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lunedì 25 gennaio 2021
MANIFESTAZIONE D'INTERESSE DEL COMUNE PER L'ACQUISTO DEL KURSAAL, PARZIALE DIETROFRONT DEL SINDACO E DELLA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO
«Comprerò il Kursaal, il turismo di Sottomarina ha bisogno di futuro», scriveva questa mattina via Twitter il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro. L'affermazione apodittica -e un po' "elettorale", a scoppio ritardato- presentiva che oggi, alla seduta del consiglio comunale, l'argomento sarebbe comunque uscito attraverso un'interrogazione: si avvicina infatti il momento dell'asta per l'immobile di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, fissata questo venerdì 29 gennaio, ed è stato il consigliere Leonardo Ranieri di ChioggiaViva a chiedere la sua trattazione preliminare.
Ebbene, con una parziale retromarcia rispetto a quanto lo stesso consiglio comunale -su impulso della maggioranza a 5 Stelle e della stessa giunta, vicesindaco Veronese in primis- aveva deliberato lo scorso 17 ottobre 2019, i vertici dell'amministrazione ora si sono mostrati più possibilisti verso l'acquisto del bene, nel caso l'asta andasse deserta: se allora il costo richiesto dall'ente sovraordinato era ritenuto troppo elevato, preferendo ipotizzare la sua gestione con la proprietà sempre in capo alla Città Metropolitana, oggi sindaco e vicesindaco hanno aperto spiragli all'acquisizione.
Marco Veronese, anche assessore al Bilancio, ha ricordato come «le risorse ci sono, ma non ora, dal momento che non è stato ancora approvato il bilancio provvisorio. Appena sarà approvato anche il programma della legge spciale, dopo gli interventi prioritati nelle strade, nelle scuole e nei ponti, verrà avviato il confronto con la Città Metropolitana e le associazioni di categoria del turismo. Il Comune ha ricevuto due ipotesi per la gestione, dal Gruppo Turismo e dal consorzio di promozione Lidi di Chioggia, anche con una prospettiva unitaria. Prematuro comunque ragionarne ora, ma chiederemo uno conto per abbassare il costo».
Più risoluto il sindaco Ferro, che chiede garanzie e certezze per la gestione futura, e per le necessarie opere di ristrutturazione interna a uno spazio lasciato al degrado. Il primo cittadino aveva ventilato anche l'istanza di una prelazione comunale nel caso l'asta si concludesse senza acquirenti: ma l'ipotesi è stata esclusa dall'ingegner Stefano Penzo, dirigente del settore Lavori Pubblici, che ha ricordato come il Comune non ha la possibilità di partecipare al bando in corso, né di effettuare sopralluoghi o versare una cauzione «Urge conoscere quali risorse andranno investite - ha detto il sindaco - e con quali finalità».
Di «deja vu» parla Beniamino Boscolo (Forza Italia): «Il bene poteva già essere acquistato nel maggio 2019, e ora bisogna considerare che il bilancio di previsione potrebbe essere approvato dopo le elezioni». Dopo numerosi tira e molla per il testo da votare, con l'esigenza (manifestata dalla maggioranza) di poter arrivare all'unanimità, l'ordine del giorno è stato modificato inserendo la frase finale che chiede all'amministrazione di acquisire il bene, mediante l'inoltro alla Città Metropolitana di una manifestazione d'interesse. Il provvedimento è passato con 20 voti favorevoli su 20 presenti, domani mattina avrà luogo una conferenza stampa di tutte le associazioni di categoria del turismo.
Ebbene, con una parziale retromarcia rispetto a quanto lo stesso consiglio comunale -su impulso della maggioranza a 5 Stelle e della stessa giunta, vicesindaco Veronese in primis- aveva deliberato lo scorso 17 ottobre 2019, i vertici dell'amministrazione ora si sono mostrati più possibilisti verso l'acquisto del bene, nel caso l'asta andasse deserta: se allora il costo richiesto dall'ente sovraordinato era ritenuto troppo elevato, preferendo ipotizzare la sua gestione con la proprietà sempre in capo alla Città Metropolitana, oggi sindaco e vicesindaco hanno aperto spiragli all'acquisizione.
Marco Veronese, anche assessore al Bilancio, ha ricordato come «le risorse ci sono, ma non ora, dal momento che non è stato ancora approvato il bilancio provvisorio. Appena sarà approvato anche il programma della legge spciale, dopo gli interventi prioritati nelle strade, nelle scuole e nei ponti, verrà avviato il confronto con la Città Metropolitana e le associazioni di categoria del turismo. Il Comune ha ricevuto due ipotesi per la gestione, dal Gruppo Turismo e dal consorzio di promozione Lidi di Chioggia, anche con una prospettiva unitaria. Prematuro comunque ragionarne ora, ma chiederemo uno conto per abbassare il costo».
Più risoluto il sindaco Ferro, che chiede garanzie e certezze per la gestione futura, e per le necessarie opere di ristrutturazione interna a uno spazio lasciato al degrado. Il primo cittadino aveva ventilato anche l'istanza di una prelazione comunale nel caso l'asta si concludesse senza acquirenti: ma l'ipotesi è stata esclusa dall'ingegner Stefano Penzo, dirigente del settore Lavori Pubblici, che ha ricordato come il Comune non ha la possibilità di partecipare al bando in corso, né di effettuare sopralluoghi o versare una cauzione «Urge conoscere quali risorse andranno investite - ha detto il sindaco - e con quali finalità».
Di «deja vu» parla Beniamino Boscolo (Forza Italia): «Il bene poteva già essere acquistato nel maggio 2019, e ora bisogna considerare che il bilancio di previsione potrebbe essere approvato dopo le elezioni». Dopo numerosi tira e molla per il testo da votare, con l'esigenza (manifestata dalla maggioranza) di poter arrivare all'unanimità, l'ordine del giorno è stato modificato inserendo la frase finale che chiede all'amministrazione di acquisire il bene, mediante l'inoltro alla Città Metropolitana di una manifestazione d'interesse. Il provvedimento è passato con 20 voti favorevoli su 20 presenti, domani mattina avrà luogo una conferenza stampa di tutte le associazioni di categoria del turismo.
1 commento:
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I GRILLINI SONO UNICI
RispondiEliminaPer l’acquisto del kursaal, prima no, adesso che siamo vicini alle elezioni ed il vento è cambiato, si calano le brache e dicono sì. Alla buonora!
L’intervento di Padoan in proposito all’acquisto, fa cascare le braccia: ci è sfuggito che bisognava fare il sopralluogo prima di partecipare all’asta. Ridicolo, per non dire altro.