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martedì 20 luglio 2021
VI COMMISSIONE TRASPORTI: ROMEA VARIANTE ARZERONE, FERROVIA IN DIREZIONE PIOVE DI SACCO MANCA SOLO LA RICHIESTA DI UN AEREOPORTO
Ieri pomeriggio si è riunita in Sala Consiliare del Palazzo Municipale la IV Commissione Consiliare Trasporti per discutere in merito a una proposta partita dal Comitato Promotore della legge regionale speciale per Chioggia e Area Metropolitana.
Per lo stesso era presente il Presidente l’avv.Giuseppe Boscolo Gioachina.
L'ordine del giorno prevedeva una discussione in merito a tre punti essenziali: la costituzione di una delegazione in modo da poter concertare con le autorità competenti una variante alla S.S.Romea; l’avvio delle pratiche per realizzare una tratta ferroviaria verso Piove di Sacco, Venezia, Padova e l’istituzione di una consulta permanente per arginare l’isolamento del territorio.
L’avvocato Boscolo, presidente del Comitato, nel presentare la variante alla S.S. 309 Romea ha messo in discussione la possibilità di tenere in considerazione l’Arzerone come possibile variante al tracciato.
La discussione tra i consiglieri ha visto tutti concordi nel riconoscimento della situazione di isolamento che vive il territorio, un annoso problema che nel passare del tempo sembra aver visto cambiare essenzialmente una cosa sola, i fondi messi a disposizione, che da 500 milioni sono stati decurtati a 235 milioni in mancanza di progettualità.
La proposta dell’avv. Boscolo di istituire una Consulta Permanente ha trovato concorde quasi tutti i consiglieri, con la consapevolezza che l’Ente può trarre beneficio dalle competenze assunte dal Comitato e dalla rete di conoscenze instaurata nel tempo. L’unico dubbio che sorge all’interno dell’assemblea è se sia corretto decidere di istituire il tavolo di discussione a due mesi dal termine del mandato.
Tutti concordi anche nel riconoscere l’isolamento del territorio sul quale bisogna portare maggiore attenzione. Un isolamento che, come sottolinea l’assessore Bariga, non crea possibilità di sviluppo ma rende la città scomoda, da cui i giovani vorrebbero allontanarsi.
Marcellina Segantin, Chioggia Viva fa il punto sulla necessità di essere presenti nei momenti in cui si prendono decisioni sulla viabilità del territorio, in modo da poter conoscere in anticipo gli interventi che ANAS decide di realizzare.
Diverso il punto di vista di Beniamino Boscolo, consigliere FI, che, ritiene necessario far riconoscere alla Regione le particolarità del nostro territorio che presenta una conformazione tale da rendere difficile studiare una viabilità alternativa con una ferrovia che crea più danni che benefici a causa dei pochi investimenti che rendono la tratta poco appetibile all’utenza.
Domenico Zanni, di Chioggia è libera, ha riportato l’attenzione anche sul numero delle vittime della Romea, sottolineando che Chioggia si trova sulla parte dimenticata del Veneto e che bisogna fare un’attenta disamina su quello che potrebbe essere il futuro dell’Arzerone prima di investirci risorse.
Presenti anche i tre consiglieri Regionali chioggiotti.
Il tema ferrovia è scottante per Erika Baldin che il problema lo ha vissuto da pendolare sentendosi una cittadina di serie B percorrendo la Chioggia-Rovigo a partire dalla stazione di Sant’Anna. A suo parere la tratta non va abbandonata ma mantenuta e potenziata.
Duro e realista l’intervento di Jonathan Montanariello, sul tema delle ciclovie. Inutile lamentarsi che non arrivano fondi per realizzare ciclovie se non si presentano progetti contestuali, sottolinea analizzando la ciclovia che a Cavallino Treporti ha visto l’inaugurazione della prima tranche, realizzata con fondi propri in primis.
Il PNRR sostiene la realizzazione di ciclovie e il passaggio dalla gomma al ferro, ricorda il consigliere, ma se non presentiamo progetti per le prime e per la tratta ferroviaria si cerca di sostituire con bus le corse mancanti del treno, si va nel senso opposto.
Per quanto riguarda l’Arzerone, si tratta di una strada provinciale che interessa le province di Padova, Venezia e Rovigo. La Regione se ne può occupare solo per cercare un accordo di programma tra gli enti interessati. Precisa, per quanto riguarda la consulta che essa ha dei limiti, i quali iniziano nel momento in cui si deve confrontare con le istituzioni, in quel momento la stessa dovrebbe farsi da parte e lasciare intervenire gli Enti preposti. Montanariello non ammette che il Comitato si definisca “supplenza” parlando del ruolo avuto nell’analisi della situazione della Romea in vece delle istituzioni, quasi autocelebrandosi.
Duro anche Dolfin, che riconosce i problemi della viabilità non solo all’uscita dalla città, ma all’interno della stessa, sottolineando come due gocce di pioggia e un soffio di vento il giorno prima abbiano provocato il congestionamento immediato di tutta la viabilità interna. Sottolinea che l’Ente deve prendersi le proprie responsabilità. Lo stesso Dolfin afferma di aver avvisato l’ufficio preposto che c'era la possibilità che ANAS decidesse di non realizzare la ciclabile sul ponte sul Brenta ma nessuno è andato a fondo nella questione.
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