Nonostante sia il penultimo giorno dell'anno, l'assessora ai servizi sociali Patrizia Trapella è al suo posto per aiutare a risolvere la grana del trasferimento di circa trenta migranti dal Bragosso alla palazzina in via Gradenigo a Brondolo. Ieri ha incontrato i residenti del comitato, e assieme al vicesindaco Marco Veronese ha preso atto delle richieste di accesso all'immobile da parte dell'Ulss, per verifiche più approfondite nei particolari, anche se gli uffici finora hanno accertato che ogni aspetto è in regola: «Da pubblico ufficiale non mi accontento», dice Trapella che ha visionato lo stabile dall'esterno assieme agli abitanti della frazione.
«Ci metto cuore, anima, e faccia per garantire stabilità e sicurezza. Lo devo alla città, sono stata chiamata per questo, sento la responsabilità morale di aiutare il sindaco in questa faccenda», continua l'assessora riconoscendo le ragioni del comitato. Ci saranno ancora contatti con il prefetto a inizio anno, perché «può non avere presente come sono dislocate le abitazioni, quanti sono i residenti, la distanza fra gli immobili» dal momento che le residenze di alcuni membri del comitato sono praticamente adiacenti a quella in questione. Occorre tutelare -afferma Trapella- entrambe le parti in causa, tanto i richiedenti asilo affinché non vivano in condizioni igienico-sanitarie critiche, quanto i residenti stanziali. «L'amministrazione non può prendere la cosa alla leggera», conclude Trapella, pur consapevole che gli accordi tra i privati e la prefettura per accreditare i centri d'accoglienza straordinaria bypassano la potestà comunale.
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sabato 30 dicembre 2017
venerdì 29 dicembre 2017
TASSA DI SOGGIORNO, MONTANARIELLO CONTRO L'ASSESSORA AL TURISMO E L'OGD: "NON CONCERTANO"
Il consigliere comunale del PD Jonatan Montanariello interviene ancora in tema di tassa di soggiorno e critica l'assessora al turismo Angela d'Este. «Leggendo i quotidiani -esordisce l'esponente democratico- vedo altrove un continuo confronto fra le categorie e le amministrazioni comunali, per l’aumento della tassa di soggiorno. Cosa minimamente avvenuta a Chioggia. Nelle altre realtà balneari ci si confronta si discute anche riguardo alla destinazione dei proventi della tassa, in vista di un eventuale aumento. Purtroppo qui l’assessora al turismo non concerta l'aumento, non solo con la politica ma nemmeno con le associazioni delle imprese, e convoca gli operatori senza coinvolgerli quanto all'utilizzo degli introiti sia relativi all'anno in corso sia quelli futuri. Alla faccia del tanto sbandierato feeling con le categorie: se per l’amministrazione comunale il viaggio di nozze è finito, per loro molto probabilmente è già archiviato nell’album dei ricordi».
L’aumento della tassa di soggiorno è un provvedimento che secondo Montanariello riguarda la città a 360 gradi: «Va discusso soprattutto con la politica, che ha la responsabilità di approvarlo in virtù dei riscontri con gli operatori del settore». Il timore del consigliere è che «si consumasse tutto con un blitz magari un interno dell'OGD, un organo che non brilla nella gestione del turismo, composto da un pugno di persone spesso anche scettiche nell'aderirvi, e magari qualche operatore che -credendosi più furbo degli altri- avrà già pensato di chiedere come spendere i ricavi. Se così fosse, sarebbe molto scorretto per gli operatori in generale e per la città stessa», conclude.
L’aumento della tassa di soggiorno è un provvedimento che secondo Montanariello riguarda la città a 360 gradi: «Va discusso soprattutto con la politica, che ha la responsabilità di approvarlo in virtù dei riscontri con gli operatori del settore». Il timore del consigliere è che «si consumasse tutto con un blitz magari un interno dell'OGD, un organo che non brilla nella gestione del turismo, composto da un pugno di persone spesso anche scettiche nell'aderirvi, e magari qualche operatore che -credendosi più furbo degli altri- avrà già pensato di chiedere come spendere i ricavi. Se così fosse, sarebbe molto scorretto per gli operatori in generale e per la città stessa», conclude.
INCONTRO FRA COMUNE E ANAS: C'È L'IMPEGNO PER METTERE IN SICUREZZA L'INCROCIO DI STRADA MARGHERITA
L’amministrazione comunale di Chioggia ha incontrato l'ANAS, nella persona dell’ingegner Gabriella Manginelli, per trattare le questioni relativi al cambio di tracciato della strada 309 Romea. Da parte dell'ente è stata data conferma che sono ancora in fase di affidamento gli incarichi ai tecnici per la progettazione, e che questi saranno assegnati entro fine gennaio. «Abbiamo inoltre richiesto la presenza di un rappresentante di ANAS in una futura commissione consiliare sul progetto di ristrutturazione della Romea», ha detto l'assessora ai lavori pubblici Elga Messina. «Ci è stato risposto che saranno disponibili a presenziare quando ci sarà una progettazione più avanzata».
Il Comune ha inoltre chiesto se ANAS sia disponibile a valutare alcuni piccoli interventi puntuali di più veloce esecuzione, in luoghi particolarmente pericolosi, e l'ente si è impegnato a prendere in considerazione la messa in sicurezza delle fermate dei bus nell’incrocio tra la Romea e strada Margherita. «Siamo in attesa di un riscontro che dovrà arrivare a breve», conferma Messina. «Ci auguriamo che ANAS mantenga gli impegni presi, in ogni caso qualsiasi sviluppo verrà reso pubblico alla cittadinanza in tempo reale».
Il Comune ha inoltre chiesto se ANAS sia disponibile a valutare alcuni piccoli interventi puntuali di più veloce esecuzione, in luoghi particolarmente pericolosi, e l'ente si è impegnato a prendere in considerazione la messa in sicurezza delle fermate dei bus nell’incrocio tra la Romea e strada Margherita. «Siamo in attesa di un riscontro che dovrà arrivare a breve», conferma Messina. «Ci auguriamo che ANAS mantenga gli impegni presi, in ogni caso qualsiasi sviluppo verrà reso pubblico alla cittadinanza in tempo reale».
MIGRANTI, IL COMUNE VERSO LO SPRAR. OGGI INCONTRO CON I RESIDENTI DI BRONDOLO
Nonostante i giorni di festa, l'attenzione è sempre alta attorno al tema dei richiedenti asilo ospitati in strutture private nelle frazioni di Chioggia. L'assessora ai servizi sociali Patrizia Trapella è anche oggi al lavoro e assicura che il progetto di adesione del Comune allo SPRAR è in itinere: «Stiamo andando avanti, la corrispondenza è in corso con i funzionari, non è affatto lettera morta».
Il sistema, che riduce il numero delle presenze e fissa paletti certi in capo alle amministrazioni pubbliche verso l'integrazione dei migranti, è stato adottato a Mira dove il numero dei rifugiati è passato da 160 a 96, e anche Dolo sta vagliando l'ipotesi di aderire. Intanto nel primo pomeriggio l'assessora incontra i rappresentanti del comitato dei residenti di Brondolo, dopo la manifestazione di sabato scorso: alle viste la verifica ulteriore degli immobili, con anche il sopralluogo sanitario della Ulss che è stato protocollato.
«Tutto quello che è possibile fare lo faremo», dice Trapella. «La gestione diretta tra privati e prefettura crea problemi anche all'amministrazione, per quello aderiamo allo SPRAR in luogo dei centri d'accoglienza straordinaria come sono ora». Proprio a Brondolo pochi giorni fa è venuta a mancare la giovane ivoriana Mariam Traorè per un'emorragia cerebrale: Mariam era una delle circa 40 ospiti, per lo più donne, già alloggiate negli stabili accreditati, alle quali si aggiungono i 30 provenienti dal Bragosso in una frazione che conta solo 500 anime.
Il sistema, che riduce il numero delle presenze e fissa paletti certi in capo alle amministrazioni pubbliche verso l'integrazione dei migranti, è stato adottato a Mira dove il numero dei rifugiati è passato da 160 a 96, e anche Dolo sta vagliando l'ipotesi di aderire. Intanto nel primo pomeriggio l'assessora incontra i rappresentanti del comitato dei residenti di Brondolo, dopo la manifestazione di sabato scorso: alle viste la verifica ulteriore degli immobili, con anche il sopralluogo sanitario della Ulss che è stato protocollato.
