Il gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Chioggia, con Beniamino Boscolo, presenta un ordine del giorno per impegnare la giunta nella destinazione di risorse necessarie a restaurare i tre capitelli sorti lungo la riva del Lusenzo a Sottomarina. I capitelli dei Berti, di corte Granda e dei Netti, nella parte vecchia del borgo, compiranno cent'anni nel 2026.
Erano stati costruiti infatti nel 1926, ma da troppo tempo non versano in buono stato di conservazione. Soprattutto quello dei Berti e quello di corte Granda, dal momento che nel 2015 l'amministrazione guidata da Giuseppe Casson -su impulso dello stesso capogruppo Boscolo- si era attivata per il restauro.
Queste edicole votive, dedicate alla Madonna di Marina, hanno ospitato per anni i fioretti mariani nel mese di maggio; ma soprattutto sono tutelate dalla Soprintendenza di Venezia, quali esempi di religiosità popolare del Novecento. E lo stesso ente deve autorizzare l'esecuzione dei lavori di restauro conservativo.
«Speriamo - sostiene Beniamino Boscolo - che nel 2026 la prossima amministrazione comunale possa celebrare con una serie di iniziative il centenario dalla costruzione dei capitelli, e che questi siano opportunamente restaurati per tempo, quale testimonianza di storia, tradizione e fede». Anche questo progetto, nelle intenzioni dei promotori, è vocato alla candidatura di Chioggia quale capitale italiana della cultura per l'anno 2024.
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lunedì 31 maggio 2021
domenica 30 maggio 2021
ERIKA BALDIN VINCE IL TERZO RICORSO CONTRO LA LISTA ZAIA E RIMANE IN CONSIGLIO REGIONALE A RAPPRESENTARE IL MOVIMENTO 5 STELLE
Erika Baldin rimane in consiglio regionale. Due giorni fa infatti è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato, che -confermando quella della Corte d'Appello e del TAR- ha dato ragione all'esponente del Movimento 5 Stelle e torto alla lista Zaia, che rivendicava quel seggio: l'interpretazione della legge elettorale ha quindi spostato l'ago della bilancia dalla parte della Baldin, prima eletta nella lista grillina, ancorché il suo candidato presidente Enrico Cappelletti non avesse raggiunto il quorum.
«Questa sentenza - commenta la consigliera di Sant'Anna - mette la parola fine a una brutta pagina per la democrazia in Veneto, un limbo nel quale erano stati confinati gli elettori del MoVimento 5 Stelle, che rischiavano di rimanere senza voce in regione. Nonostante qualcuno abbia cercato fino all'ultimo di sovvertire l'esito del voto popolare, arrampicandosi sugli specchi con argomentazioni che sono state completate smontate e respinte, la volontà dei veneti è stata quindi rispettata e riaffermata», conclude Erika Baldin.
«Questa sentenza - commenta la consigliera di Sant'Anna - mette la parola fine a una brutta pagina per la democrazia in Veneto, un limbo nel quale erano stati confinati gli elettori del MoVimento 5 Stelle, che rischiavano di rimanere senza voce in regione. Nonostante qualcuno abbia cercato fino all'ultimo di sovvertire l'esito del voto popolare, arrampicandosi sugli specchi con argomentazioni che sono state completate smontate e respinte, la volontà dei veneti è stata quindi rispettata e riaffermata», conclude Erika Baldin.
venerdì 28 maggio 2021
OBBIETTIVO CHIOGGIA CONTRO IL SINDACO FERRO: «NEL SUO COMMIATO DIMENTICA I RISULTATI RAGGIUNTI NEI SETTORI URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI»
Gli esponenti della lista Obbiettivo Chioggia, fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, polemizzano con la lettera aperta nella quale il sindaco Alessandro Ferro annunciava che non si sarebbe ricandidato. «È alquanto bizzarro - esordiscono Alessandra Penzo, Endri Bullo, Paolo Bonfà e Daniele Padoan - leggere, nelle dimissioni del primo cittadino, la lista della spesa dei suoi traguardi. Come se il buon operato di un sindaco fosse esclusivamente misurabile nella quantità di nastri conservati gelosamente in una borsa della spesa. Nell’elenco autocelebrativo
compaiono ad esempio lo stop dell’impianto di gpl, la valorizzazione del Forte San Felice e l’annosa vicenda dei terreni in riva Lusenzo.
Tutte citazioni degne di merito, se non fosse per il fatto che il deposito è ancora lì e probabilmente ci rimarrà ancora per un bel po’ di anni, quindi questione non realmente conclusa. La valorizzazione del Forte San Felice è pure un work in progress. Lo stesso vale per Riva Lusenzo, segnata da grandi passerelle prima delle elezioni regionali, arenatasi poi per circa un anno e riapparsa in auge negli ul:mi giorni, dopo gli ennesimi solleciti degli abitanti esasperati.
Va inoltre ribadito che l’insieme di questi pseudo-traguardi è assolutamente da condividere con tutti quegli enti, esponente politici, comitati, associazioni e cittadini che per amore della città hanno sollecitato e affiancato l’amministrazione in queste azioni. Appare improbabile invece - continuano gli ex grillini - che la citazione di alcuni importantissimi traguardi sia stata sbadatamente dimenticata: come da abitudine, anche nella lettera di “addio”, non vi è traccia di tutti quei progetti che, se citati, avrebbero dato visibilità al gruppo di ex amministratori da sempre molto vicino ai settori Lavori Pubblici e Urbanistica.
In particolare, l’ omissione dei molti risultati raggiunti dall’ex assessora Alessandra Penzo: sistemazione del comparto 8C1 attesa da anni dai residenti; accordo con l’Autorità di Sistema Portuale per la definizione delle competenze territoriali di interazione porto-città, siglato nel dicembre 2019, grazie al quale vengono avviati i lavori per la redazione del nuovo piano regolatore portuale, fermo al 1981 (piano Gottardo); ristrutturazione di Porta Santa Maria; continuità dei lavori a palazzo Granaio, con l’inserimento nel piano economico della riqualificazione della cappella al pian terreno e la progettazione e realizzazione degli impianti, fino alla rimozione della gru che invadeva la piazza.
