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venerdì 23 agosto 2019
IL VESCOVO TESSAROLLO INOLTRA PRIVATAMENTE MESSAGGI DI PROPAGANDA POLITICA CON L'INVITO A "FAR GIRARE": NEL MIRINO I 5 STELLE?
Ieri pomeriggio l'editor di Chioggia Azzurra, Andrea Comparato, è stato raggiunto da un messaggio inviato attraverso Facebook Messenger dal vescovo della città, monsignor Adriano Tessarollo. Il messaggio conteneva le parole "Lo puoi fare girare? Grazie" e si riferiva all'allegato, ovvero un video risalente al 2017 e postato dalla pagina fb del Movimento 5 Stelle, in cui figura il vicepremier uscente Luigi di Maio -all'epoca all'opposizione- che interviene con toni duri contro la politica migratoria dell'Unione Europea e del governo Gentiloni allora in carica.
Il medesimo messaggio ha raggiunto negli stessi minuti altri contatti del vescovo Tessarollo, diventando così "virale". Non è improbabile che a sua volta anche lo stesso monsignore sia stato destinatario dello stesso messaggio, con l'invito appunto a "far girare", tipico della comunicazione via network degli ultimi anni. Nelle intenzioni del primo che ha lanciato la catena, l'obiettivo dovrebbe essere la stigmatizzazione dell'atteggiamento del M5S e del suo capo politico nell'attuale crisi di governo, quando una delle soluzioni sul campo risiede nell'accordo proprio tra il Movimento e il Partito Democratico che quel governo reggeva due anni fa.
Non è la prima volta che il vescovo della Diocesi di Chioggia interviene nell'attualità politica e nella cronaca, anche assurgendo al rilievo nazionale: dalla presa di posizione relativa alla legittima difesa alla questione migratoria (con post contro le ONG nel proprio profilo anche solo quattro giorni fa), all'Unione Europea, suo malgrado -o forse no- monsignor Tessarollo è diventato un "influencer", come usa dire e come gli è stato riconosciuto anche dal palco del recente Festival della Comunicazione, organizzato a Chioggia lo scorso maggio. Significa che la sua opinione, in quanto espressa dal soglio vescovile e a un numero ingente di contatti diretti e riflessi a cascata, "pesa" più di quelle altrui.
Ora, Chioggia Azzurra ritiene diritto e forse dovere dei cattolici, dei presuli, delle gerarchie fino al massimo grado esporsi nelle questioni politiche, sociali, civili, economiche che attraversano l'attualità quotidiana del territorio, del Paese, del mondo. Il motto "libera Chiesa in libero Stato" funziona quando tra le due sfere non vi sono ingerenze né prevaricazioni, non nel senso di impedire a chi veste una tonaca la possibilità di esprimere la propria opinione.
Ma in questo caso, senza naturalmente avere simpatia specifica per questo o quel partito -all'interno di Chioggia Azzurra e dell'intero network lavorano persone con valori e idee anche molto diverse fra loro- troviamo poco opportuno che una figura influente e ascoltata come il vescovo di Chioggia si presti a operazioni di propaganda contro un esponente politico e la forza che lo esprime, con il secondo fine di allontanare gli elettori di quest'ultima verso altri lidi, in un momento cruciale per il futuro del Paese. Siamo certi che monsignor Tessarollo comprenderà le legittime obiezioni che, da cittadino e anche da cattolico, Andrea Comparato ha rivolto nella circostanza, pur nel pieno rispetto della missione pastorale e delle prerogative del vescovo.
Il medesimo messaggio ha raggiunto negli stessi minuti altri contatti del vescovo Tessarollo, diventando così "virale". Non è improbabile che a sua volta anche lo stesso monsignore sia stato destinatario dello stesso messaggio, con l'invito appunto a "far girare", tipico della comunicazione via network degli ultimi anni. Nelle intenzioni del primo che ha lanciato la catena, l'obiettivo dovrebbe essere la stigmatizzazione dell'atteggiamento del M5S e del suo capo politico nell'attuale crisi di governo, quando una delle soluzioni sul campo risiede nell'accordo proprio tra il Movimento e il Partito Democratico che quel governo reggeva due anni fa.
Non è la prima volta che il vescovo della Diocesi di Chioggia interviene nell'attualità politica e nella cronaca, anche assurgendo al rilievo nazionale: dalla presa di posizione relativa alla legittima difesa alla questione migratoria (con post contro le ONG nel proprio profilo anche solo quattro giorni fa), all'Unione Europea, suo malgrado -o forse no- monsignor Tessarollo è diventato un "influencer", come usa dire e come gli è stato riconosciuto anche dal palco del recente Festival della Comunicazione, organizzato a Chioggia lo scorso maggio. Significa che la sua opinione, in quanto espressa dal soglio vescovile e a un numero ingente di contatti diretti e riflessi a cascata, "pesa" più di quelle altrui.
Ora, Chioggia Azzurra ritiene diritto e forse dovere dei cattolici, dei presuli, delle gerarchie fino al massimo grado esporsi nelle questioni politiche, sociali, civili, economiche che attraversano l'attualità quotidiana del territorio, del Paese, del mondo. Il motto "libera Chiesa in libero Stato" funziona quando tra le due sfere non vi sono ingerenze né prevaricazioni, non nel senso di impedire a chi veste una tonaca la possibilità di esprimere la propria opinione.
Ma in questo caso, senza naturalmente avere simpatia specifica per questo o quel partito -all'interno di Chioggia Azzurra e dell'intero network lavorano persone con valori e idee anche molto diverse fra loro- troviamo poco opportuno che una figura influente e ascoltata come il vescovo di Chioggia si presti a operazioni di propaganda contro un esponente politico e la forza che lo esprime, con il secondo fine di allontanare gli elettori di quest'ultima verso altri lidi, in un momento cruciale per il futuro del Paese. Siamo certi che monsignor Tessarollo comprenderà le legittime obiezioni che, da cittadino e anche da cattolico, Andrea Comparato ha rivolto nella circostanza, pur nel pieno rispetto della missione pastorale e delle prerogative del vescovo.
3 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Eccolo là, quando non fa comodo si censura.
RispondiEliminaPersonalmente penso che tutto dovrebbe essere pubblicato, magari con una nota a fianco per dissociarsi se non si condivide.
Guarda che a parte questo ultimo, non vedo altri commenti, non censuro mai nulla a meno che non abbia risvolti penali
Eliminariscrivilo , non ci sono commenti in stand-by
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