«Tutto quello che è possibile fare lo faremo», dice Trapella. «La gestione diretta tra privati e prefettura crea problemi anche all'amministrazione, per quello aderiamo allo SPRAR in luogo dei centri d'accoglienza straordinaria come sono ora». Proprio a Brondolo pochi giorni fa è venuta a mancare la giovane ivoriana Mariam Traorè per un'emorragia cerebrale: Mariam era una delle circa 40 ospiti, per lo più donne, già alloggiate negli stabili accreditati, alle quali si aggiungono i 30 provenienti dal Bragosso in una frazione che conta solo 500 anime.
giovedì 28 dicembre 2017
BANCHINA DI PUNTA POLI: LA REGIONE NON PROROGA I FONDI NONOSTANTE L'AVVIAMENTO DEI LAVORI
L'amministrazione comunale risponde alla consigliera Romina Tiozzo, che aveva evocato il mancato rinnovamento dei fondi regionali per la sistemazione della banchina di Punta Poli, confermando la notizia e attaccando la Regione stessa. "I finanziamenti per il punto di sbarco molluschi non sono stati rinnovati da parte della Regione Veneto al Comune di Chioggia, questo nonostante il Comune abbia già affidato i lavori all’impresa esecutrice. Atteggiamento, quello della Regione, che rischia di diventare ambiguo nelle motivazioni", recita il comunicato del Comune. Spiega l'assessora ai lavori pubblici Elga Messina: «La rigidità della Regione sulla proroga dei finanziamenti sembra più una scelta che un vincolo finanziario. Abbiamo operato con efficienza nell’ultimo anno per partire con i lavori, purtroppo però i vari ed obbligatori procedimenti burocratici con altri enti hanno prolungato i tempi, ma siamo comunque riusciti ad arrivare all’affidamento. La Regione è a conoscenza del fatto che il Comune non avrebbe potuto fare altrimenti, per questo la proroga era praticamente scontata. Il Comune ha quindi adempiuto ai propri doveri entro i termini previsti ed ha prodotto tutta la documentazione necessaria alla Regione».
La non concessione della proroga potrebbe sfociare in un ricorso se ce ne saranno le condizioni, in quanto i lavori sono già stati affidati attraverso regolare gara d’appalto: "Per il punto di sbarco rifiuti pescati i lavori sono stati terminati, collaudati e rendicontati", si legge nella nota. "Poiché le condizioni delle banchine non sono idonee all’attracco dei natanti, situazione comunicata per tempo alla Regione, è stato impossibile avviare l’impianto. Per le questioni in oggetto gli assessori Messina, Trapella, Stecco -assieme ai tecnici comunali- si sono incontrati recentemente con i tecnici regionali competenti, per discutere le eventuali soluzioni". Il Comune esprime l'augurio che le ipotesi discusse durante il citato incontro vengano dalla Regione attivate e che vengano prorogati i finanziamenti ai progetti. L’amministrazione si riserva di chiedere un ulteriore incontro con l’assessore regionale Pan.
La non concessione della proroga potrebbe sfociare in un ricorso se ce ne saranno le condizioni, in quanto i lavori sono già stati affidati attraverso regolare gara d’appalto: "Per il punto di sbarco rifiuti pescati i lavori sono stati terminati, collaudati e rendicontati", si legge nella nota. "Poiché le condizioni delle banchine non sono idonee all’attracco dei natanti, situazione comunicata per tempo alla Regione, è stato impossibile avviare l’impianto. Per le questioni in oggetto gli assessori Messina, Trapella, Stecco -assieme ai tecnici comunali- si sono incontrati recentemente con i tecnici regionali competenti, per discutere le eventuali soluzioni". Il Comune esprime l'augurio che le ipotesi discusse durante il citato incontro vengano dalla Regione attivate e che vengano prorogati i finanziamenti ai progetti. L’amministrazione si riserva di chiedere un ulteriore incontro con l’assessore regionale Pan.
FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO, IL PARTITO DEMOCRATICO AVVIA UNA RACCOLTA FIRME
Una raccolta di firme per salvare la ferrovia Chioggia-Rovigo. L'ha lanciata il Partito Democratico negli scorsi giorni: scegliendo lo slogan “Ci scusiamo per il disagio”, i 18 circoli del PD dell'area interessata dalla tratta -con prolungamento da Rovigo fino a Verona- intendono praticare una campagna che chiede l'ammodernamento dell'infrastruttura e dei convogli, la possibilità di trasportare biciclette sui treni in chiave turistica, integrare abbonamenti con le linee su gomma e raccogliere nei network i dati del disagio permanente cui sono sottoposti gli utenti, in specie nei casi di corse cancellate senza comunicazione. “Ci scusiamo per il disagio” è anche una raccolta di firme che è partita dal Polesine. Dal canto suo il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro ha auspicato che la Regione stipuli un nuovo contratto di servizio con un gestore diverso dall'attuale, ovvero Sistemi Territoriali, nel caso quest'ultima società non sia in grado di garantire i livelli qualitativi previsti.
ACCORDO TRA COMUNE E DIPENDENTI: I SINDACATI SI SPACCANO MA IL REFERENDUM FA FLOP
Dopo che il sindaco Ferro aveva annunciato l'accordo raggiunto con i dipendenti comunali per porre fine alla vertenza riguardo agli incentivi nelle remunerazioni, i sindacati CGIL e CISL -che pure avevano indetto l'assemblea dei lavoratori assieme a UIL e alle RSU- hanno fatto marcia indietro e organizzato un referendum interno, disertato dalla maggioranza degli aventi diritto al voto. Flashback: a fine novembre gli impiegati hanno deciso di terminare l'agitazione a seguito di un voto che a maggioranza aveva dato il via libera alle sigle sindacali per sottoscrivere l'accordo offerto dall'amministrazione. Non rispettando gli esiti di questa risoluzione, la CGIL e la CISL della Funzione Pubblica hanno indetto una consultazione partecipata solo da una novantina dei 230 aventi diritto: di questi, 81 i voti contrari all'accordo. Ben 140 quindi coloro che non si sono presentati alle urne avendo già deliberato in precedenza. È comunque intenzione delle rappresentanze dei lavoratori riaprire il tavolo già a gennaio -e non in autunno- per riuscire a recuperare nel 2018 ciò che non hanno potuto ottenere nell'anno che va a chiudersi, ovvero i fondi nel capitolo progetti anziché in quello di riduzione della spesa. Vale notare che comunque i dipendenti non hanno perso niente in termini economici, essendo state mantenute le retribuzioni precedenti.
martedì 26 dicembre 2017
ROMINA TIOZZO: "SUL VARCO AL DEPOSITO GPL IL SINDACO NON È PREPARATO, DOVREBBE DIMETTERSI"
La consigliera Romina Tiozzo torna sulla vicenda del varco al deposito gpl, attorno al quale c'è stato dibattito durante l'ultima seduta del consiglio comunale. «Purtroppo, ancora un'occasione persa per la nostra città», dice Tiozzo. «Già durante la commissione avevo sottoposto all'attenzione dell'amministrazione i documenti in mio possesso, a dimostrazione che la competenza dei varchi di accesso al deposito è dell'amministrazione comunale stessa, e quindi unica ad avere la facoltà per contrastare l'apertura». A confermarne la competenza -continua Romina Tiozzo- «sta di fatto che annualmente il Comune provvede al pagamento del canone concessorio, dell' illuminazione e la pulizia del verde. Considerando che per poter aprire un varco serviva una variante al piano regolatore del porto, esteso in intesa con il Comune, dal momento in cui la variante non è mai stata redatta, il varco è stato comunque aperto».