Inoltre, la riqualificazione di via del Boschetto; i milioni spesi nell’edilizia scolastica; la realizzazione del parco a Valli; il rifacimento di 41 strade e l’accordo per la sistemazione di due importanti rotatorie, attese da anni, che permetteranno una miglior circolazione alla popolazione e finalmente un miglior biglietto da visita per i turisti. A questo elenco - proseguono Penzo, Bullo, Bonfà e Padoan - sarebbero da aggiungere il PAT, il piano dei centri storici, l’affidamento della pianificazione dell’ambito 3, dell’area Reduci, la progettazione del nuovo lungomare, non per ul:mo il nuovo regolamento edilizio varato solo ora, ma pronto (dopo molto lavoro) già nel settembre 2020».
Conclude Obbiettivo Chioggia: «Potremmo continuare anche noi con una lunga lista della spesa, ma risulterebbe riduttivo soffermarci alle azioni riscontrabili quotidianamente girando in città. Il settore, guidato sempre con molta professionalità, ha aperto le porte e avviato tavoli di concertazione con categorie, cittadini e enti pubblici, proprio per raggiungere obiettivi condivisi e aprire le porte allo sviluppo socioeconomico di Chioggia. Siamo certi che se questo gruppo non fosse stat0 boicottato, sicuramente sarebbero già partiti molti altri lavori, sia di riqualificazione che di manutenzione. Troviamo opportuno sottolineare questi aspetti, che evidenziano una realtà decisamente contrastante con la lettera di Ferro, al quale esprimiamo i migliori auguri per la sua vita privata, ma che ci auguriamo di non incrociare più nel percorso politico chioggiotto».
Tutte citazioni degne di merito, se non fosse per il fatto che il deposito è ancora lì e probabilmente ci rimarrà ancora per un bel po’ di anni, quindi questione non realmente conclusa. La valorizzazione del Forte San Felice è pure un work in progress. Lo stesso vale per Riva Lusenzo, segnata da grandi passerelle prima delle elezioni regionali, arenatasi poi per circa un anno e riapparsa in auge negli ul:mi giorni, dopo gli ennesimi solleciti degli abitanti esasperati.
Va inoltre ribadito che l’insieme di questi pseudo-traguardi è assolutamente da condividere con tutti quegli enti, esponente politici, comitati, associazioni e cittadini che per amore della città hanno sollecitato e affiancato l’amministrazione in queste azioni. Appare improbabile invece - continuano gli ex grillini - che la citazione di alcuni importantissimi traguardi sia stata sbadatamente dimenticata: come da abitudine, anche nella lettera di “addio”, non vi è traccia di tutti quei progetti che, se citati, avrebbero dato visibilità al gruppo di ex amministratori da sempre molto vicino ai settori Lavori Pubblici e Urbanistica.
In particolare, l’ omissione dei molti risultati raggiunti dall’ex assessora Alessandra Penzo: sistemazione del comparto 8C1 attesa da anni dai residenti; accordo con l’Autorità di Sistema Portuale per la definizione delle competenze territoriali di interazione porto-città, siglato nel dicembre 2019, grazie al quale vengono avviati i lavori per la redazione del nuovo piano regolatore portuale, fermo al 1981 (piano Gottardo); ristrutturazione di Porta Santa Maria; continuità dei lavori a palazzo Granaio, con l’inserimento nel piano economico della riqualificazione della cappella al pian terreno e la progettazione e realizzazione degli impianti, fino alla rimozione della gru che invadeva la piazza.
Inoltre, la riqualificazione di via del Boschetto; i milioni spesi nell’edilizia scolastica; la realizzazione del parco a Valli; il rifacimento di 41 strade e l’accordo per la sistemazione di due importanti rotatorie, attese da anni, che permetteranno una miglior circolazione alla popolazione e finalmente un miglior biglietto da visita per i turisti. A questo elenco - proseguono Penzo, Bullo, Bonfà e Padoan - sarebbero da aggiungere il PAT, il piano dei centri storici, l’affidamento della pianificazione dell’ambito 3, dell’area Reduci, la progettazione del nuovo lungomare, non per ul:mo il nuovo regolamento edilizio varato solo ora, ma pronto (dopo molto lavoro) già nel settembre 2020».
Conclude Obbiettivo Chioggia: «Potremmo continuare anche noi con una lunga lista della spesa, ma risulterebbe riduttivo soffermarci alle azioni riscontrabili quotidianamente girando in città. Il settore, guidato sempre con molta professionalità, ha aperto le porte e avviato tavoli di concertazione con categorie, cittadini e enti pubblici, proprio per raggiungere obiettivi condivisi e aprire le porte allo sviluppo socioeconomico di Chioggia. Siamo certi che se questo gruppo non fosse stat0 boicottato, sicuramente sarebbero già partiti molti altri lavori, sia di riqualificazione che di manutenzione. Troviamo opportuno sottolineare questi aspetti, che evidenziano una realtà decisamente contrastante con la lettera di Ferro, al quale esprimiamo i migliori auguri per la sua vita privata, ma che ci auguriamo di non incrociare più nel percorso politico chioggiotto».
LA CAPITANERIA DI PORTO DI CHIOGGIA RIBADISCE LE PROPRIE COMPETENZE NELLA REGOLAZIONE DI APPOSTAMENTI E TRANSITI LUNGO L'ARENILE
La Capitaneria di Porto di Chioggia, in merito allo svolgimento di attività commerciali ambulanti lungo l’arenile, ribadisce che gli aspetti attinenti la sicurezza della navigazione e della balneazione in genere sono sua competenza esclusiva, assegnata al Corpo delle Capitanerie di Porto in virtù della norma attualmente in vigore sul territorio nazionale.
In forza di ciò, l’ordinanza 33/2020 rimane lo strumento che regola sia la fascia di rispetto dei 5 metri dalla battigia, di fondamentale importanza per lo svolgimento delle operazioni di salvaguardia della vita umana in mare (oltre che per il libero transito di mezzi di soccorso), sia la distanza tra le torrette di salvataggio, e qualunque altro aspetto attinente alle materie assegnate al Corpo dal legislatore nazionale, e regolamentate appunto nell’ordinanza della Capitaneria clodiense.
