Il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha stanziato 69 milioni per la manutenzione ordinaria o straordinaria delle strade provinciali del Veneto. Il fondo fa parte dei finanziamenti per un miliardo validi in tutto il territorio nazionale: «Tra i parametri considerati - ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico d'Incà - la consistenza della rete viaria, il tasso di incidentalità e la vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico»
Per quanto riguarda il territorio di Chioggia, la consigliera regionale del M5S Erika Baldin ha chiesto che venga allargato l'Arzeron: «Forse è la volta buona - si legge in una nota - perché è stato valutato anche il tasso di incidentalità, purtroppo molto alto lungo tale arteria. C'è da sperare che la Città Metropolitana si concentri sulle esigenze di sicurezza stradale dei cittadini, dal momento che le strade "minori" sono importanti per la percorrenza quotidiana dei lavoratori”.
Intanto il Comune ha approvato il piano delle asfaltature alle strade comunali dal 9 marzo al 30 aprile, con modifiche alla viabilità nei tratti di volta in volta interessati. L'impresa appaltatrice è la Bios Asfalti con sede nel Bresciano, e sarà sua cura provvedere -ove serva- al restringimento dell'area transitabile e all'eventuale istituzione di sensi unici alternati di circolazione o divieti di sosta. La questione è oggetto di un'ordinanza firmata dal comandante della polizia locale, Michele Tiozzo. In questo periodo sono in corso i lavori lungo la strada Madonna Marina, dall'ospedale fino a viale Padova.
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sabato 29 febbraio 2020
venerdì 28 febbraio 2020
AVVOCATURA CIVICA DEL COMUNE DI CHIOGGIA, UMBERTO BALDUCCI VINCE IL CONCORSO PER SOSTITUIRE IL NEOPENSIONATO CARMELO PAPA
Il Comune di Chioggia avrà presto un nuovo avvocato civico. Dopo il pensionamento del dottor Carmelo Papa, che ha retto l'ufficio negli ultimi anni, l'ente ha provveduto a effettuare il concorso per la sua sostituzione: dal 29 novembre 2019 al 13 febbraio si sono susseguite le prove scritte e orali, relativamente ai sette legali che si sono candidati per ricoprire il ruolo. A spuntarla in graduatoria è Umberto Balducci, non ancora trentenne, di origine cavarzerana ma stabilitosi a Padova.
In qualità di vincitore del concorso, ora l'avvocato Balducci dovrà confermare la sua disponibilità all'incarico. Il prossimo ottobre il Comune di Chioggia perderà anche l'esperienza del dottor Mario Veronese, ragioniere generale, anch'egli per ragioni di quiescenza avendo raggiunto i requisiti per il pensionamento: a tale proposito, già dalla scorsa seduta del consiglio comunale il dottor Michele Tiozzo, comandante della polizia locale, ha operato in veste di vicesegretario generale, ruolo dapprima ricoperto dallo stesso Veronese.
In qualità di vincitore del concorso, ora l'avvocato Balducci dovrà confermare la sua disponibilità all'incarico. Il prossimo ottobre il Comune di Chioggia perderà anche l'esperienza del dottor Mario Veronese, ragioniere generale, anch'egli per ragioni di quiescenza avendo raggiunto i requisiti per il pensionamento: a tale proposito, già dalla scorsa seduta del consiglio comunale il dottor Michele Tiozzo, comandante della polizia locale, ha operato in veste di vicesegretario generale, ruolo dapprima ricoperto dallo stesso Veronese.
giovedì 27 febbraio 2020
ROSANNA CONTE: «INACCETTABILE DISCRIMINAZIONE AL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE, GOVERNO E UE INTERVENGANO»
L'eurodeputata Rosanna Conte è preoccupa da quanto viene denunciato dalle principali organizzazioni agroalimentari italiane. Con la "scusa" del coronavirus, i produttori delle eccellenze made in Italy che vengono esportate all'estero si trovano a fare i conti con richieste di certificazioni aggiuntive al di fuori di qualsiasi norma UE: «Un modo per imporre un carico burocratico che di fatto crea una concorrenza sleale alle imprese italiane», sostiene Conte.
«Il tutto sulla base di fake news. dato che il virus non si propaga attraverso i beni alimentari o le loro confezioni». L'esponente leghista chiede che il governo si attivi subito con l'UE e con le autorità dei Paesi membri interessati per fermare «questa discriminazione nei confronti di un pezzo fondamentale dell'economia italiana. Il coronavirus sta già creando danni enormi, anche sotto il profilo della produzione. Servono sostegni e solidarietà da parte dell'Europa, non azioni sleali. Altrimenti, i principi su cui si basano l'Unione Europea e il suo mercato unico non avrebbero senso», conclude Conte.
«Il tutto sulla base di fake news. dato che il virus non si propaga attraverso i beni alimentari o le loro confezioni». L'esponente leghista chiede che il governo si attivi subito con l'UE e con le autorità dei Paesi membri interessati per fermare «questa discriminazione nei confronti di un pezzo fondamentale dell'economia italiana. Il coronavirus sta già creando danni enormi, anche sotto il profilo della produzione. Servono sostegni e solidarietà da parte dell'Europa, non azioni sleali. Altrimenti, i principi su cui si basano l'Unione Europea e il suo mercato unico non avrebbero senso», conclude Conte.
mercoledì 26 febbraio 2020
IL GRUPPO CONSILIARE DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO IL SINDACO: «FERMI IL MERCATO SETTIMANALE DEL GIOVEDÍ»
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al consiglio comunale di Chioggia, Paolo Bonfà, si schiera contro l'ordinanza della Regione e del Ministero -recepita dal sindaco Ferro- che autorizza lo svolgimento del mercato settimanale del giovedì a Chioggia. «Anche se le direttive date dalla Regione sono poco chiare e discordanti - si legge in una nota del gruppo M5S - il sindaco Ferro deve autonomamente sospendere il mercato, come fatto da altri sindaci del Veneto.
