L’edificio comunale di via Alga 16 a Sottomarina, più volte al centro delle cronache cittadine per litigi e malversazioni da parte di alcuni residenti inseriti nel piano di edilizia popolare, verrà presto messo in manutenzione straordinaria con una nuova copertura del tetto, per risolvere l’attuale situazione di degrado. I fondi per la sistemazione del condominio, ammontanti a circa 40mila euro, sono di matrice regionale e sono stati concessi con decreto del settembre 2017. L’impresa appaltatrice sarà la Restauri San Marco con sede a Sottomarina. I lavori andranno eseguiti entro l’anno in corso.
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mercoledì 31 ottobre 2018
lunedì 29 ottobre 2018
LAURA DORIA NON DEMORDE, ASSIEME ALLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE E DEL TURISMO CHIEDE AL COMUNE L'ATTREZZATURA DI UN'AREA PER I CANI
La vertenza che ha visto protagonista Laura Doria e altri mille firmatari per ottenere dall'amministrazione comunale un'area di parco pubblico destinata alla ricreazione dei cani non si è esaurita col tacito diniego ricevuto lo scorso maggio, anche dopo le minacce rimaste ancora anonime. L'attivista è stata contattata da altri cittadini e si è accordata con Cittadinanzattiva, gli Artigiani e con alcune associazioni animaliste -ENPA, Lega Anti Vivisezione- e delle categorie turistiche (CISA Camping, GEBIS, ASCOM, consorzio di promozione Con Chioggia Sì) per presentare all'ufficio Protocollo del Comune una lettera con l'intendo di smuovere gli assessori competenti e i consiglieri.
«La presenza delle associazioni - sostiene Doria - è un chiaro indice di quanto sia sentito questo tema, in ragione principalmente ai servizi volti sia per i residenti che per i turisti». La realizzazione di aree per i cani è già prevista dall’art.18 bis della legge regionale n.17 del 19 giugno 2014, e dall’art.21 del regolamento comunale per il verde pubblico approvato con delibera del consiglio comunale n.35 del 16 marzo 2017, che recita ”ove possibile, nei parchi pubblici, si dovrà provvedere alla realizzazione di aree cani dovutamente attrezzate”. Alla luce di quanto pubblicamente dichiarato dall'amministrazione comunale al riguardo dell'intenzione di utilizzare parte dei fondi derivanti dallo sblocco dell'avanzo di amministrazione, avvenuto ad inizio ottobre, anche nell'attrezzare i parchi pubblici, Laura Doria e le suddette aggregazioni sperano che il momento sia propizio per attrezzare gli adeguati spazi per gli amici a 4 zampe.
«La presenza delle associazioni - sostiene Doria - è un chiaro indice di quanto sia sentito questo tema, in ragione principalmente ai servizi volti sia per i residenti che per i turisti». La realizzazione di aree per i cani è già prevista dall’art.18 bis della legge regionale n.17 del 19 giugno 2014, e dall’art.21 del regolamento comunale per il verde pubblico approvato con delibera del consiglio comunale n.35 del 16 marzo 2017, che recita ”ove possibile, nei parchi pubblici, si dovrà provvedere alla realizzazione di aree cani dovutamente attrezzate”. Alla luce di quanto pubblicamente dichiarato dall'amministrazione comunale al riguardo dell'intenzione di utilizzare parte dei fondi derivanti dallo sblocco dell'avanzo di amministrazione, avvenuto ad inizio ottobre, anche nell'attrezzare i parchi pubblici, Laura Doria e le suddette aggregazioni sperano che il momento sia propizio per attrezzare gli adeguati spazi per gli amici a 4 zampe.
venerdì 26 ottobre 2018
IL COMUNE DI CHIOGGIA ADERISCE AL BANDO REGIONALE PER FINANZIARE L'EFFICIENZA ENERGETICA NELLE CASE DEI CITTADINI IN DIFFICOLTÀ
Il settore Servizi Sociali del Comune di Chioggia segnala che la Regione del Veneto, con DGR 1465 dell'8 ottobre scorso (pubblicato nel BUR 102 del 12 ottobre), ha approvato il bando per la concessione di contributi allo scopo di ridurre i consumi della fornitura di energia per finalità sociali, realizzando interventi di miglioramento dell'efficienza energetica su edifici esistenti. Le risorse disponibili ammontano a 2.247.548 euro per l’anno 2018. «È un'opportunità che i cittadini in situazione di difficoltà possono cogliere – sottolinea l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero – per sostituire ad esempio le stufe di casa con nuovi prodotti ad alta efficienza, o per coibentare le pareti, o rendere adeguati gli infissi. Gli uffici dei Servizi Sociali sono a disposizione per dare informazioni sul bando e promuovere queste azioni di efficienza energetica per chi ne ha più bisogno».
I destinatari del bando regionale sono famiglie in situazione di disagio economico con Isee fino a 10mila euro; famiglie numerose (con quattro o più figli), anche non conviventi, a carico fiscalmente al momento della domanda, con un reddito Isee fino a 20mila euro; persone in condizione di disabilità certificata dall’INPS e nuclei familiari dove sia presente almeno una persona di età uguale o superiore a 65 anni, purché in una condizione di disagio economico. Gli interventi ammissibili a contributo sono quelli per migliorare l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale ed estiva, e dei consumi di energia elettrica e termica, come ad esempio l'installazione di generatori di calore alimentati a gas naturale (caldaia con una a condensazione), di pompe di calore, valvole termostatiche dei radiatori e di contabilizzatori di energia; pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi sanitari; pannelli fotovoltaici; tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation degli impianti termici ed elettrici).
Inoltre la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con lampade Led ed interventi di schermatura esterna che comportino la riduzione dell’irraggiamento solare negli ambienti interni nel periodo estivo (ad esempio tende esterne). Sono ammissibili al contributo regionale, nei limiti stabiliti dal bando, le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 relative alle forniture e ai lavori (opere civili ed impiantistiche). Gli interventi ammissibili al contributo devono avere un importo minimo delle opere di efficienza energetica pari a 1000 euro Iva esclusa e sono rimborsabili al 100%, fino ad un massimo di 10mila euro Iva esclusa. Il bando, i moduli e tutte le informazioni utili a presentare la domanda sono disponibili nel sito del Comune di Chioggia, sezione Bandi e Avvisi. Per ogni ulteriore informazione ci si può rivolgere alla segreteria del settore Servizi Sociali, palazzo Morosini in corso del Popolo 1327 a Chioggia, dal martedì al giovedì, ore 9–12.
I destinatari del bando regionale sono famiglie in situazione di disagio economico con Isee fino a 10mila euro; famiglie numerose (con quattro o più figli), anche non conviventi, a carico fiscalmente al momento della domanda, con un reddito Isee fino a 20mila euro; persone in condizione di disabilità certificata dall’INPS e nuclei familiari dove sia presente almeno una persona di età uguale o superiore a 65 anni, purché in una condizione di disagio economico. Gli interventi ammissibili a contributo sono quelli per migliorare l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale ed estiva, e dei consumi di energia elettrica e termica, come ad esempio l'installazione di generatori di calore alimentati a gas naturale (caldaia con una a condensazione), di pompe di calore, valvole termostatiche dei radiatori e di contabilizzatori di energia; pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi sanitari; pannelli fotovoltaici; tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation degli impianti termici ed elettrici).
Inoltre la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con lampade Led ed interventi di schermatura esterna che comportino la riduzione dell’irraggiamento solare negli ambienti interni nel periodo estivo (ad esempio tende esterne). Sono ammissibili al contributo regionale, nei limiti stabiliti dal bando, le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 relative alle forniture e ai lavori (opere civili ed impiantistiche). Gli interventi ammissibili al contributo devono avere un importo minimo delle opere di efficienza energetica pari a 1000 euro Iva esclusa e sono rimborsabili al 100%, fino ad un massimo di 10mila euro Iva esclusa. Il bando, i moduli e tutte le informazioni utili a presentare la domanda sono disponibili nel sito del Comune di Chioggia, sezione Bandi e Avvisi. Per ogni ulteriore informazione ci si può rivolgere alla segreteria del settore Servizi Sociali, palazzo Morosini in corso del Popolo 1327 a Chioggia, dal martedì al giovedì, ore 9–12.
