Ferve in città la corsa a conoscere i particolari del fondo di 336mila euro che il governo ha stanziato per il Comune di Chioggia, relativamente al sostegno alla spesa per la popolazione indigente, a seguito dell'emergenza da Coronavirus. Mentre i vicini Comuni di Mira, Campolongo Maggiore e Padova hanno già proceduto a individuare criteri, meccanismi, recapiti cui rivolgersi, a Chioggia la situazione è ancora interlocutoria.
Come traspare dalle parole dell'assessore alle politiche sociali, Luciano Frizziero: «I servizi sociali stanno lavorando per individuare i criteri migliori e più veloci per rendere operativo il contributo previsto dal provvedimento, che verrà assegnato a chi si è ritrovato in stato di grave necessità quotidiana a causa di questa emergenza sanitaria e la cui situazione rispetta alcuni parametri.
Per esempio non beneficiare già di ammortizzatori sociali, né del reddito di cittadinanza, reddito d'inclusione attiva o di sostegni e altri contributi comunali. Appena avremo individuato e condiviso le modalità per distribuire i fabbisogni alimentari nel territorio del Comune a chi si è trovato senza liquidità nemmeno per mangiare, ne daremo immediata comunicazione alla cittadinanza».
Critico è il capogruppo del Partito Democratico, Jonatan Montanariello: «Sono trascorse più di 24 ore, ma purtroppo ancora tutto tace. È il momento di lavorare pancia a terra per la città, senza orologi e limiti di tempo, e venire fuori da quell’aula quando i soldi saranno già in circolazione e nel frigo dei cittadini bisognosi. Se l’amministrazione non vuole convocarci, faccia a meno del nostro aiuto, visto che chiede unità, e quando lasciamo fuori ogni polemica si rifugia nel suo fortino evitando ogni confronto, probabilmente per paura di argomentazioni mancanti.
Importante è che facciano presto e decidano, le persone hanno fame, il governo ha fatto la sua parte: ora tocca al Comune. Sono incessanti anche questa mattina le telefonate e le richieste di aiuto per capire come verranno distribuite queste risorse, ma nessuna iniziativa e nessuna notizia da parte di un’amministrazione silente come non mai. Noi stessi non sappiamo cosa stanno combinando in Comune, forse è meglio che venga un commissario a gestire la crisi».
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martedì 31 marzo 2020
lunedì 30 marzo 2020
SOSPENSIONE DEI CANONI PER LE AZIENDE PORTUALI, BALDIN (M5S): «SOSTENERE IN TUTTI I MODI CHI LAVORA PER IL SOSTENTAMENTO DELLA COLLETTIVITÀ»
Tra le tante realtà produttive che in questo difficilissimo momento continuano a lavorare a beneficio della collettività, anche le aziende concessionarie dei porti di Venezia e di Chioggia stanno dimostrando il loro impegno quotidiano. L'arrivo e lo smistamento di merci necessarie e l'attività logistica conseguente sono un pilastro di questa “resistenza quotidiana”: indispensabile quindi un sostegno mirato.
In questo senso - sottolinea Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle - è importante la circolare dell'Autorità di Sistema Portuale, che comunica la possibilità di sospendere il pagamento dei canoni demaniali fino al 30 settembre: «Si tratta di un provvedimento importante a sostegno delle imprese - afferma Baldin - che in queste settimane hanno a che fare da un lato con la diminuzione dei flussi di lavoro, dall'altro con l'aumento dei costi per la messa in sicurezza dei lavoratori. Un segnale forte che parte dal governo, passa dagli amministratori pubblici e arriva alle oltre 1200 aziende, che impiegano 21mila lavoratori diretti o nella filiera».
In questo senso - sottolinea Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle - è importante la circolare dell'Autorità di Sistema Portuale, che comunica la possibilità di sospendere il pagamento dei canoni demaniali fino al 30 settembre: «Si tratta di un provvedimento importante a sostegno delle imprese - afferma Baldin - che in queste settimane hanno a che fare da un lato con la diminuzione dei flussi di lavoro, dall'altro con l'aumento dei costi per la messa in sicurezza dei lavoratori. Un segnale forte che parte dal governo, passa dagli amministratori pubblici e arriva alle oltre 1200 aziende, che impiegano 21mila lavoratori diretti o nella filiera».
A CHIOGGIA DAL GOVERNO 336MILA EURO PER LE ESIGENZE ALIMENTARI DELLA POPOLAZIONE INDIGENTE
Sono circa 6 milioni gli stanziamenti che il governo ha messo a disposizione dei Comuni dell'area metropolitana di Venezia per far fronte alle esigenze alimentari degli indigenti durante l'emergenza da Coronavirus. Si tratta di contributi a chi ha basso reddito o ha perso il lavoro a causa della chiusura di un'impresa, e sono destinati esclusivamente a potenziare la possibilità di spesa per generi di prima necessità.
I 6 milioni per la provincia veneziana rientrano nei 400 milioni erogati a livello nazionale: i criteri di distribuzione fra i singoli Comuni sono per l'80% la proporzione alla popolazione residente, per il restante 20% sono valutati in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.
Per quanto riguarda la città di Chioggia, la somma messa a disposizione del governo ammonta a poco più di 336mila euro: i destinatari dovrebbero essere individuati azionando il settore Politiche Sociali e le associazioni di volontariato, anche attraverso l'eventuale apertura di un conto corrente. «Si tratta di una misura importante - afferma il capogruppo del PD in consiglio comunale, Jonatan Montanariello - che non riguarda chi già gode di altre misure di sostegno al reddito, come la cassa integrazione.
Ci auguriamo che adesso l’amministrazione sia veloce ad individuare le modalità per dare questi aiuti e metterli in circolazione, viste le diverse opzioni date dalla circolare stessa». Montanariello chiede anche la convocazione a distanza di una seduta congiunta delle commissioni consiliari bilancio, attività produttive e politiche sociali, affinché ciascuno possa far convergere le diverse esperienze nel territorio che siano meritevoli di attenzione.
I 6 milioni per la provincia veneziana rientrano nei 400 milioni erogati a livello nazionale: i criteri di distribuzione fra i singoli Comuni sono per l'80% la proporzione alla popolazione residente, per il restante 20% sono valutati in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.
Per quanto riguarda la città di Chioggia, la somma messa a disposizione del governo ammonta a poco più di 336mila euro: i destinatari dovrebbero essere individuati azionando il settore Politiche Sociali e le associazioni di volontariato, anche attraverso l'eventuale apertura di un conto corrente. «Si tratta di una misura importante - afferma il capogruppo del PD in consiglio comunale, Jonatan Montanariello - che non riguarda chi già gode di altre misure di sostegno al reddito, come la cassa integrazione.
Ci auguriamo che adesso l’amministrazione sia veloce ad individuare le modalità per dare questi aiuti e metterli in circolazione, viste le diverse opzioni date dalla circolare stessa». Montanariello chiede anche la convocazione a distanza di una seduta congiunta delle commissioni consiliari bilancio, attività produttive e politiche sociali, affinché ciascuno possa far convergere le diverse esperienze nel territorio che siano meritevoli di attenzione.
PONTE TRANSLAGUNARE DELLE TREZZE, SLITTA A SETTEMBRE LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA. PROSEGUE IL CANTIERE PER IL PONTE SUL BRENTA
Slitta a settembre il cantiere per il ponte translagunare delle Trezze. Lo ha rivelato il sindaco Alessandro Ferro, dopo un colloquio con l'ingegner Mario Liberatore, dirigente responsabile dell'ANAS per il Veneto e il Friuli: «Concorderemo una data certa con dato anticipo - prosegue il sindaco - intanto è positivo il rinvio dell'intervento di manutenzione straordinaria per il ripristino dei giunti e il risanamento corticale. Gli operatori turistici e del porto potranno così lavorare senza nuove battute d'arresto una volta usciti dall'emergenza sanitaria». Sarà comunque organizzata una riunione di coordinamento con la Città Metropolitana, allo scopo di valutare le opzioni alternative per la viabilità, nella cooperazione tra istituzioni di modo da arrivare preparati all'appuntamento di settembre.