Quale senso può avere sospendere eventi sportivi oppure ricreativi come il carnevale, e permettere invece assembramenti di persone come per il mercato settimanale chioggiotto?». Scrivono Bonfà e i suoi: «Non intendiamo creare allarme, ma in via precauzionale pensiamo sia auspicabile un rinvio che non metterebbe sicuramente in difficoltà chi il mercato lo svolge, recuperandolo in un momento di maggiore serenità.
Il gruppo consiliare e buona parte della giunta sono dell'opinione che prima di tutto vada tutelata la salute dei cittadini. Non riusciamo a capire quali siano le ragioni, dopo i tanti inviti di consiglieri e assessori, per cui il sindaco rimane fermo sulla propria posizione».
Quale senso può avere sospendere eventi sportivi oppure ricreativi come il carnevale, e permettere invece assembramenti di persone come per il mercato settimanale chioggiotto?». Scrivono Bonfà e i suoi: «Non intendiamo creare allarme, ma in via precauzionale pensiamo sia auspicabile un rinvio che non metterebbe sicuramente in difficoltà chi il mercato lo svolge, recuperandolo in un momento di maggiore serenità.
Il gruppo consiliare e buona parte della giunta sono dell'opinione che prima di tutto vada tutelata la salute dei cittadini. Non riusciamo a capire quali siano le ragioni, dopo i tanti inviti di consiglieri e assessori, per cui il sindaco rimane fermo sulla propria posizione».
LAVORI SUL PONTE TRANSLAGUNARE DELLE TREZZE: IL COMUNE CHIEDERÀ AD ANAS DI RINVIARLI A DOPO LA STAGIONE ESTIVA
Oggi nella sala consiliare del Municipio di Chioggia l'assessora ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo, l'assessore ai Trasporti Daniele Stecco, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo e il comandante della Polizia Locale Michele Tiozzo hanno incontrato le associazioni di categoria del territorio, relativamente al tema dei prossimi lavori lungo la strada Romea, in corrispondenza del ponte translagunare delle Trezze.
«Abbiamo recepito le istanze delle associazioni di categoria – ha spiegato l'assessora Penzo – che sono giustamente allarmate per i danni economici che creerà l'inizio del cantiere lungo il ponte nel prossimo mese di marzo, per gli interventi di manutenzione straordinaria, il ripristino dei giunti e il risanamento corticale. Istituire il senso unico alternato per tre mesi, da marzo a maggio, vuol dire compromettere seriamente una grossa parte dell'economia locale, ovvero il turismo, che inizia la propria attività nei fine settimana di primavera.
A breve invieremo una lettera all'ANAS per chiedere innanzitutto il rinvio di questi interventi di manutenzione a dopo l'estate, la possibilità di individuare nel frattempo dei percorsi autostradali alternativi incentivati, una deroga alle 44 tonnellate per i mezzi pesanti da e per il porto di Chioggia e per il mercato ortofrutticolo di Brondolo, infine di convocare a breve un incontro con l'amministrazione comunale, il Prefetto, l'Autorità di Sistema Portuale e un delegato delle categorie economiche».
Anche la consigliera regionale Erika Baldin ha incontrato i rappresentanti delle associazioni che operano nel turismo: «Assieme al ministro Federico d'Incà - riferisce Baldin - porterò all'attenzione dell'ANAS e del governo un piano minimo, ma già efficace, che preveda date certe per l'inizio dei lavori dopo l'estate, da comunicare subito in modo da evitare incertezze. Inoltre, provvedimenti quali un limite minore all'orario di accesso all'area portuale o pedaggi autostradali agevolati, che rendano il traffico merci più diluito e in parte lo allontanino da Chioggia.
Sempre oggi l'assessore ai Trasporti Stecco ha incontrato il sindaco di Cavarzere e l'associazione CittadinanzAttiva, riguardo il tema di una linea di autobus diretta all'ospedale di Mestre. Anche in questo caso verrà inviata una lettera congiunta alla Regione del Veneto per chiedere un incontro urgente alla presenza della Città Metropolitana: «Chiediamo che, in vista del rinnovo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, venga eseguita una revisione puntuale delle linee extraurbane della Città Metropolitana, allo scopo di reperire le risorse per istituire la linea diretta Chioggia - ospedale all'Angelo».
«Abbiamo recepito le istanze delle associazioni di categoria – ha spiegato l'assessora Penzo – che sono giustamente allarmate per i danni economici che creerà l'inizio del cantiere lungo il ponte nel prossimo mese di marzo, per gli interventi di manutenzione straordinaria, il ripristino dei giunti e il risanamento corticale. Istituire il senso unico alternato per tre mesi, da marzo a maggio, vuol dire compromettere seriamente una grossa parte dell'economia locale, ovvero il turismo, che inizia la propria attività nei fine settimana di primavera.
A breve invieremo una lettera all'ANAS per chiedere innanzitutto il rinvio di questi interventi di manutenzione a dopo l'estate, la possibilità di individuare nel frattempo dei percorsi autostradali alternativi incentivati, una deroga alle 44 tonnellate per i mezzi pesanti da e per il porto di Chioggia e per il mercato ortofrutticolo di Brondolo, infine di convocare a breve un incontro con l'amministrazione comunale, il Prefetto, l'Autorità di Sistema Portuale e un delegato delle categorie economiche».
Anche la consigliera regionale Erika Baldin ha incontrato i rappresentanti delle associazioni che operano nel turismo: «Assieme al ministro Federico d'Incà - riferisce Baldin - porterò all'attenzione dell'ANAS e del governo un piano minimo, ma già efficace, che preveda date certe per l'inizio dei lavori dopo l'estate, da comunicare subito in modo da evitare incertezze. Inoltre, provvedimenti quali un limite minore all'orario di accesso all'area portuale o pedaggi autostradali agevolati, che rendano il traffico merci più diluito e in parte lo allontanino da Chioggia.