Il sindaco, secondo l'esponente dell'opposizione, «dovrebbe spiegare perché non sono accaduti i controlli. Non è possibile e non è previsto da alcuno statuto che A.S.Po. possa chiedere la concessione per conto di interessi privati». Tiozzo aveva fatto notare al sindaco che egli era ancora nel limite di tempo previsto per poter fare ricorso alla richiesta di Costa Bioenergie verso l'occupazione anticipata del varco sequestrato, in quanto «l'azienda non dispone dei requisiti poiché non ha titolarità e nemmeno attività all'interno di A.S.Po.»: ma «purtroppo -sottolinea la consigliera- il sindaco invece di studiare e prepararsi preferisce la strada più comoda, quella di mettere il bavaglio alla minoranza e fare scaricabarile delle proprie responsabilità». Romina Tiozzo chiede al sindaco se «era proprio necessario dover far intervenire il presidente dell'Autorità Portuale Musolino, a chiarirgli ancora una volta che la competenza dei varchi è del Comune o di A.S.Po., di cui il sindaco è comunque consigliere. Con l'occasione la stessa Autorità Portuale invita il sindaco a non dare informazioni scorrette o creare alibi per coprire le proprie mancanze».
Chiosa l'interrogante: «Un sindaco che non conosce le proprie responsabilità, che aspetta siano gli altri a redigere le varianti al piano regolatore del porto senza sapere che ciò va fatto d'intesa col Comune, dovrebbe compiere un atto di responsabilità verso la propria città: dimettersi!». Inoltre -conclude Romina Tiozzo- dal momento che l'impianto viene considerato "obiettivo sensibile", «sito direttamente sulla strada e quindi facile bersaglio per ipotetiche azioni terroristiche, servirà una schiera di forze dell'ordine per garantire la sicurezza».
Il sindaco, secondo l'esponente dell'opposizione, «dovrebbe spiegare perché non sono accaduti i controlli. Non è possibile e non è previsto da alcuno statuto che A.S.Po. possa chiedere la concessione per conto di interessi privati». Tiozzo aveva fatto notare al sindaco che egli era ancora nel limite di tempo previsto per poter fare ricorso alla richiesta di Costa Bioenergie verso l'occupazione anticipata del varco sequestrato, in quanto «l'azienda non dispone dei requisiti poiché non ha titolarità e nemmeno attività all'interno di A.S.Po.»: ma «purtroppo -sottolinea la consigliera- il sindaco invece di studiare e prepararsi preferisce la strada più comoda, quella di mettere il bavaglio alla minoranza e fare scaricabarile delle proprie responsabilità». Romina Tiozzo chiede al sindaco se «era proprio necessario dover far intervenire il presidente dell'Autorità Portuale Musolino, a chiarirgli ancora una volta che la competenza dei varchi è del Comune o di A.S.Po., di cui il sindaco è comunque consigliere. Con l'occasione la stessa Autorità Portuale invita il sindaco a non dare informazioni scorrette o creare alibi per coprire le proprie mancanze».
Chiosa l'interrogante: «Un sindaco che non conosce le proprie responsabilità, che aspetta siano gli altri a redigere le varianti al piano regolatore del porto senza sapere che ciò va fatto d'intesa col Comune, dovrebbe compiere un atto di responsabilità verso la propria città: dimettersi!». Inoltre -conclude Romina Tiozzo- dal momento che l'impianto viene considerato "obiettivo sensibile", «sito direttamente sulla strada e quindi facile bersaglio per ipotetiche azioni terroristiche, servirà una schiera di forze dell'ordine per garantire la sicurezza».
domenica 24 dicembre 2017
IL PD RACCOGLIE FIRME PER IL RILANCIO DELLA FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO
Una raccolta di firme per salvare la ferrovia Chioggia-Rovigo. L'ha lanciata il Partito Democratico negli scorsi giorni: scegliendo lo slogan “Ci scusiamo per il disagio”, i 18 circoli del PD dell'area interessata dalla tratta -con prolungamento da Rovigo fino a Verona- intendono praticare una campagna che chiede l'ammodernamento dell'infrastruttura e dei convogli, la possibilità di trasportare biciclette sui treni in chiave turistica, integrare abbonamenti con le linee su gomma e raccogliere nei network i dati del disagio permanente cui sono sottoposti gli utenti, in specie nei casi di corse cancellate senza comunicazione. “Ci scusiamo per il disagio” è anche una raccolta di firme che è partita dal Polesine. Dal canto suo il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro ha auspicato che la Regione stipuli un nuovo contratto di servizio con un gestore diverso dall'attuale, ovvero Sistemi Territoriali, nel caso quest'ultima società non sia in grado di garantire i livelli qualitativi previsti.
SETTANT'ANNI DALLA COSTITUZIONE: PRESENTATI GLI EVENTI DEL 2018 NEL NOME DI RICCARDO RAVAGNAN E LINA MERLIN
Venerdì pomeriggio, in sala consiliare, ha avuto luogo la presentazione del calendario delle iniziative legate ai settant'anni dall'approvazione della Costituzione, avvenuta proprio il 22 dicembre 1947, e alla quale hanno partecipato i due deputati chioggiotti Riccardo Ravagnan e Lina Merlin. Le manifestazioni saranno organizzate dal Tavolo per la Costituzione che raggruppa associazioni come l'ANPI, partiti, storici e cittadini, e dal Comune di Chioggia, rappresentato nella circostanza dal consigliere Davide Penzo. A fare gli onori di casa la consigliera Barbara Penzo e il vicepresidente dell'ANPI, Enrico Veronese; la parola è poi passata agli storici locali, Sergio Ravagnan che dell'omonimo Riccardo è il biografo, e Pier Giorgio Tiozzo che ha tratteggiato in un volume la vita di Lina Merlin. Il prossimo appuntamento sarà nel primo pomeriggio di Capodanno, quando una delegazione del Tavolo e dell'ANPI affiggerà una piccola targa celebrativa sulla lapide funebre di Riccardo Ravagnan al cimitero di Chioggia, in memoria della sua attività costituente.
la playlist video degli interventi
la playlist video degli interventi
venerdì 22 dicembre 2017
VARCO AL DEPOSITO GPL, L'AUTORITÀ PORTUALE RISPONDE AL COMUNE: "NON ABBIAMO IL POTERE DI INTERVENIRE"
Una nota dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale comunica che la stessa "apprende con sorpresa le informazioni comunicate oggi (ieri, ndr) dal Comune di Chioggia in merito al varco di accesso del deposito di gpl a Punta Colombi". Argomenta il comunicato: "Come è noto, e come non abbiamo mancato di ricordare anche nei giorni scorsi, l’AdSP non ha ancora ricevuto i terreni e, con essi, il potere di intervenire. Al momento e con rammarico l’AdSP non ha alcuno strumento giuridico o pianificatorio sul porto di Chioggia o sulle aree del demanio portuale". Pertanto "qualunque richiesta di concessione, o ricorsi contro la stessa, non sono al momento nei poteri o in capo a questa Autorità di Sistema".
L'Autorità si dichiara "oltremodo dispiaciuta che i tempi continuino a protrarsi, non di certo per colpa dell’Adsp, e pertanto ogni questione riferita all’apertura del secondo varco è, al momento, di competenza esclusiva del Comune o di A.S.Po. Continueremo a fare pressione verso le istituzioni competenti affinché venga fatta chiarezza in merito al passaggio del Porto di Chioggia nell’AdSP, ma riteniamo fondamentale che, nel perdurare dell’incertezza, non si diano informazioni scorrette o peggio si creino alibi per coprire mancanze, alimentando una volta di più false illusioni verso imprese, lavoratori e cittadini tutti che, da troppo tempo, attendono risposte concrete".
L'Autorità si dichiara "oltremodo dispiaciuta che i tempi continuino a protrarsi, non di certo per colpa dell’Adsp, e pertanto ogni questione riferita all’apertura del secondo varco è, al momento, di competenza esclusiva del Comune o di A.S.Po. Continueremo a fare pressione verso le istituzioni competenti affinché venga fatta chiarezza in merito al passaggio del Porto di Chioggia nell’AdSP, ma riteniamo fondamentale che, nel perdurare dell’incertezza, non si diano informazioni scorrette o peggio si creino alibi per coprire mancanze, alimentando una volta di più false illusioni verso imprese, lavoratori e cittadini tutti che, da troppo tempo, attendono risposte concrete".