Continuano invece le opere al ponte che attraversa il Brenta tra Brondolo e Ca' Lino: nei prossimi giorni verrà installato un semaforo per istituire il senso unico alternato, a causa del restringimento della carreggiata destra dal km 84+850 al km 85+150. L'impianto dovrebbe restare in funzione fino a circa metà aprile, in un periodo destinato a creare minor disagio, vista la ridotta circolazione a causa dei provvedimenti legati al Coronavirus. Secondo i piani, questa fase dei lavori sarà chiusa prima dell'estate.
Continuano invece le opere al ponte che attraversa il Brenta tra Brondolo e Ca' Lino: nei prossimi giorni verrà installato un semaforo per istituire il senso unico alternato, a causa del restringimento della carreggiata destra dal km 84+850 al km 85+150. L'impianto dovrebbe restare in funzione fino a circa metà aprile, in un periodo destinato a creare minor disagio, vista la ridotta circolazione a causa dei provvedimenti legati al Coronavirus. Secondo i piani, questa fase dei lavori sarà chiusa prima dell'estate.
venerdì 27 marzo 2020
EPIDEMIA A VALLI, DOLFIN (LEGA) ATTACCA BALDIN E BONFÀ (M5S): «SCIACALLI, CONTESTANDO GLI ENTI PREPOSTI CREATE ALLARME NEI RESIDENTI»
Il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Chioggia, Marco Dolfin, attacca le dichiarazioni provenute ieri dalla consigliera regionale Erika Baldin e dal capogruppo del M5S Paolo Bonfà, in merito alla copertura dell'emergenza da Coronavirus nella frazione di Valli. «È vergognoso - non usa mezzi termini Dolfin - che vi siano autorevoli personaggi politici locali che continuano imperterriti a contestare, sminuire, quasi sbeffeggiare l'opera di chi lavora nell'interesse della salute pubblica e collettiva. siano essi l'ULSS, la Regione, il Comune e quindi lo stesso sindaco.
Solo perché le risposte fornite finora non soddisfano questi "emeriti tuttologi": nessuno di loro è medico, scienziato, virologo o epidemiologo». Il consigliere leghista si dice «veamente basito da tale comportamento, che ancora una volta ha lo scopo di attirare l'attenzione su di sé, senza curarsi di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini della frazione: creare allarme è un reato, visto che più volte le autorità competenti hanno risposto dati alla mano, dimostrando che la situazione di Valli è costantemente monitorata».
Conclude Marco Dolfin: «Trovo assurdo tutto questo agitarsi, finalizzato ad aizzare le folle più che ad altro... meno male che bisognerebbe essere tutti uniti per l'unica causa! Ma forse qualcuno vede in questa situazione la possibilità di aumentare il proprio consenso personale: si chiama sciacallaggio».
Solo perché le risposte fornite finora non soddisfano questi "emeriti tuttologi": nessuno di loro è medico, scienziato, virologo o epidemiologo». Il consigliere leghista si dice «veamente basito da tale comportamento, che ancora una volta ha lo scopo di attirare l'attenzione su di sé, senza curarsi di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini della frazione: creare allarme è un reato, visto che più volte le autorità competenti hanno risposto dati alla mano, dimostrando che la situazione di Valli è costantemente monitorata».
Conclude Marco Dolfin: «Trovo assurdo tutto questo agitarsi, finalizzato ad aizzare le folle più che ad altro... meno male che bisognerebbe essere tutti uniti per l'unica causa! Ma forse qualcuno vede in questa situazione la possibilità di aumentare il proprio consenso personale: si chiama sciacallaggio».
VOUCHER PER I LAVORATORI OCCASIONALI, BUONI-TURISMO PER GLI ITALIANI E LA RIDUZIONE AL 50% DELL'IMU: LE IDEE DEI SINDACI AL G20 DELLE SPIAGGE
Si sono riuniti nei giorni scorsi in maniera virtuale, ognuno collegato in video conferenza dalla propria sede, i sindaci dei Comuni che rappresentano il G20s delle spiagge italiane, ovvero la rete nazionale delle destinazioni balneari che riunisce le 20 più importanti località della penisola italiana, più altre sei che si sono aggregate successivamente. Da sole attraggono annualmente circa 70 milioni di turisti, con un evidente ed enorme impatto sul turismo nazionale sia in termini di presenze che di PIL generato.
L’esigenza di questo incontro virtuale è nata con lo scopo di fare il punto della situazione durante l'emergenza sanitaria ed economica, anche alla luce di quanto determinato dal governo attraverso il decreto Cura Italia. L’occasione è stata dettata dalla volontà forte di fare fronte comune rispetto ad un comparto del turismo, quello balneare, che già oggi registra molte criticità in conseguenza della crisi mondiale.
L’incontro dei sindaci del G20 è servito per condividere idee urgenti per aiutare il rilancio del settore balneare, attraverso la predisposizione di una lettera di richieste indirizzata ai Ministri e ai Presidenti della Camera e del Senato, nonché alle commissioni competenti. Sono oltre 30mila le aziende che i sindaci intendono salvaguardare da un impatto devastante, intervenendo in quattro argomenti: lavoratori stagionali, imprese turistiche, Comuni balneari, promozione del territorio.
1. SOSTEGNO AI LAVORATORI STAGIONALI
a) Indennità per i lavoratori. Ogni anno la stagione estiva crea migliaia di posti di lavoro di durata pari o superiore a sei mesi, principalmente concentrati nei mesi che vanno da marzo a ottobre a seconda delle latitudini. Il decreto n.18 del 17 marzo scorso prende in considerazione i contratti di lavoro stagionali: all'articolo 29 pare però limitare l'indennità del mese di marzo (pari a 600 euro) esclusivamente ai "lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali".
Se tale dizione venisse interpretata letteralmente, moltissime persone non potrebbero fruirvi. I sindaci confidano che in fase di conversione si faccia riferimento esclusivamente al tempo determinato del rapporto di lavoro, e non al CCNL applicato, o all'atto costitutivo dell'impresa, o al codice ATECO di quest'ultima. L'interpretazione letterale rischia oggi di escludere dall'indennità, ad esempio, coloro che nel 2019 hanno lavorano in un supermercato o in un'edicola per alcuni mesi nel periodo di apertura di tali attività.
b) NASPI. Proroga da aprile fino all’apertura delle aziende turistiche, presumibilmente fino al 31 giugno. In caso di non apertura, proroga della NASPI fino ad aprile 2021.