LA GIUNTA APPROVA LA DESTINAZIONE DEI RICAVI 2019: TAGLI A POLIZIA LOCALE E VERDE PUBBLICO, TORNANO LE CONSULENZE IN URBANISTICA
Una delibera della giunta comunale, datata lo scorso 18 ottobre, fissa nel dettaglio le destinazioni degli introiti ricavati da multe e concessioni edilizie, oltre che dalla tassa di soggiorno, per l’anno 2019. Per quanto riguarda quest’ultima, il gettito stimato è di 1.100mila euro per ogni anno fino al 2021, rispetto ai 900mila del 2018, e andrà così ripartito: 110800 euro per servizi museali, 50mila per il salvataggio nelle spiagge libere, 250mila per le spese promozionali rispetto agli attuali 200mila, poi 20mila al Palio della Marciliana, 60mila per il funzionamento della OGD. Tutti gli altri capitoli rimangono invariati. La destinazione degli introiti della tassa di soggiorno è stata nei mesi scorsi oggetto di serrati colloqui con le categorie economiche più rappresentative nel turismo, che parevano aver vincolato la somma alle esigenze del settore.
Passando invece al denaro ottenuto da multe e contravvenzioni, stimato in 2.200mila euro sulla base delle somme accertate negli esercizi precedenti e delle indicazioni del dirigente di polizia locale, il Comune destinerà poco meno della metà di questa somma alla copertura del fondo da crediti di dubbia esigibilità, per una quota di 932mila euro. I rimanenti andranno a soddisfare le esigenze di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione dei segnali stradali (233mila euro a fronte dei 275mila attuali), poi per le attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi (235mila euro, 40mila in meno di quelli stanziati per il 2018).
La manutenzione delle strade comunali vedrà un ribasso di quasi centomila euro, da 440 a 349mila, mentre rimane invariata l’adozione di forme di previdenza complementare per i dipendenti, ovvero 50mila euro. Un nuovo capitolo si affaccia, ed è quello della sicurezza stradale a tutela dei cosiddetti utenti deboli, per il quale verranno accantonati 65mila euro ogni anno, ma stupisce la mancata assunzione di agenti stagionali nel corso del triennio.
Ultima questione, gli incassi dalle concessioni edilizie, stimati in 1.200mila euro per ogni bilancio annuale fino al 2021: tornano in auge gli incarichi professionali a tecnici esterni al Comune, per 50mila euro annui, nel rimanere invariati gli importi dei capitoli per i rimborsi, le opere di culto, gli oneri di urbanizzazione secondaria, l’eliminazione delle barriere architettoniche (120mila euro). Novità invece per i servizi cimiteriali, che vedranno la nuova disponibilità di 50mila euro, e sensibile incremento dei fondi rivolti alla manutenzione ordinaria dei beni patrimoniali dell’ente, che passa da 376mila euro a 520mila euro.
Le spese per i giardini, i parchi e le passeggiate pubbliche cambiano di fonte: invece che dagli incassi edilizi, saranno finanziate per lo più dalla tassa di soggiorno. Nella fattispecie, il primo capitolo passa da 351mila euro del 2018 a 107mila euro nei prossimi tre anni, mentre la destinazione della tassa di soggiorno al verde aumenta da 276mila euro a 426mila: il saldo comunque è in deficit, dal momento che prima il Comune erogava 627mila euro complessivi, e dal 2019 al 2021 la cifra si attesterà a 533mila euro, quasi centomila in meno.
Passando invece al denaro ottenuto da multe e contravvenzioni, stimato in 2.200mila euro sulla base delle somme accertate negli esercizi precedenti e delle indicazioni del dirigente di polizia locale, il Comune destinerà poco meno della metà di questa somma alla copertura del fondo da crediti di dubbia esigibilità, per una quota di 932mila euro. I rimanenti andranno a soddisfare le esigenze di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione dei segnali stradali (233mila euro a fronte dei 275mila attuali), poi per le attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi (235mila euro, 40mila in meno di quelli stanziati per il 2018).
La manutenzione delle strade comunali vedrà un ribasso di quasi centomila euro, da 440 a 349mila, mentre rimane invariata l’adozione di forme di previdenza complementare per i dipendenti, ovvero 50mila euro. Un nuovo capitolo si affaccia, ed è quello della sicurezza stradale a tutela dei cosiddetti utenti deboli, per il quale verranno accantonati 65mila euro ogni anno, ma stupisce la mancata assunzione di agenti stagionali nel corso del triennio.
Ultima questione, gli incassi dalle concessioni edilizie, stimati in 1.200mila euro per ogni bilancio annuale fino al 2021: tornano in auge gli incarichi professionali a tecnici esterni al Comune, per 50mila euro annui, nel rimanere invariati gli importi dei capitoli per i rimborsi, le opere di culto, gli oneri di urbanizzazione secondaria, l’eliminazione delle barriere architettoniche (120mila euro). Novità invece per i servizi cimiteriali, che vedranno la nuova disponibilità di 50mila euro, e sensibile incremento dei fondi rivolti alla manutenzione ordinaria dei beni patrimoniali dell’ente, che passa da 376mila euro a 520mila euro.
Le spese per i giardini, i parchi e le passeggiate pubbliche cambiano di fonte: invece che dagli incassi edilizi, saranno finanziate per lo più dalla tassa di soggiorno. Nella fattispecie, il primo capitolo passa da 351mila euro del 2018 a 107mila euro nei prossimi tre anni, mentre la destinazione della tassa di soggiorno al verde aumenta da 276mila euro a 426mila: il saldo comunque è in deficit, dal momento che prima il Comune erogava 627mila euro complessivi, e dal 2019 al 2021 la cifra si attesterà a 533mila euro, quasi centomila in meno.
giovedì 25 ottobre 2018
OGGI (ORE 16) COMMISSIONE CONSILIARE SULLO STATO DEI PONTI DI CHIOGGIA E DEI PIANI PER I CENTRI STORICI
Torna a riunirsi la IV commissione consiliare, competente in materia di Urbanistica e Lavori Pubblici. Oggi alle 16, in sala consiliare, su richiesta dei membri dell'opposizione Jonatan Montanariello e Marco Dolfin si discuterà della situazione dei ponti di Chioggia e dei piani per i centri storici: i nove attraversamenti sul canal Vena dovrebbero essere oggetto d'intervento di manutenzione a breve, dopo la smobilitazione dei fondi presenti in cassa dal patto di stabilità e dalla Legge Speciale.
Per quanto riguarda i ponti carrabili nelle frazioni, in specie quelli sui fiumi, la situazione è costantemente monitorata anche dall'ANAS. I piani per i centri storici di Chioggia e di Sottomarina, invece, risultano ancora arenati in commissione di Salvaguardia fino a una loro modifica.
Per quanto riguarda i ponti carrabili nelle frazioni, in specie quelli sui fiumi, la situazione è costantemente monitorata anche dall'ANAS. I piani per i centri storici di Chioggia e di Sottomarina, invece, risultano ancora arenati in commissione di Salvaguardia fino a una loro modifica.
MONTANARIELLO (PD): "COI SOLDI DEL TESORETTO IL COMUNE COMPLETI LE TETTOIE DEL CANILE DI SANT'ANNA"
Il consigliere del PD Jonatan Montanariello interviene in relazione al "tesoretto" che ora il Comune di Chioggia può spendere. «Una cifra importante che può permettere di sistemare alcune partite che nonostante la volontà politica sono state bloccate per una questione economica.
Una di queste può essere il completamento del terzo stralcio funzionale del parco zoofilo di Sant’Anna, i lavori in cui sono comprese anche le tettoie che chiudevano definitivamente il canile. A suo tempo è stato votato in consiglio un ordine del giorno che prevedeva il completamento dell’opera, situazione -che ad onor del vero- va riconosciuto e fu votata anche dalla maggioranza con grande entusiasmo, visto che è una sensibilità trasversale al netto delle differenze politiche.
