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venerdì 19 febbraio 2021
LA LISTA "ENERGIA CIVICA" SI PRESENTA ALLA CITTÀ: «OFFRIAMO UN METODO PER NON ARRETRARE PIÙ. ALLEANZE? SE I PARTITI VENGONO CON NOI...»
«Siamo partiti, ma non siamo partiti», scherza Maria Rosa Boscolo Chio alla presentazione della lista Energia Civica, avvenuta nel tardo pomeriggio a palazzo Goldoni. L'offerta di amministrazione che parte dall'esperienza del comitato No GPL («c'è una sua forte componente - specifica Roberto Rossi - ma la lista non si esaurisce nel comitato né rappresenta una sua espressione») è stata svelata a partire dagli spazi web già attivi e dal simbolo, un'arancia emblema appunto di energia.
Con Rossi e Boscolo Chio, alcuni esponenti sono usciti allo scoperto: la soprano Cosetta Tosetti, docente al Conservatorio di Padova; Patrizia Boscolo, "marinante" cresciuta fuori città, l'insegnante pendolare Andrea Tiozzo, l'atleta e allenatore sportivo Alberto Zennaro, oltre a Monica Santin e Davide Varagnolo che hanno condiviso il percorso del comitato. Al momento, attorno a Energia Civica gravitano 40 persone a vario titolo: «Ma la composizione delle candidature sarà solo l'ultimo atto», precisa Rossi.
Un gruppo eterogeneo di uomini e donne, giovani e meno giovani, operativi in categorie diverse tra i professionisti e i pensionati: «Lanciamo un progetto trasversale - ha esordito l'ex presidente dei No GPL - rivolto a singoli cittadini, associazioni, eventualmente a partiti che volessero aderire al percorso. La decisione di allestire una lista siffatta è avvenuta dopo un incontro con le categorie del turismo, nel quale è emersa la necessità di recuperare alcune questione ferme da anni».
Il programma è in fase di stesura e verrà pubblicato a breve: «L'analisi - continuano i promotori - parte dal presupposto che Chioggia sia in declino. La giunta uscente non aveva una visione di prospettiva, o se l'aveva non è stata condivisa manco al proprio interno. Noi invece ci chiediamo: quale città vorremo vedere, una volta che l'avremo amministrata?». Di qui le cinque direttrici, espresse plasticamente nel simbolo grafico: sviluppo, sostenibilità, innovazione, partecipazione, innovazione.
«I giovani emigrano - nota Roberto Rossi - perché la case sono costose, e chi ha un'istruzione superiore si allontana per un lavoro migliore. La qualità culturale della città si è impoverita, e perde pezzi pregiati. Due idee in primis: occorre spostare il mercato ittico all'ingrosso, e destagionalizzare il turismo, attraverso un'offerta adeguata. Non vogliamo essere una lista della spesa, né chiediamo deleghe, bensì l'impegno diretto dei cittadini, con prospettiva dieci o venti anni».
Prosegue Boscolo Chio: «Urge innovare la macchina comunale e il suo apparato informatico, oggi carente di servizi da erogare online ai cittadini, specie anziani e delle frazioni. Serve impegnarsi per spendere bene i fondi della Legge Speciale e procurarsi finanziamenti europei. Mancano le strutture sportive, specie per i giovani, e assistiamo invece a una continua cementificazione che vogliamo fermare. Nell'Arancia di Energia Civica, ogni spicchio-tema sta in relazione con gli altri».
Di qui le critiche ai programmi «tutti uguali» che i partiti presentano a ogni campagna: «I temi sono rempre quelli. Vorremmo ci differenziasse - commenta Maria Rosa Chio - la capacità di intervenire. Ci sono persone che in questi anni hanno avanzato idee all'amministrazione, ma spesso non sono state ascoltate, anzi ignorate. Puntiamo a lavorare nella concretezza, senza aggregazioni precostituite: da qualsiasi parte vengano le idee, esse vanno valutate e nel caso accettate se funzionano».
