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venerdì 16 aprile 2021
OBBIETTIVO CHIOGGIA: «L'INNALZAMENTO DELLA SOGLIA DI ESENZIONE DALL'ADDIZIONALE IRPEF È SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE, SERVE A NASCONDERE LE MANCANZE»
Una settimana fa le consigliere Barbara Penzo e Marcellina Segantin plaudivano con soddisfazione all'accoglimento, da parte dell'amministrazione comunale. della richiesta da loro stesse formulata, relativa all'innalzamento della soglia di esenzione dal pagamento dell'addizionale IRPEF. Questa infatti è stata portata da 15mila a 17mila euro.
Una volta che a riguardo è intervenuto Beniamino Boscolo, capogruppo della V commissione, sottolineando le pecche di questo intervento, ora anche Obbiettivo Chioggia evidenzia che con questa misura definita «palliativa» l'amministrazione intenda invece celare alcuni aspetti che invece dovrebbero essere tenuti in maggiore considerazione: infatti l'innalzamento della soglia di esenzione avrà valore solo quest'anno, venendo riportata nel 2022 a 15mila euro.
L'aumento dell0 0.8%, quota massima stabilita dalla legge, secondo gli esponenti ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle «colpirà d'ora in avanti tutte le fasce di reddito, incidendo maggiormente in quelle di reddito inferiore, e rimanendo invariata per la fascia più alta. L'aumento della quota addizionale IRPEF dovrebbe andare a coprire mancati introiti da altre tasse comunali, quali la TARI e il Fondo crediti di dubbia esigibilità».
Per quanto riguarda questi ultimi, Obiettivo Chioggia ritiene che «l'amministrazione comunale non abbia mai messo in campo strumenti efficaci per il loro recupero. L'aumento dell'addizionale IRPEF - prosegue la nota - poteva essere evitato, se solo si fosse tentato di recuperare le tasse non pagate nel periodo anteriore alla pandemia. Aumentare le imposte a tutta la cittadinanza non può essere la soluzione per i mancati pagamenti di alcuni, che siano privati cittadini o attività economiche».
Il movimento politico locale, che probabilmente parteciperà alle prossime elezioni amministrative, suggerisce infine di «revisionare le tariffe fiscali, per mettere tutti -cittadini e imprese- nella condizione di pagare il giusto, senza farsi carico dei contributi dovuti da altri. Per arrivare a questo, occorre potenziare l'ufficio Tributi, oggi in carenza d'organico» come molti altri uffici comunali.
Una volta che a riguardo è intervenuto Beniamino Boscolo, capogruppo della V commissione, sottolineando le pecche di questo intervento, ora anche Obbiettivo Chioggia evidenzia che con questa misura definita «palliativa» l'amministrazione intenda invece celare alcuni aspetti che invece dovrebbero essere tenuti in maggiore considerazione: infatti l'innalzamento della soglia di esenzione avrà valore solo quest'anno, venendo riportata nel 2022 a 15mila euro.
L'aumento dell0 0.8%, quota massima stabilita dalla legge, secondo gli esponenti ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle «colpirà d'ora in avanti tutte le fasce di reddito, incidendo maggiormente in quelle di reddito inferiore, e rimanendo invariata per la fascia più alta. L'aumento della quota addizionale IRPEF dovrebbe andare a coprire mancati introiti da altre tasse comunali, quali la TARI e il Fondo crediti di dubbia esigibilità».
Per quanto riguarda questi ultimi, Obiettivo Chioggia ritiene che «l'amministrazione comunale non abbia mai messo in campo strumenti efficaci per il loro recupero. L'aumento dell'addizionale IRPEF - prosegue la nota - poteva essere evitato, se solo si fosse tentato di recuperare le tasse non pagate nel periodo anteriore alla pandemia. Aumentare le imposte a tutta la cittadinanza non può essere la soluzione per i mancati pagamenti di alcuni, che siano privati cittadini o attività economiche».
Il movimento politico locale, che probabilmente parteciperà alle prossime elezioni amministrative, suggerisce infine di «revisionare le tariffe fiscali, per mettere tutti -cittadini e imprese- nella condizione di pagare il giusto, senza farsi carico dei contributi dovuti da altri. Per arrivare a questo, occorre potenziare l'ufficio Tributi, oggi in carenza d'organico» come molti altri uffici comunali.
9 commenti:
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L’addizionale IRPEF comunale è stata aumenta con provvedimento del Consiglio comunale il 28 settembre 2020.
RispondiEliminaIn quell’occasione la maggioranza 5 stelle ha votato all’unanimità l’aumento dell’aliquota unica portata allo 0,8%, con un salasso medio in più di 60-70 euro pro capite per ogni percettore di reddito.
La maggioranza 5 stelle che ha approvato il provvedimento era composta anche dai consiglieri Bonfà-Bullo-Padoan, gli stessi che recentemente hanno formato il movimento “OBBIETTIVO CHIOGGIA”.
Le osservazioni che adesso vengono dagli ex consiglieri di “OBBIETTIVO CHIOGGIA”, perché non sono state poste allora nella seduta del Consiglio comunale il 28 settembre 2020? Eppure anche allora c’era il problema dei mancati introiti da altre tasse comunali, quali la TARI e il Fondo crediti di dubbia esigibilità. Anche allora prima di votare l’aumento l'Amministrazione comunale poteva mettere in campo strumenti efficaci per il loro recupero. Evidentemente allora il clima era diverso e gli stessi Bonfà-Bullo-Padoan hanno approvato l’aumento senza battere ciglia.