Capisco che finora era difficile realizzare il tutto viste le difficoltà economiche, ma adesso potrebbe essere l’occasione buona per concludere. Partendo del fatto che all'unanimità è stato votato un indirizzo politico che chiedeva il completamento del parco zoofilo di Sant’Anna, presenterò subito un’interrogazione chiedendo all’assessora ai Lavori Pubblici di ripartire da quell’ordine del giorno e si attivi chiudere questa partita voluta in maniera trasversale».
Capisco che finora era difficile realizzare il tutto viste le difficoltà economiche, ma adesso potrebbe essere l’occasione buona per concludere. Partendo del fatto che all'unanimità è stato votato un indirizzo politico che chiedeva il completamento del parco zoofilo di Sant’Anna, presenterò subito un’interrogazione chiedendo all’assessora ai Lavori Pubblici di ripartire da quell’ordine del giorno e si attivi chiudere questa partita voluta in maniera trasversale».
A BREVE ALTRI 3 MILIONI DALLA LEGGE SPECIALE ARRIVERANNO A CHIOGGIA: TRA I PROGETTI, VIDEOSORVEGLIANZA IN TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE
Il Comune di Chioggia a breve riceverà altri 3 milioni di euro dalla Legge Speciale, in riferimento gli anni 2016 e 2017. La somma va ad aggiungersi agli 1.5 milioni sbloccati a luglio 2018 e già impegnati dall'amministrazione comunale in interventi di valenza ambientale, paesaggistica e culturale, oltre che di messa in sicurezza del patrimonio cittadino e di manutenzione di strade e scuole. «Sono tutte buone notizie – spiega il sindaco Alessandro Ferro, che ha anche le deleghe per la Legge Speciale – frutto dell'accordo sottoscritto a Roma lo scorso 7 novembre, in occasione del Comitatone. È chiaro che sappiamo bene come utilizzare anche questi 3 milioni aggiuntivi, di progetti per Chioggia ce ne sono moltissimi, a partire dai più urgenti come la messa in sicurezza delle scuole, la manutenzione dei ponti e le asfaltature delle strade del territorio. Il vero braccio di ferro è contro il tempo: con gli uffici abbiamo già intrapreso tutti gli iter amministrativi necessari per inserirli a bilancio, ma prendiamo anche atto che si chiuderà i primi di dicembre e c'è la possibilità che parte di questi contributi venga inserita nel già cospicuo avanzo di amministrazione, che con ogni probabilità sarà utilizzabile anche nel 2019, vista l'apertura data dalla recente circolare (n. 25/2018) della Ragioneria generale dello Stato, in materia di utilizzo degli avanzi di amministrazione per investimenti da parte degli enti locali.
Questo “tesoretto”, che ad oggi ammonta a circa 40 milioni di euro, sarà una boccata di ossigeno per la città: potremo ristrutturarla e riqualificarla per renderla più sicura, attrattiva e accogliente e, da architetto, ne sarei orgoglioso. Possiamo finalmente dare corso, anche per gli anni futuri, a tanti progetti attesi dalla cittadinanza e ad altri di nuovi. Qualche esempio? Stiamo pensando di anticipare il bando periferie, realizzando un sistema di videosorveglianza in tutto il territorio; a rivedere il sistema di drenaggio delle acque dei sottopassaggi; a riqualificare lo stabile dell'ex Cini in collaborazione con l'Università di Padova; oltre ai ponti, come la riapertura di quello pedonale della Fossetta, alle scuole e al piano delle asfaltature, che potrebbe raggiungere un milione e mezzo di euro di investimento. Se i fondi, così come ci aspettiamo, saranno disponibili anche l'anno prossimo, ci saranno tanti altri progetti da mettere in cantiere per restituire a Chioggia la bella immagine che merita. Un impegno che mi assumo e che devo ai cittadini stessi».
Questo “tesoretto”, che ad oggi ammonta a circa 40 milioni di euro, sarà una boccata di ossigeno per la città: potremo ristrutturarla e riqualificarla per renderla più sicura, attrattiva e accogliente e, da architetto, ne sarei orgoglioso. Possiamo finalmente dare corso, anche per gli anni futuri, a tanti progetti attesi dalla cittadinanza e ad altri di nuovi. Qualche esempio? Stiamo pensando di anticipare il bando periferie, realizzando un sistema di videosorveglianza in tutto il territorio; a rivedere il sistema di drenaggio delle acque dei sottopassaggi; a riqualificare lo stabile dell'ex Cini in collaborazione con l'Università di Padova; oltre ai ponti, come la riapertura di quello pedonale della Fossetta, alle scuole e al piano delle asfaltature, che potrebbe raggiungere un milione e mezzo di euro di investimento. Se i fondi, così come ci aspettiamo, saranno disponibili anche l'anno prossimo, ci saranno tanti altri progetti da mettere in cantiere per restituire a Chioggia la bella immagine che merita. Un impegno che mi assumo e che devo ai cittadini stessi».
mercoledì 24 ottobre 2018
IL PIANO STRATEGICO REGIONALE PER IL TURISMO IN ESAME STAMANE A VENEZIA: PRESENTE DELEGAZIONE ISTITUZIONALE CHIOGGIOTTA
Questa mattina al terminal passeggeri della Stazione Marittima di Venezia sono cominciati i lavori del convegno “Land of Venice, land of value” che discute il piano strategico per il turismo in Veneto. Assieme all’assessore regionale Federico Caner, alla ricercatrice del CISET Mara Manente, all’esperto Jan van den Borg ne discutono i presidenti delle associazioni di categoria del settore. Chioggia e Sottomarina sono presenti alla manifestazione con il presidente degli albergatori Giuliano Boscolo, quello dei concessionari balneari Giorgio Bellemo e con l’assessora al turismo Isabella Penzo.
FRANCESCA AVANZI SOSTITUISCE LUCIANO FRIZZIERO NEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE DELL'IPAB
Il consiglio di amministrazione dell'IPAB è di nuovo al completo. In concomitanza della nomina di Luciano Frizziero ad assessore alle Politiche Sociali del Comune di Chioggia, si è reso infatti necessario provvedere alla sua surroga: sono stati dodici i profili vagliati dagli amministratori comunali, di candidature pervenute all'ufficio Protocollo entro il 27 settembre scorso. La scelta è caduta su Francesca Avanzi, 34 anni, segretaria della Caritas diocesana e nel direttivo dell'associazione Carità Clodiense, già candidata per il Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali del 2011.
martedì 23 ottobre 2018
ARRIVANO I FONDI REGIONALI PER COLLEGARE LE CONDOTTE IDRICHE E FOGNARIE DI VALLI E CA' BIANCA
Arrivano i soldi per il collegamento delle condotte idriche e fognarie della frazione di Valli di Chioggia con Ca’ Bianca. Dopo anni di attesa e moltissimi solleciti da parte dell’amministrazione comunale, la Regione si appresta a finanziare le opere richieste da tempo dal territorio. A darne notizia è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, che aveva portato all’attenzione della giunta veneta la situazione: l’esponente del M5S aveva depositato un’interrogazione a risposta immediata il 25 luglio scorso, chiedendo se la giunta intendesse finanziare le nuove condotte idriche e fognarie per il collegamento tra le due frazioni, e oggi è arrivata in aula la risposta della giunta veneta.
Anni di norme finanziarie statali che condizionavano l’effettiva disponibilità delle risorse economiche già assegnate avevano comportato l’impossibilità di procedere all’adozione dell’impegno di spesa, fino alla recente variazione di bilancio previsionale decisa dalla giunta nel luglio scorso: ono stati quindi impegnati 2700mila euro a favore di Veritas per dar corso all’intervento. «Sono soddisfatta della risposta della giunta – spiega Baldin - perché si tratta di interventi importantissimi per il disinquinamento della Laguna di Venezia. Li attendevamo da anni e la nostra costanza ci ha premiati. Ora chiederemo a Veritas che realizzi le opere nel minor tempo possibile«.