Sempre oggi l'assessore ai Trasporti Stecco ha incontrato il sindaco di Cavarzere e l'associazione CittadinanzAttiva, riguardo il tema di una linea di autobus diretta all'ospedale di Mestre. Anche in questo caso verrà inviata una lettera congiunta alla Regione del Veneto per chiedere un incontro urgente alla presenza della Città Metropolitana: «Chiediamo che, in vista del rinnovo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, venga eseguita una revisione puntuale delle linee extraurbane della Città Metropolitana, allo scopo di reperire le risorse per istituire la linea diretta Chioggia - ospedale all'Angelo».
lunedì 24 febbraio 2020
VGATE, IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ALL'UNANIMITÀ L'ORDINE DEL GIORNO CHE DICHIARA LA CONTRARIETÀ AL TERMINAL: SARÀ INVIATO A REGIONE E MINISTERI
Il consiglio comunale di Chioggia, all'unanimità dei 19 partecipanti della seduta odierna, ha approvato l'ordine del giorno letto in aula dal consigliere stellato Daniele Padoan che boccia, per conto dell'istituzione, il progetto di terminal portuale VGate al largo della foce del Brenta.
Il documento, che recepisce i timori ambientali e paesaggistici delle associazioni di categoria del turismo e della pesca e le possibili ricadute sulle rispettive sfere economiche, è il frutto dell'accordo tra maggioranza e opposizione raggiunto lo scorso mercoledì nella seduta straordinaria dell'assemblea cittadina, alla quale erano presenti anche i promotori del progetto.
Ora l'ordine del giorno -che parla di «contrarietà assoluta»- sarà inviato ai Ministeri competenti e alla Regione Veneto: tra le richieste del consiglio comunale di Chioggia, anche un tavolo tecnico-politico che monitori l'iter dell'opera.
Il documento, che recepisce i timori ambientali e paesaggistici delle associazioni di categoria del turismo e della pesca e le possibili ricadute sulle rispettive sfere economiche, è il frutto dell'accordo tra maggioranza e opposizione raggiunto lo scorso mercoledì nella seduta straordinaria dell'assemblea cittadina, alla quale erano presenti anche i promotori del progetto.
Ora l'ordine del giorno -che parla di «contrarietà assoluta»- sarà inviato ai Ministeri competenti e alla Regione Veneto: tra le richieste del consiglio comunale di Chioggia, anche un tavolo tecnico-politico che monitori l'iter dell'opera.
PASSA IN CONSIGLIO COMUNALE IL REGOLAMENTO ANTI-EVASIONE DEI TRIBUTI LOCALI, POLEMICHE TRA OPPOSIZIONI E MAGGIORANZA
Il consiglio comunale ha approvato oggi il regolamento per contrastare l'evasione dei tributi locali da parte delle imprese, principalmente TARI e COSAP. Al provvedimento hanno risposto a favore solo 13 consiglieri della maggioranza a 5 Stelle, mentre 4 sono stati i contrari (Segantin, Ranieri, Zanni e Boccato) e tre gli astenuti (Barbara Penzo, Montanariello e Naccari); al voto non hanno partecipato, uscendo dall'aula, Marco Dolfin e Romina Tiozzo.
Polemiche in aula per la ratio e i tempi della norma, sulla scia del caso Carpe Diem manifestatosi anche la scorsa settimana: le minoranze hanno definito «vessatorio» il regolamento, che a loro dire prevede due pesi e due misure tra grandi e piccole aziende, con le prime abili a difendersi in giudizio attraverso un ricorso.
Beniamino Boscolo, facendo riferimento alla condizione precaria del commercio specie in centro storico (si vedano i casi di riva Vena e calle San Giacomo) ha commentato: «Se un'impresa chiude è un danno anche per il Comune, mancando gli introiti dei tributi da essa dovuti».
Dal canto suo la maggioranza serra le fila sul provvedimento: secondo il sindaco Alessandro Ferro, esso è equo perché «difende chi paga sempre, chi è sano. Il Comune è costretto ad accantonare ogni anno un fondo per ripianare i crediti di dubbia esigibilità, ed esso ammonta già a tre milioni.
Le imprese che abbiamo scoperto evadere non lo fanno per cento o per mille euro, ma si tratta di centinaia di migliaia di euro nel tempo. Cosa facciamo, chiudiamo un occhio? Temporeggiamo? La vera diseguaglianza è la concorrenza sleale di chi non paga, nei confronti di chi paga il dovuto».
L'assessore Daniele Stecco ha ribadito che «eventuali incentivi vanno indirizzati a chi le tasse le paga, ovvero la maggioranza delle aziende», mentre anche secondo il consigliere Daniele Padoan «chi non paga non merita incentivi. Essere contrari a questo provvedimento - ha concluso l'esponente stellato - significa favorire gli evasori fiscali».
Polemiche in aula per la ratio e i tempi della norma, sulla scia del caso Carpe Diem manifestatosi anche la scorsa settimana: le minoranze hanno definito «vessatorio» il regolamento, che a loro dire prevede due pesi e due misure tra grandi e piccole aziende, con le prime abili a difendersi in giudizio attraverso un ricorso.
Beniamino Boscolo, facendo riferimento alla condizione precaria del commercio specie in centro storico (si vedano i casi di riva Vena e calle San Giacomo) ha commentato: «Se un'impresa chiude è un danno anche per il Comune, mancando gli introiti dei tributi da essa dovuti».
Dal canto suo la maggioranza serra le fila sul provvedimento: secondo il sindaco Alessandro Ferro, esso è equo perché «difende chi paga sempre, chi è sano. Il Comune è costretto ad accantonare ogni anno un fondo per ripianare i crediti di dubbia esigibilità, ed esso ammonta già a tre milioni.
Le imprese che abbiamo scoperto evadere non lo fanno per cento o per mille euro, ma si tratta di centinaia di migliaia di euro nel tempo. Cosa facciamo, chiudiamo un occhio? Temporeggiamo? La vera diseguaglianza è la concorrenza sleale di chi non paga, nei confronti di chi paga il dovuto».
L'assessore Daniele Stecco ha ribadito che «eventuali incentivi vanno indirizzati a chi le tasse le paga, ovvero la maggioranza delle aziende», mentre anche secondo il consigliere Daniele Padoan «chi non paga non merita incentivi. Essere contrari a questo provvedimento - ha concluso l'esponente stellato - significa favorire gli evasori fiscali».
