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venerdì 12 febbraio 2021
MOZIONE DI SFIDUCIA DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE VERSO L'ASSESSORA ALESSANDRA PENZO: «TROPPI RISVOLTI NEGATIVI, IL SINDACO LE RITIRI LE DELEGHE»
I consiglieri di minoranza Beniamino Boscolo, Marco Dolfin, Gianluca Naccari, Barbara Penzo, Emilia Spagno, Maria Chiara Boccato, Romina Tiozzo Compini e Domenico Zanni hanno sottoscritto una mozione attraverso la quale chiedono al sindaco Alessandro Ferro di ritirare le deleghe in capo all'assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo.
«Dopo essersi interrogati attorno al lavoro svolto dall'assessora - scrivono i gruppi di opposizione - e aver enumerato una serie di attività e atteggiamenti non proprio positivi», vengono tratte le conclusioni indirizzate al sindaco. «Mai come in questa legislatura - si legge nella nota - tra avanzo e possibilità di spesa, l'amministrazione (a differenza delle precedenti) poteva operare una svolta sotto il profilo delle opere pubbliche. Ma questo non è avvenuto, a causa di una mancata pianificazione e programmazione».
Il quaderno delle rimostranze parte dalla mancata costruzione del secondo ponte che attraversa il Brenta e prosegue con il parcheggio impattante in via di realizzazione all'isola dell'Unione, la mancata sistemazione del ponte della Fossetta, i lavori a rilento per il teatro Astra e lo stadio, i ritardi nella manutenzione dei ponti e per aprire la strada degli orti.
«Se i lavori pubblici piangono - continua il comunicato - l'urbanistica non ride: il piano dei Reduci, dei Ghezzi e dell'ex Batteria Penzo sono stati delegati in fretta e furia ai committenti privati, con la certezza di avere nuove costruzioni e solo la speranza di ottenere servizi per la città.
Dulcis in fundo - concludono Forza Italia, Lega, Partito Democratico, lista Casson e gruppo misto - l'edilizia: oggi c'è un supermercato in spiaggia, una rivolta in via Corner per la viabilità insufficiente, il mancato bando promesso in merito alle ristrutturazioni dei centri storici, oltre che tempi biblici per gli accessi agli atti, senza contare le opere ancora da completare per il decoro e la sicurezza della scuola Marchetti».
Il giudizio negativo verso l'azione svolta dall'assessora Alessandra Penzo, e il comportamento giudicato «di lesa maestà» nei confronti di consiglieri e cittadini, determinano la mozione verso l'invito -rivolto al sindaco- a togliere i referati a chi li sta ricoprendo dall'aprile 2019. Resta da vedere cosa farà il gruppo di maggioranza in consiglio comunale, ovvero il Movimento 5 Stelle spaccato in due fazioni, delle quali appare minoritaria quella che vede coinvolta la stessa assessora criticata.
«Dopo essersi interrogati attorno al lavoro svolto dall'assessora - scrivono i gruppi di opposizione - e aver enumerato una serie di attività e atteggiamenti non proprio positivi», vengono tratte le conclusioni indirizzate al sindaco. «Mai come in questa legislatura - si legge nella nota - tra avanzo e possibilità di spesa, l'amministrazione (a differenza delle precedenti) poteva operare una svolta sotto il profilo delle opere pubbliche. Ma questo non è avvenuto, a causa di una mancata pianificazione e programmazione».
Il quaderno delle rimostranze parte dalla mancata costruzione del secondo ponte che attraversa il Brenta e prosegue con il parcheggio impattante in via di realizzazione all'isola dell'Unione, la mancata sistemazione del ponte della Fossetta, i lavori a rilento per il teatro Astra e lo stadio, i ritardi nella manutenzione dei ponti e per aprire la strada degli orti.
«Se i lavori pubblici piangono - continua il comunicato - l'urbanistica non ride: il piano dei Reduci, dei Ghezzi e dell'ex Batteria Penzo sono stati delegati in fretta e furia ai committenti privati, con la certezza di avere nuove costruzioni e solo la speranza di ottenere servizi per la città.
Dulcis in fundo - concludono Forza Italia, Lega, Partito Democratico, lista Casson e gruppo misto - l'edilizia: oggi c'è un supermercato in spiaggia, una rivolta in via Corner per la viabilità insufficiente, il mancato bando promesso in merito alle ristrutturazioni dei centri storici, oltre che tempi biblici per gli accessi agli atti, senza contare le opere ancora da completare per il decoro e la sicurezza della scuola Marchetti».
