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mercoledì 17 febbraio 2021
DIMISSIONI, ALESSANDRA PENZO ACCUSA IL SINDACO: «POCO RESPONSABILE». E IL CONSIGLIERE DAVIDE PENZO: «NON CI SONO CONDIZIONI PER ANDARE AVANTI»
Una lettera di due pagine, densa di righe e di motivazioni, è lo strumento attraverso il quale Alessandra Penzo, ormai non più assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, ha rimesso il mandato nelle mani del sindaco Alessandro Ferro. E proprio quest'ultimo è il bersaglio principale delle accuse: «È venuto a mancare il rapporto di fiducia - scrive Penzo - visti anche i fatti accaduti il 9 febbraio scorso nel mio ufficio». L'ex titolare delle deleghe non porta riferimenti espliciti, ma è noto che successivamente a tale data è stato disposto il cambio della serratura.
«Lei dubita del mio lavoro - prosegue Alessandra Penzo, rivolta al primo cittadino - e molte sono state le situazioni non condivisibili accadute negli ultimi anni, vissute e accettate per il buon andamento amministrativo». L'architetto le elenca: dalla «responsabilità politica» di non fermare la costruzione del parcheggio scambiatore all'isola del'Unione, all'assegnazione del centro "Barca" alla cooperativa sociale Approdo, dalla carenza di organico tra il personale alla mancata convocazione di una seduta di giunta per dirimere le controdeduzioni al piano dei Ghezzi.
Che la giunta Ferro possa essere al capolinea lo rivela anche un post di Davide Penzo, consigliere comunale del Movimento e vicepresidente del consiglio, il quale è dato pendere dalla parte degli "ortodossi" (anche se ha già annunciato di non ricandidarsi: «Otto consiglieri non fanno una maggioranza - dice rivolto a coloro che sostengono il sindaco e vedono di buon occhio l'alleanza con il PD - inutile quindi parlare di progetti e obiettivi. Tutto questo a mio parere è inaccettabile: con molta tristezza, non esistono più le condizioni per lavorare, né per tenere duro fino alla fine».
«Lei dubita del mio lavoro - prosegue Alessandra Penzo, rivolta al primo cittadino - e molte sono state le situazioni non condivisibili accadute negli ultimi anni, vissute e accettate per il buon andamento amministrativo». L'architetto le elenca: dalla «responsabilità politica» di non fermare la costruzione del parcheggio scambiatore all'isola del'Unione, all'assegnazione del centro "Barca" alla cooperativa sociale Approdo, dalla carenza di organico tra il personale alla mancata convocazione di una seduta di giunta per dirimere le controdeduzioni al piano dei Ghezzi.
Che la giunta Ferro possa essere al capolinea lo rivela anche un post di Davide Penzo, consigliere comunale del Movimento e vicepresidente del consiglio, il quale è dato pendere dalla parte degli "ortodossi" (anche se ha già annunciato di non ricandidarsi: «Otto consiglieri non fanno una maggioranza - dice rivolto a coloro che sostengono il sindaco e vedono di buon occhio l'alleanza con il PD - inutile quindi parlare di progetti e obiettivi. Tutto questo a mio parere è inaccettabile: con molta tristezza, non esistono più le condizioni per lavorare, né per tenere duro fino alla fine».
3 commenti:
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Onori all'ex assessore e a quel manipolo di consiglieri che hanno ancora la schiena dritta e un briciolo di dignità
RispondiEliminaSconfinano nel ridicolo le dichiarazioni di stamattina della capogruppo Pd Barbara Penzo che, in sintesi, ha detto che non voterà la mozione di sfiducia contro il Sindaco Ferro perchè bisogna approvare il bilancio del comune.
RispondiEliminaPremesso che il bilancio verrebbe approvato (probabilmente meglio e più facilmente) da un commissario prefettizio, a questo punto il PD per essere coerente con queste improvvide affermazioni dovrà votare senza indugi e senza osservazioni il bilancio che presenterà (speriamo di no) la giunta Ferro.
Non è meglio essere più onesti intellettualmente nei confronti degli elettori dicendo, guardate, non votiamo contro Ferro perchè lui e i cinque stelle saranno i nostri alleati alle prossime elezioni.
O forse è meglio continuare a prendere in giro la città?
Concordo pienamente col suo commento. Il PD con l’affermazione della Penzo cerca di nascondersi dietro un dito. Ridicoli!!!
RispondiEliminaNon ho ancora sentito cose dice Montanariello in proposito.