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venerdì 28 maggio 2021
OBBIETTIVO CHIOGGIA CONTRO IL SINDACO FERRO: «NEL SUO COMMIATO DIMENTICA I RISULTATI RAGGIUNTI NEI SETTORI URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI»
Gli esponenti della lista Obbiettivo Chioggia, fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, polemizzano con la lettera aperta nella quale il sindaco Alessandro Ferro annunciava che non si sarebbe ricandidato. «È alquanto bizzarro - esordiscono Alessandra Penzo, Endri Bullo, Paolo Bonfà e Daniele Padoan - leggere, nelle dimissioni del primo cittadino, la lista della spesa dei suoi traguardi. Come se il buon operato di un sindaco fosse esclusivamente misurabile nella quantità di nastri conservati gelosamente in una borsa della spesa. Nell’elenco autocelebrativo
compaiono ad esempio lo stop dell’impianto di gpl, la valorizzazione del Forte San Felice e l’annosa vicenda dei terreni in riva Lusenzo.
Tutte citazioni degne di merito, se non fosse per il fatto che il deposito è ancora lì e probabilmente ci rimarrà ancora per un bel po’ di anni, quindi questione non realmente conclusa. La valorizzazione del Forte San Felice è pure un work in progress. Lo stesso vale per Riva Lusenzo, segnata da grandi passerelle prima delle elezioni regionali, arenatasi poi per circa un anno e riapparsa in auge negli ul:mi giorni, dopo gli ennesimi solleciti degli abitanti esasperati.
Va inoltre ribadito che l’insieme di questi pseudo-traguardi è assolutamente da condividere con tutti quegli enti, esponente politici, comitati, associazioni e cittadini che per amore della città hanno sollecitato e affiancato l’amministrazione in queste azioni. Appare improbabile invece - continuano gli ex grillini - che la citazione di alcuni importantissimi traguardi sia stata sbadatamente dimenticata: come da abitudine, anche nella lettera di “addio”, non vi è traccia di tutti quei progetti che, se citati, avrebbero dato visibilità al gruppo di ex amministratori da sempre molto vicino ai settori Lavori Pubblici e Urbanistica.
In particolare, l’ omissione dei molti risultati raggiunti dall’ex assessora Alessandra Penzo: sistemazione del comparto 8C1 attesa da anni dai residenti; accordo con l’Autorità di Sistema Portuale per la definizione delle competenze territoriali di interazione porto-città, siglato nel dicembre 2019, grazie al quale vengono avviati i lavori per la redazione del nuovo piano regolatore portuale, fermo al 1981 (piano Gottardo); ristrutturazione di Porta Santa Maria; continuità dei lavori a palazzo Granaio, con l’inserimento nel piano economico della riqualificazione della cappella al pian terreno e la progettazione e realizzazione degli impianti, fino alla rimozione della gru che invadeva la piazza.
Inoltre, la riqualificazione di via del Boschetto; i milioni spesi nell’edilizia scolastica; la realizzazione del parco a Valli; il rifacimento di 41 strade e l’accordo per la sistemazione di due importanti rotatorie, attese da anni, che permetteranno una miglior circolazione alla popolazione e finalmente un miglior biglietto da visita per i turisti. A questo elenco - proseguono Penzo, Bullo, Bonfà e Padoan - sarebbero da aggiungere il PAT, il piano dei centri storici, l’affidamento della pianificazione dell’ambito 3, dell’area Reduci, la progettazione del nuovo lungomare, non per ul:mo il nuovo regolamento edilizio varato solo ora, ma pronto (dopo molto lavoro) già nel settembre 2020».
Conclude Obbiettivo Chioggia: «Potremmo continuare anche noi con una lunga lista della spesa, ma risulterebbe riduttivo soffermarci alle azioni riscontrabili quotidianamente girando in città. Il settore, guidato sempre con molta professionalità, ha aperto le porte e avviato tavoli di concertazione con categorie, cittadini e enti pubblici, proprio per raggiungere obiettivi condivisi e aprire le porte allo sviluppo socioeconomico di Chioggia. Siamo certi che se questo gruppo non fosse stat0 boicottato, sicuramente sarebbero già partiti molti altri lavori, sia di riqualificazione che di manutenzione. Troviamo opportuno sottolineare questi aspetti, che evidenziano una realtà decisamente contrastante con la lettera di Ferro, al quale esprimiamo i migliori auguri per la sua vita privata, ma che ci auguriamo di non incrociare più nel percorso politico chioggiotto».