Quest'ultima porrà in essere ogni iniziativa possibile al fine di armonizzare le disposizioni nelle materie di propria competenza -a cui è deputata dalla Legge nazionale- negli ambiti demaniali marittimi ricadenti nella propria giurisdizione.
In forza di ciò, l’ordinanza 33/2020 rimane lo strumento che regola sia la fascia di rispetto dei 5 metri dalla battigia, di fondamentale importanza per lo svolgimento delle operazioni di salvaguardia della vita umana in mare (oltre che per il libero transito di mezzi di soccorso), sia la distanza tra le torrette di salvataggio, e qualunque altro aspetto attinente alle materie assegnate al Corpo dal legislatore nazionale, e regolamentate appunto nell’ordinanza della Capitaneria clodiense.
Quest'ultima porrà in essere ogni iniziativa possibile al fine di armonizzare le disposizioni nelle materie di propria competenza -a cui è deputata dalla Legge nazionale- negli ambiti demaniali marittimi ricadenti nella propria giurisdizione.
lunedì 24 maggio 2021
OBBIETTIVO CHIOGGIA E IL COMITATO ROMEA SCRIVONO AL MINISTRO E GLI CHIEDONO: «OBBLIGA I TIR AD ANDARE IN AUTOSTRADA»
Due lettere partite da Chioggia sono giunte al tavolo del Ministro per le Infrastrutture, Enrico Giovannini, relativamente al caos generato lungo la strada Romea dal cantiere in corso al ponte che attraversa il Brenta. La prima è firmata dal comitato Romea Ferrovia, con l'avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina, che ha avanzato al ministro una richiesta d'incontro -possibilmente in città- per chiedere il dirottamento dei TIR a lunga percorrenza verso la rete autostradale.
Analogo intento ha il testo inoltrato a Roma da Obbiettivo Chioggia, la lista nata dall'esperienza degli ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle: anche questa missiva chiede al Ministero che venga dirottato «con obbligo» il traffico pesante nei percorsi autostradali, spezzando il flusso di traffico dei circa 18mila veicoli giornalieri che affrontano la strada Romea.
Inoltre, in un quadro di sistema con le difficoltà della ferrovia e la carenza ciclabile, Obbiettivo Chioggia invita Giovannini a valutare le soluzioni già note per il futuro, dalla Romea commerciale alla riqualificazione dell'Arzeron. «Gli appositi cartelli installati da ANAS - conclude la lettera - suggeriscono la permanenza in autostrada, ma non la incentivano nel pagamento del pedaggio autostradale, così nessuno degli autotrasportatori la adotta».
Analogo intento ha il testo inoltrato a Roma da Obbiettivo Chioggia, la lista nata dall'esperienza degli ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle: anche questa missiva chiede al Ministero che venga dirottato «con obbligo» il traffico pesante nei percorsi autostradali, spezzando il flusso di traffico dei circa 18mila veicoli giornalieri che affrontano la strada Romea.
Inoltre, in un quadro di sistema con le difficoltà della ferrovia e la carenza ciclabile, Obbiettivo Chioggia invita Giovannini a valutare le soluzioni già note per il futuro, dalla Romea commerciale alla riqualificazione dell'Arzeron. «Gli appositi cartelli installati da ANAS - conclude la lettera - suggeriscono la permanenza in autostrada, ma non la incentivano nel pagamento del pedaggio autostradale, così nessuno degli autotrasportatori la adotta».
MARTEDÌ POMERIGGIO CONSIGLIO COMUNALE, SI PARLERÀ ANCHE DEI PONTI DELLA FOSSETTA E DELLE TREZZE
Avrà inizio domani alle ore 14.30, in modalità videoconferenza, la seduta del consiglio comunale di Chioggia che verterà attorno a sette argomenti, concludendosi così entro il pomeriggio. Tra essi, i consiglieri sono chiamati ad approvare il rendiconto di gestione per l'anno 2020 e il regolamento per le pubblicità e i mercati negli spazi pubblici. Quindi spazio alle mozioni relative al recupero del ponte della Fossetta e di quello delle Trezze a Valli, oltre alla ferrovia Chioggia-Rovigo, entrambe promosse dal capogruppo della Lega, Marco Dolfin. I lavori dell'assemblea cittadina potranno essere seguiti in diretta video dal sito dell'ente e via Youtube.
domenica 23 maggio 2021
STRUMENTI URBANISTICI, VERSO IL DECRETO PER LA RIGENERAZIONE IN "ZONA A": LA LISTA OBBIETTIVO CHIOGGIA, «RIVEDERE IL PIANO DEI CENTRI STORICI»
Nelle bozze del decreto che verrà approvato la prossima settimana dal Consiglio dei Ministri, figura la promozione dei centri storici attraverso la rigenerazione dei manufatti in zona A, ovvero in aree di particolare interesse storico e architettonico, dando la possibilità di demolire l'esistente non più funzionale, e ricostruirlo seguendo appositi parametri associati a determinati piani urbanistici, rispettando ovviamente il vincolo.
«Sarebbe un'ottima opportunità per lo sviluppo cittadino - osserva la lista Obbiettivo Chioggia - visto che essere un'isola limita gli interventi possibili. Basti osservare lo stato di conservazione di alcuni manufatti, nella frustrazione di non riuscire a migliorare l'aspetto urbano, dal momento che molti edifici non rientrano nei famosi "bonus", i quali (con deficit logico) escludono proprio le aree che avrebbero più necessità di un intervento».
Obbiettivo Chioggia confida in un'attenzione particolare per consentire alla città di svilupparsi al passo con le altre realtà turistiche: «Il piano particolareggiato dei centri storici - conclude la lista - fin da subito si è dimostrato bisognoso di una revisione migliorativa in alcuni ambiti fondamentali, senza andare contro gli stumenti in vigore».
«Sarebbe un'ottima opportunità per lo sviluppo cittadino - osserva la lista Obbiettivo Chioggia - visto che essere un'isola limita gli interventi possibili. Basti osservare lo stato di conservazione di alcuni manufatti, nella frustrazione di non riuscire a migliorare l'aspetto urbano, dal momento che molti edifici non rientrano nei famosi "bonus", i quali (con deficit logico) escludono proprio le aree che avrebbero più necessità di un intervento».
