Il Comune di Chioggia è stato selezionato dall'Istat per realizzare il nuovo censimento permanente delle popolazioni e delle abitazioni, che da decennale diventa annuale. Nello specifico, ogni anno andrà selezionata una piccola parte del territorio e censita una parte delle famiglie all'interno della stessa. Da lunedì 1° ottobre fino al 20 dicembre le famiglie censite saranno circa 730, e potranno farlo online o tramite intervista diretta, effettuata casa per casa dai sette rilevatori selezionati, autorizzati e debitamente formati dal Comune di Chioggia. Durante le rilevazioni indosseranno un cartellino di riconoscimento.
Come fare a sapere se si fa parte del campione selezionato? Se si è ricevuta una lettera Istat si potrà rispondere direttamente al questionario online, oppure richiedere aiuto secondo le modalità indicate nella lettera. Se invece sul portone di casa è stata affissa una locandina con l'avviso e si è anche ricevuta una lettera dal Comune di Chioggia e da Istat, vuol dire che un rilevatore verrà per un'intervista faccia a faccia, perciò la famiglia dovrà fornire le informazioni richieste dal questionario al rilevatore incaricato dal Comune, che avrà con sé un tablet fornito da Istat.
Per ogni informazione e chiarimento è aperto il centro comunale di raccolta all'ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Chioggia, nel municipio di corso del Popolo 1193, piano terra, entrata lato nord del palazzo comunale – lato pescheria, lunedì e mercoledì dalle ore 15 alle 17 (tel. 041 5534916). Oppure si può contattare l'ufficio comunale di Censimento sempre allo stesso numero, dal lunedì al venerdì (ore 9-12) e lunedì, martedì, mercoledì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Il censimento fornirà informazioni utili alle istituzioni, per le politiche economiche e sociali, per sapere leggere e valutare in modo tempestivo l’evoluzione del Paese: il nuovo censimento infatti produrrà annualmente i dati di base per comprendere e intervenire più efficacemente sulla soddisfazione dei bisogni degli individui e delle famiglie nelle diverse fasi della vita, e per programmare e gestire i servizi sul territorio».
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venerdì 28 settembre 2018
giovedì 27 settembre 2018
"ROTTAMAZIONE" DELLE CARTELLE ESATTORIALI: APERTURA STRAORDINARIA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE LUNEDÌ MATTINA
Lunedì 1° ottobre l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Borgo San Giovanni (via Granatieri di Sardegna 317) sarà eccezionalmente aperto dalle ore 8.30 alle 13, per far fronte alla "rottamazione" delle cartelle esattoriali, la cui portata ha raggiunto dimensioni considerevoli anche in città. Il giorno stesso va versata la prossima rata del concordato fiscale. L'apertura dell'ufficio continuerà con l'orario normale di martedì e giovedì.
mercoledì 26 settembre 2018
IMMOBILE COMUNALE IN VENDITA A CHIOGGIA: BASE D'ASTA 45MILA EURO, CATTIVO STATO DI MANUTENZIONE
Il Comune di Chioggia vende un edificio di proprietà pubblica sito in fondamenta San Francesco (Suburbio) al civico 15. Si tratta di un immobile costituito da 4 unità abitative con ingresso comune, che si sviluppano a piano terra sul lato sud, di 52 metri quadri; la residenza viene definita “in cattivo stato di manutenzione”, con ingresso, soggiorno/cucina, due camere e un bagno. La gara scadrà alle ore 12 di venerdì 19 ottobre, partendo da una base d’asta di 45mila euro: già lo scorso gennaio c'era stato il primo avviso di vendita, ma andò deserto da una base di 50mila euro. Tutti i documenti relativi alla casa sono visitabili all’ufficio Patrimonio del Comune, in calle Nordio Marangoni.
DOMANI CONSIGLIO COMUNALE: FRA I TEMI, CAMPAGNE EDUCATIVE NEI CONFRONTI DI RIFIUTI E PLASTICA, E DEROGHE AL PIANO REGOLATORE
Domani mattina dalle ore 9 avrà luogo una seduta del consiglio comunale con ben 16 argomenti all’ordine del giorno. Oltre alla proroga della gestione del mercato ortofrutticolo alla società Chioggia Ortomercato del Veneto e all’assestamento di bilancio dovuto ai fondi della Legge Speciale (1.5 milioni che andrà speso nella manutenzione edilizia del centro storico), si parlerà anche di dotazioni alla Protezione Civile finanziate dalla Regione, campagne educative in tema di rifiuti e di plastica, deroghe al piano regolatore generale. Le mozioni delle minoranze verteranno sulla condotta dell’amministrazione in materia di eventi estivi e gestione degli affari correnti. Come sempre la seduta sarà trasmessa anche in diretta streaming dal sito del Comune, chioggia.org
martedì 25 settembre 2018
IL COMUNE PROROGA LA GESTIONE DEL MERCATO ORTICOLO ALLA SOCIETÀ CHIOGGIA ORTOMERCATO. MONTANARIELLO (PD): PROVVISORIETÀ È CAOS
Giovedì mattina, durante la prossima seduta del consiglio comunale, l’assemblea cittadina voterà la proroga per la gestione del mercato ortofrutticolo di Brondolo -che scadrebbe il 28 settembre- alla società Chioggia Ortomercato del Veneto. E il consigliere del PD Jonatan Montanariello stigmatizza il comportamento dell’amministrazione: «Le mie perplessità sono relative al fatto che si sta discutendo la questione da un anno senza che il bando per subentrare sia operativo». Racconta l’esponente dell’opposizione: «I decreti attuativi al decreto Madia, che stabilisce come l’ente pubblico deve uscire dalle aziende partecipate che fatturano meno di 500mila euro annui, risalgono al giugno 2017. Dalla fine di settembre dello stesso anno c’era tempo per decidere, dato che il 31 dicembre è scaduto il controllo del mercato in capo a SST. Ma il 21 dicembre 2017 il consiglio comunale ha prorogato di un anno questa scadenza.
Il 22 giugno 2018 poi c’è stata la prima determina per il bando di assegnazione, la seconda a fine luglio, la terza il 10 agosto: ma ancora il bando non è perfezionato». Montanariello non usa mezzi termini: «Una cosa vergognosa. Il Comune ha offerto a Ortomercato di rinnovare la convenzione ancora a giugno. Ma la proroga consente solo l’ordinaria amministrazione, non le scelte veramente importanti. Per qualche mese quindi vigerà ancora uno status provvisorio. I facchini, ad esempio, hanno a loro volta il contratto che scade: chi li rinnova? Chi viene prorogato non può farlo. Il Comune crea il caos, siamo molto mal messi, lo dicono i fatti», conclude amaramente il consigliere di minoranza.
Il 22 giugno 2018 poi c’è stata la prima determina per il bando di assegnazione, la seconda a fine luglio, la terza il 10 agosto: ma ancora il bando non è perfezionato». Montanariello non usa mezzi termini: «Una cosa vergognosa. Il Comune ha offerto a Ortomercato di rinnovare la convenzione ancora a giugno. Ma la proroga consente solo l’ordinaria amministrazione, non le scelte veramente importanti. Per qualche mese quindi vigerà ancora uno status provvisorio. I facchini, ad esempio, hanno a loro volta il contratto che scade: chi li rinnova? Chi viene prorogato non può farlo. Il Comune crea il caos, siamo molto mal messi, lo dicono i fatti», conclude amaramente il consigliere di minoranza.
domenica 23 settembre 2018
MONTANARIELLO (PD): "SULLA ROMEA TUTTO QUELLO CHE L'AMMINISTRAZIONE PORTA A CASA DA ANAS SONO DUE ROTATORIE?"
Il consigliere comunale Jonatan Montanariello del PD interviene riguardo la seduta di IV commissione svoltasi nei giorni scorsi, avente a tema la strada Romea, alla presenza dell'ingegner Vassallo dell'ANAS. «Dopo mesi che aspettavamo una commissione sulla Romea per capire cosa sta succedendo e quali progetti investiranno la città, nella commissione convocata giovedì ci siamo trovati in una situazione di totale imbarazzo, al punto che buona parte dei presenti tra il pubblico ha abbandonato l’aula con sconcerto e delusione totale», riferisce il consigliere. Che prosegue: «Infatti ci eravamo lasciati l’ultima volta quasi due anni fa con una serie di ragionamenti ben più ampi che andavano dalle varianti a ipotesi di percorsi alternativi, al punto che erano stati illustrati i progetti degni di dare alla comunità un minimo di speranza su quello che poteva essere il futuro della Romea.
Giunti in commissione, ci siamo subito imbattuti nel presidente Daniele Padoan, incapace di spiegarci l’ordine del giorno della commissione stessa: infatti a tutte le domande che ponevano i consiglieri veniva risposto che nonostante l’oggetto della commissione fosse la messa in sicurezza della Romea, in quella seduta bisognava parlare solamente delle due rotatorie in oggetto, ovvero una a Valli già con progetto esecutivo e una ancora in via di definizione all’altezza di Ca’ Lino. Situazione alquanto inconcludente, dal momento che prima, in mezzo e dopo le due rotatorie è prevista una serie di progetti, come ad esempio lo stesso passante da strada Margherita fino a Cavanella. Così imbarazzante esprimersi attorno a due rotatorie senza capire se resteranno le uniche nel raggio di pochi km o altre se ne aggiungeranno con un'ulteriore deviazione.
