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sabato 19 settembre 2020
IL RAGIONIERE GENERALE DEL COMUNE MARIO VERONESE DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE ENDRI BULLO E PAOLO BONFÀ (M5S)
Assume strascichi legali la polemica che attorno al 20 agosto aveva visto coinvolti il presidente del consiglio comunale di Chioggia, Endri Bullo, il capogruppo di maggioranza Paolo Bonfà e il dirigente al settore Finanze dell'ente, Mario Veronese, in merito alla mancata assunzione degli agenti di polizia locale per la stagione estiva ora agli sgoccioli.
In seguito alle accuse manifestate dal presidente Bullo e ribadite da Bonfà, a mezzo stampa, riguardo il presunto ruolo diretto di Veronese nel frenare tale assunzioni, il dirigente -assistito dall'avvocato Massimo Carlin- ha deciso di querelare entrambi gli esponenti del Movimento 5 Stelle per diffamazione, e così pure il quotidiano che ha ospitato le loro dichiarazioni.
Nell'occasione, era stato Bullo a fare esplicitamente il nome del dirigente quale ostacolo all'ipotesi di dotare il Comando di nuovi agenti stagionali, asserendo quest'ultimo difficoltà regolamentari e di bilancio (non ancora approvato a febbraio) nell'agire tramite concorso per titoli ed esami, perdurando le restrizioni sanitarie. Veronese rispedì al mittente le accuse, definite «inaccettabili».
Secondo il vertice della Ragioneria generale, i conti pubblici presentavano uno squilibrio di milioni, comportando il blocco di spese non essenziali, passibili di danno erariale. Anche per questo motivo tutti i concorsi per rimpinguare la pianta organica furono rinviati o annullati, almeno fino al trasferimento di fondi statali alle pubbliche amministrazioni, nell'arco dell'emergenza sanitaria.
A sostegno del presidente del consiglio comunale intervenne una nota del M5S, firmata da Bonfà, che rincarava la dose quanto alla discrasia tra le indicazioni politiche e il comportamento degli uffici. Il capogruppo stellato parlava di «inerzia e scarsa propensione di Veronese ad assumere personale, già dimostrata negli anni precedenti», e suggeriva a Veronese di non dare corpo ad «assurde velleità legali».
Cosa invece ora compiuta, a tutela del proprio buon nome. Vale considerare come il dirigente in questione sarà pensionato dal prossimo 1° ottobre, e già nell'ultimo anno aveva deciso di fruire per qualche tempo delle ferie arretrate e maturate negli anni. Sulla vicenda interviene anche l'ex assessore Luciano Frizziero, che conferma la propria stima al dottor Veronese, ritenendo «vergognosa e faziosa» la campagna contro di lui.
Frizziero spara a zero soprattutto contro Endri Bullo: «Ha perso un'occasione per stare zitto, anziché sparare cavolate in materie delle quali non ha contezza alcuna. Si chieda piuttosto se non contribuisca egli stesso, assumendo funzioni che non gli competono, a peggiorare il benessere organizzativo in Comune, presunta causa della poca appetibilità a lavorarci mostrata da coloro che vincono i concorsi ma non accettano il posto».
In seguito alle accuse manifestate dal presidente Bullo e ribadite da Bonfà, a mezzo stampa, riguardo il presunto ruolo diretto di Veronese nel frenare tale assunzioni, il dirigente -assistito dall'avvocato Massimo Carlin- ha deciso di querelare entrambi gli esponenti del Movimento 5 Stelle per diffamazione, e così pure il quotidiano che ha ospitato le loro dichiarazioni.
Nell'occasione, era stato Bullo a fare esplicitamente il nome del dirigente quale ostacolo all'ipotesi di dotare il Comando di nuovi agenti stagionali, asserendo quest'ultimo difficoltà regolamentari e di bilancio (non ancora approvato a febbraio) nell'agire tramite concorso per titoli ed esami, perdurando le restrizioni sanitarie. Veronese rispedì al mittente le accuse, definite «inaccettabili».
Secondo il vertice della Ragioneria generale, i conti pubblici presentavano uno squilibrio di milioni, comportando il blocco di spese non essenziali, passibili di danno erariale. Anche per questo motivo tutti i concorsi per rimpinguare la pianta organica furono rinviati o annullati, almeno fino al trasferimento di fondi statali alle pubbliche amministrazioni, nell'arco dell'emergenza sanitaria.
A sostegno del presidente del consiglio comunale intervenne una nota del M5S, firmata da Bonfà, che rincarava la dose quanto alla discrasia tra le indicazioni politiche e il comportamento degli uffici. Il capogruppo stellato parlava di «inerzia e scarsa propensione di Veronese ad assumere personale, già dimostrata negli anni precedenti», e suggeriva a Veronese di non dare corpo ad «assurde velleità legali».
Cosa invece ora compiuta, a tutela del proprio buon nome. Vale considerare come il dirigente in questione sarà pensionato dal prossimo 1° ottobre, e già nell'ultimo anno aveva deciso di fruire per qualche tempo delle ferie arretrate e maturate negli anni. Sulla vicenda interviene anche l'ex assessore Luciano Frizziero, che conferma la propria stima al dottor Veronese, ritenendo «vergognosa e faziosa» la campagna contro di lui.
Frizziero spara a zero soprattutto contro Endri Bullo: «Ha perso un'occasione per stare zitto, anziché sparare cavolate in materie delle quali non ha contezza alcuna. Si chieda piuttosto se non contribuisca egli stesso, assumendo funzioni che non gli competono, a peggiorare il benessere organizzativo in Comune, presunta causa della poca appetibilità a lavorarci mostrata da coloro che vincono i concorsi ma non accettano il posto».
4 commenti:
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Bene, questa volta i grillini hanno trovato chi li metterà in riga.
RispondiEliminaIntanto dovranno trovarsi un legale, poi se perderanno la causa, oltre la figuraccia per ignoranza sentiranno il dolore per l’esborso di danaro di tasca propria.
Perché l’assessore al Bilancio, Finanze, Tributi ecc. dott. Daniele Stecco non è ancora intervenuto sulla vicenda esprimendo in merito il proprio parere?
RispondiEliminaEppure è materia del proprio referato. Un dubbio sporge spontaneo: forse non vuole mettersi in rotta coi i suoi colleghi e l'intera Amministrazione?
E questi novizi volevano insegnare a governare..... pensassero ai ponti da manutentare, che sono diventati una vergogna per la città!
RispondiEliminaE pure alla indecente sporcizia attorno alle colonne dei portici in "piassa".
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