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venerdì 18 giugno 2021
LEGGE SPECIALE, OBBIETTIVO CHIOGGIA ENUMERA GLI ASPETTI POSITIVI E LE MANCANZE NEGLI INVESTIMENTI COMUNALI
La lista Obbiettivo Chioggia commenta le delibere discusse in commissione, relative agli stanziamenti dei fondi della Legge Speciale. «Come avevamo sempre chiesto - si legge in una nota - sia quando eravamo in amministrazione che, successivamente, come Obbiettivo Chioggia, finalmente i soldi della Legge Speciale verranno destinati per opere ed attività utili alla città. Tre milioni, risalenti a fondi arretrati e già destinati a suo tempo alla pavimentazione delle rive Lusenzo di Sottomarina e al bando per la ristrutturazione dei negozi di riva Vena, sono stati riconfermati nell’originaria destinazione. Magari sarebbe stato opportuno allargare la platea dei destinatari del bando anche ad altre zone in sofferenza del centro storico.
Altri 16 milioni, finora mai destinati - continua Obbiettivo Chioggia - sono stati indirizzati alla sistemazione di molti ponti e numerose scuole, compresi asili nido, all'acquisto e sistemazione di immobili in centro storico da dedicare anche all'emergenza abitativa, ad un bando per l’acquisto della prima casa sempre nel centro storico, alla realizzazione di nuovi loculi ed ossari nei principali cimiteri e al primo stralcio, il tratto centrale, del nuovo lungomare Adriatico. Inoltre il 2% verrà, come di norma, destinato a finanziare gli studi e progetti necessari per poter proseguire con le opere.
Rispetto alle indicazioni che abbiamo sempre dato - spiegano gli esponenti della lista - mancano ancora le necessarie opere viarie di collegamento, sia interno, come la nuova strada della batteria Penzo e le strade in zona Parco degli Orti, che esterno, verso la Romea, che comprenda anche il raccordo verso il parco commerciale Clodì. Auspichiamo, inoltre, che vengano destinate le necessarie somme per le piste ciclabili, gli impianti e nuove zone sportive, come quella che dovrebbe sorgere in zona Ghezzi, dando la massima priorità alla ricostruzione della piscina comunale, in modo tale da renderla usufruibile anche d’inverno».
Obbiettivo Chioggia confida che il finanziamento di tali opere possa essere inserito nelle prossime delibere e, soprattutto, che venga posticipata ogni considerazione a quando i tempi saranno maturi, per il ponte tra l'isola dell'Unione e la cittadella della giustizia, «da sempre sostenuto dal sindaco Ferro, che lo aveva difeso anche recentemente. Ora bisogna proferire il massimo sforzo per poter spendere, e quindi vedere le opere finite, il più presto possibile, dando per scontato che sarà la prossima amministrazione a farsene carico».
Altri 16 milioni, finora mai destinati - continua Obbiettivo Chioggia - sono stati indirizzati alla sistemazione di molti ponti e numerose scuole, compresi asili nido, all'acquisto e sistemazione di immobili in centro storico da dedicare anche all'emergenza abitativa, ad un bando per l’acquisto della prima casa sempre nel centro storico, alla realizzazione di nuovi loculi ed ossari nei principali cimiteri e al primo stralcio, il tratto centrale, del nuovo lungomare Adriatico. Inoltre il 2% verrà, come di norma, destinato a finanziare gli studi e progetti necessari per poter proseguire con le opere.
Rispetto alle indicazioni che abbiamo sempre dato - spiegano gli esponenti della lista - mancano ancora le necessarie opere viarie di collegamento, sia interno, come la nuova strada della batteria Penzo e le strade in zona Parco degli Orti, che esterno, verso la Romea, che comprenda anche il raccordo verso il parco commerciale Clodì. Auspichiamo, inoltre, che vengano destinate le necessarie somme per le piste ciclabili, gli impianti e nuove zone sportive, come quella che dovrebbe sorgere in zona Ghezzi, dando la massima priorità alla ricostruzione della piscina comunale, in modo tale da renderla usufruibile anche d’inverno».
Obbiettivo Chioggia confida che il finanziamento di tali opere possa essere inserito nelle prossime delibere e, soprattutto, che venga posticipata ogni considerazione a quando i tempi saranno maturi, per il ponte tra l'isola dell'Unione e la cittadella della giustizia, «da sempre sostenuto dal sindaco Ferro, che lo aveva difeso anche recentemente. Ora bisogna proferire il massimo sforzo per poter spendere, e quindi vedere le opere finite, il più presto possibile, dando per scontato che sarà la prossima amministrazione a farsene carico».
