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venerdì 15 gennaio 2021
EX BATTERIA FORTE PENZO, SEGANTIN (CHIOGGIAVIVA) INDIVIDUA DUE PROBLEMI NEL PROGETTO DI RECUPERO DOPO LA SEDUTA DI COMMISSIONE
Il gruppo consiliare di ChioggiaViva ha chiesto e ottenuto, lo scorso mercoledì pomeriggio, la convocazione di una seduta della IV commissione consiliare permanente del Comune di Chioggia, che si occupa di Urbanistica e Lavori Pubblici, in merito all'intervento programmato nella ex batteria Forte Penzo di Sottomarina, allo scopo di conoscere le scelte amministrative in fase di sviluppo.
«I problemi emersi sono due - spiega la capogruppo Marcellina Segantin - il primo legato ai lavori di ampliamento di via del Boschetto, che vedranno la costruzione di un nuovo marciapiede dal lato sud della carreggiata terminare purtroppo a ridosso del muro d’ingresso alla casa di riposo, e che quindi non proseguirà fino a viale Tirreno (come sarebbe opportuno) poiché non è stato ancora raggiunto un accordo con l’IPAB e con le Poste, volto all’utilizzo di una parte delle aree che sono in uso alle due strutture». Si tratta oltretutto di un incrocio pericoloso, da mettere in sicurezza.
L’altro aspetto che incute perplessità negli esponenti dell'opposizione è relativo allo sviluppo progettuale di tutta l’area, un progetto speciale diviso dal Piano Regolatore Generale in tre ambiti: «La sistemazione di questa vasta area - prosegue Segantin - è importantissima per tutto il centro di Sottomarina, perché dovrebbe risolvere il problema della viabilità collegando il lungomare Adriatico e via Cristoforo Colombo con strada Madonna Marina, piazza Europa e campo Cannoni. Inoltre consentirebbe di sviluppare aree verdi, strutture pubbliche ad uso sportivo e ricreativo, includendo la sistemazione dell’Arena e recuperando l’uso della parte rimasta delle antiche fortificazioni».
Il dirigente al settore Urbanistica, Gianni Favaretto, ha comunicato che i privati i quali intendono costruire nell’ambito 1, ossia l'area ex Siamic, hanno preferito utilizzare il Piano Casa: quindi costruiranno una quantità di superficie inferiore, e non dovranno intervenire nelle strade circostanti e in piazza Europa. «Per questo motivo - conclude la consigliera di ChioggiaViva - la progettazione che ha avviato l’amministrazione dovrà comprendere anche queste strade, se vorrà ottenere il completamento della cerniera est-ovest ed arrivare dal lungomare fino al Lusenzo, prestando molta attenzione anche a tutta l’area ex Cichito che (opportunamente sistemata) potrebbe risolvere il problema della carenza di parcheggi, oltre che ricavare uno spazio utile ad accogliere mercati, manifestazione, eventi».
«I problemi emersi sono due - spiega la capogruppo Marcellina Segantin - il primo legato ai lavori di ampliamento di via del Boschetto, che vedranno la costruzione di un nuovo marciapiede dal lato sud della carreggiata terminare purtroppo a ridosso del muro d’ingresso alla casa di riposo, e che quindi non proseguirà fino a viale Tirreno (come sarebbe opportuno) poiché non è stato ancora raggiunto un accordo con l’IPAB e con le Poste, volto all’utilizzo di una parte delle aree che sono in uso alle due strutture». Si tratta oltretutto di un incrocio pericoloso, da mettere in sicurezza.
L’altro aspetto che incute perplessità negli esponenti dell'opposizione è relativo allo sviluppo progettuale di tutta l’area, un progetto speciale diviso dal Piano Regolatore Generale in tre ambiti: «La sistemazione di questa vasta area - prosegue Segantin - è importantissima per tutto il centro di Sottomarina, perché dovrebbe risolvere il problema della viabilità collegando il lungomare Adriatico e via Cristoforo Colombo con strada Madonna Marina, piazza Europa e campo Cannoni. Inoltre consentirebbe di sviluppare aree verdi, strutture pubbliche ad uso sportivo e ricreativo, includendo la sistemazione dell’Arena e recuperando l’uso della parte rimasta delle antiche fortificazioni».