Praticamente la città ha sperato e sognato per anni una soluzione a un importante problema per poi trovarsi con questa amministrazione, capeggiata dall’assessora Messina e dall’uomo "che di Romea sa tutto", il presidente del consiglio Endri Bullo, che hanno fatto venire l'ANAS e la Regione in pompa magna, come se avessimo portato a casa la panacea per tutti i mali. Probabilmente avranno detto ai signori di ANAS che a Chioggia c’era la banda che li aspettava, con il comitato di ringraziamento per le due rotatorie da fare: cosa che non è stata assolutamente, visto che -a parte la maggioranza, che come sempre all’interno dell’aula si limita a fare presenza, tentando di nascondere la polvere sotto il divano come se il divano nessuno lo sposterà mai- le forze politiche, i comitati e il pubblico intero erano tutti contrari, non alle due rotatoria ma perché non è concepibile affrontare un progetto così importante parlando solo di due rotatorie, senza capire cosa ci sarà prima durante e dopo.
Allora mi chiedo: tutte queste volte, l’amministrazione cosa è andata a fare ad ANAS, se dopo anni hanno portato a casa solamente due rotatorie e niente per l’incrocio di Cavanella, in un progetto di centinaia di milioni? Le belle foto che postavano sul blog con tanto di carta in mano per far vedere che stavano lavorando per il bene della città, a cosa sono servite? Parlano di messa in sicurezza, illuminazione e guard-rail, con centinaia di milioni di progetto Romea non arrivano nemmeno quattro pali della luce e un guard-rail? ANAS fa bene il suo lavoro, per carità, ma io mi chiedo quanto sia riuscita a incidere questa amministrazione su un progetto aperto. Credo che questo sia un colpo forte che la città non meritava: di fronte a un problema sentito come la Romea che è causa di pericolo e sciagure, il territorio dovrà accontentarsi per il momento di due rotatorie e tutto il resto è allo studio. Invito la maggioranza a rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene della città, e chiedere aiuto se non riesce a farlo da sola, invece di vivere di spot e proclami. L’assessora Messina e il presidente del consiglio credono che basti fare un articolo sul giornale parlando della Romea per aver risolto il problema, ma se dopo i risultati sono quelli che abbiamo visto in commissione, credo che dovrebbero riflettere su ciò che di positivo sta producendo il loro mandato e se è il caso di continuare ancora a occupare quel ruolo».
Giunti in commissione, ci siamo subito imbattuti nel presidente Daniele Padoan, incapace di spiegarci l’ordine del giorno della commissione stessa: infatti a tutte le domande che ponevano i consiglieri veniva risposto che nonostante l’oggetto della commissione fosse la messa in sicurezza della Romea, in quella seduta bisognava parlare solamente delle due rotatorie in oggetto, ovvero una a Valli già con progetto esecutivo e una ancora in via di definizione all’altezza di Ca’ Lino. Situazione alquanto inconcludente, dal momento che prima, in mezzo e dopo le due rotatorie è prevista una serie di progetti, come ad esempio lo stesso passante da strada Margherita fino a Cavanella. Così imbarazzante esprimersi attorno a due rotatorie senza capire se resteranno le uniche nel raggio di pochi km o altre se ne aggiungeranno con un'ulteriore deviazione.
Praticamente la città ha sperato e sognato per anni una soluzione a un importante problema per poi trovarsi con questa amministrazione, capeggiata dall’assessora Messina e dall’uomo "che di Romea sa tutto", il presidente del consiglio Endri Bullo, che hanno fatto venire l'ANAS e la Regione in pompa magna, come se avessimo portato a casa la panacea per tutti i mali. Probabilmente avranno detto ai signori di ANAS che a Chioggia c’era la banda che li aspettava, con il comitato di ringraziamento per le due rotatorie da fare: cosa che non è stata assolutamente, visto che -a parte la maggioranza, che come sempre all’interno dell’aula si limita a fare presenza, tentando di nascondere la polvere sotto il divano come se il divano nessuno lo sposterà mai- le forze politiche, i comitati e il pubblico intero erano tutti contrari, non alle due rotatoria ma perché non è concepibile affrontare un progetto così importante parlando solo di due rotatorie, senza capire cosa ci sarà prima durante e dopo.
Allora mi chiedo: tutte queste volte, l’amministrazione cosa è andata a fare ad ANAS, se dopo anni hanno portato a casa solamente due rotatorie e niente per l’incrocio di Cavanella, in un progetto di centinaia di milioni? Le belle foto che postavano sul blog con tanto di carta in mano per far vedere che stavano lavorando per il bene della città, a cosa sono servite? Parlano di messa in sicurezza, illuminazione e guard-rail, con centinaia di milioni di progetto Romea non arrivano nemmeno quattro pali della luce e un guard-rail? ANAS fa bene il suo lavoro, per carità, ma io mi chiedo quanto sia riuscita a incidere questa amministrazione su un progetto aperto. Credo che questo sia un colpo forte che la città non meritava: di fronte a un problema sentito come la Romea che è causa di pericolo e sciagure, il territorio dovrà accontentarsi per il momento di due rotatorie e tutto il resto è allo studio. Invito la maggioranza a rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene della città, e chiedere aiuto se non riesce a farlo da sola, invece di vivere di spot e proclami. L’assessora Messina e il presidente del consiglio credono che basti fare un articolo sul giornale parlando della Romea per aver risolto il problema, ma se dopo i risultati sono quelli che abbiamo visto in commissione, credo che dovrebbero riflettere su ciò che di positivo sta producendo il loro mandato e se è il caso di continuare ancora a occupare quel ruolo».
LUNEDÌ COMMISSIONI CONGIUNTE PER SPENDERE I FONDI DELLA LEGGE SPECIALE: PONTI, STRADE, TORRE, BAGNI PUBBLICI, PESCHERIA E SCUOLE
Il prossimo lunedì 24 settembre alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Chioggia, si riuniscono in maniera congiunta la I e la V commissione, per discutere l'utilizzo di 1.5 milioni per l'anno 2018 previsti dalla Legge Speciale per Venezia e la laguna (L.208/2015), con la conseguente approvazione della variazione di bilancio di previsione finanziario 2018-2020. Il programma degli investimenti, che sarà in discussione lunedì, prevede 400mila euro per interventi di recupero e risanamento dei ponti lungo il canal Vena; 400mila euro per la manutenzione straordinaria di strade comunali – II lotto; 180mila euro per la ristrutturazione della torre di Santa Maria (Porta Garibaldi); 150mila euro per la manutenzione straordinaria dei bagni pubblici in centro storico e della pescheria al minuto; 150mila euro per la messa in
sicurezza di edifici pubblici in centro storico e 120mila euro per gli edifici fuori dal centro. Centomila euro sono invece stanziati alla voce per gli interventi di risanamento nelle scuole. «Si potrà così dar corso – spiega il sindaco Alessandro Ferro – a interventi di particolare
valenza ambientale, paesaggistica e culturale, oltre che di sicurezza. Per il triennio 2019-2021 disporremo di altri 1.5 milioni l'anno: sono fondi che ci impegniamo a gestire con trasparenza ed efficacia, nel rispetto delle esigenze della collettività».
sabato 22 settembre 2018
EROGAZIONE IDRICA AL CIMITERO DI CA' BIANCA, PRESTO LA SOLUZIONE: SE NE OCCUPA SST, SOSTITUIRÀ L'INTERO TRATTO DANNEGGIATO
Più volte nei mesi Chioggia Azzurra ha dato conto dello stato precario in cui versa il cimitero di Ca' Bianca, e in particolare l'erogazione dell'acqua necessaria a ospitare i fiori e a pulire le tombe. Della situazione si è evidentemente accorta anche la società partecipata SST, che ha in gestione i cimiteri comunali, la quale durante l'ultimo incontro di programmazione dell'attività ha segnalato una perdita della condotta idrica e la conseguente chiusura del contatore per limitare la dispersione. Già un intervento di riparazione si era rivelato insufficiente, data l'età avanzata della tubatura: questa volta la soluzione scelta è la sostituzione integrale del tratto di condotta danneggiato. Dal momento che le finanze a disposizione di SST non sono sufficienti all'opera in questione, il Comune attinge alle proprie risorse a integrazione di quelle della partecipata: l'importo complessivo dei lavori, che verranno curati dalla stessa SST, ammonta a poco meno di 10mila euro. Nella determina dirigenziale non è fatta parola del periodo in cui andrà a compiersi l'intervento, messo comunque a bilancio per il 2018.
venerdì 21 settembre 2018
DISCARICA DI CA' ROSSA, IL M5S: "LE VECCHIE AMMINISTRAZIONI NON HANNO ACCANTONATO LA CIFRA PER LA GESTIONE DOPO LA SUA CHIUSURA"
Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle torna a occuparsi della questione che riguarda la discarica di Ca' Rossa. «Nell'arco di almeno due decenni - scrivono i consiglieri stellati - questa ha prodotto utili per svariati milioni di euro. Ma che fine hanno fatto tutti questi introiti?». L'analisi del M5S porta a dire che «dai piani finanziari Tia, Tares e Tari dal 2008 in poi si deduce che parte, se non tutti, degli utili sono stati utilizzati per coprire il costo del servizio rifiuti, ma gli introiti totali della discarica sono stati certamente molti di più, nell’arco dell’intera vita della stessa. Vogliamo conoscere la verità, i cittadini devono sapere dove sono finiti i soldi derivanti da questo impianto, che avrebbero dovuto essere utilizzati per opere e servizi utili alla collettività, a compensazione dei disagi provocati dall’ingombrante presenza dello stesso nel territorio comunale».
