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mercoledì 22 luglio 2020
PARCHEGGIO SCAMBIATORE, STRAPPO DEL M5S CON I TECNICI COMUNALI: UNA MOZIONE DICHIARA DECADUTO L'INTERESSE, SULLO SFONDO INDENNIZZI MILIONARI
La controversa questione del parcheggio scambiatore all'isola dell'Unione non esita a vedere un punto fermo, compressa nella diatriba ormai sempre più latente tra l'amministrazione comunale a 5 Stelle e il settore tecnico dei Lavori Pubblici. Dopo il via libera dato da quest'ultimo alla riduzione del campo sportivo adiacente, ad opera dello stesso consorzio padovano che ha in carico il cantiere del parcheggio, una nuova mozione dei consiglieri di maggioranza, ieri, ha postulato che per fatti sopravvenuti decada l'interesse pubblico alla costruzione dell'opera in loco. Questo nonostante il contratto d'appalto sia stato firmato il 26 giugno, a seguito dei pareri forniti dallo stesso dirigente Stefano Penzo e dal neo avvocato civico Umberto Balducci.
Eppure, per il Movimento 5 Stelle, sono venute meno le condizioni per affidare l'opera: emergono dal progetto sopravvenuto meno posti auto rispetto al previsto, non è imminente l'installazione di un imbarcadero del trasporto pubblico all'isola dell'Unione, il costo di un milione e 400mila euro appare sproporzionato ai firmatari della mozione, senza contare l'impatto paesaggistico. Secondo il M5S, il parere dell'Avvocatura civica va giudicato «non definitivo e non vincolante», poiché fondato su argomentazioni incomplete, e perciò va ribadito l'indirizzo politico di fermare la realizzazione dell'opera, fornito anche agli uffici tecnici.
La replica del capogruppo democratico Montanariello rivela che «le carte dicono il contrario rispetto alla mozione, dal momento che la revoca del contratto “non si sostanzia in un mero ripensamento tardivo o generico, ma serve un contenuto specifico, serio e congruo”. Bisogna tenere in conto, nella sicura richiesta d'indennizzo, non solo la perdita patrimoniale ma anche il lucro cessante e il rischio di responsabilità amministrativa per via della perdita del finanziamento in quota Patti Territoriali». Il consigliere del PD riporta anche il parere della segretaria generale Michela Targa, espresso il 15 giugno scorso, secondo la quale «non risulta che le ragioni politiche formulate dalla giunta con delibera numero 87 lo scorso 29 maggio trovino un adeguato supporto tecnico da parte del dirigente ai Lavori Pubblici che firma il contratto». Chiede Montanariello alla maggioranza: «Volete farci cadere nel tranello della responsabilità politica comune e giudicabile dalla Corte dei Conti?».
Mentre il capogruppo stellato Bonfà chiede un atto di coraggio alle opposizioni nel condividere la richiesta della mozione, Marcellina Segantin di ChioggiaViva non se la sente di votare la mozione: «Avrei voluto a tutti i costi dare un appoggio sostanziale, ma non siamo tutelati nel farlo senza prima un vero parere legale». Dal canto suo, l'assessora ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo ha ribadito che l'ente sta valutando un altro sito (il deposito degli autobus di Borgo San Giovanni, che a sua volta dovrebbe trovare posto in Val da Rio) per un vero parcheggio scambiatore: «Sto attendendo risposte dal ministero per mantenere i finanziamenti dei Patti Territoriali. Non sono una scellerata che mette il Comune nelle condizioni di essere portato avanti la Corte dei Conti».
Non mancano frecciate in direzione degli uffici tecnici: «La loro volontà – afferma Alessandra Penzo – è restringere il campo sportivo in maniera definitiva. La relazione dell'ingegnere Stefano Penzo, con cui mi trovo bene a lavorare, logicamente tutela il proprio lavoro e quello degli impiegati». Tuttavia nega ci sia «un accanimento» nei confronti degli uffici. L'assessora ha concluso sostenendo che farà di tutto per trovare la soluzione utile a non proseguire il parcheggio all'isola dell'Unione ma altrove. Dopo lunghi tira e molla, con sospensioni della seduta per trovare una quadratura comune, tra richieste di intervenire in autotutela o quantomeno di non far partire i lavori le opposizioni abbandonano l'aula, lasciando così il cerino in mano agli 11 consiglieri del M5S che approvano la mozione. Fino al prossimo atto, magari con un “botto” dalla parte tecnica.