Il giudizio negativo verso l'azione svolta dall'assessora Alessandra Penzo, e il comportamento giudicato «di lesa maestà» nei confronti di consiglieri e cittadini, determinano la mozione verso l'invito -rivolto al sindaco- a togliere i referati a chi li sta ricoprendo dall'aprile 2019. Resta da vedere cosa farà il gruppo di maggioranza in consiglio comunale, ovvero il Movimento 5 Stelle spaccato in due fazioni, delle quali appare minoritaria quella che vede coinvolta la stessa assessora criticata.
4 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Un commentatore di Chioggia Azzurra in facebbook faceva notare che oltre a quello che non è stato fatto dall’assessore Penzo, bisognerebbe elencare anche quello che è stato fatto.
RispondiEliminaBene, iniziamo dall’ultimo, pubblicizzato dalla stessa Penzo nel suo profilo facebook, cioè “il nuovo tratto di marciapiede allo svincolo di Strada Madonna Marina con Viale Padova”. Trattasi di opera meritoria, è vero, ma è sempre di un semplice marciapiede di qualche metro che si sta parlando, mica di chissà quale straordinaria opera.
Proseguiamo col marciapiede e l’asfaltatura di via Boschetto. L’immancabile trio Bonfà-Padoan-Bullo ha postato un filmato elogiando l’assessore Penzo. Se le cantano e se le suonano, ma sempre si sta parlando di un marciapiede lungo un centinaio di metri, una asfaltatura di una stradina lunga meno di 300 metri e larga in media di 4 metri.
Vogliamo parlare della gru che è stata tolta da Piazzetta Granaio? L’assessore Penzo, ci ha fatto una testa così per pubblicizzare l’evento, ma non ha parlato dei tempi: 5 anni ci sono voluti per toglierla quella gru mentre i lavori di restauro del Palazzo Granaio sono ancora da terminare, anzi i lavori che interessano il piano terra sono ancora da iniziare.
(fine prima puntata)
Continuiamo con i mega-lavori dell’assessore Penzo:
RispondiElimina- Rifacimento dei passaggi pedonali a sud nel Corso del Popolo (29 gennaio 2021). Con una pavimentazione di Corso del Popolo quasi totalmente disastrata e più volte rattoppata, ci si preoccupa di un paio di passaggi pedonali. Non vede l’assessore che la pavimentazione non è idonea al passaggio di carichi pesanti che di notte abusivamente accedono al mercato ittico all’ingrosso? Ci vorrebbe una drastica decisione, limitare il traffico pesante in attesa del nuovo mercato ittico, ma l’Amministrazione in questo senso non sa prendere decisioni: hanno deliberato di spostarlo ai Saloni, ma c’è chi lo vorrebbe nel sito al posto del deposito GPL. Intanto la pavimentazione stradale del Corso diventerà una gruviera.
- Il restauro di Porta Garibaldi (vulgo S. Maria) è stato annunciato e reclamizzato con enfasi quale si trattasse di una grande opera. Trattasi invece del rifacimento di pochi metri quadrati di intonaco e della messa in opera di una copertura in legno di una trentina di metri quadrati.
- la rotonda di vile Mediterraneo (supermercato Despar) ha un diametro di 20 metri circa, quindi una piccola rotatoria cittadina. Anche qua, l’annuncio in pompa magna, il resoconto settimanale sui social di come procedono ai lavori... ebbasta!!
- via Corner. Non si risolve nulla con della segnaletica stradale e alcuni dossi artificiali.
- il P.U.A in Via Turatti. Non è altro che un’ara edificabile che vedrà la costruzione di qualche villetta a schiera. Nulla di più.
- la progettazione per il completamento del “mega tubo” in Lungomare Adriatico. Si è prima dato l’incarico per la riqualificazione del Lungomare Adriatico e il piano Attuativo dell'area ex reduci. Poi quando qualcuno ha fatto presente che c’era ancora da finire il “mega tubo”, l’assessore in fretta è corsa ai ripari ed in “zona Cesarini” ha dato l’incarico della progettazione.
(fine seconda puntata)
https://youtu.be/A4a1swR0pjA
EliminaTerza puntata.
RispondiEliminaSiamo in attesa che l'assessore finisca di scriverla. Speriamo di leggere presto anche l'epilogo. Che qualche parente o amico la consigli saggiamente.