha perso il senso della realtà e terreno su tutti i fronti. Il Partito Democratico di Chioggia purtroppo soffre di una patologia molto grave e le sue conseguenze porteranno nei mesi che verranno ad un’inevitabile perdita di consenso elettorale per queste ragioni: - In questi anni il partito non è riuscito a costruire nessuna alleanza ed in questa imminente campagna elettorale amministrativa si presenta completamente isolata sotto il profilo politico; - Non proporre propri candidati che fino a ieri erano disponibili a mettersi in gioco e che hanno ricoperto ruoli importanti nella giunta Casson, danno l’immagine di un partito che politicamente ha fallito, facendo perdere l’entusiasmo anche agli stessi militanti. - Non è poi proprio per puro caso che in questi ultimi anni molte persone si siano via via allontanate ed altre sono pronte per raggiungerle. - E non per ultimo è stato un grave errore politico affidare le decisioni importanti 'a tavolino' ai soliti noti, per poi far passare l’idea di rinnovamento; questo a mio avviso è un finto rinnovamento. Detto questo oggi vorrei chiarire la mia posizione personale e politica. Nonostante i vari comunicati della direzione del PD locale che dichiaravano che la scrivente era fuori dal partito, e che dopo aver superato mesi fa positivamente l’esame della commissione di garanzia provinciale di Venezia, comunico con la presente che a partire dalla data odierna è proprio la sottoscritta a decidere di non sentirsi più parte di questo partito. Cinque anni fa avevo iniziato questa esperienza politica all’interno del PD con grande entusiasmo e spirito di servizio della città e dei miei cittadini. Purtroppo oggi chiudo questa mia esperienza con una molta delusione ed profonda amarezza. Il vero rinnovamento sociale e politico parte dai circoli democratici presenti nei territori, con metodi ed modalità diverse. Probabilmente a Chioggia questo non è possibile. Tra i tanti consigli che mi sono stati dati in questo periodo, accetto il consiglio di andare dove mi porta il cuore, il mio cuore sta’ nella mia città e tra i miei cittadini e non di certo nella casa dell’ex PCI di calle Padovani".
4 commenti:
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Anche se il gruppo dirigente del PD si è detto renziano, al Fare ha preferito il Dire. I suoi dirigenti hanno creduto che la disciplina di partito cui sono stati abituati in passato impedisse alle nuove leve di pensare con la propria testa.
RispondiEliminaNon sono più quei tempi. Speriamo che qualcuno abbia il coraggio di presentare il conto a quei dirigenti, per colpa dei quali molti che hanno creduto in qualcosa di nuovo oggi non si sentono proprio di rivotare pd
Questi personaggi per più 30 anni hanno fatto affari con la A maiuscola, ormai è tardi a loro iniziando dal grande capo non gliene frega un fico secco per non dire altro potete dire e fare ciò che volete hanno magnato a quattro ganasce
RispondiEliminaL'italiano non è dei migliori ma... il concetto è chiaro (e condivisibile).
EliminaAlleluja
Complimenti a Romina Tiozzo che ha avuto il coraggio di scontrarsi con i vecchi marpioni del pd. Ora vedremo se i Salvagno, Mantovan, Cocuccia, Pizzo, Girotto verranno candidati...se lo faranno povera Barbara Penzo...avrai il nipotino che ti darà una mano...
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