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venerdì 1 gennaio 2021
"MEGATUBO" SUL LUNGOMARE, IL COMUNE AFFIDA IL PROGETTO ESECUTIVO: È L'ULTIMO PASSAGGIO PRIMA DELL'APPALTO PER REALIZZARE LE OPERE
L'amministrazione comunale ha affidato all'ingegner Giampiero Venturini la progettazione definitiva ed esecutiva del raccordo mancante tra via Venier e il canale consortile nella zona del Parco degli Orti, relativo al sistema di allontanamento delle acque meteoriche, noto in città come “megatubo”.
L’intervento fa parte dell’accordo di programma per la salvaguardia ambientale del bacino del Lusenzo, e doveva inizialmente essere concretizzato a carico del Consorzio di bonifica Bacchiglione, che ha già realizzato il canale di scolo tra le aree a sud di viale Mediterraneo e il fiume Brenta. Poi una serie di imprevisti ha lasciato l’opera priva di finanziamento, cosicché il sistema di raccolta delle acque meteoriche della zona del lungomare è rimasto scollegato dal canale consortile.
Risultava, quindi, necessario procedere al raccordo delle due opere per consentirne la piena funzionalità e, in seguito a un periodo di stallo dovuto alla mancanza di fondi, il Comune di Chioggia ha deciso di farsene carico stanziando la somma necessaria. Dopo la rivalutazione della fattibilità tecnico-economica del progetto da parte del settore Lavori Pubblici -che ha stimato il maggior valore di 400mila euro per il completamento dell’opera rispetto alla previsione iniziale, con un costo complessivo di 669mila euro- la progettazione è appunto stata affidata all'ingegner Venturini.
Commenta l’assessora ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo: «Si tratta di un’opera strategica, che da troppi anni è in attesa di essere conclusa. Sono convinta che, con il completamento del megatubo, Sottomarina riuscirà a superare al meglio i forti acquazzoni sempre più frequenti negli ultimi anni. Come avevo annunciato già durante la presentazione del progetto preliminare del nuovo lungomare Adriatico, abbiamo portato avanti la revisione progettuale per poter concludere nel più breve tempo possibile l’opera».
Aggiunge il consigliere Daniele Padoan, presidente della commissione Lavori Pubblici: «Il gruppo consiliare del M5S è sempre stato convinti che quest’opera non potesse rimanere incompiuta, e ha quindi dato indicazione di utilizzare parte delle somme disponibili dallo stanziamento della Legge Speciale per completarla. Diversamente, sarebbe rimasta l’ennesima cattedrale nel deserto. Siamo soddisfatti dell’incarico per la progettazione, che è il passaggio conclusivo prima dell’affidamento dei lavori».
L’intervento fa parte dell’accordo di programma per la salvaguardia ambientale del bacino del Lusenzo, e doveva inizialmente essere concretizzato a carico del Consorzio di bonifica Bacchiglione, che ha già realizzato il canale di scolo tra le aree a sud di viale Mediterraneo e il fiume Brenta. Poi una serie di imprevisti ha lasciato l’opera priva di finanziamento, cosicché il sistema di raccolta delle acque meteoriche della zona del lungomare è rimasto scollegato dal canale consortile.
Risultava, quindi, necessario procedere al raccordo delle due opere per consentirne la piena funzionalità e, in seguito a un periodo di stallo dovuto alla mancanza di fondi, il Comune di Chioggia ha deciso di farsene carico stanziando la somma necessaria. Dopo la rivalutazione della fattibilità tecnico-economica del progetto da parte del settore Lavori Pubblici -che ha stimato il maggior valore di 400mila euro per il completamento dell’opera rispetto alla previsione iniziale, con un costo complessivo di 669mila euro- la progettazione è appunto stata affidata all'ingegner Venturini.
Commenta l’assessora ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo: «Si tratta di un’opera strategica, che da troppi anni è in attesa di essere conclusa. Sono convinta che, con il completamento del megatubo, Sottomarina riuscirà a superare al meglio i forti acquazzoni sempre più frequenti negli ultimi anni. Come avevo annunciato già durante la presentazione del progetto preliminare del nuovo lungomare Adriatico, abbiamo portato avanti la revisione progettuale per poter concludere nel più breve tempo possibile l’opera».
Aggiunge il consigliere Daniele Padoan, presidente della commissione Lavori Pubblici: «Il gruppo consiliare del M5S è sempre stato convinti che quest’opera non potesse rimanere incompiuta, e ha quindi dato indicazione di utilizzare parte delle somme disponibili dallo stanziamento della Legge Speciale per completarla. Diversamente, sarebbe rimasta l’ennesima cattedrale nel deserto. Siamo soddisfatti dell’incarico per la progettazione, che è il passaggio conclusivo prima dell’affidamento dei lavori».
3 commenti:
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Bene, finalmente un’opera incompleta che andrà a compimento. Ma dov’è l’esatta ubicazione del cantiere che sarà interessato da queste opere?
RispondiEliminaL’articolo parla genericamente “del raccordo mancante tra via Venier e il canale consortile nella zona del Parco degli Orti”, ma di preciso non dice nulla.
il tubo si ferma all'estremo sud di via Venier e il canale consortile è già visibile su google earth
RispondiEliminaRingraziamo il consigliere Padoan. Abbiamo eseguito le sue istruzioni, ma non abbiamo trovato nulla. Buona norma sarebbe pubblicare una planimetria.
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