Anni di norme finanziarie statali che condizionavano l’effettiva disponibilità delle risorse economiche già assegnate avevano comportato l’impossibilità di procedere all’adozione dell’impegno di spesa, fino alla recente variazione di bilancio previsionale decisa dalla giunta nel luglio scorso: ono stati quindi impegnati 2700mila euro a favore di Veritas per dar corso all’intervento. «Sono soddisfatta della risposta della giunta – spiega Baldin - perché si tratta di interventi importantissimi per il disinquinamento della Laguna di Venezia. Li attendevamo da anni e la nostra costanza ci ha premiati. Ora chiederemo a Veritas che realizzi le opere nel minor tempo possibile«.
IL SINDACO FERRO A RIMINI PER L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI
Domani e giovedì il sindaco Alessandro Ferro sarà alla XXXV assemblea nazionale dell'ANCI, l'associazione che mette assieme tutti i Comuni d'Italia, che si inaugura stasera a Rimini alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tutte le tavole rotonde in programma rispondono al tema “Prima cittadini. Sindaci, fuori dal luogo Comune”: saranno incontri per condividere i problemi quotidiani degli Enti e cercare soluzioni per dare risposte ai bisogni dei cittadini.
LAZZARETTO ED EX SCUOLA PELLICO, LA CURIA FA CAUSA AL COMUNE: "NON NE HA LA PROPRIETÀ, NON PUÒ VENDERE"
Il Lazzaretto di San Domenico e l’ex scuola media Pellico ai Filippini sono stati messi in vendita dal Comune, ma la Diocesi di Chioggia si oppone in giudizio, dal momento che nella storia paiono non esistere atti formali di cessione tra i due enti, un tempo di proprietà religiosa. La vicenda, di cui si era occupata in passato anche Chioggia Azzurra grazie a un intervento dello storico locale professor Luciano Bellemo, rimanda alla fine dell’Ottocento, quando i beni curiali vennero confiscati dal demanio: risalendo indietro, la Compagnia dei Gesuiti che risultava gestire il complesso di San Domenico non era in realtà proprietaria del terreno, frazionato in epoca napoleonica. L’atto del Regno d’Italia, datato 1897, sarebbe quindi nullo per acquisto a non domino, dal momento che i diritti su quella parte dell’isola possono essere vantati dalla Diocesi.
Lo stesso dicasi per l’immobile che ospitava la scuola media Pellico, in calle Filippini: sull’edificio, in vendita per 4 milioni di euro, vige la proprietà demaniale ma non quella comunale, secondo recenti studi del professor Bellemo che saranno pubblicati il 30 ottobre in un’apposita sessione dell’Università Popolare di Chioggia. Per quanto riguarda il Lazzaretto, un privato ha già provveduto a iniziare opere di sistemazione nel cortile -impedendo anche l’allestimento di uno stand dell’ultima Sagra del Pesce- e dello stabile che era occupato fino a pochi anni fa dagli uffici comunali di Urbanistica. Qualora il Tribunale di Venezia desse ragione alla Curia, nelle casse municipali verrebbero a mancare anche gli introiti del lucro cessante dalla mancata vendita.
Lo stesso dicasi per l’immobile che ospitava la scuola media Pellico, in calle Filippini: sull’edificio, in vendita per 4 milioni di euro, vige la proprietà demaniale ma non quella comunale, secondo recenti studi del professor Bellemo che saranno pubblicati il 30 ottobre in un’apposita sessione dell’Università Popolare di Chioggia. Per quanto riguarda il Lazzaretto, un privato ha già provveduto a iniziare opere di sistemazione nel cortile -impedendo anche l’allestimento di uno stand dell’ultima Sagra del Pesce- e dello stabile che era occupato fino a pochi anni fa dagli uffici comunali di Urbanistica. Qualora il Tribunale di Venezia desse ragione alla Curia, nelle casse municipali verrebbero a mancare anche gli introiti del lucro cessante dalla mancata vendita.
lunedì 22 ottobre 2018
IERI A ROMA IL SINDACO FERRO HA INCONTRATO IL SOTTOSEGRETARIO ALLO SVILUPPO ECONOMICO PER GLI IMMOBILI NELLA ZONA DEMANIALE A NORD DEL LUSENZO
Il problema della zona a nord del Lusenzo, dove sono presenti 132 unità abitative in area demaniale e di cui l'Ente sta iniziando a chiedere conto, è sempre all'attenzione dell'amministrazione comunale, che sta lavorando per trovare una soluzione. Lo Stato è infatti proprietario di un'area piuttosto ampia nella zona della laguna del Lusenzo a Sottomarina, interessata, già a partire da fine '800 e primi decenni del '900, da insediamenti di privati che hanno costruito fabbricati ad uso residenziale e commerciale. Ieri il sindaco Alessandro Ferro, presente a Roma, ha incontrato il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Andrea Cioffi, al quale ha consegnato un dossier sull'argomento.
«Il dialogo con Roma continua e posso dirmi ottimista – spiega il sindaco – anche ieri ho avuto rassicurazioni per l'impegno ad arrivare, dopo tanti anni di tentativi andati a vuoto, alla regolarizzazione delle aree di proprietà dello Stato e dei relativi edifici presenti. Ho sottolineato all'onorevole Cioffi che questi cittadini non sono occupanti abusivi, come oggi vengono definiti dall'amministrazione dello Stato, ma vittime inconsapevoli, che hanno a loro volta ereditato o regolarmente acquistato case costruite su un'area demaniale e pagando le relative tasse. Il Ministero dello Sviluppo Economico, e in particolare il sottosegretario Andrea Cioffi, si dimostrano in ogni caso attenti alle richieste dell'amministrazione chioggiotta, vista anche l'importanza e l'urgenza dell'argomento, che interessa numerosi cittadini. La strada più favorevole per mettere fine a una questione “centenaria” potrebbe essere quella del decreto degli enti locali, di cui si parlerà i primi mesi del prossimo anno. Ci stiamo lavorando».
«Il dialogo con Roma continua e posso dirmi ottimista – spiega il sindaco – anche ieri ho avuto rassicurazioni per l'impegno ad arrivare, dopo tanti anni di tentativi andati a vuoto, alla regolarizzazione delle aree di proprietà dello Stato e dei relativi edifici presenti. Ho sottolineato all'onorevole Cioffi che questi cittadini non sono occupanti abusivi, come oggi vengono definiti dall'amministrazione dello Stato, ma vittime inconsapevoli, che hanno a loro volta ereditato o regolarmente acquistato case costruite su un'area demaniale e pagando le relative tasse. Il Ministero dello Sviluppo Economico, e in particolare il sottosegretario Andrea Cioffi, si dimostrano in ogni caso attenti alle richieste dell'amministrazione chioggiotta, vista anche l'importanza e l'urgenza dell'argomento, che interessa numerosi cittadini. La strada più favorevole per mettere fine a una questione “centenaria” potrebbe essere quella del decreto degli enti locali, di cui si parlerà i primi mesi del prossimo anno. Ci stiamo lavorando».
venerdì 19 ottobre 2018
PARCO DI VALLI TRA INCURIA E NUOVE ACQUISIZIONI: BOTTA E RISPOSTA TRA IL M5S E LAURA DORIA
Botta e risposta tra il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle e la "pasionaria" dei parchi Laura Doria, sulla situazione dei parchi pubblici a Valli di Chioggia. «Fin dal momento del nostro insediamento - dice il capogruppo consiliare del M5S Paolo Bonfà - assieme al comitato di Valli che ne fece immediata richiesta ci siamo mossi per avere a disposizione l'area antistante alla chiesa di Valli per la realizzazione di un giardino pubblicom al fine di consegnare alla frazione un luogo di aggregazione». La scelta di spostare l'ubicazione nel centro della frazione di un luogo adatto al gioco dei bimbi è stata dettata «dalla necessità di una maggiore visibilità, e quindi possibilità di sorveglianza alle scorribande fatte da chi non ha a cuore il bene pubblico e che di volta in volta impegna l'amministrazione e i soldi dei cittadini in continue manutenzioni». L'area dove precedentemente era ubicato il giardinetto «sicuramente sarà impiegata in altri progetti, che potrebbero essere la realizzazione di un'area adibita a parcheggio, vista comunque la densità di abitazioni e la scarsità di spazi appositi, o un'area verde adatta allo sgambamento dei cani che lì, risiedono e che non richiederebbe l'impiego di strutture danneggiabili».
