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lunedì 8 febbraio 2021
IL KURSAAL A UNA SOCIETÀ DI SOTTOMARINA, LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CONTESTANO IL COMUNE: «LA SUA GESTIONE DELLA PARTITA LASCIA PERPLESSI»
L'assegnazione alla società GISA del centro congressi Kursaal di Sottomarina, avvenuta oggi tramite asta alla Città Metropolitana di Venezia che possedeva il bene, non ferma il dibattito tra le associazioni di categoria del turismo, attorno alla sua destinazione. GEBIS e CISA Camping, ad esempio, tornano a chiedere che l'immobile diventi la "casa del turismo" di Chioggia, Sottomarina e Isolaverde: «Dopo tre anni di formali richieste all’amministrazione comunale - spiega Gianni Boscolo Moretto - nel giorno di apertura delle buste per il secondo esperimento di asta, esprimiamo forti perplessità riguardo la gestione dell’intera partita da parte dell’amministrazione comunale.
Lo abbiamo detto e ripetuto in tutte le maniere: il Kursaal è strategico per il futuro del turismo, e tutte le sigle economiche della città si erano unite per assicurare al Comune un sostegno nella gestione del bene. Era essenziale però che l’amministrazione comunale lo acquisisse. Fermo restando che un imprenditore ha tutto il diritto di partecipare a un’asta, siamo perplessi del motivo per il quale si dovrebbe avviare un’operazione immobiliare e poi suggerire al Comune di utilizzare quel bene. Rimaniamo in attesa di capire quali intenzioni abbia la società GISA, disponibili a un confronto se riterrà di sottoporre anche a noi il proprio progetto».
Ribadisce Luciano Serafini: «È ovvio che non staremo silenti se, dopo tutti gli appelli, le proposte di collaborazione e l’approvazione dell’ordine del giorno all’unanimità in consiglio comunale, il Comune si farà sfuggire un edificio essenziale per il turismo». Al proposito si esprime anche Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT: «Ho piacere per l'iniziativa di imprenditori locali, che fra l'altro potranno anche godere della caduta (nel 2013) dei vincoli sovrapposti all'uso dello stabile. Ma contesto chi all'asta non ha partecipato», e il riferimento è al Comune di Chioggia.
«Bisognava dare gambe - prosegue il presidente di ASCOT - all'ordine del giorno votato all'unanimità dal consiglio comunale, e già disatteso. Un fatto politico di gravità inaudita da parte dell'amministrazione che fa "l'annunciatrice" dei progetti in corso. Come nel caso dell'area ex Reduci, dove dopo la cessione da parte del Demanio non si è ancora addivenuti ai contratti tra l'ente locale e i concessionari. Quanto al Kursaal - conclude Bellemo - se il Comune non voleva comprarlo, nonostante "tesoretto" e variazione di bilancio, poteva comunque discutere un progetto alternativo assieme alle categorie del turismo». E, sotto sotto, c'è chi pensa che la giunta 5 Stelle "tifasse" per l'aggiudicazione a Brasiola, di modo da togliersi le castagne dal fuoco.
Lo abbiamo detto e ripetuto in tutte le maniere: il Kursaal è strategico per il futuro del turismo, e tutte le sigle economiche della città si erano unite per assicurare al Comune un sostegno nella gestione del bene. Era essenziale però che l’amministrazione comunale lo acquisisse. Fermo restando che un imprenditore ha tutto il diritto di partecipare a un’asta, siamo perplessi del motivo per il quale si dovrebbe avviare un’operazione immobiliare e poi suggerire al Comune di utilizzare quel bene. Rimaniamo in attesa di capire quali intenzioni abbia la società GISA, disponibili a un confronto se riterrà di sottoporre anche a noi il proprio progetto».
Ribadisce Luciano Serafini: «È ovvio che non staremo silenti se, dopo tutti gli appelli, le proposte di collaborazione e l’approvazione dell’ordine del giorno all’unanimità in consiglio comunale, il Comune si farà sfuggire un edificio essenziale per il turismo». Al proposito si esprime anche Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT: «Ho piacere per l'iniziativa di imprenditori locali, che fra l'altro potranno anche godere della caduta (nel 2013) dei vincoli sovrapposti all'uso dello stabile. Ma contesto chi all'asta non ha partecipato», e il riferimento è al Comune di Chioggia.
«Bisognava dare gambe - prosegue il presidente di ASCOT - all'ordine del giorno votato all'unanimità dal consiglio comunale, e già disatteso. Un fatto politico di gravità inaudita da parte dell'amministrazione che fa "l'annunciatrice" dei progetti in corso. Come nel caso dell'area ex Reduci, dove dopo la cessione da parte del Demanio non si è ancora addivenuti ai contratti tra l'ente locale e i concessionari. Quanto al Kursaal - conclude Bellemo - se il Comune non voleva comprarlo, nonostante "tesoretto" e variazione di bilancio, poteva comunque discutere un progetto alternativo assieme alle categorie del turismo». E, sotto sotto, c'è chi pensa che la giunta 5 Stelle "tifasse" per l'aggiudicazione a Brasiola, di modo da togliersi le castagne dal fuoco.
1 commento:
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L’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Alessandra Penzo ha pensato al Piano per l’abbellimento del Lungomare Adriatico che prevede niente popò di meno la messa a dimora di oltre 500 palme (tsè), ma ha dimenticato (forse volutamente perché in maggioranza non c’era l’accordo) di recuperare il kursaal, centro nevralgico per la promozione del turismo locale, ubicato proprio al centro di quel Piano.
RispondiEliminaValla a capire come ragiona questo assessore e la sua maggioranza 5 stelle. Nell’ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza incalzata dall’opposizione, ci ha messo una toppa approvando con l’unanimità del Consiglio la deliberazione di intenti per l’acquisto del kursaal, ma nulla di più. Oramai la frittata era fatta!