CORONAVIRUS, BENIAMINO BOSCOLO: «IL COMUNE METTA A PUNTO MECCANISMI DI RISTORO DALLE PERDITE SUBITE DAL SETTORE TURISTICO-RICETTIVO»
Il consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo ha predisposto un ordine del giorno per impegnare l'amministrazione comunale a convocare le associazioni turistiche rappresentative delle strutture ricettive, per una verifica urgente della situazione dopo l'emergenza Coronavirus, e per organizzare la stagione estiva. Boscolo invita il Comune a mettere a punto meccanismi che possano, in caso di gravi perdite, aiutare in maniera straordinaria le aziende, incidendo alternativamente (laddove sia possibile) sull'imposta di soggiorno, la TASI, l'IMU, la TARI e altri tributi.
Quindi, sempre Forza Italia chiede che la giunta coinvolga tutti i soggetti che operano nel turismo per promuovere e rilanciare l’immagine turistica del nostro territorio, anche insieme ad altre amministrazioni e alla Regione Veneto. Questo al fine di prevenire una situazione che potrebbe diventare pesantissima, dato l'altissimo contagio in corso: scrive Beniamino Boscolo che «una campagna mediatica negativa per il settore parla di 50mila cancellazioni di viaggi prenotati nel nord Italia, specie da turisti austriaci e tedeschi. Le amministrazioni della zona termale di Abano e Montegrotto già si stanno muovendo».
Quindi, sempre Forza Italia chiede che la giunta coinvolga tutti i soggetti che operano nel turismo per promuovere e rilanciare l’immagine turistica del nostro territorio, anche insieme ad altre amministrazioni e alla Regione Veneto. Questo al fine di prevenire una situazione che potrebbe diventare pesantissima, dato l'altissimo contagio in corso: scrive Beniamino Boscolo che «una campagna mediatica negativa per il settore parla di 50mila cancellazioni di viaggi prenotati nel nord Italia, specie da turisti austriaci e tedeschi. Le amministrazioni della zona termale di Abano e Montegrotto già si stanno muovendo».
OGGI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE, TREDICI ARGOMENTI ALL'ORDINE DEL GIORNO: SI PARLERÀ ANCHE DI ORTI URBANI E DI VIA BARBARIGO
Alla seduta del consiglio comunale di Chioggia, in programma oggi dalle ore 15 (anche in streaming), si sono aggiunti due ulteriori argomenti in discussione oltre agli undici già in programma. Si tratterà quindi di ratificare il regolamento contro l'evasione dei tributi comunali, già promosso dalla giunta e passato venerdì in commissione, e di approvare il testo del documento che il sindaco Ferro invierà a tutti gli enti competenti, per esprimere la contrarietà del consiglio al progetto VGate di terminal intermodale al largo della foce del Brenta. Gli operatori portuali invece si sono dichiarati a favore dell'intervento infrastrutturale.
Tra le altre mozioni all'ordine del giorno, l'attivazione del progetto orti urbani, le condizioni della sede della polizia locale ai Saloni, il supermercato ALDI ai bagni Clodia (oggetto di un documento del grillino Daniele Padoan dal titolo "Stop al cemento e alla giungla edilizia nella spiaggia"), la valorizzazione di via Barbarigo a Sottomarina.
Tra le altre mozioni all'ordine del giorno, l'attivazione del progetto orti urbani, le condizioni della sede della polizia locale ai Saloni, il supermercato ALDI ai bagni Clodia (oggetto di un documento del grillino Daniele Padoan dal titolo "Stop al cemento e alla giungla edilizia nella spiaggia"), la valorizzazione di via Barbarigo a Sottomarina.
sabato 22 febbraio 2020
IL PARTITO DEMOCRATICO DI CHIOGGIA RIBADISCE IL SUO NO AL VGATE: «BISOGNA POTENZIARE LA FERROVIA, RADDOPPIARE L'ARZERON E SISTEMARE LA ROMEA»
Conferenza stampa questa mattina nella sede del Partito Democratico di Chioggia in calle Padovani, alla presenza del capogruppo regionale Stefano Fracasso, per ribadire la posizione del PD in merito alla viabilità su gomma e su rotaia relativa al territorio clodiense. Oltre alla contrarietà per quanto riguarda lo sviluppo dei progetti di terminal portuale VGate al largo di Isolaverde e del deposito di gpl in Val da Rio.
Alla conferenza hanno partecipato anche il vicesegretario regionale del partito, Lucio Tiozzo, la segretaria comunale Barbara Penzo e il capogruppo Jonatan Montanariello.
Nella fattispecie, il PD chiede alla Regione Veneto di investire per rilanciare e potenziare la ferrovia, di raddoppiare l'Arzeron e di mettere in cantiere la variante alla strada Romea. Alla conferenza hanno partecipato alcuni esponenti del comitato No Gpl e l'avvocato Giuseppe Boscolo, del comitato Romea.
Alla conferenza hanno partecipato anche il vicesegretario regionale del partito, Lucio Tiozzo, la segretaria comunale Barbara Penzo e il capogruppo Jonatan Montanariello.
Nella fattispecie, il PD chiede alla Regione Veneto di investire per rilanciare e potenziare la ferrovia, di raddoppiare l'Arzeron e di mettere in cantiere la variante alla strada Romea. Alla conferenza hanno partecipato alcuni esponenti del comitato No Gpl e l'avvocato Giuseppe Boscolo, del comitato Romea.
CONSIGLIO COMUNALE LUNEDÌ, CHIOGGIAVIVA INTERROGA LA GIUNTA PER I LAVORI LUNGO IL PONTE TRANSLAGUNARE DELLE TREZZE E IL CENTRO COTTURA
Lunedì 24 febbraio dalle ore 15 avrà luogo la seduta del consiglio comunale di Chioggia. Undici gli argomenti all'ordine del giorno, praticamente tutte mozioni presentate dai consiglieri di minoranza. Tra le interrogazioni e le interpellanze, gli esponenti di ChioggiaViva Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri si dedicano in particolare a due argomenti: i lavori programmati al ponte translagunare delle Trezze e la vicenda del centro di cottura per le mense scolastiche.