Continua l’assessore all’ambiente Marco Veronese: «È sempre positivo che ci siano cittadini che si impegnano, sollecitando l’amministrazione. Forse però prima di uscire sui giornali bisognerebbe informarsi meglio sulle attività che si stanno svolgendo: grazie anche all’impegno del capogruppo del M5S Paolo Bonfà il Comune ha recentemente acquisito dal Demanio l’area verde centrale all’ingresso di Valli. Tuttavia abbiamo avuto la disponibilità economica per attrezzarla solo dall'inizio di ottobre con lo sblocco dell’avanzo di amministrazione. Con queste risorse stiamo attivando le procedure per sistemare i parchi pubblici del territorio e come in questo caso, attrezzarne di nuove».
Non tarda la replica di Laura Doria: «Può anche essere vero che i giardini hanno una posizione infelice, ma non per questo bisogna abbandonarli all'incuria. La loro realizzazione non è proprio prevista dai regolamenti edilizi quando si urbanizza una zona? Perché quindi i cittadini si trovano di fatto privati di tale utilizzo? Comunque ben vengano altre zone attrezzate, ma la speranza di averla non può far dimenticare quelle che si hanno già e che si devono valorizzare. Lo dovrebbe sapere bene chi ci abita vicino», con riferimento proprio al consigliere Bonfà.
Continua l’assessore all’ambiente Marco Veronese: «È sempre positivo che ci siano cittadini che si impegnano, sollecitando l’amministrazione. Forse però prima di uscire sui giornali bisognerebbe informarsi meglio sulle attività che si stanno svolgendo: grazie anche all’impegno del capogruppo del M5S Paolo Bonfà il Comune ha recentemente acquisito dal Demanio l’area verde centrale all’ingresso di Valli. Tuttavia abbiamo avuto la disponibilità economica per attrezzarla solo dall'inizio di ottobre con lo sblocco dell’avanzo di amministrazione. Con queste risorse stiamo attivando le procedure per sistemare i parchi pubblici del territorio e come in questo caso, attrezzarne di nuove».
Non tarda la replica di Laura Doria: «Può anche essere vero che i giardini hanno una posizione infelice, ma non per questo bisogna abbandonarli all'incuria. La loro realizzazione non è proprio prevista dai regolamenti edilizi quando si urbanizza una zona? Perché quindi i cittadini si trovano di fatto privati di tale utilizzo? Comunque ben vengano altre zone attrezzate, ma la speranza di averla non può far dimenticare quelle che si hanno già e che si devono valorizzare. Lo dovrebbe sapere bene chi ci abita vicino», con riferimento proprio al consigliere Bonfà.
CHOC IN COMUNE: SPESA CORRENTE A SECCO, BLOCCATI TUTTI I PAGAMENTI. MANCANO GLI INTROITI PREVISTI DAGLI AUTOVELOX
La sindrome della quarta settimana per le famiglie diventa quella dei dieci mesi per il Comune, dove chiude la borsa della spesa corrente e vengono bloccati i pagamenti fino a fine anno. Una lettera del ragioniere generale Mario Veronese, inviata a tutti gli uffici, i dirigenti, gli assessori e al presidente del consiglio comunale, notifica l’assenza di circa 700mila euro previsti nel bilancio annuale dall’entrata in funzione dei due nuovi autovelox, posticipata di qualche mese: gli introiti da incamerare attraverso le sanzioni amministrative a chi sfora la velocità non sono quindi nella disponibilità del Comune, che vede messo a serio rischio il pieno esercizio delle proprie funzioni negli ultimi due mesi dell’anno.
Pertanto i “rubinetti” finanziari vengono momentaneamente chiusi, in assenza di certezze riguardo gli incassi delle multe. Questo capitolo di bilancio, vale sottolinearlo, non ha niente a che vedere coi 39 milioni recentemente smobilitati dalla gabbia del patto di stabilità, né col milione e mezzo della legge speciale per Venezia, in quanto fanno parte delle spese per investimenti e non della spesa corrente, che riguarda il personale e le dotazioni della sede municipale.
Il presidente del consiglio Endri Bullo sostiene che la lettera del ragioniere generale sia standard, inviata ogni anno dopo le verifiche contabili, ma ammette che l’entrata in funzione ritardata degli autovelox abbia causato l’ammanco in questione. Preoccupato il consigliere leghista Marco Dolfin: «Non vorrei venissero appiedate le auto della polizia locale e pure i buoni pasto dei dipendenti». Intanto la borsa è chiusa.
Pertanto i “rubinetti” finanziari vengono momentaneamente chiusi, in assenza di certezze riguardo gli incassi delle multe. Questo capitolo di bilancio, vale sottolinearlo, non ha niente a che vedere coi 39 milioni recentemente smobilitati dalla gabbia del patto di stabilità, né col milione e mezzo della legge speciale per Venezia, in quanto fanno parte delle spese per investimenti e non della spesa corrente, che riguarda il personale e le dotazioni della sede municipale.
Il presidente del consiglio Endri Bullo sostiene che la lettera del ragioniere generale sia standard, inviata ogni anno dopo le verifiche contabili, ma ammette che l’entrata in funzione ritardata degli autovelox abbia causato l’ammanco in questione. Preoccupato il consigliere leghista Marco Dolfin: «Non vorrei venissero appiedate le auto della polizia locale e pure i buoni pasto dei dipendenti». Intanto la borsa è chiusa.
mercoledì 17 ottobre 2018
THETIS E AGRITECO SI OCCUPERANNO DEL RECUPERO E DELLA DESTINAZIONE DI FORTE SAN FELICE. MA LE OPERE DI COMPENSAZIONE DEL MOSE LANGUONO
Una buona e una cattiva notizia per Chioggia arrivano dalle decisioni prese negli ultimi giorni dal Consorzio Venezia Nuova. La prima riguarda il Forte di San Felice, per il quale l’ente lagunare ha disposto che i lavori di recupero più sostanziosi verranno affidati a Thetis e Agriteco, consolidate imprese di restauro ambientale e sostenibile. Oltre al ripristino della fruibilità per gli edifici storici e per le vaste aree verdi del complesso, le due aziende dovranno anche dare concretezza alle destinazioni d’uso cui verrà sottoposta una parte del Forte. La notizia meno buona sta nel blocco delle opere di compensazione del Mose, in pratica attuato dal Consorzio nonostante i progetti esecutivi siano stati vidimati dal Provveditore alle Opere Pubbliche, l’ex Magistrato alle Acque: si tratta di circa 30 milioni arenati, pur presenti nelle casse, da dividere nei vari interventi lungo tutta la gronda. Anche Chioggia e Sottomarina sono inserite in questo discorso, e quindi di conseguenza dovranno attendere che qualche elemento sciolga la situazione. La conclusione del Mose, più volte rinviata, è prevista per il 2021, e con esso quella delle opere di compensazione.
OGGI LA II COMMISSIONE CONSILIARE IN SOPRALLUOGO A PUNTA POLI: FOCUS SUL CROLLO DELLE FONDAMENTE
Avrà luogo oggi dalle ore 16.30 il sopralluogo della II commissione consiliare, presieduta da Davide Penzo, alla situazione di punta Poli, più volte segnalata dai residenti con riguardo a svariati problemi. Sotto la lente dei consiglieri comunali, che si ritroveranno davanti al mercato ittico all'ingrosso per poi proseguire lungo via Giovanni Poli, saranno l'afflusso dei camion, i relitti nautici abbandonati, il crollo delle fondamente, la pulizia della riva e il sollevamento di polvere.
