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domenica 12 luglio 2020
PIANO DEI GHEZZI, BENIAMINO BOSCOLO: «I 5 STELLE STANNO APPROVANDO SOLO PROGETTI DI SPECULAZIONE EDILIZIA, ANCHE DIFFORMI DAL PRG»
Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Chioggia, Beniamino Boscolo, ha presentato una mozione per discutere dell'area dei Ghezzi, alla luce del nuovo piano recentemente adottato dalla giunta. L'obiettivo è mettere in guardia l'amministrazione quanto alle prescrizioni del Piano Regolatore Generale, relativamente all'estensione che prevedeva un piano particolareggiato di iniziativa pubblica, e non un piano di lottizzazione per interessi privati.
Inoltre - sempre secondo Beniamino Boscolo - il piano non tiene conto delle abitazioni esistenti, e questo causerà problemi o all'amministrazione stessa nel perseguire il progetto, o ai cittadini che si vedrebbero privati della proprietà. Il riferimento è ad alcuni vicoli tra strada Madonna Marina e l'area dei Ghezzi, “ciechi” poiché vi insistono abitazioni o garage. «Come fa il Piano - si chiede l'esponente della minoranza - a prevedere un prolungamento e un collegamento alla nuova strada principale (anche quella cieca, come questa Giunta, mi viene da dire!)? Alcuni vicoli sono troppo stretti per essere considerati strade a doppio senso di marcia, basta andare a misurare per rendersi conto. Senza contare che alcuni insediamenti abitativi da costruire sono previsti su aree pertinenziali delle imprese, il che significa espropri, autotutele, ricorsi».
A prescindere dagli aspetti tecnici, la questione sollevata da Forza Italia è anche politica: Boscolo sostiene che «i grillini a Chioggia stanno diventando il Movimento dei “5 Mattoni”, non adottando strumenti di pianificazione strategica con l’obiettivo di definire il nuovo assetto urbano della città, ma approvando solo puntuali progetti in cui sia prevista una speculazione edilizia». Altro esempio sollevato dal consigliere riguarda la Batteria Penzo: «Con l’aggravante - afferma il consigliere dell'opposizione - che quello che doveva essere il movimento della trasparenza, della democrazia partecipata, dell’onestà e del bene comune tiene nascosti i propri piani ai cittadini per informarli (non sempre) a cose fatte e raccontandone i contenuti “pro domo sua”».
Perché nessuno, si chiede Boscolo, parla del progetto speciale “Parco del Lusenzo” che ricomprende anche altri due sottoprogetti di riqualificazione e valorizzazione, che ripercorrono tutto il bacino lagunare passando per l’isola dell’Unione fino alla fine di Borgo San Giovanni? La risposta che si dà il capogruppo è «ma questi non interessano a quei privati pronti a costruire». Solo quello dei Ghezzi, invece, un piano «tra l'altro che intende per waterfront una linea di demarcazione su carta invece di una fascia di terra e acqua in un mix di attività», a parere di Beniamino Boscolo «non rispetta la tipologia a pettine degli insediamenti previsti, a scapito di case più basse già esistenti. Basta sovrapporre le planimetrie di PRG e Piano. Un progetto, infine, che non sposta la darsena e non prevede una strada collegata alla città (come invece si voleva nel PRG).
Inoltre - sempre secondo Beniamino Boscolo - il piano non tiene conto delle abitazioni esistenti, e questo causerà problemi o all'amministrazione stessa nel perseguire il progetto, o ai cittadini che si vedrebbero privati della proprietà. Il riferimento è ad alcuni vicoli tra strada Madonna Marina e l'area dei Ghezzi, “ciechi” poiché vi insistono abitazioni o garage. «Come fa il Piano - si chiede l'esponente della minoranza - a prevedere un prolungamento e un collegamento alla nuova strada principale (anche quella cieca, come questa Giunta, mi viene da dire!)? Alcuni vicoli sono troppo stretti per essere considerati strade a doppio senso di marcia, basta andare a misurare per rendersi conto. Senza contare che alcuni insediamenti abitativi da costruire sono previsti su aree pertinenziali delle imprese, il che significa espropri, autotutele, ricorsi».