Ma ciò che è più grave - continua la nota della maggioranza - è che la discarica «da grande risorsa è poi diventata un debito, a causa della mala gestione dei ricavi della stessa». Infatti, nemmeno con l’entrata in vigore del decreto legislativo 36/2003, che prevede che le entrate derivanti dalla gestione delle discariche debbano essere obbligatoriamente accantonate per la gestione post mortem delle stesse, «da una parte la partecipata e dall’altra le varie amministrazioni succedutesi hanno mai pensato di accantonare la cifra necessaria, continuando invece ad utilizzarne gli introiti per fare bella figura con i cittadini e dimostrando, contemporaneamente, totale incapacità nel coprire o limitare i costi del servizio rifiuti». Come se ciò non bastasse - sono sempre i consiglieri del M5S a parlare - «sono anche riuscite ad accumulare ulteriori debiti nei confronti della partecipata.
Tanto che nel 2013 l’amministrazione Casson-PD si è vista obbligata a confezionare un maxi accordo con Veritas, che quantifica l’intero debito con la stessa in 17.2 milioni, tra costi per la discarica e debiti sulla gestione del servizio rifiuti, da spalmare in 31 "comode" rate annuali da 550mila euro». Il tutto, scrivono i grillini, «senza approfondire la veridicità dei conti presentati da Veritas né, tantomeno, accertare colpe o responsabilità delle precedenti amministrazioni». Ora il gruppo consiliare ha chiesto alla giunta di accertare, tramite una perizia, la consistenza del debito stabilito nel 2013 e la conformità di quanto accumulato dal 2003 in avanti come fondo per la gestione post mortem della discarica, che lo stesso accordo del 2013 sancisce come nettamente insufficiente; riservandosi, comunque, la facoltà di segnalare il tutto alle autorità competenti. «Fino a che non sarà svolto tale accertamento - conclude il comunicato - il gruppo consiliare del M5S proporrà di annullare l’accordo del 2013, una vera e propria sanatoria degli errori delle precedenti amministrazioni e sta già verificando presso gli uffici competenti se vi sia la possibilità di sospendere l'applicazione della quota dello stesso nel piano finanziario Tari per il 2019».
Ma ciò che è più grave - continua la nota della maggioranza - è che la discarica «da grande risorsa è poi diventata un debito, a causa della mala gestione dei ricavi della stessa». Infatti, nemmeno con l’entrata in vigore del decreto legislativo 36/2003, che prevede che le entrate derivanti dalla gestione delle discariche debbano essere obbligatoriamente accantonate per la gestione post mortem delle stesse, «da una parte la partecipata e dall’altra le varie amministrazioni succedutesi hanno mai pensato di accantonare la cifra necessaria, continuando invece ad utilizzarne gli introiti per fare bella figura con i cittadini e dimostrando, contemporaneamente, totale incapacità nel coprire o limitare i costi del servizio rifiuti». Come se ciò non bastasse - sono sempre i consiglieri del M5S a parlare - «sono anche riuscite ad accumulare ulteriori debiti nei confronti della partecipata.
Tanto che nel 2013 l’amministrazione Casson-PD si è vista obbligata a confezionare un maxi accordo con Veritas, che quantifica l’intero debito con la stessa in 17.2 milioni, tra costi per la discarica e debiti sulla gestione del servizio rifiuti, da spalmare in 31 "comode" rate annuali da 550mila euro». Il tutto, scrivono i grillini, «senza approfondire la veridicità dei conti presentati da Veritas né, tantomeno, accertare colpe o responsabilità delle precedenti amministrazioni». Ora il gruppo consiliare ha chiesto alla giunta di accertare, tramite una perizia, la consistenza del debito stabilito nel 2013 e la conformità di quanto accumulato dal 2003 in avanti come fondo per la gestione post mortem della discarica, che lo stesso accordo del 2013 sancisce come nettamente insufficiente; riservandosi, comunque, la facoltà di segnalare il tutto alle autorità competenti. «Fino a che non sarà svolto tale accertamento - conclude il comunicato - il gruppo consiliare del M5S proporrà di annullare l’accordo del 2013, una vera e propria sanatoria degli errori delle precedenti amministrazioni e sta già verificando presso gli uffici competenti se vi sia la possibilità di sospendere l'applicazione della quota dello stesso nel piano finanziario Tari per il 2019».
SERVIZI SOCIALI: SONO IN PAGAMENTO I CONTRIBUTI REGIONALI PER L'IMPEGNATIVA DI CURA DOMICILIARE (ICD)
Il settore Servizi Sociali del Comune di Chioggia comunica che sono in pagamento i contributi regionali denominati Impegnativa di Cura Domiciliare (ICD) di tipo B e M, graduati in base al bisogno assistenziale, rispettivamente per il primo semestre 2018 e per il secondo trimestre 2018. La ICD è un contributo erogato dalla Regione del Veneto per l’assistenza delle persone non autosufficienti al proprio domicilio: serve ad acquistare direttamente prestazioni di supporto e assistenza nella vita quotidiana, ad integrazione delle attività di assistenza domiciliare dell’ULSS. Dalla ICD di tipo B (basso bisogno assistenziale, per un contributo di 120 euro al mese) sono interessate 436 famiglie, mentre con la ICD di tipo M -medio bisogno assistenziale, 400 euro al mese- sono incluse altre 85 famiglie, per un totale di 521 famiglie della città. Il contributo economico in liquidazione è di 390.303 euro. «Questi contributi regionali – spiega l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero – per quanto riguarda la procedura di valutazione e di liquidazione, sono seguiti dai servizi sociali comunali, in collaborazione con l'ULSS 3 Serenissima. Sono importanti aiuti economici diretti alle famiglie che accudiscono in casa i propri cari non
autosufficienti, anziani o disabili, sgravando così le strutture sanitarie e le case di riposo da ricoveri e degenze, che aggraverebbero ancor di più la spesa sanitaria e permettendo, inoltre, alle persone in difficoltà di rimanere tra le mura domestiche, in un ambiente familiare. Il Comune di Chioggia è il settimo comune del Veneto in ordine alle domande presentate e alle somme dedicate all'intervento».
PONTI SU BRENTA E ADIGE, DA OTTOBRE L'ANAS AL LAVORO ANCHE DI NOTTE PER RIFARE LE SOLETTE
Si è riunita ieri la IV commissione consiliare, che si occupa di infrastrutture e trasporti, con la manutenzione della strada Romea all’ordine del giorno. Alla seduta ha partecipato anche l’ingegnere Umberto Vassallo dell’ANAS, che ha annunciato lavori ai ponti sul Brenta e sull’Adige a partire da ottobre: le maestranze opereranno anche di notte per rifare le solette sottostanti alle strutture, risalenti agli anni Sessanta. Allo scopo di ridurre gli inevitabili disagi si procederà su metà carreggiata per volta, istituendo il senso unico alternato. La sistemazione del ponte sul Brenta dovrebbe durare 6 mesi, 4 mesi per quello sull’Adige; l’appalto è già stato attribuito quindi non dovrebbero esservi intoppi di sorta, maltempo permettendo. Previsti lavori anche al ponte di Porto Levante. Si tratta di opere necessarie e segnalate dagli stessi utenti, che dopo la tragedia di Genova sono diventati vieppiù attenti allo sporgimento di ferro arrugginito dai piloni, per l’usura del tempo, dell’umidità e soprattutto del traffico pesante.
giovedì 20 settembre 2018
DEPOSITO DI GPL, RINVIATA AL 25 OTTOBRE LA DISCUSSIONE DEL RICORSO IN APPELLO DEL COMUNE. A OTTOBRE ANCHE I TAVOLI TECNICI
La discussione delle istanze cautelari del Comune di Chioggia, relative al deposito di gpl in via di ultimazione a Val da Rio si terranno il 25 ottobre avanti il Consiglio di Stato a Roma. Lo ha comunicato al sindaco l'avvocatura civica, dopo l'udienza preliminare tenutasi stamane nella Capitale: «Anche il WWF ha presentato un ricorso alla sentenza del TAR del Veneto», dice Alessandro Ferro, che ha convocato per la seconda settimana di ottobre un tavolo tecnico sulla sicurezza dell'area coinvolta, invitando la Regione, la Città Metropolitana, la Capitaneria di Porto, l'Autorità di Sistema Portuale dell'Alto Adriatico e i Vigili del Fuoco. Il tema sarà l'operatività del Porto di Chioggia in ragione
dell'esercizio del deposito di gpl, in particolare la verifica delle condizioni di transito in sicurezza delle navi gasiere all'interno dell'area portuale.
