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martedì 21 settembre 2021
I MINISTRI PATUANELLI E DADONE A CHIOGGIA PER SOSTENERE LA CANDIDATURA DI DANIELE STECCO
Presso l’Indiga davanti a un attento pubblico, il consigliere regionale Erika Baldin, con il candidato sindaco Daniele Stecco, hanno presenziato il ministro del mipaaf Stefano Patuanelli e il ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone.
La presenza contemporanea di due ministri a Chioggia è un evento più unico che raro, ha sottolineato Baldin. E la giornata è stata titolata si giovani e alla pesca, un connubio non così strano come potrebbe sembrare.
Il Veneto non è una regione per giovani, dati alla mano. Molti giovani stanno lasciando il Veneto. E il trend degli iscritti alle università del Veneto, tra le migliori in Italia, è in continuo calo. A parere di Baldin una delle motivazioni principali potrebbe porsi nella difficoltà dei trasporti che vede uno degli anelli deboli nella tratta ferroviaria Chioggia Rovigo, per la quale si pensa a un depotenziamento piuttosto che a un modello di sviluppo.
Nel Mercato Ittico all’ingrosso è stato investito moltissimo, anche in termini di denaro, con contributi europei e potrebbe essere, la pesca, un settore che da tantissimo lavoro.
Il settore della pesca sembra essere ignorato, tanto che non figura neppure nel nome del Ministero stesso.
Anche fondi del PNRR , Piano Nazionale per la Resistenza e Resilienza, elargiti per la ripresa dopo il periodo economico più buio dovuto alla pandemia, a livello regionale (PNRRR) non prevedevano il settore della pesca. Inserito successivamente grazie a un emendamento della stessa Baldin.
Ai pescatori non vanno richiesti ulteriori sacrifici, ha sostenuto la Baldin, ma la categoria va sostenuta sotto l’aspetto economico.
Nel suo intervento, Stecco, ha sottolineato una attenzione che andrà riservata ai giovani per migliorare anche la loro qualità della vita, migliorando anche le infrastrutture già esistenti in cui i giovani possano riunirsi in luoghi nuovi di aggregazione per dare sfogo alle proprie passione, quali l’arte, la musica, migliorando le palestre, mettendo in sicurezza le scuole, offrendo abitazioni. Tra i progetti del M5S creare una nuova offerta di lavoro, tra polo ittico e polo orticolo, creare luoghi di co-working.
Il ministro Dadone, alle politiche giovanili, ha esordito allargando il tiro. Non solo il Veneto non è una regione per giovani, ma è tutta l’Italia a non esserlo.
Tematica per anni messa in disparte, riscoperta in occasione del lockdown.
Oggi abbiamo un’opportunità che è quella con i fondi del PNRR che ormai sembrano debbano servire a tutto, a risolvere tutti i problemi che questo Paese ha avuto fino ad oggi.
Per permetterci di avanzare dove abbiamo avuto dei ritardi, resi palesi in cui la didattica si è dovuta svolgere da remoto. Per far si che l’Italia torni ad essere un Paese giusto per i ragazzi sotto tutti i punti di vista. Quella del PNRR è un’occasione da non farsi sfuggire,
Alcune dinamiche lavorative sono già cambiate, ciò che è da capire, conclude la Dadone, se vogliamo accompagnarle in questo cambiamento o dichirarle un’occasione persa.
Il Ministro Patuanelli ha sottolineato l’importanza di rendere più attrattivo il tessuto produttivo clodiense in modo da non far allontanare i giovani.
Entusiasta della giornata passata a conoscere i problemi di Chioggia in modo inusuale, ha voluto sottolineare come le direttive dell’Unione Europea in tema pesca siano molto più orientate a risolvere i problemi dei grandi operatori del nord. È molto difficile far capire all’Europa le esigenze della nostra pesca soprattutto in quanto sono diverse da zona a zona.
Ma problemi esistono anche nel settore agricolo. Settore a cui si chiede una riduzione dell’impatto ambientale, continuando però a produrre cibo. .
Nel settore agroalimentare stanno esprimendosi alcuni paradossi, quali la necessità di sfamare sempre più persone con un cibo di qualità ma senza considerare che molte terre non sono coltivabili.
Come si potrà tenere conto della sempre maggiore necessità di cibo diminuendo l’impatto ambientale se non con l’innovazione. Ciò che può far decidere a un giovane di fermarsi a Chioggia. L’innovazione ha un ruolo importante sull'attrattività dei nostri luoghi.
Le nostre aziende sono troppo piccole per pensare all’innovazione ognuna per sé, devono qua intervenire le associazioni di categoria.
Ora la grande sfida è far sopravvivere il settore della pesca.
Secondo il ministro, la prima cosa è garantire al settore ittico che continuerà ad esistere e garantire allo stesso capacità di innovazione e divenire attrattivo per i giovani.
Oltre alla percezione delle possibilità nel campo agricolo, serve fare formazione e utilizzare gli strumenti disponibili che consentano di produrre cibo di qualità, in quantità, ma con rispetto per l’ambiente, con la consapevolezza che è un percorso.
“Ai settori produttivi non si possono chiedere maggiori sforzi di quelli che possono essere in grado di fare, ma una transizione deve esserci”, ha concluso “per invertire l’attuale tendenza verso l’inquinamento che si trasforma negli effetti che vediamo quotidianamente nei fenomeni legati al cambiamento climatico, quali i fenomeni atmosferici estremi, sempre più frequenti. Si tratta di un percorso che va fatto dotando le imprese degli strumenti adatti per poterlo fare”.
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