Obbiettivo Chioggia confida in un'attenzione particolare per consentire alla città di svilupparsi al passo con le altre realtà turistiche: «Il piano particolareggiato dei centri storici - conclude la lista - fin da subito si è dimostrato bisognoso di una revisione migliorativa in alcuni ambiti fondamentali, senza andare contro gli stumenti in vigore».
STAMANE POLITICA IN PIAZZA, DOLFIN: «FATICA A TROVARE SINDACI DALLA SOCIETÀ CIVILE, TROPPI ONERI E POCHI ONORI PER CHI AMMINISTRA»
Doppio appuntamento politico, questa mattina, in corso del Popolo a Chioggia. Alla Loggia dei Bandi, come la settimana scorsa, l'associazione Insieme ArTe, il circolo di Rifondazione Comunista e il comitato ANPI hanno manifestato in maniera statica per il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, quindi il ritiro di Israele dai territori occupati e la pace disarmata in Medio Oriente.
Sempre in corso del Popolo, la Lega ha collocato il suo tradizionale gazebo domenicale per dar conto delle iniziative promosse dal consigliere regionale e comunale Marco Dolfin: quest'ultimo ha ricordato, al microfono di Chioggia Azzurra, il recente provvedimento -approvato anche con i voti dell'opposizione- che egli stesso ha presentato quale primo firmatario, relativo alla tutela del reticolo idrografico minore. «L'atto - spiega Dolfin - è destinato a migliorare l'operatività dei consorzi di bonifica e la loro collaborazione con i Comuni».
Passando agli aspetti più prettamente amministrativi, il consigliere leghista ha convenuto quanto alla difficoltà di reperire -fuori dalla politica- candidati sindaci che siano all'altezza della situazione: «È vero che i migliori si defilano - commenta Marco Dolfin - chi perché il guadagno sarebbe esiguo, chi teme di avere troppe responsabilità, anche giudiziali». Troppi oneri e pochi onori, insomma, sommati alle difficoltà di cassa anche nella gestione amministrativa: fatto sta che si allontanano persone di valore, e più di qualche coalizione fatica a trovare candidati, non solo a Chioggia.
Anzi, altrove spesso vengono ripescati coloro che hanno già amministrato: «Una volta - conclude Dolfin - fare il sindaco era considerato il miglior mestiere del mondo, per le gratificazioni ricevute. Oggi la società civile latita», e un "Draghi chioggiotto" non appare all'orizzonte. Comunque il centrodestra procede unito, ragionando per fare sintesi dopo i rallentamenti: il voto a Chioggia è tenuto d'occhio anche fuori città, essendo l'amministrazione più importante della provincia ad andare alle elezioni per rinnovarsi.
Sempre in corso del Popolo, la Lega ha collocato il suo tradizionale gazebo domenicale per dar conto delle iniziative promosse dal consigliere regionale e comunale Marco Dolfin: quest'ultimo ha ricordato, al microfono di Chioggia Azzurra, il recente provvedimento -approvato anche con i voti dell'opposizione- che egli stesso ha presentato quale primo firmatario, relativo alla tutela del reticolo idrografico minore. «L'atto - spiega Dolfin - è destinato a migliorare l'operatività dei consorzi di bonifica e la loro collaborazione con i Comuni».
Passando agli aspetti più prettamente amministrativi, il consigliere leghista ha convenuto quanto alla difficoltà di reperire -fuori dalla politica- candidati sindaci che siano all'altezza della situazione: «È vero che i migliori si defilano - commenta Marco Dolfin - chi perché il guadagno sarebbe esiguo, chi teme di avere troppe responsabilità, anche giudiziali». Troppi oneri e pochi onori, insomma, sommati alle difficoltà di cassa anche nella gestione amministrativa: fatto sta che si allontanano persone di valore, e più di qualche coalizione fatica a trovare candidati, non solo a Chioggia.
Anzi, altrove spesso vengono ripescati coloro che hanno già amministrato: «Una volta - conclude Dolfin - fare il sindaco era considerato il miglior mestiere del mondo, per le gratificazioni ricevute. Oggi la società civile latita», e un "Draghi chioggiotto" non appare all'orizzonte. Comunque il centrodestra procede unito, ragionando per fare sintesi dopo i rallentamenti: il voto a Chioggia è tenuto d'occhio anche fuori città, essendo l'amministrazione più importante della provincia ad andare alle elezioni per rinnovarsi.
venerdì 21 maggio 2021
RISCHIO BABY GANG NELL’ESTATE DI SOTTOMARINA, IL SINDACATO FSP CHIEDE PIÙ AGENTI DI POLIZIA
Si avvicina l'estate, e dopo i tristi episodi del 2020 c'è timore in città e fra i turisti dell'entroterra per le azioni delle cosiddette baby gang di giovanissimi, ovvero ragazzini e ragazzine che più volte hanno malmenato i loro coetanei di fuori Chioggia, utilizzando la provenienza quale futile motivo per attaccare briga. A tal proposito, il segretario regionale del sindacato FSP della Polizia di Stato, Mauro Armelao, chiede un'attenzione maggiore per il Commissariato di Chioggia: «Non è possibile - afferma Armelao - che oggi, 21 maggio, non ci sia ancora nessuno che parli di potenziare il personale della Polizia di Stato in vista del periodo estivo oramai alle porte.
La stagione è iniziata lo scorso fine settimana, e non si hanno notizie ministeriali relative ai numeri degli agenti che andranno a rinforzare gli uffici della Polizia di Stato presenti nelle località balneari. Il personale del Commissariato di Chioggia – prosegue il sindacalista - da ormai due anni lavora senza nessun rinforzo durante il periodo estivo, come invece succedeva un tempo».