SERVIZI SOCIALI, OGGI A PALAZZO MOROSINI INCONTRO PER FAR CONOSCERE L'AFFIDO FAMILIARE
Oggi dalle ore 18 a palazzo Morosini in corso del Popolo 1327 (Vigo), sede dell'assessorato alle Politiche Sociali, il centro per l'affido e la solidarietà familiare dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona promuove un incontro pubblico per far conoscere l'esperienza dell'affido familiare. Il centro mette a disposizione un'équipe multiprofessionale costituita da una psicologa, un'assistente sociale ed un'educatrice che spiegheranno il proprio lavoro quotidiano, risponderanno alle domande e daranno informazioni su come diventare affidatari o volontari in progetti di vicinato solidale, a prevenzione dell'allontanamento di bambini dalla famiglia di origine. «Ci sono molti modi di donare il proprio tempo ad un bambino», spiega l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero. «Si può accudirlo a tempo pieno o per qualche pomeriggio, nelle forme di affido familiare o per tempi più brevi, ad esempio in esperienze di vicinato solidale, fino a che la famiglia non torni a potersi occupare di lui. È una forma di volontariato che non aiuta solo i bambini, ma indirettamente sostiene anche le loro famiglie quando si trovano in momenti di fragilità. Invito tutti i cittadini interessati, o semplicemente curiosi, a partecipare a questo appuntamento del CASF, per avere tutte le informazioni necessarie». Per l'appuntamento odierno è gradita la prenotazione al numero 041 5534093, oppure via mail a casf@chioggia.org
HOSPICE: IL SINDACO FERRO PENSA AL PRIMO PIANO DELLA SEDE IPAB IN VIA DEL BOSCHETTO
Non è tardata la risposta dell'amministrazione comunale al direttore generale della ULSS 3, Giuseppe dal Ben, che stamane -durante la seduta di commissione sanità- ha sì detto che «l'ospedale clodiense non verrà depotenziato, la sua struttura e articolazione verrà mantenuta anche perché strategica nel territorio e per la popolazione che serve, di circa 70mila persone», ma ha chiesto aiuto alle risorse del Comune per realizzare l'hospice e l'ospedale di comunità. «Dai dati forniti - ha detto l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero - ne consegue che ora è di assoluta priorità attuare la parte del piano relativo ai servizi territoriali di più pregnante interesse per i cittadini, quali i posti letto per l’ospedale di comunità e dell’hospice: mi accontenterei di poter attivare quanto previsto nelle schede sanitarie del 2013, che per molti motivi non è stato possibile attuare. Vediamo tanti esempi di progetti lasciati a loro stessi, di cattedrali nel deserto, come l'ex colonia Turati, Corte Salasco e la struttura tutt’altro che funzionale della palazzina a margine della pista di elisoccorso. Se da un lato, come molti sottolineano, la legge speciale è un’ottima occasione da sfruttare, dall'altro non bisogna ricreare strutture inutili. Io al prossimo tavolo con il dottor dal Ben vorrei andare con dei progetti concreti e farli accreditare proprio dall'ULSS come fattibili, per poi fare tutti gli investimenti possibili, altrimenti sarebbe inutile».
Al termine dell'incontro, il sindaco Alessandro Ferro ha aggiunto: «Colgo lo spunto offerto dal direttore generale Giuseppe dal Ben per trovare, in maniera condivisa, una struttura idonea per realizzare un hospice, così necessario alla città. Si potrebbe pensare ad esempio a riqualificare l'attuale primo piano dell’Ipab di via del Boschetto, qualora si trovassero tutte le condizioni favorevoli. Si possono valutare anche altri luoghi da adattare al servizio: il tema delle strutture intermedie deve essere un obiettivo da perseguire».
Al termine dell'incontro, il sindaco Alessandro Ferro ha aggiunto: «Colgo lo spunto offerto dal direttore generale Giuseppe dal Ben per trovare, in maniera condivisa, una struttura idonea per realizzare un hospice, così necessario alla città. Si potrebbe pensare ad esempio a riqualificare l'attuale primo piano dell’Ipab di via del Boschetto, qualora si trovassero tutte le condizioni favorevoli. Si possono valutare anche altri luoghi da adattare al servizio: il tema delle strutture intermedie deve essere un obiettivo da perseguire».
COMMISSIONE SUL PIANO SOCIO SANITARIO, DAL BEN (ULSS 3): "IL COMUNE FACCIA LA SUA PARTE PER HOSPICE E OSPEDALE DI COMUNITÀ"
Molto attesa la seduta della III commissione consiliare, questa mattina in municipio, avente a oggetto la presentazione e la discussione del piano sociosanitario della Regione Veneto per il periodo 2019-2023. Il direttore generale della ULSS 3 Serenissima Giuseppe dal Ben era accompagnato da numerosi fra dirigenti sanitari e primari dell’ospedale di Chioggia, e ha diviso la propria esposizione in due parti: la prima concernente i nove capitoli del piano, la seconda un focus sulla sanità a Chioggia. Mancano tuttavia ancora le schede ospedaliere, però fra bisogni e governance, domanda e offerta, risorse e ricerca i consiglieri hanno ricevuto un quadro dettagliato della situazione, quanto ai posti letto per ogni mille abitanti, le scelte riguardanti le strutture “hub” (cinque in Veneto) e “spoke” (tra cui Chioggia), il Distretto Sanitario quale gestore delle cronicità. Quanto ai numeri del personale, dal Ben ha ribadito che «la ULSS fa il massimo possibile, ma c’è una programmazione a monte che manifesta ogni giorno la propria insufficienza, e non tiene conto dell’evoluzione. Si spera nella futura autonomia regionale». Quanto all’innovazione, il dg ha considerato che strumenti quali ad esempio il robot DaVinci -che la ULSS 3 è stata la prima ad usare, all’ospedale di Mestre- non possono essere portati a Chioggia per risolvere solo due o dieci casi l’anno.
Quanto al quadro locale, dal Ben ha snocciolato molte cifre: il 24% dei pazienti chioggiotti ha più di 65 anni, poco meno di 7mila sono i ricoveri annuali al nosocomio clodiense, sono in corso procedure concorsuali per i nuovi primariati di Urologia e Oculistica (dove peraltro venerdì scorso sono stati eseguiti due importanti interventi per patologie della retina). Stanno aumentando gli accessi al pronto soccorso, 30mila l’anno e già +3.2% nei primi nove mesi del 2018: le attese medie sono sotto le 3 ore, solo Mestre va oltre. Ben 303mila le prestazioni specialistiche in 12 mesi nel Distretto, dove la copertura vaccinale è molto buona ma «sugli screening e nella salute mentale non siamo messi bene», ha ammesso il direttore generale. Funziona abbastanza, invece, la rete integrata: «L'ospedale non verrà toccato», assicurano i vertici ULSS.
Parlando invece dell’annosa questione dell’hospice e dell’ospedale di comunità, Giuseppe dal Ben ha rievocato l’iter: avrebbe dovuto realizzarlo la casa di riposo nel 2012, ma le cose non sono andate avanti e provvisoriamente era stata istituita una corsia dell’ospedale. Una revisione regionale ha fermato il processo, essendo che l’area era poi stata utilizzata per i lavori di ampliamento degli ambulatori. Ora la ULSS 3 avanza l’ipotesi Villa Verde: «Non è il massimo – dice il dg – altrimenti ci sarebbe la parte nord dell’ospedale, verso la scuola De’ Conti, anche attraverso espropri. Ma ci vogliono risorse, e l’Unità Sanitaria può arrivare fino a un certo punto». Dal Ben ha quindi invitato il sindaco Ferro a valutare la possibilità di investire nell’hospice e nell’ospedale di comunità parte dei 39 milioni recentemente sbloccati dal patto di stabilità.