Ad esempio, Energia Civica esprime un giudizio positivo riguardo l'ipotesi, avanzata da Pino Penzo, di Chioggia capitale italiana della Cultura nel 2024: «Bisogna però valutarne la praticabilità». Così per il Recovery Fund, la lista si chiede se l'amministrazione ha chiesto qualcosa di specifico in sede di riparto dei fondi. Centrale la questione giovanile: «Un grande progetto di inclusione - specifica Rossi - che attraversi lo sport, la cultura, le cooperative di lavoro. Tutto purché si fermi l'andazzo che li vede inerti lungo il Lusenzo».
Quanto a ipotetiche alleanze elettorali, esse verranno valutate e così pure l'ipotesi di presentarsi da soli. «Abbiamo la voglia di esprimere un candidato sindaco nostro», conferma Boscolo Chio, «ma se ci saranno le condizioni ci si allea. Guardiamo al centro, a sinistra e leggermente a destra. Anche se sarebbe bello stringere quasi tutti i partiti in una sola alleanza programmatica, come al governo». Si cerca il "Draghi chioggiotto"? «No, ma i tre consiglieri regionali potrebbero fare gruppo a sé. Diciamo cose di buon senso».
Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo si affrettano a precisare che «Energia Civica non nasce contro i partiti, anche perché crediamo nei corpi intermedi. Ma non godono di un buon periodo, tutti. Ecco quindi che i cittadini possono prendere in mano la situazione, per rigenerare i partiti stessi. Speriamo anzi che nella prossima campagna elettorale le liste dei partiti in lizza "prendano a prestito" alcune delle nostre idee, lo troveremmo un fatto positivo».
Inevitabile chiedere un giudizio sulla crisi di giunta e le turbolenze nel M5S: «Stanno terminando in maniera ingloriosa, che la città non merita. Con alcuni abbiamo lavorato bene riguardo la lotta al deposito, in altri momenti ci sono stati attriti. Comunque, tra alti e bassi - spiega Rossi - con un'altra amministrazione non avremmo avuto il minimo di libertà d'azione ottenuto invece con questa». Rossi annuncia anche l'intenzione di rimettere in piedi le consulte tematiche o tavoli di lavoro, «se il termine consulta pare obsoleto».
Poi gli accenni ai temi: Rossi si dice pronto a scelte impopolari «a proposito del mattone, che tira ancora e non c'è niente di più trasversale che sostenerlo. Quando ero in consiglio comunale, avevo votato contro il piano regolatore, perché era fondato sull'ipotesi che Chioggia arrivasse a 60mila abitanti, mentre oggi la prova è che sono molti meno. Non c'è bisogno di nuova edilizia, ma di riqualificare il patrimonio esistente. Ci vuole il coraggio di fare delle scelte, come abbiamo avuto col deposito di GPL».
Davide Varagnolo aggiunge: «Chioggia abbisogna di un piano urbano della mobilità sostenibile, in virtù del quale pensare anche alla pedonalizzazione dei centri storici, non prima di aver creato parcheggi e strutture, e ottenuto più mobilità pubblica. Siamo per gli investimenti nella residenza e nella viabilità, sfoderando appunto il coraggio mancato a tutte le ultime amministrazioni». Fa eco Maria Rosa Boscolo: «Chi vuole costruire grattacieli, con noi avrà difficoltà».
Portare la "modernità"; come il trasporto a chiamata, è uno degli obiettivi della lista: «Non c'è solo in Svezia o Danimarca, gli esempi virtuosi sono anche vicini. Come l'isola pedonale, a Padova lunga e apprezzata, qua si fatica a ragionare di 800 metri. Abbiamo perso diecimila abitanti in quindici anni, non vogliamo arretrare ancora. La strada da seguire è quella che vede coinvolto il comitato per il Forte di San Felice nei confronti della fruizione dell'ex Batteria».
Infine la sanità: «L'emergenza in atto - rileva Chio - ha messo in luce carenze non indifferenti. Bisognerà occuparsene, come dell'ambiente che è il cappello a tutte le questioni e ai modi di affrontarle». Prima della foto di rito, l'auspicio espresso da Roberto Rossi che la campagna elettorale possa godere di incontri fisici con i cittadini, stante la difficoltà di raggiungere tutti attraverso iniziative e dibattiti virtuali. Ancora non è chiaro quando il Comune di Chioggia tornerà alle urne, ma già una forza in campo è "partita" prima delle altre.