Il segretario del sindacato FSP focalizza la propria attenzione, appunto, sul rischio di baby gang: «Esse si sono formate anche a causa di una mancanza di controlli preventivi assidui, che si possono compiere solamente disponendo di più uomini nel territorio. Non possiamo - conclude Mauro Armelao - continuare ad accettare l’inerzia dell'amministrazione comunale, ma anche della politica. Non possiamo accettare che ancora una volta Chioggia sia esclusa dall'arrivo di rinforzi, che invece sono necessari. Auspichiamo quindi che il sindaco Ferro e i parlamentari eletti nella zona facciano sentire la loro voce al Ministero dell’Interno».
La stagione è iniziata lo scorso fine settimana, e non si hanno notizie ministeriali relative ai numeri degli agenti che andranno a rinforzare gli uffici della Polizia di Stato presenti nelle località balneari. Il personale del Commissariato di Chioggia – prosegue il sindacalista - da ormai due anni lavora senza nessun rinforzo durante il periodo estivo, come invece succedeva un tempo».
Il segretario del sindacato FSP focalizza la propria attenzione, appunto, sul rischio di baby gang: «Esse si sono formate anche a causa di una mancanza di controlli preventivi assidui, che si possono compiere solamente disponendo di più uomini nel territorio. Non possiamo - conclude Mauro Armelao - continuare ad accettare l’inerzia dell'amministrazione comunale, ma anche della politica. Non possiamo accettare che ancora una volta Chioggia sia esclusa dall'arrivo di rinforzi, che invece sono necessari. Auspichiamo quindi che il sindaco Ferro e i parlamentari eletti nella zona facciano sentire la loro voce al Ministero dell’Interno».
OBBIETTIVO CHIOGGIA CONTRO IL REGOLAMENTO BALNEARE: «LIMITA GLI AMBULANTI REGOLARI ALLA SOLA SPIAGGIA LIBERA, VA CAMBIATO»
La lista Obbiettivo Chioggia critica il nuovo regolamento balneare del Comune, approvato dall'ultima seduta di consiglio lo scorso 15 maggio, nella parte in cui costringe gli ambulanti titolari di regolare licenza nei soli ambiti liberi dell'arenile. L'articolo 30, infatti, riporta che la disciplina del commercio itinerante non può essere effettuata nel tratto di spiaggia individuato dalla fascia A (battigia), dove non sono possibili installazioni né collocazioni di sdraio, la quale dev'essere lasciata libera per il transito dei bagnanti e dei mezzi di soccorso.
Pertanto si evince, anche dal combinato disposto con la contemporanea ordinanza balneare di inizio stagione, che l'attività ambulante può essere effettuata esclusivamente nel tratto di spiaggia libera, con esclusione dei 5-10 metri dalla battigia. Obbiettivo Chioggia chiede l'immediata correzione del regolamento, al fine di garantire la normale fruibilità agli ambulanti che hanno acquisito il titolo all'esercizio tramite un bando pubblicato proprio dall'amministrazione.
Pertanto si evince, anche dal combinato disposto con la contemporanea ordinanza balneare di inizio stagione, che l'attività ambulante può essere effettuata esclusivamente nel tratto di spiaggia libera, con esclusione dei 5-10 metri dalla battigia. Obbiettivo Chioggia chiede l'immediata correzione del regolamento, al fine di garantire la normale fruibilità agli ambulanti che hanno acquisito il titolo all'esercizio tramite un bando pubblicato proprio dall'amministrazione.
giovedì 20 maggio 2021
OBBIETTIVO CHIOGGIA: IL COMUNE FINANZI IL SUPPORTO PSICOLOGICO A SCUOLA
La lista Obbiettivo Chioggia sollecita l'amministrazione comunale a sensibilizzare i dirigenti scolastici, affinché predispongano per l'anno 2021-22 il servizio di supporto psicologico nelle classi. Allo scopo potrebbe essere utilizzato quanto prevede il decreto Rilancio, che assegna a ciascuna istituzione scolastica una risorsa finanziaria di 1600 euro maturati tra il periodo settembre-dicembre 2020, oltre a una nuova copertura di 3200 fino al prossimo giugno. «La società è provata dalla situazione - si legge nella nota - ma anche i ragazzi risentono, dopo aver visto stravolgere ogni tipo di abitudine scolastica».
Obbiettivo Chioggia vuol farsi portavoce delle esigenze di molti genitori che non riescono ad affrontare in autonomia l'insorgere di questo tipo di problemi: «Non avendo certezze relative alla proroga dei finanziamenti - conclude la lista - chiediamo la possibilità di istituire un progetto finanziato interamente dal Comune di Chioggia».
Obbiettivo Chioggia vuol farsi portavoce delle esigenze di molti genitori che non riescono ad affrontare in autonomia l'insorgere di questo tipo di problemi: «Non avendo certezze relative alla proroga dei finanziamenti - conclude la lista - chiediamo la possibilità di istituire un progetto finanziato interamente dal Comune di Chioggia».
ARENA DUSE, IL COMUNE CERCA FONDI MINISTERIALI PER RISTRUTTURARLA E AGGIUNGERE LA COPERTURA
Il Comune di Chioggia si sta adoperando per presentare al Ministero dell'Interno, entro il prossimo 4 giugno, domanda di accesso al contributo per investimenti di rigenerazione urbana, al fine di riqualificare e restituire alla collettività l'Arena Duse. Nella Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2021 è stato pubblicato il decreto che reca le norme che regolano l'assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.
«Per i Comuni da 15mila a 49mila abitanti – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Marco Veronese – il massimo finanziamento possibile è di 5 milioni di euro. Con gli uffici stiamo predisponendo i moduli per la presentazione della domanda online. Il recupero dell'Arena, che dovrà prevedere una copertura, la messa a norma degli impianti e la sistemazione generale, ricade certamente nel miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione di attività culturali, come previsto tra i criteri di partecipazione».
Le somme ammesse a contribuzione sono tutte le voci del quadro economico relative alla progettazione esecutiva alla realizzazione dei lavori. L’istanza di finanziamento riguarda esclusivamente opere e interventi realizzati su beni di proprietà comunale.
«Per i Comuni da 15mila a 49mila abitanti – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Marco Veronese – il massimo finanziamento possibile è di 5 milioni di euro. Con gli uffici stiamo predisponendo i moduli per la presentazione della domanda online. Il recupero dell'Arena, che dovrà prevedere una copertura, la messa a norma degli impianti e la sistemazione generale, ricade certamente nel miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione di attività culturali, come previsto tra i criteri di partecipazione».