Quanto al quadro locale, dal Ben ha snocciolato molte cifre: il 24% dei pazienti chioggiotti ha più di 65 anni, poco meno di 7mila sono i ricoveri annuali al nosocomio clodiense, sono in corso procedure concorsuali per i nuovi primariati di Urologia e Oculistica (dove peraltro venerdì scorso sono stati eseguiti due importanti interventi per patologie della retina). Stanno aumentando gli accessi al pronto soccorso, 30mila l’anno e già +3.2% nei primi nove mesi del 2018: le attese medie sono sotto le 3 ore, solo Mestre va oltre. Ben 303mila le prestazioni specialistiche in 12 mesi nel Distretto, dove la copertura vaccinale è molto buona ma «sugli screening e nella salute mentale non siamo messi bene», ha ammesso il direttore generale. Funziona abbastanza, invece, la rete integrata: «L'ospedale non verrà toccato», assicurano i vertici ULSS.
Parlando invece dell’annosa questione dell’hospice e dell’ospedale di comunità, Giuseppe dal Ben ha rievocato l’iter: avrebbe dovuto realizzarlo la casa di riposo nel 2012, ma le cose non sono andate avanti e provvisoriamente era stata istituita una corsia dell’ospedale. Una revisione regionale ha fermato il processo, essendo che l’area era poi stata utilizzata per i lavori di ampliamento degli ambulatori. Ora la ULSS 3 avanza l’ipotesi Villa Verde: «Non è il massimo – dice il dg – altrimenti ci sarebbe la parte nord dell’ospedale, verso la scuola De’ Conti, anche attraverso espropri. Ma ci vogliono risorse, e l’Unità Sanitaria può arrivare fino a un certo punto». Dal Ben ha quindi invitato il sindaco Ferro a valutare la possibilità di investire nell’hospice e nell’ospedale di comunità parte dei 39 milioni recentemente sbloccati dal patto di stabilità.
martedì 16 ottobre 2018
MERCOLEDÌ MATTINA L'ATTESA COMMISSIONE CONSILIARE SUL NUOVO PIANO SOCIO-SANITARIO DELLA REGIONE, PARTECIPERÀ IL DIRETTORE DELLA ULSS DAL BEN
Avrà luogo mercoledì mattina dalle ore 11, in sala consiliare, l'attesa seduta della III commissione relativa al nuovo piano socio-sanitario che la Regione Veneto sta per licenziare, e soprattutto alle conseguenze per le prestazioni nel territorio clodiense, a partire dall'ospedale. Ospite dell'assemblea sarà il direttore generale della ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, ma sono attesi anche molti operatori del settore ed esponenti sindacali. Nei giorni scorsi il piano era stato preventivamente criticato dal Partito Democratico durante una conferenza aperta, sempre in palazzo municipale.
A FINE ANNO IL PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA A.S.PO. E AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE. E I LAVORATORI?
C’è una data per il passaggio di consegne tra l’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia e l’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale. È il 31 dicembre prossimo, quando assieme al 2018 scadranno anche i poteri di A.S.Po. sullo scalo clodiense: il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti infatti ha fatto pervenire alle parti in causa la lettera ufficiale che sancisce l’adeguamento alla riforma. Ora però si apre una delle vertenze più importanti, assieme a quelle che riguardano i terreni, i conti e gli altri beni: A.S.Po. Chioggia conta dieci dipendenti, di cui tre a tempo determinato. Ma quanto agli altri sette, che “fine” faranno? Nessuna legge prevede il loro assorbimento in altri uffici, tantomeno della Camera di Commercio che di A.S.Po. è azionista di maggioranza; e nemmeno l’Autorità di Sistema, per ora, è tenuta a rilevarne le prestazioni in assenza di specifiche indicazioni ministeriali. Prospettive di continuità nell’impiego, quindi, quantomeno nebulose, e legittime sono le preoccupazioni dei lavoratori. Intanto sempre dall’Azienda Speciale per il Porto si apprende che le due enormi gru dell’impresa Bedeschi, costruite in Val da Rio e ora collocate sopra la chiatta che le porterà a Cipro, dovrebbero partire da Chioggia non prima di venerdì 19 ottobre, dal momento che i necessari rimorchiatori sono finora impegnati in altre operazioni.
domenica 14 ottobre 2018
A "ORIZZONTI" LE PRIMAVERE ARABE NELL'ANALISI DI MASSIMO RONZANI, RICERCATORE IN STORIA
Si è tenuto venerdì 12 ottobre il secondo appuntamento di “Orizzonti - Incontri per capire il mondo", iniziativa organizzata dall'associazione NordEst SudOvest, dal Movimento Federalista Europeo e dall'Associazione per i Diritti degli Anziani nella sala conferenze del Museo civico di Chioggia. Relatore del secondo incontro il dottor Massimo Ronzani, ricercatore in Storia dei Paesi Arabi e del Medio Oriente e collaboratore di SESAMO, Società Europea per gli Studi sul Medio Oriente. Ronzani, che ha sostituito la professoressa Leila El Houssi impossibilitata a presenziare per motivi di salute, davanti ad pubblico numeroso e attento ha analizzato l’evoluzione politica e sociale di quattro differenti realtà post- primavere arabe, ovvero Tunisia, Libia, Egitto e Siria. Ronzani si é concentrato soprattutto sul caso tunisino, contestualizzando le rivolte contro il caro vita del 2011 che diedero vita alla cosiddetta “Rivoluzione dei Gelsomini” e alla cacciata del presidente a vita Ben Ali.
Una rivoluzione che a differenze delle altre primavere arabe è stata in grado di avere uno sbocco positivo, consolidando la democrazia tunisina, varando una costituzione avanzata in termini di diritti civili e riconoscimento del ruolo della donna e stabilendo forme di convivenza tra la popolazione di ispirazione laica e filo occidentale e i cittadini di tradizione islamica. Una giovane democrazia che deve però fronteggiare problemi di notevole importanza quasi il terrorismo di matrice islamista e il contrasto all’immigrazione clandestina. Il prossimo appuntamento con Orizzonti sarà venerdì 19 ottobre alle ore 17 sempre nella sala conferenze del Museo civico, con l’incontro dal titolo “L’Europa, l’Italia e le sfide della globalizzazione”, ospite il professor Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici all’Università di Trieste, presidente della Scuola di Competizione Economica di Venezia ed opinionista per il programma di Rai 3 “EstOvest”.
Una rivoluzione che a differenze delle altre primavere arabe è stata in grado di avere uno sbocco positivo, consolidando la democrazia tunisina, varando una costituzione avanzata in termini di diritti civili e riconoscimento del ruolo della donna e stabilendo forme di convivenza tra la popolazione di ispirazione laica e filo occidentale e i cittadini di tradizione islamica. Una giovane democrazia che deve però fronteggiare problemi di notevole importanza quasi il terrorismo di matrice islamista e il contrasto all’immigrazione clandestina. Il prossimo appuntamento con Orizzonti sarà venerdì 19 ottobre alle ore 17 sempre nella sala conferenze del Museo civico, con l’incontro dal titolo “L’Europa, l’Italia e le sfide della globalizzazione”, ospite il professor Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici all’Università di Trieste, presidente della Scuola di Competizione Economica di Venezia ed opinionista per il programma di Rai 3 “EstOvest”.
sabato 13 ottobre 2018
L’ALLENTAMENTO DEL PATTO DI STABILITÀ SBLOCCA 39 MILIONI, MA IL COMUNE HA SOLO DUE MESI E MEZZO PER SPENDERLI
Una buona notizia per le casse comunali. Viene infatti confermata la disponibilità alla spesa di ben 39 milioni, dopo l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno: sono fondi già in possesso dell’ente da anni, ma che le precedenti amministrazioni (e i primi due anni della giunta Ferro) non hanno potuto toccare in ossequio ai vincoli di bilancio regolati a livello nazionale. Sorge però ora un nuovo problema: dalla comunicazione dello sblocco, il Comune ha tempo solo fino al 31 dicembre 2018 per spendere queste importanti risorse. Due mesi e mezzo per individuare velocemente gli obiettivi, indire gli appalti e procedere a opere e destinazioni: «Appare impossibile riuscirci per tempo – ammette il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo – ma ci stiamo dando da fare per ottenere il massimo, recuperando progetti esistenti per realizzare ciò che si può fare nell’immediato, e sperando naturalmente in una proroga». Fra le priorità elencate dal vicesindaco Marco Veronese, la sistemazione dei nove ponti sul canal Vena e l’asfaltatura di alcune strade: «Le valutazioni tecniche saranno compiute in questi giorni – conclude Bullo – seguendo le precise indicazioni degli uffici comunali». Nei giorni scorsi il gruppo consiliare del M5S aveva sollecitato la giunta a dare priorità alla lotta al deposito di gpl, anche sopravanzando l’ordinaria amministrazione; la nota ha provocato le reazioni del consigliere democratico Montanariello, che parla di «sfiducia» del sindaco e della giunta da parte della stessa maggioranza.