«Questo incontro è necessario per condividere le reciproche vedute sulla gestione della sicurezza del Porto di Chioggia – continua il sindaco – in prospettiva di una possibile entrata in esercizio del deposito e pertanto dell'ingresso in porto delle navi gasiere». Continua il vicesindaco Marco Veronese: «Il Porto di Chioggia si caratterizza per una stretta vicinanza del canale navigabile al centro cittadino ed a zone densamente popolate. Inoltre nella storia si ricordano già incidenti, anche di una certa entità, causati da manovre errate delle navi. In questo incontro di ottobre verrà discussa in particolare la determina dirigenziale n. 333/2015 della Città Metropolitana di Venezia a mezzo della quale l'ente dichiarava la non assoggettabilità dell'impianto di deposito di gpl a procedura di valutazione impatto ambientale (V.I.A.) condizionandola “all'approvazione da parte delle autorità competente delle necessarie varianti conseguenti all'introduzione del traffico di navi gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto, emergenti dal piano di sicurezza”.
Da questo incontro verrà prodotto un opportuno documento da trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui verrà indicato se la variante conseguente all'introduzione del traffico di navi gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto è, in diversi termini, la variante al piano regolatore portuale. Se così verrà riscontrato, la variante si collocherebbe in un momento precedente all'introduzione del nuovo traffico e sarebbe un tema molto più vasto in termini di sicurezza. Non riguarderebbe più solo la sicurezza dei trasporti via mare collegati al gestore dell'impianto, ma i rischi per tutta l'area anche a terra, dai piazzali alle altre navi e attività presenti nel porto. Inoltre il procedimento di modifica del piano regolatore portuale, come sottolinea anche la Capitaneria del Porto di Chioggia, non è mai stato avviato. Una volta preso visione del documento prodotto dall'incontro – conclude il vicesindaco Veronese - ci aspettiamo che il Ministero convochi una conferenza di servizi o un nuovo tavolo tecnico a Roma. Ribadiamo che la partita è ancora aperta».
«Questo incontro è necessario per condividere le reciproche vedute sulla gestione della sicurezza del Porto di Chioggia – continua il sindaco – in prospettiva di una possibile entrata in esercizio del deposito e pertanto dell'ingresso in porto delle navi gasiere». Continua il vicesindaco Marco Veronese: «Il Porto di Chioggia si caratterizza per una stretta vicinanza del canale navigabile al centro cittadino ed a zone densamente popolate. Inoltre nella storia si ricordano già incidenti, anche di una certa entità, causati da manovre errate delle navi. In questo incontro di ottobre verrà discussa in particolare la determina dirigenziale n. 333/2015 della Città Metropolitana di Venezia a mezzo della quale l'ente dichiarava la non assoggettabilità dell'impianto di deposito di gpl a procedura di valutazione impatto ambientale (V.I.A.) condizionandola “all'approvazione da parte delle autorità competente delle necessarie varianti conseguenti all'introduzione del traffico di navi gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto, emergenti dal piano di sicurezza”.
Da questo incontro verrà prodotto un opportuno documento da trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui verrà indicato se la variante conseguente all'introduzione del traffico di navi gasiere alla struttura organizzativa e gestionale del porto è, in diversi termini, la variante al piano regolatore portuale. Se così verrà riscontrato, la variante si collocherebbe in un momento precedente all'introduzione del nuovo traffico e sarebbe un tema molto più vasto in termini di sicurezza. Non riguarderebbe più solo la sicurezza dei trasporti via mare collegati al gestore dell'impianto, ma i rischi per tutta l'area anche a terra, dai piazzali alle altre navi e attività presenti nel porto. Inoltre il procedimento di modifica del piano regolatore portuale, come sottolinea anche la Capitaneria del Porto di Chioggia, non è mai stato avviato. Una volta preso visione del documento prodotto dall'incontro – conclude il vicesindaco Veronese - ci aspettiamo che il Ministero convochi una conferenza di servizi o un nuovo tavolo tecnico a Roma. Ribadiamo che la partita è ancora aperta».
TURISMO, MONTANARIELLO (PD): "LA NEOASSESSORA PENZO RIFERISCA IN AULA DELLO STATO DI COSE IN SENO ALL'O.G.D."
Il recente cambio della guardia ai vertici dell'assessorato al Turismo, con la delega passata da Angela d'Este a Isabella Penzo, non fa stare tranquillo il consigliere comunale del PD Jonatan Montanariello quanto allo stato dell'arte nell'OGD, la cabina di regia per il settore. «Cambia l’assessore ma non lo sorti della nostra programmazione turistica», esordisce l'esponente democratico. «Nonostante ci sia la nuova assessora a detenere la delega al turismo, non mi sembra che ci sia stata una presa di posizione chiara su quelle che dovranno essere la programmazione e la gestione della promozione d’accoglienza turistica. Mi lascia perplesso leggere che a suo giudizio per rilanciare la città serva un grande evento come un concerto, vuol dire che intere categorie potevano fare a meno di fare tutta la promozione del caso e limitarsi ad organizzare un grande concerto. Magari in diga, perché no».
Montanariello si sarebbe aspettato invece «dichiarazioni importanti quanto all’organismo di gestione, o -ancora meglio- che l’assessora avesse preso di petto l'OGD stessa: l’ultima volta che abbiamo avuto notizie di questo importante strumento eravamo rimasti ad una situazione di guerre interne tra le varie categorie, poca chiarezza sui bilanci visto che in aula -nonostante le due commissioni fatte non è mai venuto nessuno a spiegarceli- con assenze imbarazzanti per usare le parole dell'ex assessora, una situazione di caos relativa a quella che doveva essere la regia, ed una lite stile baruffe chiozzotte avvenuta tra il sindaco Ferro e l’assessora d’Este, in aula durante la discussione di un ordine del giorno presentato dal sottoscritto». Il membro dell'opposizione si chiede «cosa aspetta l’assessora a venire a dirci a oggi in che situazione è messo quell’importante strumento, che non pochi soldi costa alla amministrazione e alla collettività, magari con idee chiare su cosa fare adesso che finiranno i tre anni di sperimentazione legati ad un cofinanziamento del Comune». Montanariello ha preparato un’interrogazione in tema, in modo da cercare di capire cosa intende fare la nuova titolare del referato, «visto che a parte parlare di concerti e ricercare l’unità, non abbiamo capito ancora in azioni concrete cosa abbia fatto. L’assessora Penzo faccia i fatti, e venga in aula a dirci come stanno le cose, invece di fare i grandi proclami sulla stampa, perché di assessori così siamo pieni e non ne serviva un altro».
Montanariello si sarebbe aspettato invece «dichiarazioni importanti quanto all’organismo di gestione, o -ancora meglio- che l’assessora avesse preso di petto l'OGD stessa: l’ultima volta che abbiamo avuto notizie di questo importante strumento eravamo rimasti ad una situazione di guerre interne tra le varie categorie, poca chiarezza sui bilanci visto che in aula -nonostante le due commissioni fatte non è mai venuto nessuno a spiegarceli- con assenze imbarazzanti per usare le parole dell'ex assessora, una situazione di caos relativa a quella che doveva essere la regia, ed una lite stile baruffe chiozzotte avvenuta tra il sindaco Ferro e l’assessora d’Este, in aula durante la discussione di un ordine del giorno presentato dal sottoscritto». Il membro dell'opposizione si chiede «cosa aspetta l’assessora a venire a dirci a oggi in che situazione è messo quell’importante strumento, che non pochi soldi costa alla amministrazione e alla collettività, magari con idee chiare su cosa fare adesso che finiranno i tre anni di sperimentazione legati ad un cofinanziamento del Comune». Montanariello ha preparato un’interrogazione in tema, in modo da cercare di capire cosa intende fare la nuova titolare del referato, «visto che a parte parlare di concerti e ricercare l’unità, non abbiamo capito ancora in azioni concrete cosa abbia fatto. L’assessora Penzo faccia i fatti, e venga in aula a dirci come stanno le cose, invece di fare i grandi proclami sulla stampa, perché di assessori così siamo pieni e non ne serviva un altro».
mercoledì 19 settembre 2018
APRE LO SPORTELLO FAMIGLIA A PALAZZO MOROSINI, PER UNA PIENA INFORMAZIONE QUANTO AI SERVIZI SOCIALI EROGATI DAL COMUNE
Il settore Servizi Sociali del Comune di Chioggia ha ottenuto un finanziamento regionale (ex decreto giuntale 1247/2016) per l'attivazione in via sperimentale di uno sportello famiglia. A seguito di gara d'appalto, il progetto è stato affidato alla cooperativa L'Approdo di
Chioggia: da inizio settembre le attività dello sportello famiglia si svolgono all'interno della sede dei Servizi Sociali a palazzo Morosini, in corso del Popolo 1327. Si tratta di un front-office per agevolare l’accesso dei cittadini ai servizi sociali mediante l’informazione, l’orientamento e la consulenza in tema. Lo sportello famiglia dà indicazioni quanto ai contributi e agevolazioni economiche nazionali e regionali per le famiglie; le opportunità, i servizi e le risorse che il territorio offre ai singoli cittadini, dai minori agli anziani.