2. SOSTEGNO ALLE AZIENDE TURISTICHE
a) Canoni demaniali. L'economia dei Comuni balneari deriva dall'accessibilità del litorale e dai servizi che vengono resi ai turisti. Per attrezzare le spiagge per il 2020, gli stabilimenti balneari dovranno già far fronte alle spese straordinarie derivanti dalle mareggiate di novembre 2019; l'emergenza epidemiologica attuale fa sì, inoltre, che pochissimi siano le prenotazioni agli stabilimenti per i mesi futuri. Serve esonerare questi ultimi dalla corresponsione dei canoni demaniali per gli anni 2020 e 2021, ad eccezione dei Comuni per i quali risulta in vigore una norma speciale.
b) IMU per immobili destinati ad attività produttive. In considerazione dell’impossibilità momentanea di produrre reddito, con la volontà di incentivare chi sfrutta gli immobili quali beni strumentali destinati all’attività ricettiva, i sindaci ritengono necessaria una misura importante di rimodulazione del prelievo fiscale (IMU) per quest’anno, pari alla riduzione del 50% per l’anno 2020; nel caso in cui l’immobile sia conferito in locazione, la riduzione d’imposta spetta solo a condizione che venga trasferita totalmente sul gestore dell’attività.
c) Mutui. Considerata l’improvvisa ed imprevedibile mancanza di liquidità, sono necessari provvedimenti automatici senza costi aggiuntivi a carico delle aziende e senza ulteriori lungaggini burocratiche. Sono considerate misure urgenti per la sospensione dei mutui (anche quota interessi) e aperture di ulteriori linee di credito ad interessi agevolati per i prossimi 18 mesi.
d) Tributi. È urgente e necessaria la proroga della sospensione per altri 18 mesi dei pagamenti dei tributi, rate dell'Agenzie Entrate e riscossioni, rate della rottamazione.
e) Flessibilità del lavoro. Per le aziende turistiche il momento è di assoluta impossibilità previsionale dei flussi turistici in ingresso per la prossima stagione. Serve dotare gli imprenditori di uno strumento agile di reclutamento dei lavoratori necessari, anche per pochi giorni. Quale misura eccezionale e limitata nel tempo, i primi cittadini ritengono indispensabile la reintroduzione dello strumento del voucher INPS destinato a pagare le prestazione occasionali dei lavoratori.
f) Contributi ai dipendenti. Per un’azienda il costo dei dipendenti è in buona parte costituito dai contributi da versare: per agevolare l’assunzione di personale, garantendo ad un numero maggiore di persone la dignità del lavoro, il G20 delle spiagge ritiene utile la sospensione o rimodulazione per i prossimi 18 mesi dei pagamenti dei contributi relativi ai dipendenti.
g) Credito d’imposta per strutture turistico-ricettive. Per sostenere quegli imprenditori che affittano strutture strumentali allo svolgimento dell’attività turistico-ricettiva, per l’anno 2020 serve mettere a disposizione un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione.
3. SOSTEGNO DEI COMUNI BALNEARI
a) Aumento delle quote dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni. Per compensare il mancato gettito dei tributi locali, dell'imposta di soggiorno e di altre entrate anche connesse al turismo (ad esempio parcheggi e occupazione del suolo pubblico), allo scopo di garantire copertura e quindi conseguente programmazione agli enti territoriali e con l’intenzione di non paralizzare l’azione amministrativa, di riqualificazione e promozione degli enti locali, i sindaci del G20 ritengono che lo Stato debba prevedere una rimodulazione con un aumento dei trasferimenti per i prossimi due anni. Questo sia per far fronte alle impellenze sopravvenienti nei bilanci già nel breve periodo, che per il rilancio futuro delle destinazioni. Inoltre, viene chiesto l'aumento dei trasferimenti in quota parte dell’80% delle mancate entrate individuate (con una media ponderata dei 3 anni precedenti) per gli anni 2020, 2021 e 2022.
b) Rimodulazione urgente del Fondo di solidarietà per i comuni balneari. È indispensabile, ad avviso delle città costiere, che siano riviste le modalità di prelievo del Fondo di solidarietà, se non addirittura sospese, per consentire di salvare il comparto turistico. Se permanesse l’attuale norma sarebbero a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro, non solo in loco ma anche in aziende che, pur avendo sede in altri comuni, beneficiano proprio delle presenze turistiche per il consumo e l’utilizzo dei loro prodotti.
c) Riconoscimento dello status di città balneare. In considerazione del fatto che i comuni balneari sono città "a fisarmonica", quindi soggetti a incrementi di popolazione esponenziali nella stagione estiva, i loro amministratori chiedono, oltre alle succitate misure, anche lo svincolo di bilancio, l'assunzione di dipendenti in deroga alle spese per il personale (da destinare anche alla sicurezza), l'attribuzione al Comune di una quota dei canoni concessori demaniali.
4. SOSTEGNO ALLA PROMOZIONE TURISTICA
Il G20s chiede altresì che lo Stato, come accade per la maggior parte dei principali concorrenti, si faccia carico di un’azione forte e propulsiva per difendere e promuovere l’immagine del turismo italiano e, in particolare, del litorale che subirà danni ingentissimi.
a) Voucher turistici. Dotare i lavoratori italiani di voucher turistici pagati dallo Stato, prevedendo sconti su soggiorni, pedaggi autostradali, treni, aerei, costo della benzina al fine di incentivare gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia, come accaduto in Germania qualche tempo fa.
b) Coordinamento con l'ENIT. Necessaria un'adeguata valorizzazione del brand Italia nel mondo, con una reazione di promozione importante coordinata dall'ENIT e focalizzata sulle spiagge italiane, anche a seguito del protocollo firmato tra lo stesso ENIT e i sindaci coinvolti.
Commenta il primo cittadino di Chioggia, Alessandro Ferro: «Lavorare in squadra con i rappresentanti del G20s è quello che serve fare ancor più oggi, con questa emergenza sanitaria in corso. Il confronto ha portato ieri all'invio tempestivo di una lettera al governo, relativa allo stato di crisi, con le istanze avanzate dal G20s per le città balneari. Alcuni argomenti, come la riduzione del 50% dell'IMU per l’anno 2020, li ho esplicitamente voluti, per aiutare subito le attività ricettive».
L’esigenza di questo incontro virtuale è nata con lo scopo di fare il punto della situazione durante l'emergenza sanitaria ed economica, anche alla luce di quanto determinato dal governo attraverso il decreto Cura Italia. L’occasione è stata dettata dalla volontà forte di fare fronte comune rispetto ad un comparto del turismo, quello balneare, che già oggi registra molte criticità in conseguenza della crisi mondiale.
L’incontro dei sindaci del G20 è servito per condividere idee urgenti per aiutare il rilancio del settore balneare, attraverso la predisposizione di una lettera di richieste indirizzata ai Ministri e ai Presidenti della Camera e del Senato, nonché alle commissioni competenti. Sono oltre 30mila le aziende che i sindaci intendono salvaguardare da un impatto devastante, intervenendo in quattro argomenti: lavoratori stagionali, imprese turistiche, Comuni balneari, promozione del territorio.
1. SOSTEGNO AI LAVORATORI STAGIONALI
a) Indennità per i lavoratori. Ogni anno la stagione estiva crea migliaia di posti di lavoro di durata pari o superiore a sei mesi, principalmente concentrati nei mesi che vanno da marzo a ottobre a seconda delle latitudini. Il decreto n.18 del 17 marzo scorso prende in considerazione i contratti di lavoro stagionali: all'articolo 29 pare però limitare l'indennità del mese di marzo (pari a 600 euro) esclusivamente ai "lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali".
Se tale dizione venisse interpretata letteralmente, moltissime persone non potrebbero fruirvi. I sindaci confidano che in fase di conversione si faccia riferimento esclusivamente al tempo determinato del rapporto di lavoro, e non al CCNL applicato, o all'atto costitutivo dell'impresa, o al codice ATECO di quest'ultima. L'interpretazione letterale rischia oggi di escludere dall'indennità, ad esempio, coloro che nel 2019 hanno lavorano in un supermercato o in un'edicola per alcuni mesi nel periodo di apertura di tali attività.
b) NASPI. Proroga da aprile fino all’apertura delle aziende turistiche, presumibilmente fino al 31 giugno. In caso di non apertura, proroga della NASPI fino ad aprile 2021.
