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lunedì 24 agosto 2020
PIANO DEI GHEZZI, L'ASSESSORA ALESSANDRA PENZO SMENTISCE DIFFICOLTÀ CON L'ULSS: «LE AREE "CONTESE" SONO GIÀ DEL COMUNE»
Il consiglio comunale, nella tarda mattinata odierna, ha discusso e respinto una mozione presentata dal consigliere di minoranza Beniamino Boscolo, atta a rivedere il piano dei Ghezzi. Secondo l'esponente di Forza Italia, nella zona servirebbe un piano particolareggiato di diritto pubblico, e non un piano urbanistico attuativo di ispirazione privata: «Il Lusenzo è il vero centro geografico della città - spiega Boscolo - inserito in un progetto più ampio di parco terracqueo, previsto peraltro dalla variante al Piano Regolatore Generale».
A margine degli interventi, l'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo ha corretto quanto scrive il quotidiano Il Gazzettino nel numero oggi in edicola, il quale dà conto di un'osservazione presentata dall'ULSS e relativa alla presunta incompatibilità del progetto attuale con quelli a carattere sanitario imbastiti dall'ospedale di Chioggia, nelle aree adiacenti alla Villa Verde e alla Villa Bianca. «Abbiamo già incontrato l'ULSS - ha detto l'assessora - e gli uffici stanno discutendo con loro di queste criticità, per trovare soluzioni già analizzate.
Il Comune, in ogni caso - prosegue Alessandra Penzo - ha acquisito dall'ULSS le aree di cui si parla, perché si era preventivamente parlato della viabilità futura. L'ULSS sostiene che la nuova strada creerebbe rumori troppo accentuati per i progetti ospedalieri che sta allestendo. Ma comunque il piano dei Ghezzi non intralcia il loro nemmeno dal punto di vista dei posti auto attualmente in uso ai dipendenti, che non andranno persi». Secondo il Gazzettino, invece, il conflitto tra le due esigenze imporrebbe modifiche al progetto del Consorzio Terre dei Ghezzi.
Sono comunque 80 le osservazioni arrivate al Comune, da vagliare una a una assieme al dirigente del settore, Gianni Favaretto: «Ho ricevuto in ufficio residenti e titolari di attività economiche - conclude l'assessora Penzo - mostrando massima disponibilità nel ricevere queste osservazioni, alcune anche su carta semplice e senza perizie tecniche. Se non avessimo adottato il piano in giunta non potremmo discuterne con loro, tuttavia siamo consapevoli dei problemi emersi e lavoriamo per risolverli prima di tornare in consiglio comunale».
Chiaro il riferimento soprattutto alla parte nord, che vedrebbe il traffico confluire in via Altea e via Aralia, i cui abitanti sono da tempo sul piede di guerra. Beniamino Boscolo, a chiusura di consiglio, ha detto che «la presentazione in auditorium dopo quattro mesi dall'approvazione in giunta non è condivisione con la città, la quale avrebbe dovuto avvenire prima dell'approvazione stessa. E anche le osservazioni sono un atto dovuto, non una concessione di maggioranza e giunta. Voglio migliorare il progetto, non fermarlo».
A margine degli interventi, l'assessora all'Urbanistica Alessandra Penzo ha corretto quanto scrive il quotidiano Il Gazzettino nel numero oggi in edicola, il quale dà conto di un'osservazione presentata dall'ULSS e relativa alla presunta incompatibilità del progetto attuale con quelli a carattere sanitario imbastiti dall'ospedale di Chioggia, nelle aree adiacenti alla Villa Verde e alla Villa Bianca. «Abbiamo già incontrato l'ULSS - ha detto l'assessora - e gli uffici stanno discutendo con loro di queste criticità, per trovare soluzioni già analizzate.
Il Comune, in ogni caso - prosegue Alessandra Penzo - ha acquisito dall'ULSS le aree di cui si parla, perché si era preventivamente parlato della viabilità futura. L'ULSS sostiene che la nuova strada creerebbe rumori troppo accentuati per i progetti ospedalieri che sta allestendo. Ma comunque il piano dei Ghezzi non intralcia il loro nemmeno dal punto di vista dei posti auto attualmente in uso ai dipendenti, che non andranno persi». Secondo il Gazzettino, invece, il conflitto tra le due esigenze imporrebbe modifiche al progetto del Consorzio Terre dei Ghezzi.
Sono comunque 80 le osservazioni arrivate al Comune, da vagliare una a una assieme al dirigente del settore, Gianni Favaretto: «Ho ricevuto in ufficio residenti e titolari di attività economiche - conclude l'assessora Penzo - mostrando massima disponibilità nel ricevere queste osservazioni, alcune anche su carta semplice e senza perizie tecniche. Se non avessimo adottato il piano in giunta non potremmo discuterne con loro, tuttavia siamo consapevoli dei problemi emersi e lavoriamo per risolverli prima di tornare in consiglio comunale».
Chiaro il riferimento soprattutto alla parte nord, che vedrebbe il traffico confluire in via Altea e via Aralia, i cui abitanti sono da tempo sul piede di guerra. Beniamino Boscolo, a chiusura di consiglio, ha detto che «la presentazione in auditorium dopo quattro mesi dall'approvazione in giunta non è condivisione con la città, la quale avrebbe dovuto avvenire prima dell'approvazione stessa. E anche le osservazioni sono un atto dovuto, non una concessione di maggioranza e giunta. Voglio migliorare il progetto, non fermarlo».
1 commento:
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Dopo il piano dei ghezzi che stravolge la viabilità del PRG (vedi l’innesto previsto col “vecchio mercato”, sostituito con via Altea), è arrivata la variante del Lungomare Adriatico che prevede la parziale pedonalizzazione, abolendo la carreggiata est.
RispondiEliminaTutti stralci di piani attuativi slegati fra di loro e che non hanno una visione generale del territorio. Questa non è programmazione, ma solo confusione.