«Invito i cittadini a usufruire di questo sportello – spiega l'assessore Luciano Frizziero – perché molte volte non si conoscono i servizi che il Comune mette a disposizione nei vari ambiti. È in collegamento con il settore Servizi Sociali, con l’obiettivo di garantire il diritto all’informazione e all’accesso alla rete dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-sanitarie. Un cittadino, ad esempio, potrebbe avere bisogno di sapere quali sono le associazioni presenti nel territorio, oppure una famiglia il modo di richiedere i contributi per i libri scolastici, o una donna a chi si può rivolgere per avere un aiuto in casi di violenza. Qui si offrono informazioni sociali personalizzate e legate ai bisogni espressi dal singolo cittadino». Lo sportello è aperto al pubblico nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12, e-mail sportellofamiglia@chioggia.org
«Invito i cittadini a usufruire di questo sportello – spiega l'assessore Luciano Frizziero – perché molte volte non si conoscono i servizi che il Comune mette a disposizione nei vari ambiti. È in collegamento con il settore Servizi Sociali, con l’obiettivo di garantire il diritto all’informazione e all’accesso alla rete dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-sanitarie. Un cittadino, ad esempio, potrebbe avere bisogno di sapere quali sono le associazioni presenti nel territorio, oppure una famiglia il modo di richiedere i contributi per i libri scolastici, o una donna a chi si può rivolgere per avere un aiuto in casi di violenza. Qui si offrono informazioni sociali personalizzate e legate ai bisogni espressi dal singolo cittadino». Lo sportello è aperto al pubblico nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12, e-mail sportellofamiglia@chioggia.org
martedì 18 settembre 2018
UN ORDINE DEL GIORNO DEL MOVIMENTO 5 STELLE PER ELIMINARE DALLA CITTÀ LA VENDITA DI ARTICOLI IN PLASTICA USA E GETTA NON BIODEGRADABILI
Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno (prima firmataria Ilaria Lunardi) che impegna il sindaco ad emettere un'ordinanza in grado di vietare in tutto il territorio comunale l'uso e la vendita di articoli in plastica usa e getta (posate, piatti, bicchieri e sacchetti), sostituendoli con prodotti in materiale compostabile e biodegradabile. La mozione verrà discussa alla prossima seduta del consiglio comunale. «Il 9 agosto - ricorda Lunardi - è approdata a Chioggia la Goletta Verde di Legambiente, e con l’occasione sono stati sviscerati alcuni dati sconcertanti per quanto riguarda i rifiuti di plastica presenti in mare. Oggetti che, nella stragrande maggioranza dei casi, vengono utilizzati solamente una volta per poi inquinare per centinaia di anni. Molti comuni come Lampedusa, Pantelleria e le isole Tremiti hanno voluto dare un segnale forte rendendo il proprio territorio "plastic free", e credo che Chioggia sia la località perfetta per proseguire con questa iniziativa virtuosa, dato che vive di pesca e turismo balneare. Inoltre, già a partire dal 2014 in collaborazione con ISPRA, la città è stata pioniera della raccolta di plastica in mare». Continua la consigliera di maggioranza: «Assieme ad altri consiglieri partecipiamo spesso ad eventi di raccolta rifiuti, e ci rendiamo sempre più conto che se non esistessero articoli usa e getta il territorio sarebbe molto più pulito e con un migliore ecosistema. Credo fortemente in quest'ordine del giorno e spero che tutto il consiglio si esprima favorevolmente affinché Chioggia sia all’avanguardia nella lotta ai rifiuti spiaggiati. Sul tema il M5S è impegnato anche a livello regionale:
«Sto verificando se si possono apportare miglioramenti alla legge regionale n.25 dell'11 novembre 2011 - conclude Erika Baldin - che dà contributi a sostegno dell’uso di stoviglie riutilizzabili nelle mense e nelle sagre. In Veneto si può e si deve fare meglio, con un equo utilizzo di incentivi e di divieti nei contesti in cui la Regione è competente».
domenica 16 settembre 2018
ROMEA E NUOVA FERROVIA, AI PRIMI DI OTTOBRE IL COMITATO INCONTRERÀ L'ASSESSORA REGIONALE DE BERTI
La strada Romea continua a essere teatro di incidenti stradali, alcuni anche con vittime, oltre a intasamenti e polemiche per l’ubicazione dei prossimi autovelox. Da tempo si discute di modifiche al suo tracciato, che possibilmente escludano dal traffico pesante le frazioni a sud e a nord del Comune di Chioggia: oltre al raddoppio ipotizzato dallo studio urbanistico Sinergo, l’ANAS valuta una variante a est che andrebbe a sventrare il Bosco Nordio, circostanza inammissibile per l’amministrazione comunale e per i chioggiotti.
Per parlare di nuova Romea e anche dello sviluppo di una ferrovia verso Piove di Sacco, nei primi giorni di ottobre il comitato che invoca una legge regionale speciale per Chioggia -presieduto dall’avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina- incontrerà l’assessora regionale alle infrastrutture Elisa de Berti, nella sede veneziana di palazzo Balbi. L’incontro è stato chiesto per dibattere l’idea di convocare una conferenza di servizi istruttoria ad uno studio di fattibilità nel rapporto costi/benefici delle varie ipotesi in campo in tema di collegamenti stradali e ferroviari. La delegazione che si recherà alla Regione sarà quanto più rappresentativa del territorio, delle associazioni di categoria e dell’amministrazione comunale, afferma l’avvocato Gioachina.
Per parlare di nuova Romea e anche dello sviluppo di una ferrovia verso Piove di Sacco, nei primi giorni di ottobre il comitato che invoca una legge regionale speciale per Chioggia -presieduto dall’avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina- incontrerà l’assessora regionale alle infrastrutture Elisa de Berti, nella sede veneziana di palazzo Balbi. L’incontro è stato chiesto per dibattere l’idea di convocare una conferenza di servizi istruttoria ad uno studio di fattibilità nel rapporto costi/benefici delle varie ipotesi in campo in tema di collegamenti stradali e ferroviari. La delegazione che si recherà alla Regione sarà quanto più rappresentativa del territorio, delle associazioni di categoria e dell’amministrazione comunale, afferma l’avvocato Gioachina.
venerdì 14 settembre 2018
IL COMUNE DI CHIOGGIA ADERISCE AL REDDITO D'INCLUSIONE SOCIALE: 28MILA EURO DALLA REGIONE PER IL REINSERIMENTO RETRIBUITO NEL VOLONTARIATO
Il Comune di Chioggia, attraverso una delibera di giunta, ha aderito al progetto regionale per il Reddito di Inclusione Attiva (RIA), strumento che privilegia l'utilizzo di interventi di natura economica associati a percorsi di aiuto e progetti individuali di recupero dei livelli di autonomia nelle persone in carico ai Servizi Sociali del Comune. Nella circostanza, la giunta ha approvato il protocollo d'intesa che sarà sottoposto alle associazioni di volontariato, laiche e religiose, che aderiranno all'inserimento di soggetti marginalizzati in attività di volontariato, tramite il riconoscimento di un beneficio mensile tra 150 e 300 euro, valorizzando l'impegno dimostrato. Nelle intenzioni, il RIA dovrebbe fornire risposte che tengano conto dei diversi bisogni e delle diverse potenzialità, verso la ricerca di un reinserimento sociale. In questo si innesta la promozione del coinvolgimento attivo dei cittadini in difficoltà, premiato da un riconoscimento economico condizionato all'impegno per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Il modello utilizzato sarà quello del progetto “Mi associo”, strumento ormai consolidato nei Comuni di Venezia, Cavallino-Treporti, Marcon e Quarto d’Altino, grazie al quale queste persone vengono coinvolte in attività di volontariato da associazioni, enti religiosi e parrocchie. Lo scorso dicembre la Regione ha assegnato ai Comuni della Città Metropolitana di Venezia un finanziamento complessivo di 270mila euro, da ripartire fra tutti gli aderenti in proporzione ai residenti: Chioggia riceve quindi poco più di 28mila euro.
L'UNIONE EUROPEA TRA FONDI E PROSPETTIVE: INIZIATIVA QUESTA SERA DELL'ASSOCIAZIONE FUTURA COL PARTITO DEMOCRATICO
Questa sera dalle ore 21, nelle sale del Park Hotel in lungomare Adriatico a Sottomarina, l’associazione Futura ha organizzato una iniziativa politica per parlare dell’Unione Europea, fra opportunità e prospettive, in vista delle elezioni continentali del prossimo anno. Dopo l’introduzione della consigliera comunale Barbara Penzo, la parola al capogruppo regionale del PD Stefano Fracasso che conferirà a proposito dei fondi europei e del loro futuro dopo il 2020. Quindi gli interventi dell’europarlamentare democratica Cécile Kyenge, di Pierantonio Belcaro (presidente veneziano del Movimento Federalista Europeo) e della segretaria dei giovani federalisti metropolitani Marta Pellizzaro.