Le somme ammesse a contribuzione sono tutte le voci del quadro economico relative alla progettazione esecutiva alla realizzazione dei lavori. L’istanza di finanziamento riguarda esclusivamente opere e interventi realizzati su beni di proprietà comunale.
VERTENZA PER LE CASE DI RIVA LUSENZO, SABATO INCONTRO AL VERTICE PER RISOLVERE I DUE PROBLEMI RESIDUI: AREE ANCORA DEMANIALI E PREZZI DEI SEDIMI
«Mi auguro che in tempi brevi le famiglie di riva Lusenzo possano voltare pagina, hanno già pagato tutto il dovuto. Sabato ci sarà un incontro importante con l'Agenzia del Demanio nel Veneto, ringrazio il senatore Andrea Ferrazzi per averlo voluto. Questa vicenda deve essere chiusa al più presto». È quanto dichiara il consigliere Jonatan Montanariello, in merito alla vicenda delle case demaniali di riva Lusenzo, che sembra più vicina a una soluzione definitiva.
Per dopodomani è previsto un incontro online tra il direttore generale del Demanio veneto, il senatore Ferrazzi e il senatore Luciano D’Alfonso, presidente della commissione Finanze a Palazzo Madama: «Ci sono decine di famiglie "in bilico" e preoccupate - continua il consigliere - le quali hanno il diritto di sentirsi proprietarie di abitazioni regolarmente acquistate, dopo che per anni si sono viste arrivare cartelle esattoriali per affitti arretrati, in quanto non era mai stato formalizzato il passaggio di proprietà dallo Stato».
Nel febbraio 2020 il Parlamento ha approvato una legge all’unanimità, ma in questi mesi sono emersi due ulteriori problemi: la presenza di aree, e quindi di case, ancora appartenenti al Demanio marittimo e il prezzo dei sedimi sopra i quali insistono le abitazioni, 300 euro al metro quadro per ogni piano, una cifra insostenibile per molte famiglie. «Ci sono voluti anni per arrivare a una soluzione - conclude Jonatan Montanariello - il grosso del lavoro è stato fatto, adesso serve un ultimo sforzo per far finalmente "respirare" centinaia di persone. Speriamo che sabato si possa fare un passo in avanti decisivo».
Per dopodomani è previsto un incontro online tra il direttore generale del Demanio veneto, il senatore Ferrazzi e il senatore Luciano D’Alfonso, presidente della commissione Finanze a Palazzo Madama: «Ci sono decine di famiglie "in bilico" e preoccupate - continua il consigliere - le quali hanno il diritto di sentirsi proprietarie di abitazioni regolarmente acquistate, dopo che per anni si sono viste arrivare cartelle esattoriali per affitti arretrati, in quanto non era mai stato formalizzato il passaggio di proprietà dallo Stato».
Nel febbraio 2020 il Parlamento ha approvato una legge all’unanimità, ma in questi mesi sono emersi due ulteriori problemi: la presenza di aree, e quindi di case, ancora appartenenti al Demanio marittimo e il prezzo dei sedimi sopra i quali insistono le abitazioni, 300 euro al metro quadro per ogni piano, una cifra insostenibile per molte famiglie. «Ci sono voluti anni per arrivare a una soluzione - conclude Jonatan Montanariello - il grosso del lavoro è stato fatto, adesso serve un ultimo sforzo per far finalmente "respirare" centinaia di persone. Speriamo che sabato si possa fare un passo in avanti decisivo».
mercoledì 19 maggio 2021
FORZA ITALIA ESPRIME SOLIDARIETÀ AI PESCATORI E CHIEDE UN INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PESCA
Mentre la pesca si sta organizzando per una giornata di protesta contro le politiche europee sul settore, che vedrà i pescatori ed armatori europei scendere in piazza il prossimo 12 giugno, il circolo clodiense di Forza Italia esprime piena solidarietà alla marineria: consci che la sola solidarietà non è sufficiente, la coordinatrice comunale Serena de Perini e il responsabile pesca Elio dall'Acqua si sono già attivati -tramite la senatrice Roberta Toffanin- per contattare il sottosegretario Francesco Battistoni, il quale è disponibile ad un incontro nel breve periodo, con le associazioni che hanno contattato Forza Italia affinché le voci di chi vive e lavora con il mare siano finalmente ascoltate.
«I pescatori non sono il male di questo mare!», si legge nella nota. «Anzi, grazie agli sforzi e ai sacrifici di tutto il settore in questi anni, proprio assecondando le direttive europee e applicando tutte le condizioni imposte dall’Europa, sono stati attuati piani di riduzione e limitazione allo sforzo di pesca. Nonostante questo - prosegue Forza Italia - non sono state prese in considerazione le esigenze e i fabbisogni emersi da parte delle categorie marinare, ed è continuato un accanimento al settore stesso in termini di ulteriori riduzioni di giornate, di quantità e di qualità del pescato, in un periodo già fortemente segnato da una forte costrizione a tutta la flotta peschereccia».
«I pescatori non sono il male di questo mare!», si legge nella nota. «Anzi, grazie agli sforzi e ai sacrifici di tutto il settore in questi anni, proprio assecondando le direttive europee e applicando tutte le condizioni imposte dall’Europa, sono stati attuati piani di riduzione e limitazione allo sforzo di pesca. Nonostante questo - prosegue Forza Italia - non sono state prese in considerazione le esigenze e i fabbisogni emersi da parte delle categorie marinare, ed è continuato un accanimento al settore stesso in termini di ulteriori riduzioni di giornate, di quantità e di qualità del pescato, in un periodo già fortemente segnato da una forte costrizione a tutta la flotta peschereccia».