Se ricordi avevo proposto un emendamento che non ha avuto parere favorevole dal dirigente. Comunque se ci siamo dimessi forse è stato proprio perché su qualcosa, o più di qualcosa, eravamo in disaccordo con l'operato della giunta. Non credi ?
EliminaInutile arrampicarsi sugli specchi. Emendamento o meno, quell’aumento sull’addizionale IRPEF è stato votato all’unanimità della maggioranza 5 stelle, compreso il suo e quello degli altri “dissidenti” Bonfà-Bullo
EliminaEntrando nel merito del “disaccordo”, le dimissioni dei consiglieri “ortodossi” sono state date per protesta all’inciucio in atto fra i 5 stelle ed il PD.
Sono state date per quello e per altre visioni politiche diverse, tra cui proprio l'aumento irpef, che non è ancora stato formalmente deliberato, in quanto nel 2020 si trattava solo del regolamento, come abbiamo spiegato anche nella conferenza stampa. L'aumento verrà deliberato con i voti del PD, che salverà Ferro in previsione dell'alleanza. Se poi lei pretende di sapere anche le nostre motivazioni gliele lascio tutte visto che non ha il coraggio di firmarsi col nome. P.s.: si ascolti il mio intervento al consiglio di approvazione del regolamento irpef, abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre facoltà di consiglieri per cercare di fermarlo. Non averlo votato avrebbe significato far cadere l'amministrazione, così sarebbe arrivato un commissario che quasi sicuramente avrebbe fatto anche peggio.
EliminaSig. Padoan, se lei ed il suo gruppo eravate talmente convinti che quel provvedimento era sbagliato, coerentemente non dovevate votarlo.
EliminaL’Amministrazione sarebbe caduta? Ed allora? Se non si trovava una maggioranza alternativa, il comune sarebbe stato Commissariato.
Il finale non sarebbe stato tanto diverso dall’esito delle vostre recenti dimissioni. Perché ora sì ed allora no?
Nel merito della proposta del suo emendamento, nella Delibera del Consiglio comunale N. 133 IN SEDUTA DEL 28/9/2020 si legge:
munito [.] del parere sfavorevole del Collegio dei Revisori con la seguente motivazione: (il Collegio condivide in pieno quanto espresso dal dirigente competente nei pareri sopra riportati. Trattasi di proposta direttamente collegata all'approvando bilancio di previsione 2020/2022, l'emendamento, se accolto, altera gli equilibri del predetto bilancio di previsione esercizi 2021 e 2022 in quanto non indica le risorse finanziarie necessarie che consentirebbero di mantenere i predetti equilibri). A seguito dei pareri sfavorevoli l'emendamento non viene posto in votazione.
Quindi, in parole povere, il suo emendamento È STATO BOCCIATO perché non venivano indicate le risorse economiche alternative che sarebbero derivate dal buco di bilancio.
Il peccato originale dell’aumento IRPEF sta proprio in quella Delibera n. 133 del 28/9/2020 e produrre ulteriori commenti o filmati non fa che aggravare la vostra posizione.
https://youtu.be/bkNOmBeeiXI
RispondiEliminaSig. Bullo, é inutile che lei insista ed a suffragio abbia anche pubblicato il link relativo al filmato del Consiglio Comunale con lo spezzone dell’intervento di Padoan, tanto il risultato non cambia: l’addizionale IRPEF è passata anche con i voti favorevoli dei “dissidenti” Bonfà-Bullo-Padoan.
Elimina- DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 133 IN SEDUTA DEL 28/9/2020
…..con voti favorevoli 12, contrari 8 (Boscolo Capon Beniamino, Segantin Marcellina, Penzo Barbara, Casson Giuseppe, Zanni Domenico, Dolfin Marco, Boccato Maria Chiara, Naccari Gianluca), astenuti //, espressi mediante sistema computerizzato, su 20 Consiglieri presenti; DELIBERA….
…. 3. di modificare a far data dall’esercizio finanziario 2021 l’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF stabilendo: un’aliquota unica in misura pari allo 0,80%;
Per rinfrescarle la memoria, trasmetto il link che rimanda alla Delibera in parola: file:///C:/Users/HP/Downloads/13914004_20201006_115430_stampa.pdf
Egregio anonimo , se ha la creanza di firmarsi le invio il video dell'intervento fatto in consiglio.
RispondiEliminaSig. Bullo, anzitutto, non spetta a lei giudicare la “creanza” di scrivere in anonimato. Sono sicuro invece che le buone maniere usate nei MIEI COMMENTI accompagnino e sottolineano l'atteggiamento e il comportamento di persona bene educata.
EliminaIn quanto al video, non ne servono altri. E’ stato più che sufficiente quello da lei indicato e da me attentamente visionato.
Anche a Lei, come al sig. Padoan, suggerisco di leggere attentamente quella Delibera del Consiglio Comunale n. 133 del 28/9/2020 da me già citata, soprattutto sulla bocciatura all’emendamento proposto dal sig. Padoan.