2. SOSTEGNO ALLE AZIENDE TURISTICHE
a) Canoni demaniali. L'economia dei Comuni balneari deriva dall'accessibilità del litorale e dai servizi che vengono resi ai turisti. Per attrezzare le spiagge per il 2020, gli stabilimenti balneari dovranno già far fronte alle spese straordinarie derivanti dalle mareggiate di novembre 2019; l'emergenza epidemiologica attuale fa sì, inoltre, che pochissimi siano le prenotazioni agli stabilimenti per i mesi futuri. Serve esonerare questi ultimi dalla corresponsione dei canoni demaniali per gli anni 2020 e 2021, ad eccezione dei Comuni per i quali risulta in vigore una norma speciale.
b) IMU per immobili destinati ad attività produttive. In considerazione dell’impossibilità momentanea di produrre reddito, con la volontà di incentivare chi sfrutta gli immobili quali beni strumentali destinati all’attività ricettiva, i sindaci ritengono necessaria una misura importante di rimodulazione del prelievo fiscale (IMU) per quest’anno, pari alla riduzione del 50% per l’anno 2020; nel caso in cui l’immobile sia conferito in locazione, la riduzione d’imposta spetta solo a condizione che venga trasferita totalmente sul gestore dell’attività.
c) Mutui. Considerata l’improvvisa ed imprevedibile mancanza di liquidità, sono necessari provvedimenti automatici senza costi aggiuntivi a carico delle aziende e senza ulteriori lungaggini burocratiche. Sono considerate misure urgenti per la sospensione dei mutui (anche quota interessi) e aperture di ulteriori linee di credito ad interessi agevolati per i prossimi 18 mesi.
d) Tributi. È urgente e necessaria la proroga della sospensione per altri 18 mesi dei pagamenti dei tributi, rate dell'Agenzie Entrate e riscossioni, rate della rottamazione.
e) Flessibilità del lavoro. Per le aziende turistiche il momento è di assoluta impossibilità previsionale dei flussi turistici in ingresso per la prossima stagione. Serve dotare gli imprenditori di uno strumento agile di reclutamento dei lavoratori necessari, anche per pochi giorni. Quale misura eccezionale e limitata nel tempo, i primi cittadini ritengono indispensabile la reintroduzione dello strumento del voucher INPS destinato a pagare le prestazione occasionali dei lavoratori.
f) Contributi ai dipendenti. Per un’azienda il costo dei dipendenti è in buona parte costituito dai contributi da versare: per agevolare l’assunzione di personale, garantendo ad un numero maggiore di persone la dignità del lavoro, il G20 delle spiagge ritiene utile la sospensione o rimodulazione per i prossimi 18 mesi dei pagamenti dei contributi relativi ai dipendenti.
g) Credito d’imposta per strutture turistico-ricettive. Per sostenere quegli imprenditori che affittano strutture strumentali allo svolgimento dell’attività turistico-ricettiva, per l’anno 2020 serve mettere a disposizione un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione.
3. SOSTEGNO DEI COMUNI BALNEARI
a) Aumento delle quote dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni. Per compensare il mancato gettito dei tributi locali, dell'imposta di soggiorno e di altre entrate anche connesse al turismo (ad esempio parcheggi e occupazione del suolo pubblico), allo scopo di garantire copertura e quindi conseguente programmazione agli enti territoriali e con l’intenzione di non paralizzare l’azione amministrativa, di riqualificazione e promozione degli enti locali, i sindaci del G20 ritengono che lo Stato debba prevedere una rimodulazione con un aumento dei trasferimenti per i prossimi due anni. Questo sia per far fronte alle impellenze sopravvenienti nei bilanci già nel breve periodo, che per il rilancio futuro delle destinazioni. Inoltre, viene chiesto l'aumento dei trasferimenti in quota parte dell’80% delle mancate entrate individuate (con una media ponderata dei 3 anni precedenti) per gli anni 2020, 2021 e 2022.
b) Rimodulazione urgente del Fondo di solidarietà per i comuni balneari. È indispensabile, ad avviso delle città costiere, che siano riviste le modalità di prelievo del Fondo di solidarietà, se non addirittura sospese, per consentire di salvare il comparto turistico. Se permanesse l’attuale norma sarebbero a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro, non solo in loco ma anche in aziende che, pur avendo sede in altri comuni, beneficiano proprio delle presenze turistiche per il consumo e l’utilizzo dei loro prodotti.
c) Riconoscimento dello status di città balneare. In considerazione del fatto che i comuni balneari sono città "a fisarmonica", quindi soggetti a incrementi di popolazione esponenziali nella stagione estiva, i loro amministratori chiedono, oltre alle succitate misure, anche lo svincolo di bilancio, l'assunzione di dipendenti in deroga alle spese per il personale (da destinare anche alla sicurezza), l'attribuzione al Comune di una quota dei canoni concessori demaniali.
4. SOSTEGNO ALLA PROMOZIONE TURISTICA
Il G20s chiede altresì che lo Stato, come accade per la maggior parte dei principali concorrenti, si faccia carico di un’azione forte e propulsiva per difendere e promuovere l’immagine del turismo italiano e, in particolare, del litorale che subirà danni ingentissimi.
a) Voucher turistici. Dotare i lavoratori italiani di voucher turistici pagati dallo Stato, prevedendo sconti su soggiorni, pedaggi autostradali, treni, aerei, costo della benzina al fine di incentivare gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia, come accaduto in Germania qualche tempo fa.
b) Coordinamento con l'ENIT. Necessaria un'adeguata valorizzazione del brand Italia nel mondo, con una reazione di promozione importante coordinata dall'ENIT e focalizzata sulle spiagge italiane, anche a seguito del protocollo firmato tra lo stesso ENIT e i sindaci coinvolti.
Commenta il primo cittadino di Chioggia, Alessandro Ferro: «Lavorare in squadra con i rappresentanti del G20s è quello che serve fare ancor più oggi, con questa emergenza sanitaria in corso. Il confronto ha portato ieri all'invio tempestivo di una lettera al governo, relativa allo stato di crisi, con le istanze avanzate dal G20s per le città balneari. Alcuni argomenti, come la riduzione del 50% dell'IMU per l’anno 2020, li ho esplicitamente voluti, per aiutare subito le attività ricettive».
EPIDEMIA A VALLI DI CHIOGGIA, IL M5S INSISTE CON L'ULSS 3: «VENGANO FATTI DUEMILA TAMPONI NELLA FRAZIONE»
Il Movimento 5 Stelle torna a criticare l'ULSS 3 Serenissima riguardo la gestione dell'epidemia di Coronavirus a Valli di Chioggia. «La risposta dell'ULSS - dice Paolo Bonfà, capogruppo stellato che abita nella frazione - non tiene conto del contesto in cui si stanno verificando i fatti. Valli è una piccola frazione, dove vivono poco meno di 2000 abitanti: i numeri non vanno paragonati a quelli dei grandi centri. A Valli c'è un forte senso di comunità, e molti cittadini (nel momento in cui non erano ben chiare le dimensioni dei problemi portati dal virus) continuavano a praticare i soli tre bar presenti, e ad incontrarsi nelle poche attività organizzate nel centro.
Al netto delle presunte o accertate colpe, di cui potremmo discutere all'infinito - continua Bonfà - vanno oggi messe in campo tutte le azioni di tutela per i residenti e per le categorie più deboli, come gli anziani. Servono tamponi a tappeto, e una tensostruttura di primo soccorso e di informazione per chi non accede ai canali comunicativi più veloci come internet». Il capogruppo del M5S in consiglio comunale ricorda al direttore generale dell'ULSS 3, Giuseppe dal Ben, che «i possibili asintomatici di Valli continuano a spostarsi nel territorio, raggiungendo per lavoro il centro di Chioggia, Venezia e altre località. Se vogliamo fermare l'emergenza vanno colpiti i focolai. Se la Regione mette a disposizione realmente 20mila tamponi al giorno, se ne facciano subito 2000 a Valli».
La consigliera regionale del M5S Erika Baldin ha intanto ottenuto risposta alla lettera che la stessa, assieme all’amministrazione comunale di Chioggia, aveva scritto il 21 marzo alla Regione per sollecitare l’effettuazione di massicci tamponi a tappeto a Valli: «Vi sta scritto – legge Baldin – che la causa del contagio sono le persone che non rispettano le regole. Quel che fa rabbia è che non siano stati eseguiti severi controlli, affinché queste persone vengano punite severamente a livello penale. Si è comunque lasciato che tali residenti violassero l’obbligo di quarantena, frequentando mezzi pubblici e luoghi di lavoro, quando invece volevamo sentirci dire dalla Regione una risposta per i tamponi a tappeto nella frazione, che non è arrivata. Perciò chiedo ancora: i 20mila tamponi regionali previsti inizino da Valli, dove gli asintomatici positivi potrebbero essere ancora tanti».