ENTRO IL 4 GIUGNO LA RICHIESTA DI RATEAZIONE DELLA TARI 2020 DA INVIARE A VERITAS PER LE UTENZE NON DOMESTICHE
La giunta comunale, nella seduta del 13 maggio scorso, ha deliberato le indicazioni operative relative alla scadenza della presentazione delle domande di rateazione degli avvisi di pagamento della TARI per il mese di dicembre 2020, con riferimento alle utenze non domestiche che hanno subito la chiusura a causa delle misure per il contenimento del Covid-19. Il piano di rateazione prevede quali scadenze: il 30 giugno e il 30 settembre fino a 5000 euro; si aggiunge il 31 dicembre per i pagamenti da 5000 a 20mila euro. Infine anche il 30 marzo 2022, il 30 giugno dello stesso anno e il 30 settembre sempre del 2022 per gli importi superiori a 20mila euro.
«Come si vede dal piano, la prima rata dello scaglionamento è prevista il 30 giugno 2021 – spiega l'assessore al Bilancio e ai Tributi, Daniele Stecco – ma Veritas ha la necessità di un tempo utile per istruire le domande di rateazione e consentire i pagamenti. Il Comune ha ritenuto, pertanto, di prevedere la data del 4 giugno 2021 quale termine ultimo entro il quale i contribuenti interessati (utenze non domestiche rimaste chiuse a causa del Covid) devono presentare a Veritas le istanze, a pena di decadenza dal beneficio della rateazione. Questa procedura deliberata dal consiglio è importante per aiutare le aziende che nel 2020 si sono trovate in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria».
Le domande devono essere presentate dagli aventi diritto a Veritas, entro e non oltre la data del 4 giugno 2021, a pena di decadenza dal beneficio della rateazione, via mail all’indirizzo clienti@gruppoveritas.it, o direttamente allo sportello del gestore. Per ogni singola rata sono applicati gli interessi al tasso legale vigente alla data di presentazione della richiesta di rateazione, calcolati giorno per giorno e che, ai sensi del regolamento per la gestione delle entrate proprie e dei rapporti con il contribuente, il mancato pagamento di due rate (anche non consecutive) nell’arco di sei mesi nel corso del periodo di rateazione, comporta la decadenza del beneficio, se non interviene il pagamento entro trenta giorni dall’invio di uno specifico sollecito.
In caso di decadenza, il debito non può più essere rateizzato e l’intero importo ancora dovuto è immediatamente riscuotibile in un'unica soluzione. Conclude l'assessore Daniele Stecco: «Tutte le utenze non domestiche che si avvalgono del servizio asporto rifiuti da parte dei privati devono presentare a Veritas i formulari del 2020 entro fine maggio 2021».
«Come si vede dal piano, la prima rata dello scaglionamento è prevista il 30 giugno 2021 – spiega l'assessore al Bilancio e ai Tributi, Daniele Stecco – ma Veritas ha la necessità di un tempo utile per istruire le domande di rateazione e consentire i pagamenti. Il Comune ha ritenuto, pertanto, di prevedere la data del 4 giugno 2021 quale termine ultimo entro il quale i contribuenti interessati (utenze non domestiche rimaste chiuse a causa del Covid) devono presentare a Veritas le istanze, a pena di decadenza dal beneficio della rateazione. Questa procedura deliberata dal consiglio è importante per aiutare le aziende che nel 2020 si sono trovate in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria».
Le domande devono essere presentate dagli aventi diritto a Veritas, entro e non oltre la data del 4 giugno 2021, a pena di decadenza dal beneficio della rateazione, via mail all’indirizzo clienti@gruppoveritas.it, o direttamente allo sportello del gestore. Per ogni singola rata sono applicati gli interessi al tasso legale vigente alla data di presentazione della richiesta di rateazione, calcolati giorno per giorno e che, ai sensi del regolamento per la gestione delle entrate proprie e dei rapporti con il contribuente, il mancato pagamento di due rate (anche non consecutive) nell’arco di sei mesi nel corso del periodo di rateazione, comporta la decadenza del beneficio, se non interviene il pagamento entro trenta giorni dall’invio di uno specifico sollecito.
In caso di decadenza, il debito non può più essere rateizzato e l’intero importo ancora dovuto è immediatamente riscuotibile in un'unica soluzione. Conclude l'assessore Daniele Stecco: «Tutte le utenze non domestiche che si avvalgono del servizio asporto rifiuti da parte dei privati devono presentare a Veritas i formulari del 2020 entro fine maggio 2021».
PIANO DEI GHEZZI, IL COMUNE VERSO UNA SOLUZIONE PER IL TRASLOCO DELLE IMPRESE SPARISSI E BARIGA
Il vicesindaco Marco Veronese, l'assessora all'Urbanistica Giovanna Osti, i tecnici e il dirigente del settore Urbanistica Gianni Favaretto hanno incontrato nel pomeriggio di ieri il comitato delle vie Altea, Aralia e Ardisia di Sottomarina, per fare il punto a proposito del piano urbanistico attuativo cosiddetto "dei Ghezzi". Si tratta della valorizzazione di un'ampia fascia di terreni incolti, lunga all'incirca un chilometro e larga diverse centinaia di metri, compresi fra la passeggiata lungolaguna del Lusenzo e strada Madonna Marina. Il piano urbanistico, allo stato attuale, prescrive 77mila metri quadrati di verde pubblico, 20mila adibiti a parcheggio e cinque lotti edificabili a cura del consorzio Terre dei Ghezzi.
«L'intenzione dell'amministrazione comunale – ha spiegato l'assessora Osti – è innanzitutto di mantenere un dialogo collaborativo con i cittadini. Al fine di migliorare questo piano, stiamo rivisitando tutte le osservazioni raccolte e andremo avanti con cautela, per valutare tutte le possibilità in campo. Per la viabilità a nord, stiamo andando verso una soluzione positiva con le attività produttive che insistono lungo l'intervento, ovvero le imprese Sparissi e Bariga. Inoltre il Comune sta pensando al miglioramento dei parcheggi e del verde pubblico; seguiranno poi alcuni incontri anche con il consorzio, per valutare l'edificazione comparto per comparto».
Aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Marco Veronese: «L'amministrazione comunale ha intenzione di scardinare alcune criticità, soprattutto viarie. Queste difficoltà esulano dal piano dei Ghezzi in sé, perché ricadono anche nell'ambito 3, ovvero il raccordo fra la nuova strada dei Ghezzi e campo Cannoni.