VARCO AL DEPOSITO GPL, IL COMUNE: "SE VERRÀ CONCESSO SARÀ RESPONSABILE L'AUTORITÀ PORTUALE DI VENEZIA"
Il Comune di Chioggia "ritiene di dover fare ulteriore chiarezza sulla concessione e utilizzo dell’area demaniale marittima in cui è stato aperto un nuovo varco di accesso a Punta Colombi", a seguito delle domande poste dalla consigliera di opposizione Romina Tiozzo nell'ultima seduta dell'assemblea cittadina. "La Capitaneria di Porto -si legge nella nota del palazzo municipale- concede al Comune l’area in oggetto dal 2008 al 2016. Il Comune ha inviato istanza di rinnovo della concessione, e non ha mai ricevuto nessuna comunicazione di revoca della stessa. Nel 2015, mentre ancora la strada è in concessione al Comune di Chioggia, A.S.Po. chiede alla Capitaneria di Porto di occupare l’appezzamento di terra dove oggi si trova il varco. Nel 2016 viene inviata al Comune la richiesta di autorizzazione paesaggistica, specificando che si voleva creare solo un ulteriore passaggio al porto. Tale richiesta viene rigettata dalla Commissione di Salvaguardia di Venezia e quindi anche dal Comune". Nel 2017 il secondo varco viene aperto e la polizia locale si presenta sul posto: Costa Bioenergie giustifica l’opera attraverso il decreto interministeriale che avalla l’intero impianto. Forte di questo documento -prosegue il comunicato- "Costa rinnova la richiesta di ottenere in concessione l’area, stavolta inviata all’Autorità Portuale, dato che c’è stato il passaggio di consegne tra la Capitaneria e quest’ultima. Tale richiesta è stata protocollata il 18 novembre e pubblicata all’albo pretorio dell’Autorità Portuale il 22 novembre. Il bando prevede 30 giorni per presentare eventuali osservazioni alla richiesta di concessione demaniale marittima di area scoperta, e non per fare ricorso".
Tutta la documentazione relativa alla concessione del nuovo varco di accesso precedentemente citata è stata inviata all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto e all’Agenzia del Demanio, vero proprietario dell’area. L’ufficio Urbanistica del Comune ha chiesto alla nuova Autorità Portuale di essere coinvolto nel procedimento per il rilascio della concessione a Costa Bioenergie. A quanto riferito dal vicesindaco Marco Veronese, «l’amministrazione comunale ha portato all’attenzione del presidente dell’Autorità Portuale Musolino la possibilità di verificare se Costa Bioenergie è in grado di avere la disponibilità dell’area per realizzare il nuovo varco. L’impegno da parte nostra è costante e attento». Secondo il Comune, sarà quindi responsabilità dell’Autorità Portuale se verrà rilasciata una concessione per il nuovo varco che è ancora di competenza del Comune e di A.S.Po., i quali ad oggi non hanno rinunciato alla disponibilità dell’area.
Tutta la documentazione relativa alla concessione del nuovo varco di accesso precedentemente citata è stata inviata all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto e all’Agenzia del Demanio, vero proprietario dell’area. L’ufficio Urbanistica del Comune ha chiesto alla nuova Autorità Portuale di essere coinvolto nel procedimento per il rilascio della concessione a Costa Bioenergie. A quanto riferito dal vicesindaco Marco Veronese, «l’amministrazione comunale ha portato all’attenzione del presidente dell’Autorità Portuale Musolino la possibilità di verificare se Costa Bioenergie è in grado di avere la disponibilità dell’area per realizzare il nuovo varco. L’impegno da parte nostra è costante e attento». Secondo il Comune, sarà quindi responsabilità dell’Autorità Portuale se verrà rilasciata una concessione per il nuovo varco che è ancora di competenza del Comune e di A.S.Po., i quali ad oggi non hanno rinunciato alla disponibilità dell’area.
giovedì 21 dicembre 2017
FIRMATO IL CONTRATTO TRA IL COMUNE E I DIPENDENTI, RISOLTO IL CONTENZIOSO
In data 20 dicembre la Rappresentanza Sindacale Unitaria e la UIL FPL hanno sottoscritto, su preciso mandato dell'assemblea dei dipendenti del 30 novembre scorso, il contratto decentrato definitivo 2017 proposto dall'amministrazione comunale e certificato dal Collegio dei Revisori dei Conti. Il fondo per la produttività è stato incrementato per un totale di 170mila euro, garantendo così ai dipendenti il medesimo livello di salario accessorio dello scorso anno. Termina così -si legge in una nota del Comune- il “contenzioso insussistente che tanto era stato sbandierato sulla stampa, ennesima conferma che le resistenze a trovare un accordo con l’amministrazione erano prive di reali fondamenti". Dice il sindaco Ferro: «Attendevo da tempo questo evento e non ho mai avuto dubbi che sarebbe andata a finire così. L’amministrazione non ha mai cercato di penalizzare i dipendenti ed ero certo che il contratto sarebbe stato firmato, in quanto da sempre le condizioni da noi poste garantivano lo stesso livello di produttività dello scorso anno. Abbiamo mantenuto la nostra posizione perché giusta e non avrebbe avuto senso modificarla».
MIGRANTI A BRONDOLO, L'ASSESSORA TRAPELLA: "VERIFICHIAMO LO STATO DEGLI IMMOBILI, CHIESTO INCONTRO AL PREFETTO"
Ieri si è tenuto un incontro con alcuni cittadini di Brondolo, la dirigente del settore servizi sociali del Comune Michela Targa, l’assessora Patrizia Trapella, la consigliera comunale Genny Mantoan ed i funzionari del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia. Durante l’incontro sono state ascoltati i timori dei cittadini riguardo il prossimo insediamento di alcuni migranti nella frazione di Brondolo. L’assessora Trapella ha fermamente ribadito il ruolo dell’amministrazione: «Sarà nostro compito verificare lo stato degli immobili e i modi di gestione della prima accoglienza degli immigrati da parte dei soggetti privati. Ove venissero accertate irregolarità di qualsiasi tipo mi attiverò immediatamente in prima persona ad informare le autorità competenti.
L'amministrazione sarà in prima linea per fronteggiare qualsivoglia forma di business speculativo. Abbiamo già avviato in questi giorni alcuni controlli edilizi in merito, siamo in attesa di un riscontro tecnico. Inoltre chiederò a breve un incontro urgente con il prefetto perché chiarisca e controlli maggiormente la situazione. Consentire una presenza incontrollata dei migranti nel territorio potrebbe creare gravi situazioni di tensione sociale, ed è nostro dovere evitare che questo accada».
L'amministrazione sarà in prima linea per fronteggiare qualsivoglia forma di business speculativo. Abbiamo già avviato in questi giorni alcuni controlli edilizi in merito, siamo in attesa di un riscontro tecnico. Inoltre chiederò a breve un incontro urgente con il prefetto perché chiarisca e controlli maggiormente la situazione. Consentire una presenza incontrollata dei migranti nel territorio potrebbe creare gravi situazioni di tensione sociale, ed è nostro dovere evitare che questo accada».
mercoledì 20 dicembre 2017
VARCO AL DEPOSITO GPL, IL VICESINDACO: “COSTA BIOENERGIE HA ESPRESSO SOLO UNA MANIFESTAZIONE D'INTERESSE, NIENTE RICORSO PER ORA”
Nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri, il vicesindaco Marco Veronese ha risposto alla consigliera Romina Tiozzo che il Comune non ha un titolo per fare ricorso al TAR avverso la richiesta di occupazione anticipata da parte di Costa Bioenergie riguardo il nuovo varco al deposito gpl di Val da Rio, ma può sollecitare la Capitaneria di Porto, come ha fatto tante volte. In sede di conferenza dei servizi -ha detto Veronese- è stata discussa una planimetria che comprende anche il varco in questione, quindi secondo il vicesindaco realizzare opere su quell'area per Costa Bioenergie è lecito. Alla polizia locale che ha chiesto informazioni sui lavori, i tecnici della Socogas hanno esibito il decreto ministeriale autorizzativo.