INTRUSIONI INDEBITE IN MUNICIPIO, LA SEGRETARIA GENERALE FA CHIUDERE LE PORTE CENTRALI EXTRA ORARIO: MULTATA DALLO SPISAL
Nei giorni scorsi la segretaria generale del Comune di Chioggia, Michela Targa, è stata sanzionata dopo un sopralluogo dello SPISAL, il servizio della ULSS 3 per la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro. In seguito a reiterati episodi di intrusioni indebite nei locali del municipio durante le sedute di consiglio o commissione, con annessi furti alle macchinette del caffè e ai distributori automatici, nonché sporcizia lasciata nei bagni, la dottoressa Targa aveva dato disposizione di modificare gli orari di apertura del palazzo, attraverso la chiusura delle porte centrali in corso del Popolo una volta terminato l’orario corrente degli uffici. La segnalazione di un sindacato dei dipendenti comunali ha portato al riscontro dell’inadempimento alle norme di sicurezza, dal momento che le vie di fuga non possono essere chiuse se non da maniglioni antipanico che consentano l’apertura dall’interno. In attesa di un intervento strutturale di adeguamento della sede, resta da capire come altrimenti tutelare il palazzo da intrusioni sgradite.
mercoledì 12 settembre 2018
IL COMUNE CERCA UN NUOVO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'IPAB "CASSON"
A seguito delle dimissioni, avvenute in data 27 agosto, dal consiglio di amministrazione dell'IPAB “Felice Federico Casson” del consigliere Luciano Frizziero che ha accettato in seguito l'incarico di assessore alle Politiche Sociali, Casa e Personale del Comune di Chioggia, l'amministrazione comunale provvede alla surroga di un membro del consiglio di amministrazione del Centro Servizi Anziani di Chioggia, tramite la pubblicazione di un avviso per l'acquisizione delle manifestazioni di interesse alla nomina. Gli interessati in possesso dei requisiti di esperienza, competenza ed attitudine professionale, nonché dei requisiti di eleggibilità e compatibilità stabiliti dalla normativa vigente in materia, sono invitati a comunicare per iscritto la propria disponibilità mediante domanda, corredata da curriculum vitae, che riporti in analitico anche tutti gli incarichi ricoperti al momento della domanda e tutti gli incarichi ricoperti in passato per società, enti, aziende ed istituzioni. La domanda deve pervenire entro e non oltre le ore 12 del 27 settembre 2018, direttamente all’ufficio Protocollo del Comune di Chioggia, Corso del Popolo 1193, 30015 Chioggia (Venezia) o mediante l’utilizzo di posta certificata personale all’indirizzo pec: chioggia@pec.chioggia.org
lunedì 10 settembre 2018
GIORGIO BELLEMO (ASCOT): "UN CONCORSO DI IDEE PER LA ZONA REDUCI? SIGNIFICA NON AVERE IDEE"
Non le manda a dire Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, di ritorno dal G20 delle spiagge tenutosi nei giorni scorsi a Bibione. «Il sindaco di San Michele al Tagliamento ha avuto una intuizione fantastica», dice Bellemo a Chioggia Azzurra, mostrando di apprezzare l'iniziativa nonostante la voce fuori dal coro. «Sei tavoli tematici importantissimi, Bolkenstein, finanziamenti, sostenibilità, destagionalizzazione. Il secondo giorno è stato quello di vero lavoro, il terzo solo una passerella da mostra del cinema, anche con due sottosegretari. Dopo le dichiarazioni finali, però, si torna a Chioggia...». E qui è tutto come sempre, o così appare: «Qui succede che si sia tenuta sulla graticola l'OGD per due anni allo scopo di renderla inclusiva di tutte le categorie, ma se alla fine non si fa quello che alcune categorie vogliono queste se ne escono e l'OGD si sfalda. Pochissima accessibilità e inclusività vera, con iniziative e spazio ai kayak. Piste ciclabili inesistenti, diventano un safari cross per chi si cimenta, anche a rischio della salute. Senza pensare ai disabili. Se metti un ombrellone troppo vicino allo steccato sei multato, ma non lo sei se lo piazzi nella “zona franca” della battigia. I ripascimenti a macchia di leopardo», per obbedire alle pulsioni dei singoli.
Le perplessità degli operatori balneari volgono verso l'amministrazione: «Deve capire l'evoluzione culturale e normativa del turismo, vedi il caso della ruota panoramica. Vanno armonizzate le regole. Questa giunta dopo 2 anni e mezzo non ha bloccato la pessima edilizia “sovietica” in sviluppo a Sottomarina, ma ha forse prodotto qualcosa per il turismo? Si è resa conto che qualcosa è cambiato nelle dinamiche della richiesta? Bisogna pensare ad altre forme di ricettività, come ad esempio i condhotel, con cambi d'uso alle strutture che chiudono. Non serve farsi le foto assieme ai convegni, se come ai matrimoni fioccano ipocrisie. Un concorso di idee per la zona Reduci? Vuol dire non avere idee. Le associazioni hanno fatto proposte, partano da quelle e rispondano». Insomma, il presidente di Ascot vede staticità e non si chiama fuori: «Sicuramente è anche colpa mia», ma si ha come l'impressione che sia sarcastico.
Le perplessità degli operatori balneari volgono verso l'amministrazione: «Deve capire l'evoluzione culturale e normativa del turismo, vedi il caso della ruota panoramica. Vanno armonizzate le regole. Questa giunta dopo 2 anni e mezzo non ha bloccato la pessima edilizia “sovietica” in sviluppo a Sottomarina, ma ha forse prodotto qualcosa per il turismo? Si è resa conto che qualcosa è cambiato nelle dinamiche della richiesta? Bisogna pensare ad altre forme di ricettività, come ad esempio i condhotel, con cambi d'uso alle strutture che chiudono. Non serve farsi le foto assieme ai convegni, se come ai matrimoni fioccano ipocrisie. Un concorso di idee per la zona Reduci? Vuol dire non avere idee. Le associazioni hanno fatto proposte, partano da quelle e rispondano». Insomma, il presidente di Ascot vede staticità e non si chiama fuori: «Sicuramente è anche colpa mia», ma si ha come l'impressione che sia sarcastico.
sabato 8 settembre 2018
CONCLUSO IL G20 DELLE SPIAGGE A BIBIONE: IL BILANCIO DEL COMUNE DI CHIOGGIA
È terminato ieri pomeriggio a Bibione il primo summit delle spiagge in Italia. Il confronto, che ha coinvolto le prime 20 località balneari per numero di presenze l'anno (tra cui Chioggia, che si piazza al 17° posto con 1.3 milioni), ha visto la partecipazione degli amministratori locali e dei tecnici comunali, e di esperti in campi quali la gestione ambientale,
finanziamenti e risorse, gestione delle spiagge e servizi, per tracciare insieme le linee guida e gli scenari futuri in tema di sostenibilità, innovazione e progettazione strategica delle spiagge italiane.
«Ieri tutti i sindaci presenti hanno firmato un documento di intenti per la realizzazione di un coordinamento permanente tra le spiagge del G20 – spiega il primo cittadino clodiense Alessandro Ferro – con il quale ci impegniamo a creare un tavolo permanente tra le 20 località aderenti, utile a individuare progettualità valide per il Piano strategico di Sviluppo del Turismo, che coinvolgano soggetti pubblici e privati. Mi unisco ai ringraziamenti al sindaco Pasqualino Codognotto e al Comune di San Michele al Tagliamento per aver ideato e realizzato questo G20 e già nelle prossime settimane ci daremo appuntamento per iniziare a programmare l'attività futura, in vista della prossima edizione del summit a Castiglione della Pescaia e delle tante battaglie che ci aspettano, in primis sulla direttiva Bolkestein e sul tema della viabilità».
Assieme al sindaco Ferro e ad alcuni tecnici comunali, alla tre giorni di Bibione hanno partecipato anche il vicesindaco Marco Veronese, che ha seguito i tavoli relativi all'erosione delle spiagge, alle certificazioni ambientali e ai cambiamenti climatici, mentre l'assessore Daniele Stecco si è confrontato sui temi della mobilità, urbanistica, valorizzazione del territorio e management della destinazione. I problemi emersi - come hanno sottolineato anche gli imprenditori del settore turistico di Chioggia e Sottomarina presenti - sono comuni a quasi tutte le località: concessioni balneari in scadenza a fine 2020, erosione delle spiagge, congestione del traffico, sviluppo urbanistico senza una pianificazione adeguata solo per citarne alcuni. Positivo che lo scambio di idee e di esperienze con docenti e colleghi di vari ambiti ha portato ad un reciproco accrescimento verso una pianificazione futura condivisa, sia politica che imprenditoriale.
