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lunedì 24 febbraio 2020
PASSA IN CONSIGLIO COMUNALE IL REGOLAMENTO ANTI-EVASIONE DEI TRIBUTI LOCALI, POLEMICHE TRA OPPOSIZIONI E MAGGIORANZA
Il consiglio comunale ha approvato oggi il regolamento per contrastare l'evasione dei tributi locali da parte delle imprese, principalmente TARI e COSAP. Al provvedimento hanno risposto a favore solo 13 consiglieri della maggioranza a 5 Stelle, mentre 4 sono stati i contrari (Segantin, Ranieri, Zanni e Boccato) e tre gli astenuti (Barbara Penzo, Montanariello e Naccari); al voto non hanno partecipato, uscendo dall'aula, Marco Dolfin e Romina Tiozzo.
Polemiche in aula per la ratio e i tempi della norma, sulla scia del caso Carpe Diem manifestatosi anche la scorsa settimana: le minoranze hanno definito «vessatorio» il regolamento, che a loro dire prevede due pesi e due misure tra grandi e piccole aziende, con le prime abili a difendersi in giudizio attraverso un ricorso.
Beniamino Boscolo, facendo riferimento alla condizione precaria del commercio specie in centro storico (si vedano i casi di riva Vena e calle San Giacomo) ha commentato: «Se un'impresa chiude è un danno anche per il Comune, mancando gli introiti dei tributi da essa dovuti».
Dal canto suo la maggioranza serra le fila sul provvedimento: secondo il sindaco Alessandro Ferro, esso è equo perché «difende chi paga sempre, chi è sano. Il Comune è costretto ad accantonare ogni anno un fondo per ripianare i crediti di dubbia esigibilità, ed esso ammonta già a tre milioni.
Le imprese che abbiamo scoperto evadere non lo fanno per cento o per mille euro, ma si tratta di centinaia di migliaia di euro nel tempo. Cosa facciamo, chiudiamo un occhio? Temporeggiamo? La vera diseguaglianza è la concorrenza sleale di chi non paga, nei confronti di chi paga il dovuto».
L'assessore Daniele Stecco ha ribadito che «eventuali incentivi vanno indirizzati a chi le tasse le paga, ovvero la maggioranza delle aziende», mentre anche secondo il consigliere Daniele Padoan «chi non paga non merita incentivi. Essere contrari a questo provvedimento - ha concluso l'esponente stellato - significa favorire gli evasori fiscali».
Polemiche in aula per la ratio e i tempi della norma, sulla scia del caso Carpe Diem manifestatosi anche la scorsa settimana: le minoranze hanno definito «vessatorio» il regolamento, che a loro dire prevede due pesi e due misure tra grandi e piccole aziende, con le prime abili a difendersi in giudizio attraverso un ricorso.
Beniamino Boscolo, facendo riferimento alla condizione precaria del commercio specie in centro storico (si vedano i casi di riva Vena e calle San Giacomo) ha commentato: «Se un'impresa chiude è un danno anche per il Comune, mancando gli introiti dei tributi da essa dovuti».
Dal canto suo la maggioranza serra le fila sul provvedimento: secondo il sindaco Alessandro Ferro, esso è equo perché «difende chi paga sempre, chi è sano. Il Comune è costretto ad accantonare ogni anno un fondo per ripianare i crediti di dubbia esigibilità, ed esso ammonta già a tre milioni.
Le imprese che abbiamo scoperto evadere non lo fanno per cento o per mille euro, ma si tratta di centinaia di migliaia di euro nel tempo. Cosa facciamo, chiudiamo un occhio? Temporeggiamo? La vera diseguaglianza è la concorrenza sleale di chi non paga, nei confronti di chi paga il dovuto».
L'assessore Daniele Stecco ha ribadito che «eventuali incentivi vanno indirizzati a chi le tasse le paga, ovvero la maggioranza delle aziende», mentre anche secondo il consigliere Daniele Padoan «chi non paga non merita incentivi. Essere contrari a questo provvedimento - ha concluso l'esponente stellato - significa favorire gli evasori fiscali».
5 commenti:
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I grillini non vedono le saracinesche già chiuse da tempo e altre che chiudono giorno dopo giorno. L’albergo Italia, ad esempio, in piazzetta Vigo ha chiuso dal 7 gennaio 2020 fino a data da destinarsi e questi (i grillini) anziché agevolare le aziende in crisi, si ostinano a tartassare le attività economiche. Non c’è più nulla da sgocciolare quando la bottiglia è da tempo vuota.
RispondiEliminaI grillini i grillini. Ma li lasci stare!
EliminaUna cosa buona che fanno!!
Risposta per Anonimo 25 febbraio 2020 09:33
EliminaLi lasci stare?? E chi sono questi grillini che non si devono toccare?
Le cavolate restano cavolate, da chiunque parte politica esse provengano.
Ci vuole coraggio, o meglio chiamiamola codardia, infierire in questo momento con chi si trova in difficoltà economiche. Proprio nel giorno dell’emanazione dell’ordinanza regionale per il Corona-virus che limita di molto qualsiasi attività, questi geni grillini vanno ad approvare un regolamento che stroncherà le poche attività economiche che ancora resistono.
E perché i grillini hanno giurato nel loro programma di incentivare chi intraprendeva nuove attività nel centro storico. Ballisti di prim’ordine.
Per coloro che non pagano ci sono già gli strumenti ordinari di legge per recuperare i crediti. Infine una domanda: alle attività economiche, se non pagano, gli verrà tolta la licenza commerciale. E per tutti coloro che non hanno attività commerciali e che comunque per svariati motivi non pagano, come si comporterà l’amministrazione con costoro? Gli verrà tolta la licenza che non hanno? In alternativa Veritas si rifiuterà di raccogliere le immondizie porta a porta?
I cittadini sono tutti uguali. Bene la decisione dell'amministrazione.
RispondiEliminaProprio perché i cittadini sono tutti uguali, perché fare una distinzione di trattamento fra cittadini morosi?
EliminaQuale differenza esiste fra chi non paga in possesso di licenza commerciale e coloro che non pagano ma che non hanno nessuna licenza commerciale? Perché ai primi l’Amministrazione toglie la licenza commerciale e ai secondi non avendo nessuna licenza, non fa nulla e continuano a non pagare.
Se Comune e Veritas non sono in grado di farsi valere nella riscossione dei crediti, si rivolgano a ditte specializzate nel recupero crediti, sempre che detti crediti siano esigibili e NON DI DUBBIA ESIGIBILITA’