venerdì 12 ottobre 2018
"TESORETTO" DI 39 MILIONI NELLE CASSE COMUNALI, MONTANARIELLO (PD): "IL GRUPPO 5 STELLE STA SFIDUCIANDO LA GIUNTA"
Il consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello interviene nella questione del "tesoretto" di 39 milioni ora spendibile dal Comune di Chioggia. «Il problema che per vent’anni ha attanagliato le varie amministrazioni, ovvero il patto di stabilità al momento sembra essere scomparso», nota l'esponente dell'opposizione. «Si può davvero intervenire sulla struttura della città e non solo, così vedremo se verranno realizzate tutte le promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute, con il mantra della ristrettezza economica o glissate spesso con l’urlo di luoghi comuni per sfuggire alle proprie responsabilità». Montanariello si augura che «i Cinque Stelle non usino il denaro per tamponare qualche progetto accantonato con i tagli dei fondi alle periferie, perché vorrebbe dire utilizzare i soldi messi da parte in questi anni dai cittadini virtuosi per tamponare un taglio fatto dal governo». Quanto al comunicato diramato ieri dal gruppo consiliare del M5S, il consigliere del PD nota che «emerge un importante atto di sfiducia, se pure in maniera velata, verso la giunta. Vorrei capire cosa si intende quando il gruppo consiliare dice di pressare la giunta e chiede più forza negli interventi che dovranno vedere spesi i 39 milioni di euro sbloccati. Quale delega ha avuto il gruppo grillino per dichiarare che, qualora fosse necessario, anche l’ordinaria amministrazione potrà essere sacrificata? Sostanzialmente loro dettano l’agenda e le azioni della giunta: abbiamo scoperto che quest'ultima è stata commissariata quando si parla di cose importanti come questa, ovvero lo sblocco di quasi 40 milioni di euro. Mentre da una parte non arrivano segni di vita da una giunta appiattita che non fa sapere alla città come intende spendere i soldi, dall’altra c’è il gruppo consiliare che dà gli ordini. A questo punto nulla mi vieta di pensare che sia stato proprio il gruppo consiliare grillino ad imbavagliare la giunta». Conclude Montanariello: «Questa è l’ennesima dimostrazione di come ancora dopo due anni e mezzo non hanno capito quale ruolo e quali sono i loro compiti, è palese che c’è un caos in palazzo tale da non riuscire più a distinguere nemmeno cosa deve fare un assessore da cosa deve fare un consigliere. Se le condizioni a cui ci hanno portato sono questa forse è meglio rivedere il tutto ed affidarsi ad un commissario. È ormai è sotto gli occhi di tutti che la giunta è stata sfiduciata da questi consiglieri, e quello che li tiene insieme probabilmente è solo la voglia di non andare a casa».
IL PORTO DI CHIOGGIA È GIÀ IN PARTE INDUSTRIALE? DUBBI AL TAVOLO TECNICO SUL DEPOSITO DI GPL. IL NODO DELLE GASIERE
Importante tavolo tecnico ieri pomeriggio in municipio a Chioggia, relativo alla sicurezza del costruendo deposito di gpl in Val da Rio. Assieme al Comune, che ha organizzato l’incontro, erano presenti i tecnici della Città Metropolitana di Venezia, l’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Adriatico, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e un rappresentante della Regione Veneto, che hanno affrontato in primis la questione della variante al piano regolatore portuale da applicare all’impianto: secondo la Capitaneria avrebbe dovuto essere predisposta prima della realizzazione del deposito, ma non essendo accaduto la procedura sarà avviata dall’Autorità Portuale. La quale però rileva che lo scalo clodiense potrebbe essere stato trasformato da commerciale a industriale già con l’autorizzazione ministeriale concessa a Socogas nel 2015.
Affinché i lavori non vengano assoggettati a valutazione di impatto ambientale, hanno detto gli esponenti della Città Metropolitana, urge che Costa Bioenergie presenti il proprio piano di sicurezza portuale, sul quale dovrà esprimersi la Capitaneria stessa. Il tema più scottante è quello delle navi gasiere, che dovrebbero transitare per il canal Lombardo esterno, dove però vengono applicate severe norme per il passaggio di carichi pericolosi: in quel mentre, nessuna imbarcazione può trovarsi lungo la stessa traiettoria, per scongiurare il rischio di collisioni esplosive. L’alternativa, utopistica al momento, è lo scavo di un nuovo canale tra l’isola Saloni e Val da Rio, appositamente riservato a una delle due categorie di natanti in conflitto.
Commenta il vicesindaco Marco Veronese: «Finalmente siamo riusciti a riunire nello stesso tavolo tutti gli enti competenti sull’iter autorizzativo del deposito di gpl, un’occasione importante che ha consentito un confronto reale, e chiarito inoltre eventuali incomprensioni e diverse interpretazioni dei vari soggetti. Stiamo mettendo in campo altre iniziative, prossimamente avremo altri incontri tecnici: l’amministrazione comunale non molla».
Per quanto riguarda il porto, comunque, la prossima settimana le due grandi gru ship to shore crane dell’azienda Bedeschi partiranno dall’area di Chioggia issate su una chiatta oceanica, che già in questi giorni le ospita dopo lo spostamento dal luogo di lavorazione. Domenica 14 arriverà intanto al terminal dell’isola Saloni la nave da crociera Braemar, che rimarrà in città per otto ore coi suoi 900 passeggeri: con l’armatore Fred Olsen è in atto un progetto pluriennale che dovrebbe far arrivare a Chioggia ulteriori imbarcazioni da crociera.
Affinché i lavori non vengano assoggettati a valutazione di impatto ambientale, hanno detto gli esponenti della Città Metropolitana, urge che Costa Bioenergie presenti il proprio piano di sicurezza portuale, sul quale dovrà esprimersi la Capitaneria stessa. Il tema più scottante è quello delle navi gasiere, che dovrebbero transitare per il canal Lombardo esterno, dove però vengono applicate severe norme per il passaggio di carichi pericolosi: in quel mentre, nessuna imbarcazione può trovarsi lungo la stessa traiettoria, per scongiurare il rischio di collisioni esplosive. L’alternativa, utopistica al momento, è lo scavo di un nuovo canale tra l’isola Saloni e Val da Rio, appositamente riservato a una delle due categorie di natanti in conflitto.
Commenta il vicesindaco Marco Veronese: «Finalmente siamo riusciti a riunire nello stesso tavolo tutti gli enti competenti sull’iter autorizzativo del deposito di gpl, un’occasione importante che ha consentito un confronto reale, e chiarito inoltre eventuali incomprensioni e diverse interpretazioni dei vari soggetti. Stiamo mettendo in campo altre iniziative, prossimamente avremo altri incontri tecnici: l’amministrazione comunale non molla».
Per quanto riguarda il porto, comunque, la prossima settimana le due grandi gru ship to shore crane dell’azienda Bedeschi partiranno dall’area di Chioggia issate su una chiatta oceanica, che già in questi giorni le ospita dopo lo spostamento dal luogo di lavorazione. Domenica 14 arriverà intanto al terminal dell’isola Saloni la nave da crociera Braemar, che rimarrà in città per otto ore coi suoi 900 passeggeri: con l’armatore Fred Olsen è in atto un progetto pluriennale che dovrebbe far arrivare a Chioggia ulteriori imbarcazioni da crociera.