6 commenti:
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COME SPENDERE I SOLDI DELLA LEGGE SPECIALE NON È COME FARE LA SPESA AL SUPERMERCATO
RispondiEliminaDagli interventi dell’Amministrazione in carica e dagli esponenti ex grillini di Obbiettivo Chioggia, l’elenco delle opere da realizzare con i fondi della Legge Speciale assomiglia più ad una lista della spesa piuttosto che ad un cronoprogramma suddiviso nei tempi e nelle priorità, come l’ortodossia amministrativa insegna.
Entrando nel merito dei suggerimenti proposti da Obbiettivo Chioggia si osserva quanto segue:
- E’ bene prevedere fondi per le bretelle di collegamento della strada in zona Parco degli Orti con la Romea e il parco commerciale Clodì, mentre invece non si capisce perché il comune debba attingere alla Legge Speciale per la NUOVA STRADA DELLA BATTERIA PENZO e le piste ciclabili, gli impianti sportivi IN ZONA GHEZZI, poiché tali opere fanno parte e sono a carico dei comparti quali OPERE DOVUTE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA.
- Anche la realizzazione di nuovi loculi e ossari per i cimiteri di Sant'Anna, Chioggia e Sottomarina, non si capisce perché si debba attingere ai fondi della Legge Speciale, quando è una semplice partita di giro: Prima dell’appalto il comune vende i loculi e con le somme incassate si paga la ditta appaltatrice.
- L'acquisto da parte del comuna e la sistemazione di immobili in centro storico da dedicare all'emergenza abitativa è una cavolata! Quando ci si mette di mezzo il comune, alla fine sono soldi buttati. Se vogliamo fare rivivere i centri storici si devono assegnare i fondi con vincoli e appositi bandi DIRETTAMENTE AI PRIVATI.
Se una persona non conosce le cose farebbe meglio a tacere piuttosto che far figuracce. La strada della batteria Penzo da parte di un altro ambito, il 3 di competenza pubblica, quelli edificabili saranno l'uno e il 2. Mentre le altre cose citate, se sono state inserite nelle delibere significa che sono lecite e coincidono anche con il nostro pensiero politico. C'è chi proponeva un ponte galleggiante sul Brenta, per risolvere il problema del traffico, quella se una vera fantasia campata in aria.
RispondiEliminaTra le cose finanziate che approvano ci sono infatti anche il bando per la ristrutturazione dei negozi in riva vena e il bando per acquisto prima casa, inutile tu parli solo di cui che a te non piace
RispondiEliminaRisposta a Daniele Padoan (20 giugno 2021 09:56 e 10:00)
EliminaNella tavola di progetto del comune di Chioggia, avente come oggetto: Piano Urbanistico Attuativo “area ex batteria Forte Penzo – Ambito 2 – progetto speciale n. 6”, vengono individuate le opere di urbanizzazione che include l’area destinata a strada.
Che poi dette opere di urbanizzazione siano di “competenza pubblica” è un altro paio di maniche. Si dovrebbe spiegare alla cittadinanza come mai quelle aree destinate a strade sono state stralciate da quelle edificabili, in quanto chi edifica si accolla anche gli oneri delle opere di urbanizzazione primaria (strade, illuminazione, fognature ecc.) e secondaria (scuole, parchi, giardini ecc.)
Le “altre cose” come lei dice, sono sempre delle opere che, se anche inserite nelle delibere, non significa che siano per forza lecite.
Relativamente al bando per la ristrutturazione dei negozi in riva Vena, prima di elargire soldi pubblici, pensate a togliere le esose tasse della TARI (asporto rifiuti) e tutti i balzelli che soffocano le attività commerciali (tasse per insegne, per tende ecc.) E poi, a chi vengono dati questi soldi? Ai proprietari degli immobili oppure a chi ha o voglia aprire una attività commerciale? Anche qui, solo frasi buttate tanto per fare colpo sulla cittadinanza senza uno stralcio di regolamento a monte.
Scusami la tari la si potrà dilazionare, scontare, rimandare ma come fai a non pagarla? L'asporto dei rifiuti va pagato, è un servizio di cui godiamo tutti.
EliminaRisposta a andrea comparato (20 giugno 2021 12:48)
EliminaCertamente che la Tari (asporto rifiuti) la dobbiamo pagare, ma se dobbiamo rilanciare i negozi di riva Vena dobbiamo fare delle scelte. Anziché elargire soldi pubblici a casaccio, che fra latro non sappiamo ancora come saranno distribuiti fra proprietari dei muri o intestatari delle licenze commerciali, per me sarebbe opportuno intervenire subito sul taglio delle tasse mirate nel tempo atte a sostenere le attività di Riva Vena per un suo rilancio.
D’altro canto il Governo ha già messo in campo le deduzioni IRPEF, o la cessione del credito, o lo sconto in fattura per chi ristruttura gli immobili, anche commerciali.