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lunedì 18 ottobre 2021
ARMELAO SINDACO ISPETTORE: QUESTA MATTINA SOPRALLUOGO AL PARCO DI VIALE UMBRIA
Dopo il post apparso ieri sulla pagina di Chioggia Azzurra inerente la situazione di degrado in cui si trovano i giardini pubblici in viale Umbria, il sindaco Mauro Armelao si è attivato per farvi un sopralluogo e verificare con i propri occhi la situazione,
Ciò che è davanti agli occhi di tutti è un contesto di incuria che necessita di trovare un rimedio.
Uno dei bagni è ora inagibile, con uno dei vetri della porta caduto all’interno dove si trovano anche rami e pigne, ma le giostrine si sono mostrate in una condizione che dire pessima è un eufemismo. Essendo realizzate in legno, mostrano molte parti ammalorate a causa dell’uso e delle intemperie.
Il sindaco ha preso tutte le giostrine in esame discutendo con la dirigente Dott.Daniela Ballarin, sul tipo di interventi che si presuppone si possano fare, prendendo in considerazione la riparazione, o decidendo di cambiare drasticamente i materiali, passando dal legno, che necessita di maggiore cura, alla plastica o all’alluminio, che hanno, tra le caratteristiche, quella di maggior durata. Intervento necessario si dimostra anche dotare le giostrine di tappetini antitrauma, a salvaguardia della sicurezza dei bambini che ci vanno a giocare.
Pur non promettendo miracoli il sindaco ha promesso di portare i giardini pubblici all’attenzione degli uffici competenti.
Era stata anche segnalata una perdita d'acqua all’interno del giardino. Dopo aver cercato dove essa fosse, Armelao si è accorto di una pozzanghera alimentata da acqua che continuava a fuoriuscire da una zolla.
Si tratta probabilmente di un tubo che perde, per il quale subito la dirigente Ballarin si è attivata nell’allertare gli uffici di competenza, in modo che gli addetti possano intervenire alleviando eventuali danni al bene pubblico.
Il laghetto non si trova in buone condizioni, sembra privo di forme di vita, nonostante ciò che riportano i cartelli, sul suo fondo si trovano invece bicchieri in plastica e uno strato di sporcizia che, seppur naturale, nel suo marcire non favorisce l’ossigenazione dell’acqua.
Una situazione diversa la vivono invece i giardini che si affacciano in Piazza Europa, la quale potrebbe essere un bel salotto ma sembra essere alquanto insignificante.
Qua le giostrine essendo più nuove sembrano necessitare di minor manutenzione, a parte una che perde i pezzi e che sembra essere inagibile, ma anche qua la situazione va rivista.
Dall’ultima incursione fatta dalle bande di vandali è rimasto il cancelletto scardinato, un palo vagante, riportante la tabella degli orari del parco, buttato sulla siepe, e una serie di bottiglie ben nascoste sotto la stessa.
Un tempo i giardini erano sotto la custodia di SST, che oltre a effettuarne l’apertura e la chiusura, teneva sotto controllo che tutto fosse in ordine, provvedeva a tirare su eventuali cartacce e segnalava se c’erano da fare interventi. Un servizio che costava al Comune circa 60mila euro annui. Si è quindi pensato di mantenere solo l’apertura e chiusura dei cancelli ma la mancanza di un controllo è tangibile. La trascuratezza la fa da padrone su quelle che potrebbero essere aree di ristoro, di relax e di intrattenimento per i più piccoli sia per i residenti che per i turisti.
Il tema controllo è un tema che sta a cuore al sindaco, che sa benissimo che, anche se dall’oggi al domani si cambiasse rotta nella gestione dei parchi, in mancanza di un controllo, l’incuria tornerebbe presto a farsi sentire. E la videosorveglianza potrebbe essere la soluzione.
Questa si renderebbe indispensabile anche per monitorare un’altra situazione difficile che rischia di collassare. Mentre il sindaco controllava la situazione dei parchi, una persona residente in un appartamento affacciato alla piazza ha chiesto di poter aver un incontro per parlare di una situazione che va avanti da anni e che non si riesce ad arginare, la quale riguarda il bar affacciato sulla piazza, la cui clientela serale, molto diversa da quella che lo frequenta durante il giorno, sembra essere abbastanza irruente e facinorosa e che con troppa frequenza trasforma la piazza in un’area di guerriglia urbana con buona pace di chi parcheggia le vetture. Il bar viene tirato in ballo per tenere la musica a volumi troppo alti e per un orario molto al di fuori della fascia permessa, consuetudine tale da far richiedere un intervento di ARPAV per la quale i decibel emessi sembrano essere molto più alti del consentito. D’altro canto i titolari del bar si dimostrano anche troppo attenti alla pulizia dell’area, e si preoccupano che le bottiglie abbandonate lungo la piazza e nei giardini vengano raccolte, probabilmente per non creare ulteriore disagio ai residenti.
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