Eppure, per il Movimento 5 Stelle, sono venute meno le condizioni per affidare l'opera: emergono dal progetto sopravvenuto meno posti auto rispetto al previsto, non è imminente l'installazione di un imbarcadero del trasporto pubblico all'isola dell'Unione, il costo di un milione e 400mila euro appare sproporzionato ai firmatari della mozione, senza contare l'impatto paesaggistico. Secondo il M5S, il parere dell'Avvocatura civica va giudicato «non definitivo e non vincolante», poiché fondato su argomentazioni incomplete, e perciò va ribadito l'indirizzo politico di fermare la realizzazione dell'opera, fornito anche agli uffici tecnici.
La replica del capogruppo democratico Montanariello rivela che «le carte dicono il contrario rispetto alla mozione, dal momento che la revoca del contratto “non si sostanzia in un mero ripensamento tardivo o generico, ma serve un contenuto specifico, serio e congruo”. Bisogna tenere in conto, nella sicura richiesta d'indennizzo, non solo la perdita patrimoniale ma anche il lucro cessante e il rischio di responsabilità amministrativa per via della perdita del finanziamento in quota Patti Territoriali». Il consigliere del PD riporta anche il parere della segretaria generale Michela Targa, espresso il 15 giugno scorso, secondo la quale «non risulta che le ragioni politiche formulate dalla giunta con delibera numero 87 lo scorso 29 maggio trovino un adeguato supporto tecnico da parte del dirigente ai Lavori Pubblici che firma il contratto». Chiede Montanariello alla maggioranza: «Volete farci cadere nel tranello della responsabilità politica comune e giudicabile dalla Corte dei Conti?».
Mentre il capogruppo stellato Bonfà chiede un atto di coraggio alle opposizioni nel condividere la richiesta della mozione, Marcellina Segantin di ChioggiaViva non se la sente di votare la mozione: «Avrei voluto a tutti i costi dare un appoggio sostanziale, ma non siamo tutelati nel farlo senza prima un vero parere legale». Dal canto suo, l'assessora ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo ha ribadito che l'ente sta valutando un altro sito (il deposito degli autobus di Borgo San Giovanni, che a sua volta dovrebbe trovare posto in Val da Rio) per un vero parcheggio scambiatore: «Sto attendendo risposte dal ministero per mantenere i finanziamenti dei Patti Territoriali. Non sono una scellerata che mette il Comune nelle condizioni di essere portato avanti la Corte dei Conti».
Non mancano frecciate in direzione degli uffici tecnici: «La loro volontà – afferma Alessandra Penzo – è restringere il campo sportivo in maniera definitiva. La relazione dell'ingegnere Stefano Penzo, con cui mi trovo bene a lavorare, logicamente tutela il proprio lavoro e quello degli impiegati». Tuttavia nega ci sia «un accanimento» nei confronti degli uffici. L'assessora ha concluso sostenendo che farà di tutto per trovare la soluzione utile a non proseguire il parcheggio all'isola dell'Unione ma altrove. Dopo lunghi tira e molla, con sospensioni della seduta per trovare una quadratura comune, tra richieste di intervenire in autotutela o quantomeno di non far partire i lavori le opposizioni abbandonano l'aula, lasciando così il cerino in mano agli 11 consiglieri del M5S che approvano la mozione. Fino al prossimo atto, magari con un “botto” dalla parte tecnica.
1 commento:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
I grillini si trovano in un “cul-de-sac” sul parcheggio scambiatore all’isola dell’Unione.
RispondiEliminaL’Amministrazione grillina con l’indirizzo politico espresso in Consiglio Comunale di recedere dal contratto stipulato con l’impresa per la realizzazione del parcheggio, contro il parere espresso dal Dirigente il Settore Lavori Pubblici, dell’Avvocatura Civica, nonché del Segretario Comunale, ha aperto la strada ad un contezioso legale che sicuramente vedrà soccombere il comune di Chioggia per rescissione di un contratto già stipulato e registrato. Chi ne risponderà in solido sarà chi ha votato favorevolmente per la rescissione, cioè tutti i consiglieri grillini e l’assessore Penzo.
Per contro, nell’ipotesi di procedere con i lavori del parcheggio, l’opposizione ricorrerà alla corte dei conti per danno erariale cagionato al comune di Chioggia in quanto l’opera, che costa un milione e quattrocentomila €, prevede la realizzazione solamente di una quarantina di stalli in più riaspetto agli attuali 70. Non solo, ma se vi era la necessità di ampliare l’attuale parcheggio di 40 stalli, si poteva benissimo usufruire dell’area adiacente a sud. Inoltre il progetto che si andrà a realizzare necessita di sottrarre una congrua fetta ad est dell’esistente attiguo campo di calcio. DEMEZIALE, non c’è altra parola appropriata.