Con Rossi e Boscolo Chio, alcuni esponenti sono usciti allo scoperto: la soprano Cosetta Tosetti, docente al Conservatorio di Padova; Patrizia Boscolo, "marinante" cresciuta fuori città, l'insegnante pendolare Andrea Tiozzo, l'atleta e allenatore sportivo Alberto Zennaro, oltre a Monica Santin e Davide Varagnolo che hanno condiviso il percorso del comitato. Al momento, attorno a Energia Civica gravitano 40 persone a vario titolo: «Ma la composizione delle candidature sarà solo l'ultimo atto», precisa Rossi.
Un gruppo eterogeneo di uomini e donne, giovani e meno giovani, operativi in categorie diverse tra i professionisti e i pensionati: «Lanciamo un progetto trasversale - ha esordito l'ex presidente dei No GPL - rivolto a singoli cittadini, associazioni, eventualmente a partiti che volessero aderire al percorso. La decisione di allestire una lista siffatta è avvenuta dopo un incontro con le categorie del turismo, nel quale è emersa la necessità di recuperare alcune questione ferme da anni».
Il programma è in fase di stesura e verrà pubblicato a breve: «L'analisi - continuano i promotori - parte dal presupposto che Chioggia sia in declino. La giunta uscente non aveva una visione di prospettiva, o se l'aveva non è stata condivisa manco al proprio interno. Noi invece ci chiediamo: quale città vorremo vedere, una volta che l'avremo amministrata?». Di qui le cinque direttrici, espresse plasticamente nel simbolo grafico: sviluppo, sostenibilità, innovazione, partecipazione, innovazione.
«I giovani emigrano - nota Roberto Rossi - perché la case sono costose, e chi ha un'istruzione superiore si allontana per un lavoro migliore. La qualità culturale della città si è impoverita, e perde pezzi pregiati. Due idee in primis: occorre spostare il mercato ittico all'ingrosso, e destagionalizzare il turismo, attraverso un'offerta adeguata. Non vogliamo essere una lista della spesa, né chiediamo deleghe, bensì l'impegno diretto dei cittadini, con prospettiva dieci o venti anni».
Prosegue Boscolo Chio: «Urge innovare la macchina comunale e il suo apparato informatico, oggi carente di servizi da erogare online ai cittadini, specie anziani e delle frazioni. Serve impegnarsi per spendere bene i fondi della Legge Speciale e procurarsi finanziamenti europei. Mancano le strutture sportive, specie per i giovani, e assistiamo invece a una continua cementificazione che vogliamo fermare. Nell'Arancia di Energia Civica, ogni spicchio-tema sta in relazione con gli altri».
Di qui le critiche ai programmi «tutti uguali» che i partiti presentano a ogni campagna: «I temi sono rempre quelli. Vorremmo ci differenziasse - commenta Maria Rosa Chio - la capacità di intervenire. Ci sono persone che in questi anni hanno avanzato idee all'amministrazione, ma spesso non sono state ascoltate, anzi ignorate. Puntiamo a lavorare nella concretezza, senza aggregazioni precostituite: da qualsiasi parte vengano le idee, esse vanno valutate e nel caso accettate se funzionano».
Ad esempio, Energia Civica esprime un giudizio positivo riguardo l'ipotesi, avanzata da Pino Penzo, di Chioggia capitale italiana della Cultura nel 2024: «Bisogna però valutarne la praticabilità». Così per il Recovery Fund, la lista si chiede se l'amministrazione ha chiesto qualcosa di specifico in sede di riparto dei fondi. Centrale la questione giovanile: «Un grande progetto di inclusione - specifica Rossi - che attraversi lo sport, la cultura, le cooperative di lavoro. Tutto purché si fermi l'andazzo che li vede inerti lungo il Lusenzo».