Tutte citazioni degne di merito, se non fosse per il fatto che il deposito è ancora lì e probabilmente ci rimarrà ancora per un bel po’ di anni, quindi questione non realmente conclusa. La valorizzazione del Forte San Felice è pure un work in progress. Lo stesso vale per Riva Lusenzo, segnata da grandi passerelle prima delle elezioni regionali, arenatasi poi per circa un anno e riapparsa in auge negli ul:mi giorni, dopo gli ennesimi solleciti degli abitanti esasperati.
Va inoltre ribadito che l’insieme di questi pseudo-traguardi è assolutamente da condividere con tutti quegli enti, esponente politici, comitati, associazioni e cittadini che per amore della città hanno sollecitato e affiancato l’amministrazione in queste azioni. Appare improbabile invece - continuano gli ex grillini - che la citazione di alcuni importantissimi traguardi sia stata sbadatamente dimenticata: come da abitudine, anche nella lettera di “addio”, non vi è traccia di tutti quei progetti che, se citati, avrebbero dato visibilità al gruppo di ex amministratori da sempre molto vicino ai settori Lavori Pubblici e Urbanistica.
In particolare, l’ omissione dei molti risultati raggiunti dall’ex assessora Alessandra Penzo: sistemazione del comparto 8C1 attesa da anni dai residenti; accordo con l’Autorità di Sistema Portuale per la definizione delle competenze territoriali di interazione porto-città, siglato nel dicembre 2019, grazie al quale vengono avviati i lavori per la redazione del nuovo piano regolatore portuale, fermo al 1981 (piano Gottardo); ristrutturazione di Porta Santa Maria; continuità dei lavori a palazzo Granaio, con l’inserimento nel piano economico della riqualificazione della cappella al pian terreno e la progettazione e realizzazione degli impianti, fino alla rimozione della gru che invadeva la piazza.
Inoltre, la riqualificazione di via del Boschetto; i milioni spesi nell’edilizia scolastica; la realizzazione del parco a Valli; il rifacimento di 41 strade e l’accordo per la sistemazione di due importanti rotatorie, attese da anni, che permetteranno una miglior circolazione alla popolazione e finalmente un miglior biglietto da visita per i turisti. A questo elenco - proseguono Penzo, Bullo, Bonfà e Padoan - sarebbero da aggiungere il PAT, il piano dei centri storici, l’affidamento della pianificazione dell’ambito 3, dell’area Reduci, la progettazione del nuovo lungomare, non per ul:mo il nuovo regolamento edilizio varato solo ora, ma pronto (dopo molto lavoro) già nel settembre 2020».
Conclude Obbiettivo Chioggia: «Potremmo continuare anche noi con una lunga lista della spesa, ma risulterebbe riduttivo soffermarci alle azioni riscontrabili quotidianamente girando in città. Il settore, guidato sempre con molta professionalità, ha aperto le porte e avviato tavoli di concertazione con categorie, cittadini e enti pubblici, proprio per raggiungere obiettivi condivisi e aprire le porte allo sviluppo socioeconomico di Chioggia. Siamo certi che se questo gruppo non fosse stat0 boicottato, sicuramente sarebbero già partiti molti altri lavori, sia di riqualificazione che di manutenzione. Troviamo opportuno sottolineare questi aspetti, che evidenziano una realtà decisamente contrastante con la lettera di Ferro, al quale esprimiamo i migliori auguri per la sua vita privata, ma che ci auguriamo di non incrociare più nel percorso politico chioggiotto».
1 commento:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Le esternazioni quotidiane dei fuoriusciti chioggiotti dal movimento 5 stelle oramai e diventata una pantomima.
RispondiEliminaI tre moschettieri Padoan-Bullo-Bonfà, coadiuvati dall’ex assessore Penzo nei panni di D’Artagnan, sfornano interventi nei loro profili facebook, tutti uguali eseguiti col copia/incola, poi riportati dai media.
Squallida strada intrapresa per inculcare la loro propaganda politica, come fossimo nel ventennio dell’Istituto Luce.
Entrando nel merito del loro ultimo intervento riportato da Chioggia Azzurra, se l’elenco delle opere corrisponde ad un intero quinquennio di questa Amministrazione, non è che si possa essere orgogliosi dell’operato.
Trattasi prevalentemente di ordinaria manutenzione e non so quanto bene faccia ai “tre moschettieri” citare l’intervento del Granaio. Ritengo scandaloso solo proporlo: 5 anni di Amministrazione Ferro + un anno di Casson per avere un’opera ancora da concludere. Mancano infatti ancora le opere di rifinitura (impianti, pavimenti, infissi) per non parlare del piano terra i cui lavori sono ancora da iniziare.
Perché invece di citare l’elenco della spesa non nominano mai l’isolamento viario con cui Chioggia deve fare i conti? Tutti zitti!