«Ieri tutti i sindaci presenti hanno firmato un documento di intenti per la realizzazione di un coordinamento permanente tra le spiagge del G20 – spiega il primo cittadino clodiense Alessandro Ferro – con il quale ci impegniamo a creare un tavolo permanente tra le 20 località aderenti, utile a individuare progettualità valide per il Piano strategico di Sviluppo del Turismo, che coinvolgano soggetti pubblici e privati. Mi unisco ai ringraziamenti al sindaco Pasqualino Codognotto e al Comune di San Michele al Tagliamento per aver ideato e realizzato questo G20 e già nelle prossime settimane ci daremo appuntamento per iniziare a programmare l'attività futura, in vista della prossima edizione del summit a Castiglione della Pescaia e delle tante battaglie che ci aspettano, in primis sulla direttiva Bolkestein e sul tema della viabilità».
Assieme al sindaco Ferro e ad alcuni tecnici comunali, alla tre giorni di Bibione hanno partecipato anche il vicesindaco Marco Veronese, che ha seguito i tavoli relativi all'erosione delle spiagge, alle certificazioni ambientali e ai cambiamenti climatici, mentre l'assessore Daniele Stecco si è confrontato sui temi della mobilità, urbanistica, valorizzazione del territorio e management della destinazione. I problemi emersi - come hanno sottolineato anche gli imprenditori del settore turistico di Chioggia e Sottomarina presenti - sono comuni a quasi tutte le località: concessioni balneari in scadenza a fine 2020, erosione delle spiagge, congestione del traffico, sviluppo urbanistico senza una pianificazione adeguata solo per citarne alcuni. Positivo che lo scambio di idee e di esperienze con docenti e colleghi di vari ambiti ha portato ad un reciproco accrescimento verso una pianificazione futura condivisa, sia politica che imprenditoriale.
CABINA ELETTRICA IN CALLE MANFREDI, ANCORA INCERTA LA DATA DEL TRASLOCO. E L'IMPRESA AGISCE UN NUOVO RICORSO
Non è ancora conclusa la telenovela della cabina elettrica di E-distribuzione sita in calle Manfredi che dopo due sentenze dev'essere spostata, probabilmente in un locale attiguo alla Loggia dei Bandi, l'attuale sede del comando della polizia locale in corso del Popolo. L'impresa infatti ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, ma non vi è ancora una data per il trasferimento della struttura e della persona che la gestisce. Il comando della polizia locale peraltro dovrebbe trasferirsi all'isola Saloni dalla metà di questo mese. Tre erano stati i posti offerti a E-distribuzione, compreso il teatro Astra e l'ex scuola Principe Amedeo. La causa intentata da una famiglia, e poi vinta sia in primo grado che in appello, durava dal 2005 ed è costata circa 30mila euro di spese legali: la famiglia poi è stata risarcita, ma nel frattempo ha dovuto cambiare casa, dal momento che era costretta praticamente a vivere in metà appartamento e d'estate le pareti andavano a una temperatura di 40 gradi. Nella cabina era saltato anche un condensatore, rivelando la presenza di diossina.
giovedì 6 settembre 2018
ZAIA INCONTRA IL COMITATO NO GPL: LA REGIONE PRESENTERÀ NUOVI ELEMENTI AL CONSIGLIO DI STATO
A margine dell'inaugurazione delle gru di Bedeschi in Val da Rio, il presidente della giunta regionale Luca Zaia assieme ai responsabili dell'Avvocatura regionale ha incontrato una delegazione del comitato No Gpl. In tale circostanza, Zaia ha ufficializzato l'appoggio della Regione Veneto alla battaglia del comitato, annunciando l'adesione al ricorso in Consiglio di Stato: «Le nostre tesi collimano. La memoria preparata dalla Regione per l’udienza del 20 settembre conterrà nuovi elementi, rivolti a evidenziare le contraddizioni dell’autorizzazione (che emergono dalle rivalutazioni effettuate da parte di alcune entità statali) compatibili con il ritiro della concessione da parte delle autorità competenti».
Lo scambio di opinioni è stato giudicato positivo da Roberto Rossi, presidente del comitato: «C'è un impegno forte della Regione, che ha chiesto anche il rientro dei fondi europei utilizzati per la banchina, la quale non può avere un utilizzo esclusivo. Abbiamo colto l'occasione dell'inaugurazione dell'opera nell'area portuale, perché è quello si deve fare in Val da Rio: non il deposito di gpl, incompatibile anche con l'arrivo delle navi da crociera.
L'impianto dovrà andarsene da qua: “delocalizzazione” è il termine da usare, in aree in cui può essere realizzato per legge, non a 250 metri dalle abitazioni e a 20 metri dalle attività produttive. Anche una sola vita umana messa in pericolo vale il rischio di dover pagare dei danni all'impresa. Non c'è nemmeno l'autorizzazione all'entrata delle navi gasiere nel porto canale: il regolamento attuale lo vieta. Un imprenditore serio e corretto avrebbe dovuto valutare seriamente questi elementi prima di partire con investimenti del genere. Evidentemente a Socogas qualcuno aveva dato rassicurazioni».
Lo scambio di opinioni è stato giudicato positivo da Roberto Rossi, presidente del comitato: «C'è un impegno forte della Regione, che ha chiesto anche il rientro dei fondi europei utilizzati per la banchina, la quale non può avere un utilizzo esclusivo. Abbiamo colto l'occasione dell'inaugurazione dell'opera nell'area portuale, perché è quello si deve fare in Val da Rio: non il deposito di gpl, incompatibile anche con l'arrivo delle navi da crociera.
L'impianto dovrà andarsene da qua: “delocalizzazione” è il termine da usare, in aree in cui può essere realizzato per legge, non a 250 metri dalle abitazioni e a 20 metri dalle attività produttive. Anche una sola vita umana messa in pericolo vale il rischio di dover pagare dei danni all'impresa. Non c'è nemmeno l'autorizzazione all'entrata delle navi gasiere nel porto canale: il regolamento attuale lo vieta. Un imprenditore serio e corretto avrebbe dovuto valutare seriamente questi elementi prima di partire con investimenti del genere. Evidentemente a Socogas qualcuno aveva dato rassicurazioni».
martedì 4 settembre 2018
SINDACO E VICESINDACO OGGI A ROMA PER IL DEPOSITO DI GPL: "PRESTO UN TAVOLO TECNICO PER IL TRANSITO DELLE NAVI GASIERE"
Oggi pomeriggio il sindaco Alessandro Ferro e il vicesindaco Marco Veronese hanno avuto un incontro a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico (direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche) con il sottosegretario Andrea Cioffi e il deputato Davide Crippa. Oggetto dell'incontro, l'autorizzazione all'ampliamento del deposito costiero di prodotti energetici ad uso commerciale nel Comune di Chioggia, in località Val da Rio -zona produttiva D2- dell'impresa Costa Bioenergie, secondo il decreto interministeriale n. 17407 del 26 maggio 2015. Il sindaco commenta così l'incontro: «Tanto il sottosegretario Cioffi quanto l'onorevole Crippa, che ringrazio per averci accolto ed ascoltato, erano ben preparati quanto al costruendo deposito di gpl.
Ciò ha permesso fin da subito di entrare nel merito della discussione e nei dettagli tecnici per cercare una soluzione che possa scongiurare il completamento dell'opera. Tra le ipotesi messe sul tavolo possiamo rivelare solo che a breve ci sarà un ulteriore convocazione, o tavolo tecnico, per il piano di sicurezza relativo al transito delle navi gasiere. Per il resto abbiamo visto una piena disponibilità a sostenerci in questa battaglia, nella consapevolezza di scongiurare risarcimenti milionari». Conclude il vicesindaco Veronese: «Sono appena iniziati i tempi supplementari di questa battaglia finale e tutto può ancora succedere, non indietreggeremo di un solo centimetro. Il piano di sicurezza, il Piano Regolatore Portuale e la disponibilità della banchina permettono ancora di sperare nel blocco del deposito».
