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venerdì 16 luglio 2021
DOLFIN: IL MARE VA TUTELATO MA LA PESCA VA SALVATA
Il settore della pesca è già in crisi, ed è un settore che andrebbe salvaguardato in quanto offre occupazione diretta e all’indotto a migliaia di famiglie. Solo in Veneto, nel distretto Chioggia - Rovigo, sono circa 3000 le aziende che producono fatturati importanti.
Viene invece osteggiato, colpito da pregiudizi ideologici, incolpato di essere il male per gli oceani e per i mari.
Un settore che ora diventa bersaglio di realtà giornalistiche importanti che sembrano divertirsi ad attaccarlo, instaurando campagne poco positive. Asserendo che la pesca a strascico inquina come il traffico aereo, rilasciando un miliardo di emissioni di CO2.
Affermazioni vergognose e inaccettabili, afferma Dolfin, consigliere Regionale Lega, polemiche inutili e sterili, provocazioni verso l’intero settore ittico nazionale.
Chi opera nella pesca, sostiene, lo fa nel nome della sostenibilità e della salvaguardia ambientale.
È un settore che già subisce imposizioni sempre più stringenti da parte dell’Europa, dalla quale viene obbligata a diminuire lo sforzo di pesca, creando presupposti negativi nei confronti di migliaia di imprese, di aziende e di posti di lavoro in tutta la filiera.
Colpire il settore senza verificare in che stato realmente si trovi è poco funzionale.
La stessa riconversione non è possibile in tempi stretti. Non è possibile pensare di cambiare i metodi e gli strumenti dalla mattina alla sera, continua Dolfin. La pesca non può essere accantonata per fare spazio alla sostenibilità, al green, alla Blue Economy. Non si può far a meno di considerare l’impatto socio-economico di ciò e delle ricadute che ciò potrebbe avere nel settore a livello nazionale.
E conclude affermando che, certamente il mare va tutelato, ma la stessa pesca va salvata.
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