Al netto delle presunte o accertate colpe, di cui potremmo discutere all'infinito - continua Bonfà - vanno oggi messe in campo tutte le azioni di tutela per i residenti e per le categorie più deboli, come gli anziani. Servono tamponi a tappeto, e una tensostruttura di primo soccorso e di informazione per chi non accede ai canali comunicativi più veloci come internet». Il capogruppo del M5S in consiglio comunale ricorda al direttore generale dell'ULSS 3, Giuseppe dal Ben, che «i possibili asintomatici di Valli continuano a spostarsi nel territorio, raggiungendo per lavoro il centro di Chioggia, Venezia e altre località. Se vogliamo fermare l'emergenza vanno colpiti i focolai. Se la Regione mette a disposizione realmente 20mila tamponi al giorno, se ne facciano subito 2000 a Valli».
La consigliera regionale del M5S Erika Baldin ha intanto ottenuto risposta alla lettera che la stessa, assieme all’amministrazione comunale di Chioggia, aveva scritto il 21 marzo alla Regione per sollecitare l’effettuazione di massicci tamponi a tappeto a Valli: «Vi sta scritto – legge Baldin – che la causa del contagio sono le persone che non rispettano le regole. Quel che fa rabbia è che non siano stati eseguiti severi controlli, affinché queste persone vengano punite severamente a livello penale. Si è comunque lasciato che tali residenti violassero l’obbligo di quarantena, frequentando mezzi pubblici e luoghi di lavoro, quando invece volevamo sentirci dire dalla Regione una risposta per i tamponi a tappeto nella frazione, che non è arrivata. Perciò chiedo ancora: i 20mila tamponi regionali previsti inizino da Valli, dove gli asintomatici positivi potrebbero essere ancora tanti».
EFFETTI DELL'EMERGENZA SULLE IMPRESE: IL GRUPPO TURISMO CHIOGGIA CHIEDE PROVVEDIMENTI AL COMUNE PER TRIBUTI LOCALI E RIPASCIMENTO DELL'ARENILE
Il Gruppo Turismo Chioggia, che raccoglie le sigle Gebis, Cisa Camping, Chioggia Yacht Group e il consorzio di promozione Con Chioggia SI, ha inviato all'amministrazione comunale la richiesta di diramare un pacchetto di provvedimenti per garantire sostegno ed equità relativamente ai tributi locali che gravano sugli stabilimenti balneari, campeggi, porti turistici e imprese del commercio, dato l'odierno stato di emergenza. L’invito è anche a farsi carico di garantire i lavori di ripascimento, come sta avvenendo altrove, e di convocare un tavolo di concertazione per affrontare tutte le questioni: «Riteniamo - si legge in una nota inviata ai consorziati - che fino ad ora l’operato dell’amministrazione non sia stato sufficientemente incisivo per quanto riguarda il settore».
I dirigenti del Gruppo Turismo hanno inoltre richiesto alle forze dell’ordine di permettere, nel rispetto dei decreti anti contagio, la costante sorveglianza delle strutture lungo l'arenile. Riguardo quest'ultimo tema, il consiglio direttivo del Gruppo -riunitosi ieri in videoconferenza- ha deciso di chiedere (come già accordato in Emilia Romagna) di poter intervenire da subito per risolvere le criticità strutturali seguite alle mareggiate dell'autunno 2019 e degli eventi atmosferici ancora in corso, come le forti raffiche di bora. Lo stesso Gruppo Turismo valuta eventuali possibilità di contribuire a livello locale con iniziative per sostenere le associazioni o le strutture sanitarie coinvolte nel contrasto all’epidemia.
I dirigenti del Gruppo Turismo hanno inoltre richiesto alle forze dell’ordine di permettere, nel rispetto dei decreti anti contagio, la costante sorveglianza delle strutture lungo l'arenile. Riguardo quest'ultimo tema, il consiglio direttivo del Gruppo -riunitosi ieri in videoconferenza- ha deciso di chiedere (come già accordato in Emilia Romagna) di poter intervenire da subito per risolvere le criticità strutturali seguite alle mareggiate dell'autunno 2019 e degli eventi atmosferici ancora in corso, come le forti raffiche di bora. Lo stesso Gruppo Turismo valuta eventuali possibilità di contribuire a livello locale con iniziative per sostenere le associazioni o le strutture sanitarie coinvolte nel contrasto all’epidemia.
mercoledì 25 marzo 2020
IL COMUNE SOLLECITA ACTV A RIVEDERE LA RIDUZIONE DELLE CORSE E, ASSIEME AL G20 DELLE SPIAGGE, VALUTA LE MISURE ANTICRISI PER LE IMPRESE DEL TURISMO
L'amministrazione comunale si è già attivata nei giorni scorsi, tramite l'assessore ai Trasporti Daniele Stecco, per chiedere alla Città Metropolitana e alle aziende di trasporto locali di rivedere il ridimensionamento delle linee, soprattutto quelle delle ore di punta utilizzate dai lavoratori pendolari. «A quanto mi risulta - spiega il sindaco Alessandro Ferro – il quadro non è migliorato di molto, essendoci ancora situazioni per cui gli utenti si trovano costretti a viaggiare vicini, nonostante le disposizioni di distanza di almeno un metro tra le persone siano ben note a tutti.
Oggi ho scritto all'Unità di Crisi regionale, al Prefetto e alla Regione per chiedere, in termini di sicurezza e sul modello di alcune regioni della Cina, che sui mezzi pubblici sia obbligatorio indossare le mascherine FFP2 per tutti, autisti e passeggeri. Sono misure necessarie a tutelare chi è ancora obbligato a spostarsi per lavoro e per motivi di assoluta necessità».
Per quanto riguarda i tamponi, continua il sindaco, «la linea della Regione è di fare i test a tappeto. A Chioggia per il momento i tamponi sono stati somministrati al personale medico e sanitario, e si continuano a praticare ai cittadini in situazione di urgenza, ad esempio per una persona che sia soccorsa dal 118 con i sintomi del Coronavirus, o per le necessità di indagine epidemiologica sui contatti di coloro che sono risultati positivi. Oggi - prosegue Ferro - ho scritto al direttore Dal Ben e al presidente Zaia affinché i test vengano fatti al più presto a tutti i cittadini del territorio clodiense, che sta attraversando una fase delicata per il numero di casi rilevati tra la popolazione. Ricordo che le persone in isolamento non possono assolutamente uscire da casa: ieri l'ULSS ha fornito al Comune i loro nomi e controlleremo che rispettino quanto previsto».
Ieri intanto si sono riuniti, in maniera telematica, i sindaci dei Comuni che rappresentano il G20s delle spiagge italiane. È stato fatto il punto della situazione, anche alla luce di quanto determinato dal governo con l’ultimo decreto Cura Italia: «La volontà espressa da tutti è quella di muoverci in maniera coordinata – commenta il sindaco Ferro – poiché il turismo balneare, come hanno avuto modo di segnalare in maniera puntuale anche le categorie cittadine, già oggi registra molte criticità in conseguenza della crisi determinata dall’epidemia da Coronavirus. Alle misure che a livello locale abbiamo già messo in atto (slittamento della TARI,, della tassa sulle pubblicità, della COSAP e sospensione della tassa di soggiorno) aggiungeremo le ipotesi che invieremo come G20 entro questo fine settimana ai Ministeri e alle commissioni competenti.
