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venerdì 24 gennaio 2020
PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI CENTRI STORICI, I RILIEVI DEI TECNICI: «DIFFICILE RISTRUTTURARE». PALAZZO GRANAIO DIVENTERÀ UNA PINACOTECA?
Una notevole massa di cittadini, tecnici e portatori di interesse ha convenuto, ieri nel tardo pomeriggio, all'ex scuola Principe Amedeo in calle Cesare Battisti a Chioggia, per la presentazione del nuovo piano particolareggiato dei centri storici a cura del Comune. Dopo gli interventi del sindaco Alessandro Ferro e del dirigente al settore Urbanistica, architetto Gianni Favaretto, la parola ai professionisti che hanno rilevato la difficoltà secondo il piano di spostare pareti e scale interne negli immobili classificati "unità edilizie storiche". Lo stesso dicasi per intervenire sui tetti. Lo scopo del piano, ha ricordato l'amministrazione, è mantenere viva la città di Chioggia e dare nuova luce al centro storico di Sottomarina.
la playlist video degli interventi:
Dalla consigliera di opposizione Marcellina Segantin sono state espresse alcune critiche: «Il piano particolareggiato ha tante lacune - ha esordito l'esponente di ChioggiaViva, che è anche architetto - poiché frutto di un'analisi del territorio svolta prima del 2000. Alcuni vincoli dovrebbero essere rivisti, dal momento che non pochi edifici sono andati nel frattempo disabitati o degradati. Perciò il PP non risponde più alle esigenze della città». Segantin fa riferimento alla difficile possibilità di cambiare destinazione d'uso ad alcuni primi piani in corso del Popolo, per esigenze commerciali: «Le persone stanno scappando dal centro storico di Chioggia perché è difficile ristrutturare, urgono norme di decoro urbano anche per uniformare le tende e gli ombrelloni dei locali».
Assieme alle questioni oggettive poste dagli studi tecnici, ieri si è parlato anche del palazzo Granaio, il cui restauro è tornato a procedere spedito in sinergia con la Soprintendenza alle Belle Arti: nelle intenzioni del Comune, lo stabile trecentesco sarebbe destinato ad accogliere i dipinti della pinacoteca civica e a incamerare mostre artistiche temporanee. Segantin si è detta d'accordo, anche allo scopo di prolungare la stagione turistica. «Se ci sono idee ulteriori siamo qua - ha detto il sindaco Ferro a chi ha suggerito di traslocarvi gli uffici del giudice di pace - ma bisogna essere consapevoli che una diversa destinazione rallenterebbe i tempi della sua riconsegna».
la playlist video degli interventi:
Dalla consigliera di opposizione Marcellina Segantin sono state espresse alcune critiche: «Il piano particolareggiato ha tante lacune - ha esordito l'esponente di ChioggiaViva, che è anche architetto - poiché frutto di un'analisi del territorio svolta prima del 2000. Alcuni vincoli dovrebbero essere rivisti, dal momento che non pochi edifici sono andati nel frattempo disabitati o degradati. Perciò il PP non risponde più alle esigenze della città». Segantin fa riferimento alla difficile possibilità di cambiare destinazione d'uso ad alcuni primi piani in corso del Popolo, per esigenze commerciali: «Le persone stanno scappando dal centro storico di Chioggia perché è difficile ristrutturare, urgono norme di decoro urbano anche per uniformare le tende e gli ombrelloni dei locali».
Assieme alle questioni oggettive poste dagli studi tecnici, ieri si è parlato anche del palazzo Granaio, il cui restauro è tornato a procedere spedito in sinergia con la Soprintendenza alle Belle Arti: nelle intenzioni del Comune, lo stabile trecentesco sarebbe destinato ad accogliere i dipinti della pinacoteca civica e a incamerare mostre artistiche temporanee. Segantin si è detta d'accordo, anche allo scopo di prolungare la stagione turistica. «Se ci sono idee ulteriori siamo qua - ha detto il sindaco Ferro a chi ha suggerito di traslocarvi gli uffici del giudice di pace - ma bisogna essere consapevoli che una diversa destinazione rallenterebbe i tempi della sua riconsegna».
1 commento:
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I lavori di palazzo Granaio PROCEDONO SPEDITAMENTE?? Ma che?? E’ una barzelletta! Non sono ancora finiti i lavori del piano primo e del tetto e i lavori del rinforzo delle fondazioni del colonnato manco sono stati progettati e concordati gli interventi con i gestori delle attività commerciali e mi si viene a dire che i “lavori procedono speditamente”. Bene, se è così, fissino una buona volta la data finale di questi lavori ….manco fosse da restaurare la chiesa Marciana.
RispondiEliminaIn quanto al Piano particolareggiato: molto fumo e poco arrosto:
1. La possibilità di fare i garage.
r. ma quale garage vuoi fare se si devono rispettare gli stipiti in marmo esistenti. Ai piani terra esistono le vecchie “caneve” illuminate da finestre con stipiti in marmo e sovente intervallate dalla sagoma dei classici camini. Si trasferisce la possibilità dell’approvazione del progetto alla TOTALE DISCREZIONALITÀ di una commissione.
2. Cambio d’uso da abitativo a commerciale dei primi piani.
r. l’Amministrazione ha proprio il prosciutto negli occhi, non vede che le attività commerciali tutte stanno chiudendo. Altro che i primi piani!
3. nei sottoportici torneranno le travi a vista.
r. e chi farà i lavori? I sottoportici sono di proprietà privata con la servitù perenne di pubblico passaggio. Quindi, per la pavimentazione passi che i lavori siano fatti dal comune, ma per mettere mano alle travi in legno dei solai serve il privato.
4. Sui canali cittadini sarà possibile aumentare le superfici esterne delle attività commerciali con palafitte in legno.
r. Bello! Peccato che in Riva Vena tutti chiudono.
5. Destinazione d’uso del Granaio.
Anche questa volta una Amministrazione senza idee chiede aiuto alla città. E’ mai possibile che questi amministratori non abbiano nessuna idea? Si ripete il film della destinazione d’uso della fascia demaniale “ex reduci” che va dal Lungomare Adriatico a via Colombo.