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giovedì 8 ottobre 2020
SLITTA A LUNEDÌ LA CONVERSIONE DEL DECRETO AGOSTO, CHE CONTIENE LE NORME ANTI-DEPOSITO DI GPL: NESSUNA SORPRESA ALLA CAMERA
Dovrà aspettare ancora fino alla tarda serata di lunedì, la città di Chioggia, per veder convertito anche dalla Camera dei Deputati il decreto "agosto", che all'articolo 95 contiene le norme vocate a bloccare la messa in funzione del deposito di gpl in Val da Rio. Nella seduta odierna delle ore 11, infatti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico d'Incà a nome del governo ha posto la questione di fiducia relativa al testo in approvazione: la conferenza dei capigruppo, opportunamente riunitasi nel primo pomeriggio per stabilire il nuovo calendario, ha deliberato di riprendere i lavori dopo il weekend, e quindi lunedì.
È stata poi la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, a comunicare (attorno alle 15.30 di oggi) che la prossima convocazione è stata fissata lunedì alle ore 12 con voto finale alle 19 e conclusione in serata. Il provvedimento è stato già approvato al Senato, quindi il passaggio a Montecitorio assicurerà la sua conversione in legge, senza sorprese per i No Gpl: salvo il futuro ricorso che Costa Bioenergie avanzerà, ravvisando anche profili di incostituzionalità nella norma. Il decreto "agosto" istituisce anche l'Autorità per la Laguna di Venezia, che amministrerà il MOSE.
È stata poi la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, a comunicare (attorno alle 15.30 di oggi) che la prossima convocazione è stata fissata lunedì alle ore 12 con voto finale alle 19 e conclusione in serata. Il provvedimento è stato già approvato al Senato, quindi il passaggio a Montecitorio assicurerà la sua conversione in legge, senza sorprese per i No Gpl: salvo il futuro ricorso che Costa Bioenergie avanzerà, ravvisando anche profili di incostituzionalità nella norma. Il decreto "agosto" istituisce anche l'Autorità per la Laguna di Venezia, che amministrerà il MOSE.
3 commenti:
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Pensiamo a portare a casa questo Decreto, convertito in legge, tutto il resto verrà dopo.
RispondiEliminaSe Socogas promuoverà il ricorso per “profili di incostituzionalità nella norma”, facciano pure, è loro prerogativa. Se fossi al loro posto però, mettendo nel piatto costose cause legali, l’avversione della città all’impianto, le difficoltà al traffico delle navi gasiere, le difficoltà per l’avvio dell’impianto e tanti altri ostacoli da superare, io tirerei i remi in barca e mi concentrerei sull’entità dell’indennizzo statale.
Hanno tutte le autorizzazioni per esercitare, la causa durerà anni alla fine vedremo come andrà a finire. Io dico che per colpa di un cialtrone in particolare ci costerà lacrime e sangue.
RispondiEliminaSe avevano tutte le autorizzazioni, perché non hanno messo in moto l’impianto? Evidentemente non è così!
EliminaE’ vero che se Socogas non arriverà a miti consigli, si svenerà in cause infinite e non so quanto le convenga. Impugnare un Decreto Statale per incostituzionalità dello stesso non è uno scherzo.
Per ultimo, se la Corte Costituzionale darà ragione alla Socogas, costerà cara allo Stato e non al comune e, per quanto mi riguarda, con tutti i miliardi che questo Stato butta (vedi Alitalia, Benetton, Ilva, reddito di cittadinanza ecc.) la causa Socogas non credo incida molto nel suo bilancio.