Veronese prosegue nel raccontare la cronistoria del varco: «Nel 2008 il Comune ha ricevuto in concessione dalla Capitaneria di Porto il tratto di via Maestri del Lavoro. La concessione scadeva nel 2011, il Comune ha richiesto un nuovo rinnovo con scadenza 2014. Nel 2015 A.S.Po. chiede alla Capitaneria una concessione nella stessa area con scadenza 2018. Il 18 novembre scorso, Costa Bioenergie formula una manifestazione d'interesse, l'autorità portuale la rende pubblica: ma ad oggi non ha rilasciato alcun titolo a Costa. Il Comune invia le proprie osservazioni tramite l'ufficio urbanistico». Il vicesindaco Veronese esclude la possibilità di addivenire a un ricorso: «Non possiamo farlo contro una manifestazione d'interesse. Quando si arriverà a un'istruttoria, o venisse rilasciata una concessione, potremo impugnarla».
Veronese prosegue nel raccontare la cronistoria del varco: «Nel 2008 il Comune ha ricevuto in concessione dalla Capitaneria di Porto il tratto di via Maestri del Lavoro. La concessione scadeva nel 2011, il Comune ha richiesto un nuovo rinnovo con scadenza 2014. Nel 2015 A.S.Po. chiede alla Capitaneria una concessione nella stessa area con scadenza 2018. Il 18 novembre scorso, Costa Bioenergie formula una manifestazione d'interesse, l'autorità portuale la rende pubblica: ma ad oggi non ha rilasciato alcun titolo a Costa. Il Comune invia le proprie osservazioni tramite l'ufficio urbanistico». Il vicesindaco Veronese esclude la possibilità di addivenire a un ricorso: «Non possiamo farlo contro una manifestazione d'interesse. Quando si arriverà a un'istruttoria, o venisse rilasciata una concessione, potremo impugnarla».
VARCO AL DEPOSITO GPL: ROMINA TIOZZO, "IL COMUNE HA SOLO UN GIORNO PER FARE RICORSO"
Nel corso del consiglio comunale di stamane, durante la discussione dell'ordine del giorno presentato da Marco Dolfin in tema di porto e crocieristica, la collega di opposizione Romina Tiozzo ha chiesto alla giunta se avesse proceduto con il ricorso verso Costa Bioenergie riguardo la riapertura del varco al deposito gpl, già sequestrato. Questo perché l'azienda parmense ha presentato la richiesta all'autorità portuale protocollandola il 17 novembre, ed è stata pubblicata il 22 novembre con trenta giorni di tempo per le eventuali osservazioni e ricorsi: quindi, se fosse nelle intenzioni dell'amministrazione comunale ricorrere, avrebbe tempo in pratica solo nella giornata di domani per approntare il documento. Romina Tiozzo ricorda anche che Costa Bioenergie non ha alcuna titolarità interna al porto per presentare siffatte domande, non svolgendo attività diretta.
martedì 19 dicembre 2017
DOMANI MATTINA ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE DELL'ANNO, CON IL PIANO FARMACIE
L'ultima seduta dell'anno per il consiglio comunale è convocata domattina dalle ore 10.30 con otto argomenti all'ordine del giorno. Dopo l'approvazione di una variante d'urgenza al bilancio triennale di previsione, per aggiustamento dei conti, e il riconoscimento di un paio di debiti fuori bilancio, l'assemblea discuterà il nuovo piano delle farmacie già trattato pochi giorni fa in VI commissione con lo spostamento della San Marco da Chioggia a Sottomarina. Quindi le mozioni dei consiglieri di opposizione: il leghista Dolfin si occupa di porto e crocieristica, il PD della ferrovia Chioggia-Rovigo (anch'essa oggetto di recentissima commissione), il suo consigliere Montanariello stigmatizzerà dal suo punto di vista l'operato dell'assessora al turismo Angela d'Este.
lunedì 18 dicembre 2017
MONTANARIELLO (PD): "LA CONSULTA DELLE FRAZIONI È ANESTETIZZATA A USO E CONSUMO DEL SINDACO"
Il consigliere del PD Jonatan Montanariello attacca la Consulta delle Frazioni, istituita durante il mandato dell'amministrazione Ferro, per la sua presunta contiguità con la maggioranza politica a Cinque Stelle. Montanariello denuncia lo «strano silenzio da parte della Consulta, strumento istituito per avvicinare i comitati alla macchina amministrativa nel loro operato di portatori di interessi dei loro territori di provenienza». Argomenta così l'esponente democratico: «Misteriosamente, dopo la nascita della Consulta, pare che i problemi delle frazioni -che tramite questo strumento dovevano essere portati in maniera puntuale all’amministrazione- siano scomparsi. Cosa alquanto insolita, visto che quando l’amministrazione incontra i cittadini delle frazioni gli stessi non risparmiano nulla al loro immobilismo: basta vedere l’ultimo incontro che si è tenuto a Sant’Anna dove carte alla mano il comitato ed i cittadini hanno dimostrato come ci si trovi ancora una volta di fronte a promesse non mantenute». La consulta, secondo Montanariello, come «sonnifero» dei problemi delle frazioni: «Inspiegabile come i suoi membri addirittura abbiano assistito senza battere ciglio al discorso del sindaco mentre diceva che i problemi delle frazioni sono cosa astratta».
Ma il consigliere comunale «prende atto» della presenza, a una cena augurale dell'amministrazione, del presidente del coordinamento fra i comitati di frazione e di altri colleghi, con tanto di bandiera del M5S al tavolo del sindaco: «Finalmente adesso capisco tante cose!», esclama Montanariello. «Finalmente capisco perché le frazioni di Ca‘ Lino, Isolaverde e Valli non hanno più problemi, visto che da un anno i loro presidenti non si lamentano più come prima. Probabilmente quella sera hanno brindato alla scomparsa di tutti i problemi, oppure quella pizza erano i trenta denari per addolcire il loro mite atteggiamento!». A sentire il giudizio tranchant del rappresentante dell'opposizione, «il grande disegno ormai è chiaro: il sindaco vuole che la Consulta e i comitati siano il suo braccio operativo, e non uno strumento autonomo e stimolante per sollecitare i problemi delle frazioni.
Indiscrezioni dicono addirittura che lo stesso primo cittadino abbia dichiarato che non si recherà più nelle frazioni, a meno che la Consulta non si muova in anticipo come macchina organizzativa, per evitare che ci siano contestazioni negli incontri fra amministrazione e residenti. Siamo arrivati -conclude Jonatan Montanariello- al punto di volere delle comparse arruolate, dei comitati amici pronti a fare gli yes men, abbiamo toccato il fondo. Alcuni comitati (fortunatamente non tutti) mettono in primo piano altro, e non i problemi dei loro territori». L'invito di Montanariello è a chi abita le frazioni: «Rivolgetevi direttamente al consiglio comunale se intendete coinvolgere la politica attorno alle criticità della zona che abitate, affinché vadano affrontate unitariamente, dal momento che chi dovrebbe farlo ha smesso».
Ma il consigliere comunale «prende atto» della presenza, a una cena augurale dell'amministrazione, del presidente del coordinamento fra i comitati di frazione e di altri colleghi, con tanto di bandiera del M5S al tavolo del sindaco: «Finalmente adesso capisco tante cose!», esclama Montanariello. «Finalmente capisco perché le frazioni di Ca‘ Lino, Isolaverde e Valli non hanno più problemi, visto che da un anno i loro presidenti non si lamentano più come prima. Probabilmente quella sera hanno brindato alla scomparsa di tutti i problemi, oppure quella pizza erano i trenta denari per addolcire il loro mite atteggiamento!». A sentire il giudizio tranchant del rappresentante dell'opposizione, «il grande disegno ormai è chiaro: il sindaco vuole che la Consulta e i comitati siano il suo braccio operativo, e non uno strumento autonomo e stimolante per sollecitare i problemi delle frazioni.