Stiamo discutendo, nello specifico, della richiesta per un fondo di solidarietà destinato ai Comuni balneari, situazione dei lavoratori stagionali e dipendenti, sgravi per le aziende dei territori turistici, sospensione dei canoni demaniali, azioni di promozione e rilancio del turismo balneare nei prossimi mesi post emergenza. Il pensiero costante mio e dell'amministrazione - conclude il primo cittadino - è alle persone e ai familiari colpiti dalla malattia; a tutti coloro che, a vario titolo, si stanno adoperando senza sosta affinché si superi questa emergenza, ma anche alla città e alle categorie economiche, che non devono essere lasciate sole».
Oggi ho scritto all'Unità di Crisi regionale, al Prefetto e alla Regione per chiedere, in termini di sicurezza e sul modello di alcune regioni della Cina, che sui mezzi pubblici sia obbligatorio indossare le mascherine FFP2 per tutti, autisti e passeggeri. Sono misure necessarie a tutelare chi è ancora obbligato a spostarsi per lavoro e per motivi di assoluta necessità».
Per quanto riguarda i tamponi, continua il sindaco, «la linea della Regione è di fare i test a tappeto. A Chioggia per il momento i tamponi sono stati somministrati al personale medico e sanitario, e si continuano a praticare ai cittadini in situazione di urgenza, ad esempio per una persona che sia soccorsa dal 118 con i sintomi del Coronavirus, o per le necessità di indagine epidemiologica sui contatti di coloro che sono risultati positivi. Oggi - prosegue Ferro - ho scritto al direttore Dal Ben e al presidente Zaia affinché i test vengano fatti al più presto a tutti i cittadini del territorio clodiense, che sta attraversando una fase delicata per il numero di casi rilevati tra la popolazione. Ricordo che le persone in isolamento non possono assolutamente uscire da casa: ieri l'ULSS ha fornito al Comune i loro nomi e controlleremo che rispettino quanto previsto».
Ieri intanto si sono riuniti, in maniera telematica, i sindaci dei Comuni che rappresentano il G20s delle spiagge italiane. È stato fatto il punto della situazione, anche alla luce di quanto determinato dal governo con l’ultimo decreto Cura Italia: «La volontà espressa da tutti è quella di muoverci in maniera coordinata – commenta il sindaco Ferro – poiché il turismo balneare, come hanno avuto modo di segnalare in maniera puntuale anche le categorie cittadine, già oggi registra molte criticità in conseguenza della crisi determinata dall’epidemia da Coronavirus. Alle misure che a livello locale abbiamo già messo in atto (slittamento della TARI,, della tassa sulle pubblicità, della COSAP e sospensione della tassa di soggiorno) aggiungeremo le ipotesi che invieremo come G20 entro questo fine settimana ai Ministeri e alle commissioni competenti.
Stiamo discutendo, nello specifico, della richiesta per un fondo di solidarietà destinato ai Comuni balneari, situazione dei lavoratori stagionali e dipendenti, sgravi per le aziende dei territori turistici, sospensione dei canoni demaniali, azioni di promozione e rilancio del turismo balneare nei prossimi mesi post emergenza. Il pensiero costante mio e dell'amministrazione - conclude il primo cittadino - è alle persone e ai familiari colpiti dalla malattia; a tutti coloro che, a vario titolo, si stanno adoperando senza sosta affinché si superi questa emergenza, ma anche alla città e alle categorie economiche, che non devono essere lasciate sole».
martedì 24 marzo 2020
IL M5S INCALZA DAL BEN E L'ULSS 3: «TAMPONI URGENTI A VALLI E UNA TENSOSTRUTTURA, QUI SI MUORE»
Non va giù al Movimento 5 Stelle di Chioggia la decisione dell'ULSS 3 Serenissima di non sottoporre a tampone di massa i residenti di Valli. «Non so quali dati abbia e comunichi il direttore generale Dal Ben - commenta il capogruppo Paolo Bonfà, che nella frazione risiede - ma mi giunge notizia che, nelle ultime due giornate, ci sono stati altri due cittadini di Valli ricoverati a Dolo e sopratutto altri due decessi. Mi è stata confidata anche la positività di altre due abitanti della frazione, quindi sono 4 nuovi casi in due giorni a Valli. Gli asintomatici e i non ricoverati stanno diventando presenze invisibili».
Secondo il M5S, «Servono urgentemente tamponi a tappeto e una tensostruttura per dare assistenza e informazioni ai più anziani, che non seguono i canali più immediati. Non ci si può permettere di aspettare per poi rincorrere le emergenze». Nell'incalzare la Regione e l'ULSS 3 Serenissima, Bonfà si dice certo di interpretare il pensiero delle associazioni sportive, educative e culturali della frazione, nonché delle attività economiche di Valli: «Comprendiamo che la soprannominata "zona rossa" oggi si estende a tutto il Paese - conclude il capogruppo stellato - ma se non si interverrà tempestivamente sui focolai, l'estensione della zona rossa non vedrà mai ridurre i suoi confini».
Secondo il M5S, «Servono urgentemente tamponi a tappeto e una tensostruttura per dare assistenza e informazioni ai più anziani, che non seguono i canali più immediati. Non ci si può permettere di aspettare per poi rincorrere le emergenze». Nell'incalzare la Regione e l'ULSS 3 Serenissima, Bonfà si dice certo di interpretare il pensiero delle associazioni sportive, educative e culturali della frazione, nonché delle attività economiche di Valli: «Comprendiamo che la soprannominata "zona rossa" oggi si estende a tutto il Paese - conclude il capogruppo stellato - ma se non si interverrà tempestivamente sui focolai, l'estensione della zona rossa non vedrà mai ridurre i suoi confini».
domenica 22 marzo 2020
IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE: «GLI AGENTI STANNO DANDO IL MASSIMO PER CONTENERE L'EPIDEMIA, PREFERIREMMO LA ROUTINE AGLI APPLAUSI»
Il comandante della polizia locale di Chioggia, Michele Tiozzo, rivolge un sentito ringraziamento pubblico alle donne e agli uomini del Corpo che dirige, «per l'impegno, l'attenzione, la dedizione e la professionalità che stanno dimostrando e che purtroppo sapranno dimostrare ancora per settimane». Gli operatori della polizia locale, scrive Tiozzo, «sono tutti consapevoli della gravità dell'emergenza e del bisogno di aiutare anche sacrificandosi. E stanno tutti lavorando benissimo.
Non si tratta di multare per divieto di sosta qualcuno che, per pigrizia o per obiettiva difficoltà, ha parcheggiato male l'auto: si tratta di fare davvero il lavoro per cui si porta una divisa, servendo la popolazione e contribuire, giorno per giorno, al contenimento di questa maledetta epidemia. Spero che finisca tutto entro tempi ragionevoli, perché sinceramente preferiremmo molto di più "prenderci parole" da qualche cittadino per aver fatto il nostro lavoro di routine, invece di essere applauditi durante un'epidemia grave come questa».
Non si tratta di multare per divieto di sosta qualcuno che, per pigrizia o per obiettiva difficoltà, ha parcheggiato male l'auto: si tratta di fare davvero il lavoro per cui si porta una divisa, servendo la popolazione e contribuire, giorno per giorno, al contenimento di questa maledetta epidemia. Spero che finisca tutto entro tempi ragionevoli, perché sinceramente preferiremmo molto di più "prenderci parole" da qualche cittadino per aver fatto il nostro lavoro di routine, invece di essere applauditi durante un'epidemia grave come questa».
sabato 21 marzo 2020
LAVORI PUBBLICI: GLI UFFICI RIMANGONO OPERATIVI E I CANTIERI NON CHIUDONO. IL COMUNE PROVA AD ANTICIPARE IL 2° LOTTO DEI BAGNI ALLA DON MILANI
Gli uffici comunali del settore Lavori Pubblici continuano la propria attività, sia in modalità ordinaria, che tramite lo smart working. L'ente assicura anche il ricevimento dell'utenza nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 10 alle 12, rispettando in maniera scrupolosa i criteri dettati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'emergenza sanitaria da Covid-19.