Nel primo caso, ChioggiaViva rappresenta la posizione dei pendolari e degli operatori turistici che fanno capo alle sigle Ascom, Cisacamping, Gebis, ConChioggiaSi e Chioggia Yacht Group, sostenendo «l'assoluta necessità di far slittare ad ottobre l’inizio dei lavori», appellandosi al buon senso e alla conoscenza della realtà cittadina quanto all'evidenza del danno che i lavori a ridosso dell'estate porterebbero all'agibilità della vita quotidiana di molti, in dipendenza da un'unica strada di collegamento con il resto del territorio. Segantin e Ranieri chiedono anche l'allargamento del tratto di Arzeron che consentirebbe di attenuare il disagio derivante dalla sistemazione del ponte translagunare fra Chioggia e Valli.
Quanto al centro di cottura, i due consiglieri dell'opposizione fanno riferimento all'abbandono dell'ipotesi di trasferirlo a Sant'Anna, annunciato dal sindaco agli abitanti della frazione lo scorso 22 novembre, con l'impegno a reperire una soluzione alternativa. «Poiché sono passati diversi mesi - chiedono Segantin e Ranieri - e sicuramente lo spostamento della struttura in un ambiente più consono è ancora un’emergenza, sono state prese in esame altre alternative, e se sì, quali?».
Nel primo caso, ChioggiaViva rappresenta la posizione dei pendolari e degli operatori turistici che fanno capo alle sigle Ascom, Cisacamping, Gebis, ConChioggiaSi e Chioggia Yacht Group, sostenendo «l'assoluta necessità di far slittare ad ottobre l’inizio dei lavori», appellandosi al buon senso e alla conoscenza della realtà cittadina quanto all'evidenza del danno che i lavori a ridosso dell'estate porterebbero all'agibilità della vita quotidiana di molti, in dipendenza da un'unica strada di collegamento con il resto del territorio. Segantin e Ranieri chiedono anche l'allargamento del tratto di Arzeron che consentirebbe di attenuare il disagio derivante dalla sistemazione del ponte translagunare fra Chioggia e Valli.
Quanto al centro di cottura, i due consiglieri dell'opposizione fanno riferimento all'abbandono dell'ipotesi di trasferirlo a Sant'Anna, annunciato dal sindaco agli abitanti della frazione lo scorso 22 novembre, con l'impegno a reperire una soluzione alternativa. «Poiché sono passati diversi mesi - chiedono Segantin e Ranieri - e sicuramente lo spostamento della struttura in un ambiente più consono è ancora un’emergenza, sono state prese in esame altre alternative, e se sì, quali?».
venerdì 21 febbraio 2020
IL MINISTRO D'INCÀ A CHIOGGIA INCONTRA I RESIDENTI DI RIVA LUSENZO, DOPO L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE CHE TERMINA IL LORO CALVARIO
Era a Chioggia già alle 10 di stamane, il Ministro per il Rapporti con il Parlamento Federico d'Incà, salito a incontrare i residenti delle case sulla riva del Lusenzo che ieri hanno vinto la propria battaglia per evitare il pagamento di cartelle "pazze". Proprio la politica al suo massimo livello, con l'approvazione della legge Bottici, e la fiducia nelle istituzioni hanno consentito a questi cittadini di restare tranquilli dopo circa un secolo dall'edificazione degli immobili.
Ad accogliere il ministro d'Incà, oltre alla giunta comunale con alla testa il sindaco Alessandro Ferro, erano presenti anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin, la consigliera regionale Erika Baldin ed Enrico Cappelletti, ex senatore e prossimo candidato a palazzo Ferro Fini assieme alla stessa Baldin. Alle elezioni di primavera il Movimento correrà da solo sia in Regione che al Comune di Venezia, ha confermato d'Incà.
Dopo un breve briefing in Municipio, la delegazione si è spostata a Sottomarina prima di far ritorno alla casa comunale, dove a mezzogiorno d'Incà ha tenuto una conferenza stampa ufficiale alla presenza degli stessi abitanti di riva Lusenzo: l'esponente del governo era già stato a Chioggia il 15 novembre scorso, nel mezzo dell'emergenza per l'acqua alta.
E il riferimento a quei giorni è stato l'occasione per affrontare anche i temi dei rimborsi a chi ha subìto danni dalle mareggiate e dalla salsedine, tra cui proprio alcuni residenti lungo il Lusenzo: ad un operatore turistico che chiedeva la motivazione delle differenze di trattamento tra Chioggia e Venezia quanto alla moratoria che nel capoluogo sospende il pagamento dei mutui, d'Incà ha preso l'impegno di approfondire senza lanciarsi in promesse, e rispondere poi personalmente all'interlocutore con cognizione di causa.
«Il governo - ha detto il titolare del dicastero ai Rapporti con il Parlamento alle associazioni di categoria presenti - ha stanziato 148 milioni per tutta la laguna, il Comune di Chioggia ne ha chiesti 5 per rispondere alle 532 domande di risarcimento presentate. Tornerò a Chioggia per incontrare di nuovo le attività colpite e portare risposte positive». Per quanto riguarda il deposito di gpl in Val da Rio, Federico d'Incà ha parlato di «alcuni mesi» per trovare un indirizzo e una possibile soluzione governativa, con varie ipotesi in campo.
Ad accogliere il ministro d'Incà, oltre alla giunta comunale con alla testa il sindaco Alessandro Ferro, erano presenti anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin, la consigliera regionale Erika Baldin ed Enrico Cappelletti, ex senatore e prossimo candidato a palazzo Ferro Fini assieme alla stessa Baldin. Alle elezioni di primavera il Movimento correrà da solo sia in Regione che al Comune di Venezia, ha confermato d'Incà.
Dopo un breve briefing in Municipio, la delegazione si è spostata a Sottomarina prima di far ritorno alla casa comunale, dove a mezzogiorno d'Incà ha tenuto una conferenza stampa ufficiale alla presenza degli stessi abitanti di riva Lusenzo: l'esponente del governo era già stato a Chioggia il 15 novembre scorso, nel mezzo dell'emergenza per l'acqua alta.