Indiscrezioni dicono addirittura che lo stesso primo cittadino abbia dichiarato che non si recherà più nelle frazioni, a meno che la Consulta non si muova in anticipo come macchina organizzativa, per evitare che ci siano contestazioni negli incontri fra amministrazione e residenti. Siamo arrivati -conclude Jonatan Montanariello- al punto di volere delle comparse arruolate, dei comitati amici pronti a fare gli yes men, abbiamo toccato il fondo. Alcuni comitati (fortunatamente non tutti) mettono in primo piano altro, e non i problemi dei loro territori». L'invito di Montanariello è a chi abita le frazioni: «Rivolgetevi direttamente al consiglio comunale se intendete coinvolgere la politica attorno alle criticità della zona che abitate, affinché vadano affrontate unitariamente, dal momento che chi dovrebbe farlo ha smesso».
domenica 17 dicembre 2017
MIGRANTI A CHIOGGIA: IL COMUNE RASSICURA I CITTADINI, NESSUN NUOVO ARRIVO
L'amministrazione comunale di Chioggia, nella persona dell'assessora al sociale Patrizia Trapella, intende rassicurare i cittadini riguardo le infondate voci sull'arrivo di ulteriori immigrati in città. Il sindaco Ferro è in costante contatto con la Prefettura veneziana. La presenza degli immigrati in città è frutto di una ridistribuzione di coloro che già si trovavano nella struttura del Bragosso: alleggerimento che coinvolge più comuni limitrofi oltre a Chioggia.
Le "strumentalizzazioni partitiche" -si legge in una nota- "sono oltre che sterili, anche di allarme inutile per la nostra comunità. Compito dell’amministrazione, la quale non si sottrarrà, sarà monitorare l’ordine pubblico, la sicurezza di tutti, la regolarità e i modi di gestione degli alloggi in cui verranno ospitati. La prima accoglienza dei migranti non va confusa con il business speculativo. Sarà compito del Comune vigilare anche sull’operato dei privati che nel territorio mettono a disposizione immobili deputati all’accoglienza".
Le "strumentalizzazioni partitiche" -si legge in una nota- "sono oltre che sterili, anche di allarme inutile per la nostra comunità. Compito dell’amministrazione, la quale non si sottrarrà, sarà monitorare l’ordine pubblico, la sicurezza di tutti, la regolarità e i modi di gestione degli alloggi in cui verranno ospitati. La prima accoglienza dei migranti non va confusa con il business speculativo. Sarà compito del Comune vigilare anche sull’operato dei privati che nel territorio mettono a disposizione immobili deputati all’accoglienza".
sabato 16 dicembre 2017
GIUDICE DI PACE, FUMATA NERA. CAVARZERE NON PAGA LA QUOTA. SI VA VERSO LA PERDITA DEL SERVIZIO?
Fumata nera per l'ufficio del giudice di pace. Questa mattina si sono incontrati a una trasmissione radiofonica il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro e la presidente della Camera Avvocati Anna Berto, con l'intervento a distanza dei primi cittadini di Cona Alberto Panfilio e di Cavarzere Henri Tommasi. Ai microfoni di Chioggia Azzurra, l'avvocato Berto parla dei problemi sul tavolo -che rischiano di far chiudere a breve il servizio ospitato nell'ex cittadella della giustizia ai piedi del ponte Cavanis- ovvero la mancanza di personale e la difficoltà di trovare una quadratura del cerchio per quanto riguarda i contributi alle spese che i Comuni di Cona e Cavarzere devono versare, in quanto beneficiari del servizio. Il primo ha già stanziato 2mila euro, mentre Cavarzere -che dovrebbe darne 30mila- intende farlo solo nella misura stabilita per Cona. Morale: mancano circa 20mila euro, e con questi l'area sud della provincia rischia di perdere un servizio di importanza fondamentale per il cittadino. Sottolinea Anna Berto: «Chioggia si fregia di essere la sesta città del Veneto ma ha già perso la Conservatoria dei registri immobiliari e la sezione del Tribunale. Se succederà anche per il giudice di pace, per le piccole cause penali, per dirimere gli incidenti, per le asseverazioni di perizie tecniche gli abitanti dovranno sobbarcarsi la Romea e poi andare a piedi in riva de Biasio a Venezia, dove l'ufficio è in situazione disperata e per avere risposte ci vogliono anni. I sindaci si facciano un esame di coscienza, in settimana la Camera Avvocati di Chioggia solleciterà una nuova riunione per risolvere il problema entro fine anno».
venerdì 15 dicembre 2017
SANITÀ, BALDIN (M5S): "CHIOGGIA PENALIZZATA, LA RIORGANIZZAZIONE NON DEVE COLPIRE QUESTE REALTÀ"
Chioggia rischia di essere fortemente penalizzata dal riordino della sanità deciso dalla Regione, ma la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Erika Baldin annuncia battaglia. «Su questo non si transige, farò tutto quello che è in mio potere affinché Chioggia non venga penalizzata», avverte la consigliera. «La riorganizzazione di Zaia non deve colpire le realtà più complesse come le aree insulari e le zone a forte vocazione turistica». Il primo passo sarà incontrare il referente della sanità di zona, ovvero il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben, per approfondire il tema dell'ospedale di Chioggia.
«Ma non parleremo solo di quello – continua Baldin – poiché qui la situazione è molto più complessa. Voglio sapere ad esempio cosa sarà della cittadella di Cavarzere e dei posti per l'hospice. So che ci sono giochi di potere dietro alla tensione che sta animando la sanità veneta in questo periodo – rivela Baldin – e so anche che Dal Ben cercherà di guadagnare tempo. Ma gli chiederò cosa vuole fare per evitare il ridimensionamento dei servizi, per non parlare del rischio che Chioggia perda altri pezzi».
«Ma non parleremo solo di quello – continua Baldin – poiché qui la situazione è molto più complessa. Voglio sapere ad esempio cosa sarà della cittadella di Cavarzere e dei posti per l'hospice. So che ci sono giochi di potere dietro alla tensione che sta animando la sanità veneta in questo periodo – rivela Baldin – e so anche che Dal Ben cercherà di guadagnare tempo. Ma gli chiederò cosa vuole fare per evitare il ridimensionamento dei servizi, per non parlare del rischio che Chioggia perda altri pezzi».
CAMERA DEI DEPUTATI, NON AMMESSO ALLA DISCUSSIONE UN EMENDAMENTO CHE INTENDEVA SOSPENDERE L'AUTORIZZAZIONE AL DEPOSITO GPL
Non passano dal Parlamento le possibilità di fermare il deposito di gpl in costruzione a Val da Rio. È stato infatti dichiarato inammissibile l'emendamento del deputato Emanuele Prataviera, atto a sospendere l'autorizzazione ministeriale dell'impianto: “questioni tecniche” sono state asserite dietro il rifiuto di farlo arrivare alla votazione in aula per la discussione e la messa ai voti.
Prataviera, che ha seguito l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi nel gruppo Fare!, aveva incontrato la scorsa settimana alcuni esponenti del comitato No Gpl. Il ricorso al TAR riguardo l'autorizzazione paesaggistica chiesto dalla Sovrintendenza verrà discusso a maggio, mentre è ancora aperta l'inchiesta della Procura della Repubblica quanto al varco di accesso: appare sempre più evidente che una parola definitiva in merito al deposito potrà venire solo dai tribunali.
Prataviera, che ha seguito l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi nel gruppo Fare!, aveva incontrato la scorsa settimana alcuni esponenti del comitato No Gpl. Il ricorso al TAR riguardo l'autorizzazione paesaggistica chiesto dalla Sovrintendenza verrà discusso a maggio, mentre è ancora aperta l'inchiesta della Procura della Repubblica quanto al varco di accesso: appare sempre più evidente che una parola definitiva in merito al deposito potrà venire solo dai tribunali.
giovedì 14 dicembre 2017
DAL 1° GENNAIO CAMBIANO I DIRITTI DI SEGRETERIA RELATIVI AGLI INTERVENTI EDILIZI
L’amministrazione comunale, a seguito di una deliberazione giuntale, ha provveduto a rideterminare dal 1° gennaio 2018 i valori per diritti di segreteria relativi ai titoli edilizi. In sintesi si è cercato di suddividere i diritti dovuti per la presentazione, segnalazione, autorizzazione, comunicazione degli interventi di edilizia in termini di volume e/o superficie netta. Sono stati diminuiti gli importi dovuti per i piccoli interventi che spesso coinvolgono abitazioni di ridotta superficie ed aumentati quelli per le grandi variazioni edilizie. "Una suddivisione più equa e il più possibile proporzionata all’entità degli interventi", si legge nella nota del Comune. Per quanto concerne poi la figura del consulente tecnico d’ufficio, lo stesso riveste in sede di dibattimento giudiziario la qualità di pubblico ufficiale, pertanto soggetto al solo rimborso per eventuali copie cartacee eseguite in copisteria. Il sindaco Ferro commenta positivamente: «Ogni iniziativa messa in atto a favore dei piccoli interventi spero possa quantomeno portare anche in minima parte un beneficio ai titolari di edifici di ridotte dimensioni. Era inoltre dovuta una modifica degli importi per proporzionarli all'entità degli interventi edilizi. Una proposta di equità che certamente è auspicabile anche in eventuali altri ambiti». L’amministrazione si riserverà di valutare l’andamento degli introiti dai diritti di segreteria, per apportare ulteriori future modifiche qualora risultasse necessario.