Nello specifico, sarà possibile accedere alla sede di calle Nordio Marangoni unicamente provvisti dei dispositivi di protezione individuale prescritti, e previo contatto con il tecnico di riferimento, che accoglierà all'ingresso gli utenti (all'accesso sono disponibili guanti in lattice, mascherine e materiale per la disinfezione personale). Sono inoltre attivi per il settore, nei servizi di competenza, il numero verde 800 060 266 (attivo tutto il giorno), il numero telefonico +39 360 1071309 (attivo in orario di servizio) e l'email lavoripubblici@chioggia.org
«Per quanto riguarda i cantieri aperti – spiega l'assessora ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo – è stata concessa una sospensione limitata, finalizzata a dare il tempo utile alle imprese per adeguarsi alle misure di sicurezza per contenere il contagio da Coronavirus. A proposito dei pasti degli operai al lavoro, l'azienda che svolge il servizio mensa per le scuole si è resa disponibile a prepararli, a carico delle imprese che ne faranno richiesta tramite gli uffici comunali.
Attualmente i cantieri operativi in città sono allo stadio Aldo e Dino Ballarin (primo lotto, con il completo rifacimento della gradinata nord) e al mercato ittico all'ingrosso, per il rifacimento del piazzale esterno.
Nelle scuole, approfittando del momento di chiusura, il Comune sta cercando di anticipare il secondo lotto dei bagni al plesso Don Milani di Sottomarina -che era in programma per la prossima estate- e la facciata della Todaro, già appaltata, compatibilmente con l’organizzazione dell'impresa.
Inoltre, sempre in accordo con i dirigenti scolastici, l'amministrazione sta predisponendo alcuni lavori di manutenzione segnalati tramite il portale SOS Scuola. Infine, per quanto riguarda il piano delle asfaltature, la ripartenza è condizionata dalla riattivazione delle attività delle aziende che forniscono il materiale».
Sempre in merito all'emergenza da Coronavirus, il dirigente del settore Lavori Pubblici Stefano Penzo, tramite un ingegnere chioggiotto che lavora in Cina, è riuscito a far arrivare qualche centinaio di mascherine: materiale che l'assessora Alessandra Penzo ha già donato alla Protezione Civile cittadina, e che è stato messo a disposizione dei dipendenti del settore durante gli orari di apertura al pubblico.
Altre mascherine, di tipo FFP2, sono attualmente ferme alla dogana e dovrebbero arrivare nei primi giorni della prossima settimana. Anche queste verranno donate alla Protezione Civile e alla Polizia Locale.
Nello specifico, sarà possibile accedere alla sede di calle Nordio Marangoni unicamente provvisti dei dispositivi di protezione individuale prescritti, e previo contatto con il tecnico di riferimento, che accoglierà all'ingresso gli utenti (all'accesso sono disponibili guanti in lattice, mascherine e materiale per la disinfezione personale). Sono inoltre attivi per il settore, nei servizi di competenza, il numero verde 800 060 266 (attivo tutto il giorno), il numero telefonico +39 360 1071309 (attivo in orario di servizio) e l'email lavoripubblici@chioggia.org
«Per quanto riguarda i cantieri aperti – spiega l'assessora ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo – è stata concessa una sospensione limitata, finalizzata a dare il tempo utile alle imprese per adeguarsi alle misure di sicurezza per contenere il contagio da Coronavirus. A proposito dei pasti degli operai al lavoro, l'azienda che svolge il servizio mensa per le scuole si è resa disponibile a prepararli, a carico delle imprese che ne faranno richiesta tramite gli uffici comunali.
Attualmente i cantieri operativi in città sono allo stadio Aldo e Dino Ballarin (primo lotto, con il completo rifacimento della gradinata nord) e al mercato ittico all'ingrosso, per il rifacimento del piazzale esterno.
Nelle scuole, approfittando del momento di chiusura, il Comune sta cercando di anticipare il secondo lotto dei bagni al plesso Don Milani di Sottomarina -che era in programma per la prossima estate- e la facciata della Todaro, già appaltata, compatibilmente con l’organizzazione dell'impresa.
Inoltre, sempre in accordo con i dirigenti scolastici, l'amministrazione sta predisponendo alcuni lavori di manutenzione segnalati tramite il portale SOS Scuola. Infine, per quanto riguarda il piano delle asfaltature, la ripartenza è condizionata dalla riattivazione delle attività delle aziende che forniscono il materiale».
Sempre in merito all'emergenza da Coronavirus, il dirigente del settore Lavori Pubblici Stefano Penzo, tramite un ingegnere chioggiotto che lavora in Cina, è riuscito a far arrivare qualche centinaio di mascherine: materiale che l'assessora Alessandra Penzo ha già donato alla Protezione Civile cittadina, e che è stato messo a disposizione dei dipendenti del settore durante gli orari di apertura al pubblico.
Altre mascherine, di tipo FFP2, sono attualmente ferme alla dogana e dovrebbero arrivare nei primi giorni della prossima settimana. Anche queste verranno donate alla Protezione Civile e alla Polizia Locale.
venerdì 20 marzo 2020
IL COMUNE CONGELA LE PROSSIME RATE DEI TRIBUTI COMUNALI TARI, COSAP E CIMP. SOSPESA RISCOSSIONE DELLA TASSA DI SOGGIORNO FINO AL 31 MAGGIO
La giunta comunale di Chioggia ha approvato, nella tarda mattinata di oggi, una delibera che autorizza la società partecipata Veritas a rinviare al prossimo 31 maggio la scadenza della rata relativa alla tassa di asporto rifiuti (TARI), originariamente in calendario entro il 31 marzo. Coloro che usufruiscono di domiciliazione bancaria devono annullare il pagamento automatico.
Per quanto riguarda la COSAP, ovvero il tributo dovuto all'occupazione degli spazi pubblici e dei plateatici, il 31 maggio scadrà il pagamento in unica soluzione del canone per occupazioni permanenti, mentre i pagamenti rateali sono fissati al 31 maggio, 30 agosto, 30 ottobre e 31 dicembre. Possibilità di pagamento rateale anche per la CIMP, ovvero l'installazione di mezzi pubblicitari, che per importi superiori a 200 euro è fissata al 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre.
Vengono inoltre sospesi il pagamento e la riscossione dell'imposta di soggiorno, dalla pubblicazione della delibera fino al 31 maggio prossimo: «È un atto dovuto - ha detto il sindaco Ferro nel corso della diretta fb di oggi - e credo che questo possa rappresentare un aiuto, per quanto certamente non sufficiente da solo, per i cittadini, le famiglie e per tutti gli operatori economici alle prese con la paralisi forzata delle loro aziende ed attività, a causa dell'emergenza Coronavirus».
In ultima istanza, un'ordinanza dirigenziale impone ai taxi (sia automobilistici che acquei) di trasportare un solo un passeggero per ogni singolo viaggio, di utilizzare dispositivi di protezione individuale, di non occupare i posti anteriori vicini al conducente.
Per quanto riguarda la COSAP, ovvero il tributo dovuto all'occupazione degli spazi pubblici e dei plateatici, il 31 maggio scadrà il pagamento in unica soluzione del canone per occupazioni permanenti, mentre i pagamenti rateali sono fissati al 31 maggio, 30 agosto, 30 ottobre e 31 dicembre. Possibilità di pagamento rateale anche per la CIMP, ovvero l'installazione di mezzi pubblicitari, che per importi superiori a 200 euro è fissata al 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre.
Vengono inoltre sospesi il pagamento e la riscossione dell'imposta di soggiorno, dalla pubblicazione della delibera fino al 31 maggio prossimo: «È un atto dovuto - ha detto il sindaco Ferro nel corso della diretta fb di oggi - e credo che questo possa rappresentare un aiuto, per quanto certamente non sufficiente da solo, per i cittadini, le famiglie e per tutti gli operatori economici alle prese con la paralisi forzata delle loro aziende ed attività, a causa dell'emergenza Coronavirus».
