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domenica 4 ottobre 2020
IL CONSIGLIERE REGIONALE MONTANARIELLO ROMPE IL SILENZIO: «NECESSARIO UN RAPPORTO STRETTO COL GOVERNO, IL M5S DESTINATO A ESTINGUERSI»
Ha atteso solo oggi, a quindici giorni dal voto e in attesa della proclamazione ufficiale che avverrà probabilmente domani, Jonatan Montanariello per esporsi dopo le elezioni dello scorso 20 settembre, che lo hanno visto diventare consigliere regionale per il Partito Democratico nella circoscrizione veneziana. Quasi duemila i voti conseguiti dall'esponente del PD, dei quali poco meno di 1400 raccolti a Chioggia: «Ringrazio tutti per il grande lavoro svolto - esordisce Montanariello al microfono di Chioggia Azzurra - efficace in ogni parte della città e anche nell'area metropolitana. Questo, naturalmente, mi investe di responsabilità».
Il neoconsigliere, il quale ha messo a disposizione il mandato nell'assemblea cittadina che occupa da nove anni («ma sono pronto a ricandidarmi al consiglio comunale il prossimo anno»), investe particolarmente nel rapporto col governo centrale: «Occorre un po' "disinnamorarsi" della Regione e delle sue potestà salvifiche - continua Montanariello - tenendo conto di quanto il governo sta facendo anche per la Città Metropolitana di Venezia e per la laguna.
Le partite importanti che riguardano Chioggia si stanno giocando là, dal MOSE al deposito di gpl, dall'escavo dei canali all'arrivo di navi da crociera, fino al Forte San Felice. E grazie ai fondi nazionali finalmente Roma è protagonista in questo territorio, in particolare con il sottosegretario alla Presidenza del Comsiglio Andrea Martella che non di rado fa visita alla città».
Montanariello, una vita nel trasporto pubblico locale e nel sindacato, non conosce ancora attorno a quale ambito di competenza verterà il suo operato nel consiglio regionale, a livello di commissione permanente, anche se rivela che «il mio lavoro è nel mio DNA e farò di tutto per portare avanti le istanze di Chioggia e della parte meridionale del territorio, dalla Romea alla ferrovia alla condizione dei pendolari».
Ultimo appunto, le elezioni comunali del 2021: «Il voto di quindici giorni fa - conclude Jonatan Montanariello - dimostra come il Movimento 5 Stelle stia diventando marginale e a rischio di estinzione... gli elettori hanno premiato in me e nel collega Marco Dolfin della Lega due strenui oppositori di un'amministrazione che in ormai quasi cinque anni ha largamente disatteso le aspettative della città. Questo voto suona l'ora dell'organizzazione anche per il centrosinistra».
Il neoconsigliere, il quale ha messo a disposizione il mandato nell'assemblea cittadina che occupa da nove anni («ma sono pronto a ricandidarmi al consiglio comunale il prossimo anno»), investe particolarmente nel rapporto col governo centrale: «Occorre un po' "disinnamorarsi" della Regione e delle sue potestà salvifiche - continua Montanariello - tenendo conto di quanto il governo sta facendo anche per la Città Metropolitana di Venezia e per la laguna.
Le partite importanti che riguardano Chioggia si stanno giocando là, dal MOSE al deposito di gpl, dall'escavo dei canali all'arrivo di navi da crociera, fino al Forte San Felice. E grazie ai fondi nazionali finalmente Roma è protagonista in questo territorio, in particolare con il sottosegretario alla Presidenza del Comsiglio Andrea Martella che non di rado fa visita alla città».
Montanariello, una vita nel trasporto pubblico locale e nel sindacato, non conosce ancora attorno a quale ambito di competenza verterà il suo operato nel consiglio regionale, a livello di commissione permanente, anche se rivela che «il mio lavoro è nel mio DNA e farò di tutto per portare avanti le istanze di Chioggia e della parte meridionale del territorio, dalla Romea alla ferrovia alla condizione dei pendolari».
Ultimo appunto, le elezioni comunali del 2021: «Il voto di quindici giorni fa - conclude Jonatan Montanariello - dimostra come il Movimento 5 Stelle stia diventando marginale e a rischio di estinzione... gli elettori hanno premiato in me e nel collega Marco Dolfin della Lega due strenui oppositori di un'amministrazione che in ormai quasi cinque anni ha largamente disatteso le aspettative della città. Questo voto suona l'ora dell'organizzazione anche per il centrosinistra».
8 commenti:
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Un consigliere regionale appena eletto che dice «Occorre un po' "disinnamorarsi" della Regione…. » perché le decisioni importanti vengono a prese dal Governo che sta a Roma, mi sembra un paradosso.
RispondiEliminaTutto però si chiarisce perché a Roma ci sta un governo a guida PD, lo stesso cui appartiene Montanariello. Se invece del PD ci fosse un altro partito, allora la regione diventava di primaria importanza.
Siamo stufi di questi giochini politici.
E' appena entrato, lasciamo che faccia un po' di esperienza dai.
EliminaSarebbe frustrante presenziare in una giunta a maggioranza "bulgara", all'opposizione non rimane che reggere el moccolo...
EliminaIo invece conto molto sul fatto che la ns città abbia un esponente in maggioranza e uno in minoranza inoltre sia Dolfin che Montanariello sono in consiglio comunale e sia pur da prospettive diverse hanno un certo affiatamento, se poi il ricorso della Baldin venisse accolto avremmo tre nostri rappresentanti. A mio avviso tutto questo non si tradurrebbe solo ad un mero "incasso di dividendi" ma potrebbe essere una spinta per le prossime comunali ad avere in tutti gli schieramenti un aumento della qualità delle persone che daranno la loro disponibilità in politica.
EliminaLEGGE REGIONALE n. 5 del 16 gennaio 2012
EliminaArt. 21- Clausola di sbarramento
1. Non sono ammesse alla assegnazione dei seggi le coalizioni che abbiano ottenuto meno del cinque per cento del totale dei voti validi, a meno che siano composte da almeno un gruppo di liste che ha ottenuto più del tre per cento del totale dei voti validi espressi a favore delle liste.
La Baldin si metta il cuore in pace.
Lei credo sia assolutamente tranquilla consapevole di aver fatto un ottimo risultato elettorale. Credo sia il movimento che debba per forza provarci.Anche io la vedo dura però rendiamoci conto che al di là delle divisioni partitiche è una nostra concittadina e se arriva è cmq un risultato della nostra città.
EliminaLa Legge Regionale n. 5 del 2012 che all’interno regolamenta la clausola di sbarramento, pur con i suoi bizantinismi, mi sembra chiara.
EliminaQuindi attaccarsi a ricorsi inutili lo trovo superfluo.
Mettiamo in chiaro anche la patetica scusa che un nostro rappresentante in regione sarebbe una opportunità per la nostra città. L’opportunità, in questo caso, è solo della Erika Baldin che per cinque anni si metterebbe in saccoccia un congruo stipendio.
E ribadisco, nel mezzo di una maggioranza bulgara...
EliminaCondivido il suo pensiero, con aggiunta di perdite di tempo ed un inutile dilatazione di tempo e risorse.