E il riferimento a quei giorni è stato l'occasione per affrontare anche i temi dei rimborsi a chi ha subìto danni dalle mareggiate e dalla salsedine, tra cui proprio alcuni residenti lungo il Lusenzo: ad un operatore turistico che chiedeva la motivazione delle differenze di trattamento tra Chioggia e Venezia quanto alla moratoria che nel capoluogo sospende il pagamento dei mutui, d'Incà ha preso l'impegno di approfondire senza lanciarsi in promesse, e rispondere poi personalmente all'interlocutore con cognizione di causa.
«Il governo - ha detto il titolare del dicastero ai Rapporti con il Parlamento alle associazioni di categoria presenti - ha stanziato 148 milioni per tutta la laguna, il Comune di Chioggia ne ha chiesti 5 per rispondere alle 532 domande di risarcimento presentate. Tornerò a Chioggia per incontrare di nuovo le attività colpite e portare risposte positive». Per quanto riguarda il deposito di gpl in Val da Rio, Federico d'Incà ha parlato di «alcuni mesi» per trovare un indirizzo e una possibile soluzione governativa, con varie ipotesi in campo.
PROSEGUONO CELERMENTE I LAVORI DI ALLARGAMENTO DI STRADA MADONNA MARINA, NEL TRATTO VICINO ALL'OSPEDALE
Nei giorni scorsi sono iniziati e procedono celermente i lavori di allargamento della carreggiata di strada Madonna Marina, nei pressi dell'ingresso principale dell'ospedale. Si tratta di un intervento funzionale alla viabilità, data la presenza di una rotatoria che assorbe ogni giorno (specie in estate) centinaia di veicoli: luogo non di rado di incidenti stradali tra vetture a quattro ruote e biciclette o scooter. Verrà così anche evitato il rischio di collisione con i frontisti provenienti dall'altro lato della strada.
«Finalmente - commenta il capogruppo della Lega Marco Dolfin - dopo tanti ordini del giorno e interpellanze si è passati alla fase di esecuzione, anche se sono stati necessari alcuni anni». Il consigliere ricorda il periodo in cui la giunta Casson non poteva spendere le risorse stanziate per via del patto di stabilità, e non manca una nota polemica nei confronti dell'attuale assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo: «Con altre assessore in passato ci si è potuti confrontare liberamente nell'interesse collettivo - conclude Dolfin - cosa che non si può di certo dire con la "terza scelta" attuale, perché non c'è dialogo con chi crede di avere la verità in tasca».
«Finalmente - commenta il capogruppo della Lega Marco Dolfin - dopo tanti ordini del giorno e interpellanze si è passati alla fase di esecuzione, anche se sono stati necessari alcuni anni». Il consigliere ricorda il periodo in cui la giunta Casson non poteva spendere le risorse stanziate per via del patto di stabilità, e non manca una nota polemica nei confronti dell'attuale assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo: «Con altre assessore in passato ci si è potuti confrontare liberamente nell'interesse collettivo - conclude Dolfin - cosa che non si può di certo dire con la "terza scelta" attuale, perché non c'è dialogo con chi crede di avere la verità in tasca».
giovedì 20 febbraio 2020
VGATE, IL M5S: «SE LA SOCIETÀ BYPASSA IL PARERE DEL COMUNE, DOVRÀ ACCORDARSI CON LA REGIONE. ALLA QUALE TRASMETTEREMO LA CONTRARIETÀ DELLA CITTÀ»
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle è soddisfatto della risoluzione uscita ieri dal consiglio comunale staordinario in materia di VGate, ovvero l'impegno a presentare un documento unitario dell'assemblea, di contrarietà al progetto di terminal portuale al largo della foce del Brenta. «Se la società promotrice vorrà proseguire l’iter - afferma Daniele Padoan - dovrà produrre una documentazione importante, che difficilmente potrà dimostrare la compatibilità dell’opera con la città e il suo ambiente. Lungi da noi alimentare sterili polemiche, però non possiamo nascondere che se nel 2015 fosse stato lo stesso per il deposito di gpl, ora probabilmente in Val da Rio ci sarebbe il mercato ittico».
Conclude il capogruppo Paolo Bonfà: «Con la netta presa di posizione della città emersa ieri, ci auguriamo che l'impresa cambi idea e ritiri il progetto, o cerchi altre alternative. Nel caso così non fosse, l’iter dovrebbe passare per un accordo di programma con la Regione Veneto, alla quale trasmetteremo la contrarietà della politica e della città. Abbiamo tutta la volontà e le possibilità di fermare questo progetto, ma ognuno deve fare la propria parte: noi ci siamo e ci saremo sempre».
Conclude il capogruppo Paolo Bonfà: «Con la netta presa di posizione della città emersa ieri, ci auguriamo che l'impresa cambi idea e ritiri il progetto, o cerchi altre alternative. Nel caso così non fosse, l’iter dovrebbe passare per un accordo di programma con la Regione Veneto, alla quale trasmetteremo la contrarietà della politica e della città. Abbiamo tutta la volontà e le possibilità di fermare questo progetto, ma ognuno deve fare la propria parte: noi ci siamo e ci saremo sempre».
VERTENZA CASE SUL LUSENZO, ORA L'ITER SI SPOSTA IN COMUNE. DOMANI TORNERÀ A CHIOGGIA IL MINISTRO D'INCÀ
Una festa della buona politica bipartisan ha consentito di raggiungere, all'unanimità della Camera e del Senato, l'obiettivo per 132 immobili situati lungo il Lusenzo a Sottomarina, tolti definitivamente al patrimonio dello Stato e attribuiti al Comune di Chioggia. Quando sarà pubblicata la legge nella Gazzetta Ufficiale, l'Agenzia del Demanio compirà una ricognizione completa dei terreni e degli immobili, mentre il Comune -una volta recepita la legge con una delibera di consiglio- valuterà di concerto con il Demanio ogni singola unità, come da procedimento già utilizzato per sanare il compendio di Brondolo. Domani intanto sarà in visita a Chioggia il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico d'Incà, che terrà una conferenza stampa alle ore 12 in Municipio.
