la consigliera regionale ERIKA BALDIN
Incidenti Romea, Baldin (M5S): "La vita viene prima degli interessi personali. Si proceda con urgenza a mettere in sicurezza la Romea."
Non è più possibile assistere alla tragica sequela di incidenti settimanali o addirittura giornalieri nel tratto di statale Romea che collega Mestre al Polesine, passando per il comune di Chioggia e Rosolina. Si è rimasti inerti per decenni sul fronte dell'adeguamento alle mutate condizioni del traffico e dello sviluppo urbanistico lungo il tracciato della statale. Oggi continuare ad ignorare tutto questo, aspettando opere mastodontiche e dai lunghi tempi di realizzazione è da criminali.
Indipendentemente dalle posizioni politiche sul fare o meno lavori su questa o nuove strade, l'emergenza degli incidenti resta. Prima di tutto si proceda a mettere in sicurezza la Romea. La vita viene prima degli interessi personali!
La Romea è, infatti, secondo un rilevamento statistico promosso nel 2006 dall'ACI, la strada più pericolosa d'Italia, dati i parametri del numero di incidenti stradali per chilometro (1,7) e del numero di morti per incidente (10%).
A questo punto mi chiedo cosa aspetti la Regione Veneto a prendere urgenti e seri provvedimenti per arginare questo continuo spargimento di sangue. L’amministrazione regionale deve porre all’attenzione dello Stato quelle che sono avvertite come le priorità per i territori, cioè la sicurezza della circolazione in aree e arterie stradali densamente trafficate. Basterebbe veramente poco per mettere in sicurezza i tratti più problematici, ad esempio allargando il tracciato stradale, dove possibile, delimitando con idonee zone di sosta le fermate del bus, una illuminazione adeguata, la sistemazione degli incroci più pericolosi, in particolare con la creazione di rotonde o corsie di immissione più lunghe e sottopassi dove non ci sono alternative sicure. Oltre alle code kilometriche si eviterebbero soprattutto il gran numero di incidenti che è causato spesso dalla poca visibilità in strada e dall’alto tasso di velocità delle auto. I maggiori investimenti devono essere destinati alla creazione di bypass stradali che evitino i centri abitati.

In queste ore l'assenza delle istituzioni è palesata dall'autorganizzazione -tipicamente veneta- che vediamo sui social network. Pagine create e gestite da comuni utenti per informare sul traffico e sugli incidenti. Cosa che dovrebbe spettare alla regione.
Le istituzioni intervengano. Non si possono chiudere gli occhi davanti ad una tragedia costante.
Coraggio Erika, vai avanti cosi. Noi ti sosteniamo.
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