Il dirigente al settore Urbanistica, Gianni Favaretto, ha comunicato che i privati i quali intendono costruire nell’ambito 1, ossia l'area ex Siamic, hanno preferito utilizzare il Piano Casa: quindi costruiranno una quantità di superficie inferiore, e non dovranno intervenire nelle strade circostanti e in piazza Europa. «Per questo motivo - conclude la consigliera di ChioggiaViva - la progettazione che ha avviato l’amministrazione dovrà comprendere anche queste strade, se vorrà ottenere il completamento della cerniera est-ovest ed arrivare dal lungomare fino al Lusenzo, prestando molta attenzione anche a tutta l’area ex Cichito che (opportunamente sistemata) potrebbe risolvere il problema della carenza di parcheggi, oltre che ricavare uno spazio utile ad accogliere mercati, manifestazione, eventi».
5 commenti:
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L’arch. Segantin, quando dice che “la costruzione di un nuovo marciapiede dal lato sud della carreggiata terminare purtroppo a ridosso del muro d’ingresso alla casa di riposo, e che quindi non proseguirà fino a viale Tirreno”, evidentemente non ha fatto un sopralluogo per verificare come stanno le cose.
RispondiEliminaA ridosso del muro di cinta della Cassa di Riposo, già esiste un marciapiede. Mentre effettivamente a ridosso dell’area a parcheggio delle poste non c’è alcun marciapiede.
Giustissima l’osservazione sulla pericolosità dell’innesto fra via Boschetto e via Tirreno.
Gentile anonimo, ci passo quasi tutti i giorni, ma dal momento che la città intera aspetta la costruzione di questo marciapiede da anni, spero (purtroppo non ho visto il progetto) che venga realizzato almeno di 2 metri di larghezza, lineare e senza barriere architettoniche. L'unico tratto di marciapiede esistente, a mio parere, dovrebbe essere allargato e opportunamente collegato, mettendo in sicurezza tutto il percorso da Via M.Marina a Viale Tirreno. La ringrazio dell'attenzione.
EliminaIl nuovo marciapiede che si sta realizzando in via Boschetto avrà una larghezza di m. 2,50. Tale nuovo marciapiede inizia da via M. Marina e termina all’intersezione con l’accesso carrabile alla Casa di Riposo. Quindi è ben servito chi potrà usufruirne.
EliminaAltro discorso è per i pedoni che vogliono proseguire oltre, fino a collegarsi con via Tirreno. Qui il marciapiede esistente che corre lungo la muratura di recinzione della Casa di Riposo ha una larghezza di poco superiore a m. 1,00, sufficiente per il transito dei pedoni ma non per le carrozzine per i disabili. Carrozzine che però possono transitare nella pista ciclabile. Allargare detto marciapiede di un metro comporterebbe la demolizione e la ricostruzione della massiccia recinzione in calcestruzzo, dell’asporto e ricollocamento dei cancelli carrabili e pedonali, l’adeguamento delle linee elettriche, ecc. Spese non di poco conto, con scarso beneficio per i pedoni.
L’altro tratto di marciapiede, quello adiacente all’area delle poste, questo sì, si deve assolutamente realizzare. La larghezza può essere di metri 1,00/2,50, tanto qui non c’è nessuna recinzione esistente da demolire.
Bene gentile anonimo, direi che lei è una persona molto informata!! E' a conoscenza di dati tecnici che neppure durante la Commissione Consiliare il Dirigente ci ha fornito. Comunque le notizie che lei ci da confermano la mia preoccupazione. La ringrazio
EliminaVede, siccome dal suo commento si capisce che lei è membro della Commissione Consiliare, dovrebbe essere a conoscenza che l’attuale via Boschetto, anche in funzione dei lavori in corso, una volta avviato il Piano Particolareggiato sarà destinata a sola via a servizio della Casa di riposo, in quanto detto piano prevede una totale diversa viabilità che collegherà via M. Marina al Lungomare e a via Tirreno.
EliminaGrazie per l’attenzione.