OGGI DUE COMMISSIONI CONSILIARI DISCUTONO IL FUTURO DELLA FERROVIA E DELLE FARMACIE
Pomeriggio di commissioni consiliari oggi in municipio. Alle ore 16 l'attesa seduta della IV commissione presieduta da Daniele Padoan, all'ordine del giorno il futuro della ferrovia Chioggia-Rovigo dopo che voci insistenti da ambienti regionali la vorrebbero dismettere per passare al trasporto su gomma, con inevitabili disagi per lavoratori e studenti oltre che per il traffico e l'ambiente. Nelle ultime settimane non sono state rare le corse saltate senza giustificazione, soprattutto al mattino. Alla seduta -che è aperta al pubblico- è stato invitato a partecipare anche il comitato degli utenti della ferrovia.
Alle ore 18 invece la VI commissione presieduta da Nicola Salvagno dovrà discutere il riassetto delle farmacie, con l'approvazione delle nuove zone d'influenza nel centro storico, a Sottomarina e Borgo San Giovanni, e il decentramento di una farmacia ad altra sede periferica.
Alle ore 18 invece la VI commissione presieduta da Nicola Salvagno dovrà discutere il riassetto delle farmacie, con l'approvazione delle nuove zone d'influenza nel centro storico, a Sottomarina e Borgo San Giovanni, e il decentramento di una farmacia ad altra sede periferica.
mercoledì 13 dicembre 2017
EROSIONE DELL'ARENILE A ISOLAVERDE: BELLEMO (ASCOT), “IL COMUNE BATTA I PUGNI IN REGIONE, BASTA CON L'AGONIA”
Chioggia Azzurra ha testimoniato stamane, con cospicue testimonianze videografiche, la drammatica situazione del litorale di Isolaverde dopo le mareggiate dei giorni scorsi. Vento e pioggia hanno fatto sì che il materiale preparato per il ripascimento venisse portato via dalle acque, e che fossero addirittura intaccate le strutture degli stabilimenti balneari. «È una costante, ormai siamo costretti a ripetere sempre le stesse cose», esordisce Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari di ASCOT.
«Gli interventi leggeri -continua Bellemo- sono in capo agli operatori, ma qui si tratta invece di un problema ambientale forte, e non può venir meno l'intervento delle amministrazioni a tutti i livelli». Il presidente di ASCOT nota come «non partono gli interventi strutturali. Quelli “soft” nascono male e finiscono peggio, sono soldi buttati letteralmente in acqua». Di qui l'appello al Comune di Chioggia: «Quali iniziative prende a livello regionale? Mi pare ci sia molta disattenzione attorno alla questione. Mentre per altre vicende la consigliera Erika Baldin è molto attenta -penso all'applicazione della direttiva Bolkenstein per gli ambulanti, sulla quale ho la sua stessa posizione- non vedo analogo impegno per la difesa del litorale».
Bellemo rimarca come «soffre tutta la costa, ma Chioggia e Isolaverde più degli altri luoghi». Quindi «L'amministrazione comunale deve farsi sentire vigorosamente in sede regionale, perché il problema è grave e vanno messe in campo tutte le azioni». Duro infine il giudizio di Giorgio Bellemo riguardo l'attività della giunta: «Un anno e mezzo di lenta agonia, non vedo azioni mirate né a difendere l'ambiente né i posti di lavoro. È triste ma è così».
«Gli interventi leggeri -continua Bellemo- sono in capo agli operatori, ma qui si tratta invece di un problema ambientale forte, e non può venir meno l'intervento delle amministrazioni a tutti i livelli». Il presidente di ASCOT nota come «non partono gli interventi strutturali. Quelli “soft” nascono male e finiscono peggio, sono soldi buttati letteralmente in acqua». Di qui l'appello al Comune di Chioggia: «Quali iniziative prende a livello regionale? Mi pare ci sia molta disattenzione attorno alla questione. Mentre per altre vicende la consigliera Erika Baldin è molto attenta -penso all'applicazione della direttiva Bolkenstein per gli ambulanti, sulla quale ho la sua stessa posizione- non vedo analogo impegno per la difesa del litorale».
Bellemo rimarca come «soffre tutta la costa, ma Chioggia e Isolaverde più degli altri luoghi». Quindi «L'amministrazione comunale deve farsi sentire vigorosamente in sede regionale, perché il problema è grave e vanno messe in campo tutte le azioni». Duro infine il giudizio di Giorgio Bellemo riguardo l'attività della giunta: «Un anno e mezzo di lenta agonia, non vedo azioni mirate né a difendere l'ambiente né i posti di lavoro. È triste ma è così».
martedì 12 dicembre 2017
GIANNI GIBBIN (AUSER SOTTOMARINA): URGE UN COLLEGAMENTO TRA LA PROVINCIA SUD E L'OSPEDALE ALL'ANGELO DI MESTRE
Nel corso della partecipata iniziativa di ieri pomeriggio in sala consiliare, organizzata da SPI CGIL e AUSER sul tema del welfare e della previdenza, è intervenuto fra gli altri Gianni Gibbin, presidente del circolo AUSER “Antichi Murazzi” di Sottomarina, che ha rappresentato la situazione logistica dell'associazione, con riferimento al trasporto di persone verso strutture di cura e terapia. «I tre circoli comunali di AUSER -dice Gibbin- dispongono di cinque mezzi, dei quali due consentono il trasporto ai disabili. Riceviamo circa venti chiamate giornaliere per richieste di trasporto verso gli ambulatori. Sempre più è difficile poterci recare quotidianamente a Mestre o a Padova. Se è vero che alcune terapie venivano praticate nel locale ospedale di Chioggia e negli studi specializzati del territorio, l'area sud della provincia, con Cavarzere e Cona, necessita di un collegamento pubblico verso gli ospedali maggiori». Di qui la richiesta prioritaria di una line asu gomma che faciliti le connessioni in particolare con l'ospedale all'Angelo di Mestre.
lunedì 11 dicembre 2017
VERDE PUBBLICO: ADDIO SST, UN BANDO DI GARA ASSEGNERÀ LA GESTIONE
La gestione del verde pubblico di Chioggia andrà all'asta. Il Comune infatti, nel dar seguito alla delibera consiliare di un anno fa che gli riassegnava il compito sottraendolo alla società partecipata SST e affidandolo al settore Ambiente dei propri uffici, ha dato mandato alla Stazione Unica Appaltante della Città Metropolitana di Venezia di indire un bando di gara per l'assegnazione dell'incarico, con durata triennale, dal gennaio 2018 a tutto il 2020. La base ammonta a 1.883mila euro (IVA 22% inclusa), ovvero una spesa annua complessiva da parte del Comune di 628mila euro. Nella determina firmata dal dirigente Paolo Spagna il 7 dicembre scorso, il verde pubblico viene definito “di primaria importanza per la qualità della vita dei cittadini e per i villeggianti”, e che pertanto “tutte le attività volte a incrementare la percentuale per abitante del verde pubblico devono mirare a uno sviluppo armonioso, compatibile con l'ambiente marino, prevedendo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che salvaguardino lo stato conservativo del patrimonio arboreo, non solo dal lato estetico ma anche dell'incolumità pubblica in quanto possibile causa di potenziali pericoli”.
giovedì 7 dicembre 2017
PIANO PER LE POLITICHE GIOVANILI, LA REGIONE APPROVA I PROGETTI DEI COMUNI DI CHIOGGIA, CAVARZERE E CONA
Arrivano 40mila euro per i giovani. La buona notizie dalla Regione Veneto, che in questi giorni ha comunicato di avere ammesso a finanziamento il “Piano di intervento sulle politiche giovanili anno 2018” presentato dai Servizi Sociali lo scorso ottobre. Il finanziamento concesso dalla Regione, pari al massimo di quanto richiesto, proviene da un Fondo
nazionale per realizzare interventi a favore dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Il Piano, che era stato adottato dal Comitato dei Sindaci di Chioggia, Cavarzere e Cona, con il Comune di Chioggia capofila, prevede la realizzazione di tre progetti di durata annuale, elaborati in collaborazione con gli organismi del privato-sociale e del volontariato, per interventi a favore dei giovani nell’ambito della formazione al lavoro e della prevenzione al disagio giovanile. I progetti verranno avviati dai primi mesi del 2018.