Quanto a ipotetiche alleanze elettorali, esse verranno valutate e così pure l'ipotesi di presentarsi da soli. «Abbiamo la voglia di esprimere un candidato sindaco nostro», conferma Boscolo Chio, «ma se ci saranno le condizioni ci si allea. Guardiamo al centro, a sinistra e leggermente a destra. Anche se sarebbe bello stringere quasi tutti i partiti in una sola alleanza programmatica, come al governo». Si cerca il "Draghi chioggiotto"? «No, ma i tre consiglieri regionali potrebbero fare gruppo a sé. Diciamo cose di buon senso».
Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo si affrettano a precisare che «Energia Civica non nasce contro i partiti, anche perché crediamo nei corpi intermedi. Ma non godono di un buon periodo, tutti. Ecco quindi che i cittadini possono prendere in mano la situazione, per rigenerare i partiti stessi. Speriamo anzi che nella prossima campagna elettorale le liste dei partiti in lizza "prendano a prestito" alcune delle nostre idee, lo troveremmo un fatto positivo».
Inevitabile chiedere un giudizio sulla crisi di giunta e le turbolenze nel M5S: «Stanno terminando in maniera ingloriosa, che la città non merita. Con alcuni abbiamo lavorato bene riguardo la lotta al deposito, in altri momenti ci sono stati attriti. Comunque, tra alti e bassi - spiega Rossi - con un'altra amministrazione non avremmo avuto il minimo di libertà d'azione ottenuto invece con questa». Rossi annuncia anche l'intenzione di rimettere in piedi le consulte tematiche o tavoli di lavoro, «se il termine consulta pare obsoleto».
Poi gli accenni ai temi: Rossi si dice pronto a scelte impopolari «a proposito del mattone, che tira ancora e non c'è niente di più trasversale che sostenerlo. Quando ero in consiglio comunale, avevo votato contro il piano regolatore, perché era fondato sull'ipotesi che Chioggia arrivasse a 60mila abitanti, mentre oggi la prova è che sono molti meno. Non c'è bisogno di nuova edilizia, ma di riqualificare il patrimonio esistente. Ci vuole il coraggio di fare delle scelte, come abbiamo avuto col deposito di GPL».
Davide Varagnolo aggiunge: «Chioggia abbisogna di un piano urbano della mobilità sostenibile, in virtù del quale pensare anche alla pedonalizzazione dei centri storici, non prima di aver creato parcheggi e strutture, e ottenuto più mobilità pubblica. Siamo per gli investimenti nella residenza e nella viabilità, sfoderando appunto il coraggio mancato a tutte le ultime amministrazioni». Fa eco Maria Rosa Boscolo: «Chi vuole costruire grattacieli, con noi avrà difficoltà».
Portare la "modernità"; come il trasporto a chiamata, è uno degli obiettivi della lista: «Non c'è solo in Svezia o Danimarca, gli esempi virtuosi sono anche vicini. Come l'isola pedonale, a Padova lunga e apprezzata, qua si fatica a ragionare di 800 metri. Abbiamo perso diecimila abitanti in quindici anni, non vogliamo arretrare ancora. La strada da seguire è quella che vede coinvolto il comitato per il Forte di San Felice nei confronti della fruizione dell'ex Batteria».
Infine la sanità: «L'emergenza in atto - rileva Chio - ha messo in luce carenze non indifferenti. Bisognerà occuparsene, come dell'ambiente che è il cappello a tutte le questioni e ai modi di affrontarle». Prima della foto di rito, l'auspicio espresso da Roberto Rossi che la campagna elettorale possa godere di incontri fisici con i cittadini, stante la difficoltà di raggiungere tutti attraverso iniziative e dibattiti virtuali. Ancora non è chiaro quando il Comune di Chioggia tornerà alle urne, ma già una forza in campo è "partita" prima delle altre.
1 commento:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Vorremmo sapere da “energia civica” dove dovrebbe essere spostato il mercato ittico all’ingrosso.
RispondiEliminaA parlare tutti bravi, ma poi?
Un’altra informazione: chi è il vostro candidato sindaco nel caso “energia civica” corra da sola?
Grazie per la risposta.