A prescindere dagli aspetti tecnici, la questione sollevata da Forza Italia è anche politica: Boscolo sostiene che «i grillini a Chioggia stanno diventando il Movimento dei “5 Mattoni”, non adottando strumenti di pianificazione strategica con l’obiettivo di definire il nuovo assetto urbano della città, ma approvando solo puntuali progetti in cui sia prevista una speculazione edilizia». Altro esempio sollevato dal consigliere riguarda la Batteria Penzo: «Con l’aggravante - afferma il consigliere dell'opposizione - che quello che doveva essere il movimento della trasparenza, della democrazia partecipata, dell’onestà e del bene comune tiene nascosti i propri piani ai cittadini per informarli (non sempre) a cose fatte e raccontandone i contenuti “pro domo sua”».
Perché nessuno, si chiede Boscolo, parla del progetto speciale “Parco del Lusenzo” che ricomprende anche altri due sottoprogetti di riqualificazione e valorizzazione, che ripercorrono tutto il bacino lagunare passando per l’isola dell’Unione fino alla fine di Borgo San Giovanni? La risposta che si dà il capogruppo è «ma questi non interessano a quei privati pronti a costruire». Solo quello dei Ghezzi, invece, un piano «tra l'altro che intende per waterfront una linea di demarcazione su carta invece di una fascia di terra e acqua in un mix di attività», a parere di Beniamino Boscolo «non rispetta la tipologia a pettine degli insediamenti previsti, a scapito di case più basse già esistenti. Basta sovrapporre le planimetrie di PRG e Piano. Un progetto, infine, che non sposta la darsena e non prevede una strada collegata alla città (come invece si voleva nel PRG).
3 commenti:
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Vicenda che mette bene in luce le vuote promesse e i doppiogiochismi della cosiddetta nuova politica, asservita come sempre all'interesse privato e alla speculazione edilizia. Il tutto a spese della democrazia diretta e della sostenibilità ambientale, principi tanto proclamati quanto poco praticati.
RispondiEliminaLuca B.
TUTTI (o quasi) i piani urbanistici che comprendevano comparti nel territorio comunale sono stati elaborati da privati, sotto il controllo del Settore Urbanistica.
RispondiEliminaDetti piani poi hanno seguito l’iter burocratico per la loro approvazione: sono stati adottati, pubblicati per le osservazioni, ecc.
Non vedo la differenza che vede Beniamino Boscolo nel piano dei Ghezzi.
Altro discorso è entrare nel merito delle scelte che prevede il Piano. Tutti possono presentare osservazioni.
Abbastanza ridicolo il videomessaggio dell’assessore all’urbanistica arch. Alessandra Penzo pubblicato sul suo profilo Facebook.
RispondiEliminaElla infatti dice che, in parole povere, per fare una osservazione al Piano Particolareggiato dei Ghezzi dovrebbe essere una persona competente in materia, del tipo avere una laurea specifica.
Niente di più falso! La legge prevede che CHIUNQUE ha la facoltà di presentare le proprie osservazioni, sia esso avvocato, commercialista ingegnere…..e giù, giù, finanche a chi appena sa leggere e scrivere. Cara Assessore, é la legge e la democrazia che lo prevede.
Saranno i tecnici e gli Amministratori a valutare se le osservazioni presentate siano meritevoli o meno di accoglimento.
Anche ridicolo il passaggio nel quale se la prende con i consiglieri di opposizione perché assenti alla conferenza in auditorium ove è stato presentato il piano. Chiunque è libero di scegliere se assistere o meno ad una conferenza.
Il piano va visionato e studiato nelle sedi istituzionali: il deposito degli atti presso la Segreteria Generale. Dopo di che si possono depositare le osservazioni in via ufficiale, al vaglio dell’Amministrazione e degli Uffici. Fino a prova contraria, è concessa anche la LIBERA CRITICA A MEZZO STAMPA. A qualcuno ciò può dare fastidio, ma questa e la democrazia!