I primi due progetti riguardano la formazione e l’accompagnamento al lavoro. Con il primo, dal titolo “Il maestro di bottega", verranno realizzati tirocini formativi di accompagnamento al lavoro per i giovani all’interno di piccole botteghe artigianali del territorio, dove è determinante la figura del maestro. Verranno avviati il Cantiere del gusto (la panetteria), il Cantiere del bello (la tappezzeria) e il Cantiere della custodia (edilizia e manutenzione). Sono previsti almeno due tirocini formativi per ogni cantiere, della durata minima di 3 mesi e massima di 6 mesi.
Il secondo progetto invece è "Costruire futuro con e per i giovani", e mira a coinvolgerli riguardo al turismo dei coetanei mediante la realizzazione sul territorio di due punti d'informazione da attivarsi nel periodo estivo e in altri periodi turistici dell’anno. Gli infopoint saranno gestiti dai giovani stessi e offriranno al turista o al cittadino informazioni e indicazioni riguardanti l'offerta artistica, culturale, ambientale, ristorativa e ricettiva del territorio. Per questo motivo è prevista una fase preliminare di formazione dei giovani addetti agli infopoint con il coinvolgimento degli istituti alberghieri, agrari, linguistici e dell’istituto turistico.
L’ultimo progetto infine riguarda la prevenzione al bullismo nelle scuole: verranno realizzati dei moduli didattici a scuola sulla corresponsabilità e legalità, sulle esperienze di volontariato e solidarietà sociale, e la valorizzazione dei luoghi più significativi dei territori di attuazione del progetto. Inoltre sono previste anche altre attività, quali mini-stage all’interno delle realtà non profit locali, una visita ad un luogo significativo della città, “proposte di adozione” con le quali gli allievi individueranno un luogo o una situazione che, per la mancanza di custodia, rischiano di essere dimenticati o ignorati, per prendersene cura e valorizzarli.
«Siamo soddisfatti per il lavoro fatto», commenta l’assessore Trapella. «L’amministrazione si è imposta l’obiettivo della massima attenzione ai problemi dei giovani e l’approvazione di questi progetti è un atto concreto che va in questa direzione. Siamo impegnati a cogliere tutte le opportunità di finanziamento che ci possano aiutare in questo proposito. Sono convinta infatti che, insieme alle attività sociali già in essere rivolte agli anziani e alle famiglie in difficoltà, sia necessario anche investire sempre di più sui giovani, perché rappresentano una risorsa preziosa per la costruzione della comunità del futuro».
I primi due progetti riguardano la formazione e l’accompagnamento al lavoro. Con il primo, dal titolo “Il maestro di bottega", verranno realizzati tirocini formativi di accompagnamento al lavoro per i giovani all’interno di piccole botteghe artigianali del territorio, dove è determinante la figura del maestro. Verranno avviati il Cantiere del gusto (la panetteria), il Cantiere del bello (la tappezzeria) e il Cantiere della custodia (edilizia e manutenzione). Sono previsti almeno due tirocini formativi per ogni cantiere, della durata minima di 3 mesi e massima di 6 mesi.
Il secondo progetto invece è "Costruire futuro con e per i giovani", e mira a coinvolgerli riguardo al turismo dei coetanei mediante la realizzazione sul territorio di due punti d'informazione da attivarsi nel periodo estivo e in altri periodi turistici dell’anno. Gli infopoint saranno gestiti dai giovani stessi e offriranno al turista o al cittadino informazioni e indicazioni riguardanti l'offerta artistica, culturale, ambientale, ristorativa e ricettiva del territorio. Per questo motivo è prevista una fase preliminare di formazione dei giovani addetti agli infopoint con il coinvolgimento degli istituti alberghieri, agrari, linguistici e dell’istituto turistico.
L’ultimo progetto infine riguarda la prevenzione al bullismo nelle scuole: verranno realizzati dei moduli didattici a scuola sulla corresponsabilità e legalità, sulle esperienze di volontariato e solidarietà sociale, e la valorizzazione dei luoghi più significativi dei territori di attuazione del progetto. Inoltre sono previste anche altre attività, quali mini-stage all’interno delle realtà non profit locali, una visita ad un luogo significativo della città, “proposte di adozione” con le quali gli allievi individueranno un luogo o una situazione che, per la mancanza di custodia, rischiano di essere dimenticati o ignorati, per prendersene cura e valorizzarli.
«Siamo soddisfatti per il lavoro fatto», commenta l’assessore Trapella. «L’amministrazione si è imposta l’obiettivo della massima attenzione ai problemi dei giovani e l’approvazione di questi progetti è un atto concreto che va in questa direzione. Siamo impegnati a cogliere tutte le opportunità di finanziamento che ci possano aiutare in questo proposito. Sono convinta infatti che, insieme alle attività sociali già in essere rivolte agli anziani e alle famiglie in difficoltà, sia necessario anche investire sempre di più sui giovani, perché rappresentano una risorsa preziosa per la costruzione della comunità del futuro».
APPELLO UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE AL CAPO DELLO STATO PER ANNULLARE L'AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE AL DEPOSITO GPL
L’amministrazione comunale all’unanimità si appella al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’autorizzazione interministeriale n. 17407/2015 che autorizzò la costruzione del deposito di gpl in Val da Rio a Chioggia. La lettera inviata oggi fa seguito all’atto di indirizzo votato all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale del 28 novembre scorso. «Si tratta dell’ennesimo atto dell’amministrazione per provare a bloccare la costruzione del deposito», commenta il vicesindaco Marco Veronese. «Sappiamo benissimo che sarà una manifestazione di intenti la quale difficilmente produrrà atti concreti, ma è necessario assolutamente formalizzare tali volontà, tra l’altro unanimi da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio».
Argomenta il vicesindaco: «Nella lettera chiediamo un incontro preventivo con il Presidente e con i Ministri alle Infrastrutture e ai Beni Culturali, per far comprendere nel dettaglio l’incompatibilità dell’ambiente lagunare e del centro urbano di Chioggia con il sito individuato per il deposito di gpl. Tra l’altro era già stata inviata richiesta ai ministri citati, ma senza aver ricevuto ad oggi nessun riscontro». Nel frattempo sono stati avviati dei lavori per la costruzione di un nuovo accesso carrabile al deposito Gpl, sono in corso verifiche se la società Socogas -che ieri ha spiegato il proprio punto di vista in una conferenza a Marghera- ha la disponibilità dell’area per la realizzazione dell’intervento.
Argomenta il vicesindaco: «Nella lettera chiediamo un incontro preventivo con il Presidente e con i Ministri alle Infrastrutture e ai Beni Culturali, per far comprendere nel dettaglio l’incompatibilità dell’ambiente lagunare e del centro urbano di Chioggia con il sito individuato per il deposito di gpl. Tra l’altro era già stata inviata richiesta ai ministri citati, ma senza aver ricevuto ad oggi nessun riscontro». Nel frattempo sono stati avviati dei lavori per la costruzione di un nuovo accesso carrabile al deposito Gpl, sono in corso verifiche se la società Socogas -che ieri ha spiegato il proprio punto di vista in una conferenza a Marghera- ha la disponibilità dell’area per la realizzazione dell’intervento.