In ultima istanza, un'ordinanza dirigenziale impone ai taxi (sia automobilistici che acquei) di trasportare un solo un passeggero per ogni singolo viaggio, di utilizzare dispositivi di protezione individuale, di non occupare i posti anteriori vicini al conducente.
giovedì 19 marzo 2020
ERIKA BALDIN (M5S) CHIEDE ALLA REGIONE DI FORNIRE PSICOLOGI PROFESSIONALI AGLI OPERATORI DELLA SANITÀ, E TAMPONI A RAFFICA A VALLI DI CHIOGGIA
Nel corso di un video trasmesso oggi via facebook, la consigliera regionale Erika Baldin del Movimento 5 Stelle invoca sostegno psicologico a medici, infermieri e operatori sanitari in prima linea nell'emergenza da Coronavirus. «Non è possibile lasciarli soli nel lavoro incessante - spiega Baldin - con il rischio del contagio e senza gli affetti personali vicini. La Regione organizzi un servizio di supporto, assieme all'Ordine degli Psicologi». Secondo la consigliera stellata, tale assistenza andrebbe assicurata da professionisti specializzati anche alle fasce di popolazione più deboli davanti alla malattia, come gli anziani: è comunque operativo il servizio InOltre di sostegno psicologico, curato della Ragione al numero verde 800 334 343, attivo 24 ore.
Nel clip, Erika Baldin torna a parlare della situazione di Valli di Chioggia, e ricorda di aver chiesto alla Regione Veneto di disporre tamponi urgenti a tappeto per tutti i residenti della frazione, in modo da scovare ulteriori asintomatici, e considerando anche l'ipotesi di chiudere Valli come accaduto alla ex zona rossa di Vo'. Proprio oggi le ambulanze hanno fatto andirivieni lungo il ponte translagunare che collega Chioggia alla terraferma, recapitando all'ospedale almeno due pazienti con polmonite e mettendo una famiglia in isolamento domiciliare. Ieri sera i casi di positività nel territorio comunale sono saliti a 34, con la notizia di ulteriori due persone infette.
IL SINDACO ALESSANDRO FERRO È PROSSIMO A DIRAMARE UNA NUOVA ORDINANZA: SPORT INDIVIDUALE SOLO ENTRO 500 METRI DA CASA
Questa mattina il sindaco Alessandro Ferro si è confrontato con il Centro Operativo Comunale, per fare il punto sull'emergenza Coronavirus nel territorio clodiense. «Una volta ascoltate le esigenze delle forze dell'ordine – ha spiegato il sindaco a margine dell'incontro – nelle prossime ore firmerò un'ordinanza più restrittiva, chiudendo o limitando alcune parti del territorio, per agevolare le forme di controllo delle forze dell'ordine.
Ci sono ancora giovani che trascorrono il tempo libero fuori come fossero in vacanza, altri in visita di cortesia ad amici e conoscenti, cittadini incentivati ad uscire dall'arrivo della bella stagione. Il messaggio deve e dovrà essere ancora più chiaro: dobbiamo tutti restare a casa e spostarci esclusivamente per motivi di salute, lavoro ed estrema necessità (spesa alimentare o farmaci), come è espresso nel decreto ministeriale».
Continua il primo cittadino: «L'ordinanza, di cui stiamo individuando i dettagli, darà agli organi di controllo uno strumento sanzionatorio che ad oggi non c'è. In essa sarà precisato ad esempio che chi deve fare sport lo potrà svolgere a non più di 500 metri da casa e sempre singolarmente, quindi non in gruppo. Come anche chi ha bisogno di far uscire il proprio cane lo potrà fare, ma sempre a una ragionevole distanza dalla propria abitazione e senza incontrarsi con altre persone. Ho chiesto inoltre alla Polizia Locale e alla Protezione Civile di operare dei controlli e passaggi ulteriori nella frazione di Valli, viste le richieste dei residenti e dello stesso comitato».
La politica e la società civile si erano mobilitate per chiedere al sindaco Alessandro Ferro una ulteriore stretta riguardo la possibilità dei cittadini di muoversi nonostante il decreto Conte dell'11 marzo, a salvaguardia della ricettività degli ospedali che si sta saturando.
La segretaria del Partito Democratico di Chioggia, Barbara Penzo, invoca «lucidità e coraggio» per assumere ulteriori misure restrittive: «Chiedo al sindaco - afferma Penzo - di procedere anche con la chiusura al pubblico dei cimiteri presenti nel territorio, ad eccezione degli operatori del servizio e delle persone che necessitano dell’accesso per le esequie dei propri cari. Tanti Comuni stanno agendo in questa direzione e credo che, ad oggi, sia la più sensata e responsabile decisione che un primo cittadino possa prendere».
Anche il commercialista Luigi Ranzato, presidente del Lions Club, ha auspicato che il sindaco emani un provvedimento che inibisca l'accesso ai parchi pubblici, alle passeggiate (Lusenzo, diga) e alla spiaggia: «In molti come me si sono accorti che questi luoghi sono ancora troppo irresponsabilmente frequentati, nonostante le raccomandazioni a tutela dei cittadini più fragili, degli operatori ospedalieri e di coloro che garantiscono i servizi essenziali».
Ci sono ancora giovani che trascorrono il tempo libero fuori come fossero in vacanza, altri in visita di cortesia ad amici e conoscenti, cittadini incentivati ad uscire dall'arrivo della bella stagione. Il messaggio deve e dovrà essere ancora più chiaro: dobbiamo tutti restare a casa e spostarci esclusivamente per motivi di salute, lavoro ed estrema necessità (spesa alimentare o farmaci), come è espresso nel decreto ministeriale».
Continua il primo cittadino: «L'ordinanza, di cui stiamo individuando i dettagli, darà agli organi di controllo uno strumento sanzionatorio che ad oggi non c'è. In essa sarà precisato ad esempio che chi deve fare sport lo potrà svolgere a non più di 500 metri da casa e sempre singolarmente, quindi non in gruppo. Come anche chi ha bisogno di far uscire il proprio cane lo potrà fare, ma sempre a una ragionevole distanza dalla propria abitazione e senza incontrarsi con altre persone. Ho chiesto inoltre alla Polizia Locale e alla Protezione Civile di operare dei controlli e passaggi ulteriori nella frazione di Valli, viste le richieste dei residenti e dello stesso comitato».
La politica e la società civile si erano mobilitate per chiedere al sindaco Alessandro Ferro una ulteriore stretta riguardo la possibilità dei cittadini di muoversi nonostante il decreto Conte dell'11 marzo, a salvaguardia della ricettività degli ospedali che si sta saturando.
La segretaria del Partito Democratico di Chioggia, Barbara Penzo, invoca «lucidità e coraggio» per assumere ulteriori misure restrittive: «Chiedo al sindaco - afferma Penzo - di procedere anche con la chiusura al pubblico dei cimiteri presenti nel territorio, ad eccezione degli operatori del servizio e delle persone che necessitano dell’accesso per le esequie dei propri cari. Tanti Comuni stanno agendo in questa direzione e credo che, ad oggi, sia la più sensata e responsabile decisione che un primo cittadino possa prendere».
Anche il commercialista Luigi Ranzato, presidente del Lions Club, ha auspicato che il sindaco emani un provvedimento che inibisca l'accesso ai parchi pubblici, alle passeggiate (Lusenzo, diga) e alla spiaggia: «In molti come me si sono accorti che questi luoghi sono ancora troppo irresponsabilmente frequentati, nonostante le raccomandazioni a tutela dei cittadini più fragili, degli operatori ospedalieri e di coloro che garantiscono i servizi essenziali».