Queste progettazioni viarie andranno in parallelo: i lavori pubblici, infatti, stanno rivedendo un percorso di viabilità che comprende anche strada Madonna Marina, il quale dev'essere decoroso e contenuto nel piano di assetto del territorio, di prossima adozione da parte del consiglio comunale. Per quanto riguarda il piano dei Ghezzi, la realizzazione della strada (con i miglioramenti a nord) è prevista come primo stralcio dell'intera urbanizzazione». Il percorso del piano prevede ora la risposta alle osservazioni, attraverso una delibera della giunta comunale, quindi seguiranno le controdeduzioni e poi la valutazione ambientale strategica.
«L'intenzione dell'amministrazione comunale – ha spiegato l'assessora Osti – è innanzitutto di mantenere un dialogo collaborativo con i cittadini. Al fine di migliorare questo piano, stiamo rivisitando tutte le osservazioni raccolte e andremo avanti con cautela, per valutare tutte le possibilità in campo. Per la viabilità a nord, stiamo andando verso una soluzione positiva con le attività produttive che insistono lungo l'intervento, ovvero le imprese Sparissi e Bariga. Inoltre il Comune sta pensando al miglioramento dei parcheggi e del verde pubblico; seguiranno poi alcuni incontri anche con il consorzio, per valutare l'edificazione comparto per comparto».
Aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Marco Veronese: «L'amministrazione comunale ha intenzione di scardinare alcune criticità, soprattutto viarie. Queste difficoltà esulano dal piano dei Ghezzi in sé, perché ricadono anche nell'ambito 3, ovvero il raccordo fra la nuova strada dei Ghezzi e campo Cannoni.
Queste progettazioni viarie andranno in parallelo: i lavori pubblici, infatti, stanno rivedendo un percorso di viabilità che comprende anche strada Madonna Marina, il quale dev'essere decoroso e contenuto nel piano di assetto del territorio, di prossima adozione da parte del consiglio comunale. Per quanto riguarda il piano dei Ghezzi, la realizzazione della strada (con i miglioramenti a nord) è prevista come primo stralcio dell'intera urbanizzazione». Il percorso del piano prevede ora la risposta alle osservazioni, attraverso una delibera della giunta comunale, quindi seguiranno le controdeduzioni e poi la valutazione ambientale strategica.
martedì 18 maggio 2021
MOZIONE DI FORZA ITALIA AL CONSIGLIO COMUNALE: SISTEMARE E RIAPRIRE AL PUBBLICO L’ARENA DUSE
Il capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Chioggia, Beniamino Boscolo, ha presentato una mozione alla prossima seduta dell'assemblea cittadina, affinché l'amministrazione reperisca le risorse nel bilancio utili alla sistemazione e alla riapertura dell'Arena intitolata ad Eleonora Duse, dopo avere messo in sicurezza il rudere e impedito l'accesso.
«Nell'agosto 2020 mi ero recato in sopralluogo - spiega Boscolo - e ho evidenziato molte situazioni di rischio e pericolo per l'incolumità di chi, incautamente, si introduceva all'interno magari alla sera. Inoltre, in uno dei locali vi era un deposito di opere storiche e della tradizione, ora abbandonate. Senza parlare del verde pubblico: il giardino dell'Arena ha lasciato il posto a una buca incolta di acqua stagnante, covo di insetti e animali, a causa dei lavori per il "megatubo"».
Il capogruppo ricorda che «niente è stato fatto da parte dell'amministrazione comunale in corso, ma solo promesse, retorica e narrativa quanto alla strategicità dell'Arena per la città. Anche il bando per la sua gestione è stato revocato in autotutela -dopo aver scoperto la presenza di un errore per quanto riguardava le modalità della futura aggiudicazione- e l'amministrazione pure citata in giudizio dall'impresa che ne aveva avanzato istanza, bloccando così ogni possibilità di emanare altri bandi fino alla fine del giudizio».
Sono già passati oltre 6 anni dalla chiusura, mentre sia nel 2019 che nel 2020 il consiglio comunale ha approvato mozioni all'unanimità per dare mandato all'amministrazione di sistemare l'Arena: «Tanti ricordiamo gli anni in cui l'Arena era luogo affollato durante la bella stagione, con tanti spettacoli organizzari dal Comune e dalle associazioni. Nel 2015 tutto ciò è terminato, e oggi il suo degrado ha superato i limiti della sicurezza, con vegetazione infestante. E allora si metta subito mano alle casse comunali, al “tesoretto”, e non si perda più tempo!».
«Nell'agosto 2020 mi ero recato in sopralluogo - spiega Boscolo - e ho evidenziato molte situazioni di rischio e pericolo per l'incolumità di chi, incautamente, si introduceva all'interno magari alla sera. Inoltre, in uno dei locali vi era un deposito di opere storiche e della tradizione, ora abbandonate. Senza parlare del verde pubblico: il giardino dell'Arena ha lasciato il posto a una buca incolta di acqua stagnante, covo di insetti e animali, a causa dei lavori per il "megatubo"».
Il capogruppo ricorda che «niente è stato fatto da parte dell'amministrazione comunale in corso, ma solo promesse, retorica e narrativa quanto alla strategicità dell'Arena per la città. Anche il bando per la sua gestione è stato revocato in autotutela -dopo aver scoperto la presenza di un errore per quanto riguardava le modalità della futura aggiudicazione- e l'amministrazione pure citata in giudizio dall'impresa che ne aveva avanzato istanza, bloccando così ogni possibilità di emanare altri bandi fino alla fine del giudizio».
Sono già passati oltre 6 anni dalla chiusura, mentre sia nel 2019 che nel 2020 il consiglio comunale ha approvato mozioni all'unanimità per dare mandato all'amministrazione di sistemare l'Arena: «Tanti ricordiamo gli anni in cui l'Arena era luogo affollato durante la bella stagione, con tanti spettacoli organizzari dal Comune e dalle associazioni. Nel 2015 tutto ciò è terminato, e oggi il suo degrado ha superato i limiti della sicurezza, con vegetazione infestante. E allora si metta subito mano alle casse comunali, al “tesoretto”, e non si perda più tempo!».