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mercoledì 29 maggio 2019
PROBABILE CHIUSURA ESTIVA PER LA PISCINA COMUNALE: NON È SOSTENIBILE PER LE CASSE. INCERTEZZA SUL SUO FUTURO
La piscina comunale molto probabilmente quest’estate non riaprirà. Lo si è appreso ieri, durante la seduta delle commissioni consiliari congiunte dedicata al tema, richiesta in via urgente dalla commissione impianti sportivi: a fine 2018 era scaduta la gestione in capo alla società affidataria, ma l’impianto necessita di manutenzione indifferibile. E la situazione era nota già nell’aprile 2018. Solo che i dirigenti comunali Daniela Ballarin e Stefano Penzo hanno detto chiaramente che non vi è la convenienza economica né la sostenibilità finanziaria per continuare a tenerla aperta in tali condizioni.
«Qualsiasi forma di gestione pro tempore – ha detto Ballarin, per scongiurare l’ipotesi di apertura preventiva ai lavori - non garantisce sostenibilità, ma si traduce in spesa con compartecipazione dell’ente, da 60 a 90mila euro». Va detto che gli albergatori si sono offerti di contribuire alle spese di apertura per la quota di un terzo nei tre mesi più caldi (circa 25mila euro), ma l’amministrazione ha intenzione di cambiare rotta, sfruttando manifestazioni d’interesse non ancora formalizzate: non più per soli tre mesi ma valutando la copertura invernale.
Da più parti è emersa la necessità di agganciare altri servizi, con una concessione più lunga nel tempo: secondo l’ingegner Penzo, per aggiudicare la struttura servono in media 214 giorni, e in Italia il 42% di queste operazioni non va a buon fine. Senza contare che finora il Comune non aveva fondi disponibili nel bilancio.
Per la chiusura durante l’estate 2019 si è espressa anche l’assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo, mentre la segretaria del PD Barbara Penzo -che ha compiuto un sopralluogo nell’impianto, trovandolo in stati indecenti- ha lanciato l’opportuna idea di un progetto in collaborazione con le associazioni sportive da inaugurare il prossimo anno, senza rattoppi per una sola stagione che offrirebbero un servizio scadente. Altri, come Domenico Zanni e Marco Dolfin, sono invece contrari alla chiusura stagionale.
E se le opposizioni protestano perché la questione era nota da un anno e non si è risolta in tempo, correndo il rischio di non avere più in futuro la disponibilità degli albergatori (come per il Kursaal e per l’ufficio IAT), la maggioranza con Paolo Bonfà ammette di non avere la bacchetta magica per un problema di difficile quadratura, con il sogno del centro polisportivo sul modello di altre iniziative consimili e non distanti.
Il prossimo passaggio, ricorda il leghista Dolfin, è non perdere il treno del bando regionale lanciato il 21 maggio che offre 50mila euro per le migliorie strutturali degli impianti sportivi, le quali magari consentirebbero di costruire un’altra vasca più piccola accanto alla promozione di quella olimpionica e di richiamare ulteriori turisti, in un percorso funzionale esclusivo ed esterno alle esigenze dello stabilimento concessionario Nuova Marina che ne impone i canoni di servizio.
«Qualsiasi forma di gestione pro tempore – ha detto Ballarin, per scongiurare l’ipotesi di apertura preventiva ai lavori - non garantisce sostenibilità, ma si traduce in spesa con compartecipazione dell’ente, da 60 a 90mila euro». Va detto che gli albergatori si sono offerti di contribuire alle spese di apertura per la quota di un terzo nei tre mesi più caldi (circa 25mila euro), ma l’amministrazione ha intenzione di cambiare rotta, sfruttando manifestazioni d’interesse non ancora formalizzate: non più per soli tre mesi ma valutando la copertura invernale.
Da più parti è emersa la necessità di agganciare altri servizi, con una concessione più lunga nel tempo: secondo l’ingegner Penzo, per aggiudicare la struttura servono in media 214 giorni, e in Italia il 42% di queste operazioni non va a buon fine. Senza contare che finora il Comune non aveva fondi disponibili nel bilancio.
Per la chiusura durante l’estate 2019 si è espressa anche l’assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo, mentre la segretaria del PD Barbara Penzo -che ha compiuto un sopralluogo nell’impianto, trovandolo in stati indecenti- ha lanciato l’opportuna idea di un progetto in collaborazione con le associazioni sportive da inaugurare il prossimo anno, senza rattoppi per una sola stagione che offrirebbero un servizio scadente. Altri, come Domenico Zanni e Marco Dolfin, sono invece contrari alla chiusura stagionale.
E se le opposizioni protestano perché la questione era nota da un anno e non si è risolta in tempo, correndo il rischio di non avere più in futuro la disponibilità degli albergatori (come per il Kursaal e per l’ufficio IAT), la maggioranza con Paolo Bonfà ammette di non avere la bacchetta magica per un problema di difficile quadratura, con il sogno del centro polisportivo sul modello di altre iniziative consimili e non distanti.
Il prossimo passaggio, ricorda il leghista Dolfin, è non perdere il treno del bando regionale lanciato il 21 maggio che offre 50mila euro per le migliorie strutturali degli impianti sportivi, le quali magari consentirebbero di costruire un’altra vasca più piccola accanto alla promozione di quella olimpionica e di richiamare ulteriori turisti, in un percorso funzionale esclusivo ed esterno alle esigenze dello stabilimento concessionario Nuova Marina che ne impone i canoni di servizio.
2 commenti:
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Che dire non c'è stata mai la copertura invernale,favorendo così per anni il privato non sufficiente la manutenzione e lo stato di degrado era prevedibile ...come ci avevano illuso in passato che avremo visto sorgere la piscina comunale coperta ora non abbiamo nemmeno quella estiva che delusione!
RispondiEliminaL’assessore e l’ufficio sport e turismo non può limitarsi alle sole manifestazioni canore e alla Sagra del Pesce. Deve soprattutto programmare per tempo il futuro della città con progetti a media e lunga scadenza.
RispondiEliminaQuesta e le precedenti Amministrazioni hanno fallito.