La consigliera regionale Erika Baldin ricorda alcune fasi dell'iter iniziale della legge firmata dalla senatrice del M5S Laura Bottici: «È iniziato tutto nel 2015, quando il Movimento 5 Stelle di Chioggia ha incontrato i residenti delle case lungo la riva del Lusenzo e ha poi interpellato i parlamentari Cappelletti e Da Villa, i quali hanno depositato un emendamento al fine di sdemanializzare l'area senza ulteriori oneri a carico dei residenti stessi.
Da allora l'iter ha subito svariati stop-and-go, ma non ci siamo mai fermati, volendo raggiungere l'obiettivo. Ringrazio i parlamentari di tutte le forze politiche e in particolare le senatrici Bottici e Vanin, e il ministro d'Incà. Sono felice per questa vittoria, che sento anche mia, soprattutto perché le persone che ho conosciuto e che hanno sofferto per tutti questi anni di incertezza ora possono tirare un sospiro di sollievo».
Anche il Partito Democratico, con il senatore Andrea Ferrazzi - che è intervenuto in aula per perorare la causa dei residenti - commenta con soddisgazione: «Il primo atto parlamentare di questa legislatura è stata la mia interrogazione al governo nel novembre 2018. La collaborazione tra tutti i gruppi parlamentari è un esempio di buona politica che di fronte ai bisogni delle persone unisce le forze per trovare la soluzione. Viva Chioggia, viva la buona politica».
Lo stesso Ferrazzi ritorna sul processo legislativo: «Questione antica, relativa ad aree per le quali mai era stato formalizzato il passaggio di proprietà dallo Stato ai cittadini, nonostante che negli anni siamo stati edificati immobili regolarmente registrati al Catasto e nel Piano regolatore generale.
Immobili sui quali i cittadini avevano pagato le imposte e in alcuni casi ceduto con regolare e corretto atto notarile. Edifici costruiti con le autorizzazioni previste dalle normative urbanistiche di rilascio delle aree comunque motivati. L’acquisto delle aree fa venir meno le pretese dello Stato per canoni pregressi e in genere per compensi richiesti a qualsiasi titolo in dipendenza dell’occupazione delle aree, e sono sospesi i procedimenti di ingiunzione o di rilascio delle aree comunque motivati».
Come ricorda l'assessore al Demanio, Marco Veronese, la quasi totalità degli immobili «è stata realizzata antecedentemente alle sdemanializzazioni effettuate con decreti del 19 luglio 1950 e del 10 febbraio 1965, e prima dell'entrata in vigore della legge urbanistica del 1967. Negli anni gli “occupanti” hanno pagato regolarmente le tasse e acquisito i titoli ritenuti legittimi per l'epoca, ma -a partire dal 2014- hanno iniziato a ricevere cartelle esattoriali per gli affitti arretrati pretesi dell'Agenzia del Demanio».
Dal canto suo, il sindaco Alessandro Ferro ringrazia anche gli uffici comunali «che hanno lavorato insieme agli uffici territoriali del Demanio per ricostruire minuziosamente la vicenda, e che da domani inizieranno un impegnativo lavoro contabile per calcolare gli oneri con i quali i residenti di Riva Lusenzo riscatteranno poi i terreni».
La consigliera regionale Erika Baldin ricorda alcune fasi dell'iter iniziale della legge firmata dalla senatrice del M5S Laura Bottici: «È iniziato tutto nel 2015, quando il Movimento 5 Stelle di Chioggia ha incontrato i residenti delle case lungo la riva del Lusenzo e ha poi interpellato i parlamentari Cappelletti e Da Villa, i quali hanno depositato un emendamento al fine di sdemanializzare l'area senza ulteriori oneri a carico dei residenti stessi.
Da allora l'iter ha subito svariati stop-and-go, ma non ci siamo mai fermati, volendo raggiungere l'obiettivo. Ringrazio i parlamentari di tutte le forze politiche e in particolare le senatrici Bottici e Vanin, e il ministro d'Incà. Sono felice per questa vittoria, che sento anche mia, soprattutto perché le persone che ho conosciuto e che hanno sofferto per tutti questi anni di incertezza ora possono tirare un sospiro di sollievo».
Anche il Partito Democratico, con il senatore Andrea Ferrazzi - che è intervenuto in aula per perorare la causa dei residenti - commenta con soddisgazione: «Il primo atto parlamentare di questa legislatura è stata la mia interrogazione al governo nel novembre 2018. La collaborazione tra tutti i gruppi parlamentari è un esempio di buona politica che di fronte ai bisogni delle persone unisce le forze per trovare la soluzione. Viva Chioggia, viva la buona politica».
Lo stesso Ferrazzi ritorna sul processo legislativo: «Questione antica, relativa ad aree per le quali mai era stato formalizzato il passaggio di proprietà dallo Stato ai cittadini, nonostante che negli anni siamo stati edificati immobili regolarmente registrati al Catasto e nel Piano regolatore generale.
Immobili sui quali i cittadini avevano pagato le imposte e in alcuni casi ceduto con regolare e corretto atto notarile. Edifici costruiti con le autorizzazioni previste dalle normative urbanistiche di rilascio delle aree comunque motivati. L’acquisto delle aree fa venir meno le pretese dello Stato per canoni pregressi e in genere per compensi richiesti a qualsiasi titolo in dipendenza dell’occupazione delle aree, e sono sospesi i procedimenti di ingiunzione o di rilascio delle aree comunque motivati».
Come ricorda l'assessore al Demanio, Marco Veronese, la quasi totalità degli immobili «è stata realizzata antecedentemente alle sdemanializzazioni effettuate con decreti del 19 luglio 1950 e del 10 febbraio 1965, e prima dell'entrata in vigore della legge urbanistica del 1967. Negli anni gli “occupanti” hanno pagato regolarmente le tasse e acquisito i titoli ritenuti legittimi per l'epoca, ma -a partire dal 2014- hanno iniziato a ricevere cartelle esattoriali per gli affitti arretrati pretesi dell'Agenzia del Demanio».
Dal canto suo, il sindaco Alessandro Ferro ringrazia anche gli uffici comunali «che hanno lavorato insieme agli uffici territoriali del Demanio per ricostruire minuziosamente la vicenda, e che da domani inizieranno un impegnativo lavoro contabile per calcolare gli oneri con i quali i residenti di Riva Lusenzo riscatteranno poi i terreni».