Ciò ha permesso fin da subito di entrare nel merito della discussione e nei dettagli tecnici per cercare una soluzione che possa scongiurare il completamento dell'opera. Tra le ipotesi messe sul tavolo possiamo rivelare solo che a breve ci sarà un ulteriore convocazione, o tavolo tecnico, per il piano di sicurezza relativo al transito delle navi gasiere. Per il resto abbiamo visto una piena disponibilità a sostenerci in questa battaglia, nella consapevolezza di scongiurare risarcimenti milionari». Conclude il vicesindaco Veronese: «Sono appena iniziati i tempi supplementari di questa battaglia finale e tutto può ancora succedere, non indietreggeremo di un solo centimetro. Il piano di sicurezza, il Piano Regolatore Portuale e la disponibilità della banchina permettono ancora di sperare nel blocco del deposito».
lunedì 3 settembre 2018
MERCOLEDÌ CONSIGLIO COMUNALE: TANTI GLI ORDINI DEL GIORNO PROMOSSI DALLE OPPOSIZIONI
Una seduta del consiglio comunale è stata convocata per mercoledì 5 settembre dalle ore 8.30 con un ricco ordine del giorno. Oltre all'ingresso sulla scena dei neoassessori Frizziero e Cavazzana, verranno infatti discusse numerose mozioni, presentate soprattutto dagli esponenti dell'opposizione: dalla scottante attuazione del federalismo demaniale in zona Reduci alle possibilità di sviluppo per l'isola Saloni, dall'ipotesi di una fermata di linea 11 all'isola dell'Unione fino alle misure prese per contrastare l'intrusione di individui non autorizzati nella casa di riposo Casson, infine le critiche per la gestione degli eventi estivi e dell'andamento dell'amministrazione mosse dal leghista Dolfin, dal democratico Montanariello e dal forzista Beniamino Boscolo. Dal canto suo, la maggioranza stellata presenterà l'istanza per completare la rete Natura 2000 nell'Adriatico, estendendola alle specie tursiope e tartaruga marina.
sabato 1 settembre 2018
TARI, BONFÀ (M5S): MODIFICHEREMO IL REGOLAMENTO AFFINCHÉ CHI NON PAGA LE TASSE COMUNALI DECADA DALLA CONCESSIONE
Il MoVimento 5 Stelle replica alle opposizioni -e segnatamente al leghista Marco Dolfin- riguardo la vertenza Tari. «Oltre alla delicatissima questione della copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità - dice Paolo Bonfà, capogruppo consiliare stellato - esiste un altro fattore che incide nei costi caricati nel piano finanziario Tari, del quale l’opposizione, tanto arrembante e compatta quando si tratta di gettar fango sull’operato dell’attuale amministrazione, non ha mai fatto menzione». Spiega Bonfà: «Per moltissimi anni, certamente dal 2008 in poi, ma probabilmente anche prima, le entrate derivanti dalle varie Tia, Tares e Tari non erano sufficienti a coprire i costi del servizio. Ma, anziché adeguare le aliquote per ottenere il bilancio tra entrate ed uscite, le diverse amministrazioni succedutesi hanno preferito utilizzare la marginalità della discarica, cioè il guadagno della stessa, per compensare gli aumenti. Scelta politica discutibile, soprattutto per la mancanza di visione futura della questione, visto che era ben chiaro a tutti che la nostra discarica avrebbero dovuto chiudere di lì a breve, ma, almeno all’apparenza, pur sempre una scelta politica a favore dei cittadini chioggiotti».
Continua l'esponente della maggioranza: «Se non che una legge, il decreto legislativo 36/2003, prevedeva che le entrate derivanti dalla gestione delle discariche dovessero essere obbligatoriamente accantonate per la gestione post mortem delle stesse, giusto provvedimento a salvaguardia dell’ambiente. Nel 2013 l’allora amministrazione Casson-PD ha confezionato un maxi accordo con Veritas che prevedeva di spalmare i costi non coperti dalle entrate degli anni precedenti, i costi degli interventi necessari sulla discarica e quelli per la sua gestione post mortem per un totale di 17.2 milioni di euro, sui piani finanziari dei successivi 31 anni, per un ammontare di circa 550mila euro all’anno. Così facendo ha sanato tutte le scelte politiche e gli eventuali errori gestionali fatti fino ad allora, scaricandone però completamente il peso sui cittadini per i successivi 31 anni». Aggiunge Paolo Bonfà: «Come se ciò non bastasse, è anche riuscita a trovare tra i meandri del risicato bilancio la modica somma di 2200mila euro per garantirsi la non applicazione dell’aumento di 550mila € all’anno fino al 2018, mettendosi così al riparo fino a dopo le elezioni del 2016. Peccato che poi, tra il 2015 e il 2016, è scoppiata la questione delle attività balneari che, da troppi anni, chiedevano giustamente di rivedere le aliquote applicate alle loro attività. Cosicché nel 2016 l’amministrazione ha dovuto comunque apportare un considerevole aumento alle tariffe a causa dell’aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità».
L’intero gruppo consiliare del M5S ora «pretende sia fatta completa chiarezza su tutta la questione da parte degli uffici ed organi competenti, e nel caso dovessero emergere situazioni di illegalità o illegittimità di atti, verranno prontamente informate le autorità competenti». Per quanto riguarda la questione impellente della copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità, il gruppo consiliare di maggioranza pensa che, «pur partendo da una posizione di ragione sulla non adeguatezza delle aliquote a loro applicate, gli utenti balneari siano poi passati ad una posizione di torto iniziando a non pagare. Se proprio erano convinti di non dover pagare la tariffa, in tutto o in parte, avrebbero comunque dovuto continuare a pagarla, facendo valere le proprie ragioni in sede giudiziaria anziché innescare un meccanismo contorto che ha come unica conseguenza l’aumento della tassa ai cittadini corretti. Per quanto possiamo, in parte, capire l’atteggiamento di forte protesta da parte di queste categorie, che per molti anni non sono state ascoltate dalle amministrazioni, sfociato nella provocazione della rivolta fiscale, non possiamo tuttavia continuare a tollerarlo».
Per questo il M5S invita le categorie a «rivedere profondamente il loro atteggiamento e a collaborare con l’amministrazione, che si sta impegnando da diverso tempo per trovare un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte. Nel caso ciò non dovesse accadere a breve, siamo pronti ad intraprendere e sollecitare qualsiasi azione necessaria a ripristinare la normalità. A tal fine abbiamo già presentato, a firma dell’intero gruppo, una proposta di modifica del regolamento delle attività balneari che prevede, tra le altre cose, la possibilità di far decadere la concessione per mancato pagamento delle tasse comunali, proposta che oggi sta attendendo il parere tecnico da parte degli uffici competenti. Restiamo comunque fiduciosi che non sarà necessario arrivare a tanto, e per questo siamo disponibili ad incontrare già da domani le categorie».
Continua l'esponente della maggioranza: «Se non che una legge, il decreto legislativo 36/2003, prevedeva che le entrate derivanti dalla gestione delle discariche dovessero essere obbligatoriamente accantonate per la gestione post mortem delle stesse, giusto provvedimento a salvaguardia dell’ambiente. Nel 2013 l’allora amministrazione Casson-PD ha confezionato un maxi accordo con Veritas che prevedeva di spalmare i costi non coperti dalle entrate degli anni precedenti, i costi degli interventi necessari sulla discarica e quelli per la sua gestione post mortem per un totale di 17.2 milioni di euro, sui piani finanziari dei successivi 31 anni, per un ammontare di circa 550mila euro all’anno. Così facendo ha sanato tutte le scelte politiche e gli eventuali errori gestionali fatti fino ad allora, scaricandone però completamente il peso sui cittadini per i successivi 31 anni». Aggiunge Paolo Bonfà: «Come se ciò non bastasse, è anche riuscita a trovare tra i meandri del risicato bilancio la modica somma di 2200mila euro per garantirsi la non applicazione dell’aumento di 550mila € all’anno fino al 2018, mettendosi così al riparo fino a dopo le elezioni del 2016. Peccato che poi, tra il 2015 e il 2016, è scoppiata la questione delle attività balneari che, da troppi anni, chiedevano giustamente di rivedere le aliquote applicate alle loro attività. Cosicché nel 2016 l’amministrazione ha dovuto comunque apportare un considerevole aumento alle tariffe a causa dell’aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità».
L’intero gruppo consiliare del M5S ora «pretende sia fatta completa chiarezza su tutta la questione da parte degli uffici ed organi competenti, e nel caso dovessero emergere situazioni di illegalità o illegittimità di atti, verranno prontamente informate le autorità competenti». Per quanto riguarda la questione impellente della copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità, il gruppo consiliare di maggioranza pensa che, «pur partendo da una posizione di ragione sulla non adeguatezza delle aliquote a loro applicate, gli utenti balneari siano poi passati ad una posizione di torto iniziando a non pagare. Se proprio erano convinti di non dover pagare la tariffa, in tutto o in parte, avrebbero comunque dovuto continuare a pagarla, facendo valere le proprie ragioni in sede giudiziaria anziché innescare un meccanismo contorto che ha come unica conseguenza l’aumento della tassa ai cittadini corretti. Per quanto possiamo, in parte, capire l’atteggiamento di forte protesta da parte di queste categorie, che per molti anni non sono state ascoltate dalle amministrazioni, sfociato nella provocazione della rivolta fiscale, non possiamo tuttavia continuare a tollerarlo».
Per questo il M5S invita le categorie a «rivedere profondamente il loro atteggiamento e a collaborare con l’amministrazione, che si sta impegnando da diverso tempo per trovare un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte. Nel caso ciò non dovesse accadere a breve, siamo pronti ad intraprendere e sollecitare qualsiasi azione necessaria a ripristinare la normalità. A tal fine abbiamo già presentato, a firma dell’intero gruppo, una proposta di modifica del regolamento delle attività balneari che prevede, tra le altre cose, la possibilità di far decadere la concessione per mancato pagamento delle tasse comunali, proposta che oggi sta attendendo il parere tecnico da parte degli uffici competenti. Restiamo comunque fiduciosi che non sarà necessario arrivare a tanto, e per questo siamo disponibili ad incontrare già da domani le categorie».