CASE SUL LUSENZO A SOTTOMARINA, FINISCE L'ODISSEA: APPROVATA DEFINITIVAMENTE LA LEGGE CHE LE TOGLIE ALLO STATO
Finisce nel migliore dei modi l'odissea burocratica dei residenti nelle 132 unità immobiliari site lungo la riva del Lusenzo a Sottomarina, oggetto di rivendicazioni demaniali con tanto di cartelle arretrate esagerate da dover pagare.
Dopo l'ok della Camera, il disegno di legge 1149 promosso dall'onorevole Laura Bottici del Movimento 5 Stelle, e sottoscritto anche dagli esponenti eletti nel territorio dalle altre forze politiche presenti in Parlamento, è stato approvato all'unanimità e in via definitiva poco dopo le ore 13 di oggi nell'aula del Senato a palazzo Madama, per la soddisfazione di circa 200 famiglie che finalmente possono tirare il più agognato dei sospiri di sollievo.
La legge trasferisce la proprietà degli immobili dal Demanio al Comune di Chioggia, che la girerà agli attuali abitanti secondo modalità da concordare: termina così un capitolo di storia lungo cento anni.
Dopo l'ok della Camera, il disegno di legge 1149 promosso dall'onorevole Laura Bottici del Movimento 5 Stelle, e sottoscritto anche dagli esponenti eletti nel territorio dalle altre forze politiche presenti in Parlamento, è stato approvato all'unanimità e in via definitiva poco dopo le ore 13 di oggi nell'aula del Senato a palazzo Madama, per la soddisfazione di circa 200 famiglie che finalmente possono tirare il più agognato dei sospiri di sollievo.
La legge trasferisce la proprietà degli immobili dal Demanio al Comune di Chioggia, che la girerà agli attuali abitanti secondo modalità da concordare: termina così un capitolo di storia lungo cento anni.
NIENTE OBBLIGO DI PATENTE NAUTICA PER GLI SCAFI CON MOTORE DI 40 CV, PASSA ALLA CAMERA L'EMENDAMENTO DELLA LEGHISTA FOGLIANI (ELETTA A CHIOGGIA)
Il decreto Milleproroghe, approvato alla Camera, ha accolto al suo interno l'emendamento presentato dalla deputata leghista Ketty Fogliani (eletta nel collegio di Chioggia) che non prevede obbligo di patente nautica per condurre scafi di potenza non superiore a 750 cc, alimentati da motori da 40 cavalli, con iniezione a due tempi.
«L'iter è stato complesso - afferma Fogliani - dalla presentazione del disegno di legge nel maggio 2019, approvato in entrambi i rami del Parlamento. Così siamo in grado di rispondere alle esigenze degli operatori del settore, permettendo di evitare danni economici, tutelando anche la stagione turistica».
«L'iter è stato complesso - afferma Fogliani - dalla presentazione del disegno di legge nel maggio 2019, approvato in entrambi i rami del Parlamento. Così siamo in grado di rispondere alle esigenze degli operatori del settore, permettendo di evitare danni economici, tutelando anche la stagione turistica».
mercoledì 19 febbraio 2020
VGATE, IN CONSIGLIO COMUNALE LE POSIZIONI NON CAMBIANO: «CHIOGGIA HA VOCAZIONE TURISTICA E MARINARA, NON INDUSTRIALE»
Posizioni prevedibilmente cristallizzate sono emerse ieri dalla seduta straordinaria del consiglio comunale di Chioggia, relativa al progetto di terminal portuale VGate da realizzarsi eventualmente al largo della foce del Brenta. Davanti a una folta platea, al cui interno spiccavano i rappresentanti delle categorie economiche del turismo e del comitato No Gpl, il promotore dell'iniziativa -lo spedizioniere veneziano Alessandro Santi- ha illustrato i vantaggi che avrebbe per il porto di Chioggia e per quello di Venezia, nella movimentazione dei container provenienti dall'Estremo Oriente.
la playlist video degli interventi:
Ma i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione hanno ribadito la propria contrarietà, manifestando (con Marco Dolfin della Lega e con il sindaco Alessandro Ferro del M5S) la vocazione turistica e marinara di Chioggia, incompatibile con una torsione industriale. Alle viste un documento unitario di tutto il consiglio con le forze economiche. Ora il progetto attende la valutazione d'impatto ambientale, al termine della quale se ne tornerà a parlare nel massimo consesso cittadino.
la playlist video degli interventi:
Ma i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione hanno ribadito la propria contrarietà, manifestando (con Marco Dolfin della Lega e con il sindaco Alessandro Ferro del M5S) la vocazione turistica e marinara di Chioggia, incompatibile con una torsione industriale. Alle viste un documento unitario di tutto il consiglio con le forze economiche. Ora il progetto attende la valutazione d'impatto ambientale, al termine della quale se ne tornerà a parlare nel massimo consesso cittadino.
TARI NON PAGATA DAI CONCESSIONARI BALNEARI, NUOVO INCONTRO IN COMUNE. L'ASSESSORE STECCO: «RITIRATE I DISCORSI PER APPLICARE L'ACCORDO RAGGIUNTO»
Stamane il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro, l'assessore ai tributi Daniele Stecco, l'assessora al commercio Genny Cavazzana e i rappresentanti della società partecipata Veritas hanno incontrato nella sala Lampadari del Municipio i rappresentanti delle associazioni di categoria delle spiagge e alcuni titolari di stabilimenti balneari, per fare il punto in merito al contenzioso relativo all'evasione dell'imposta TARI sui rifiuti.
«L'accordo dello scorso dicembre - afferma l'assessore Stecco - che consisteva nel pagamento del 30% del dovuto in tre rate entro settembre 2020, e la rimanente rateizzazione fino a 60 mesi senza fidejussione, rimane ancora valido; come rimane valido il patto con l'amministrazione di modificare il regolamento comunale sulla Tari, ma i ricorsi devono essere ritirati in tempi brevi.
Ad oggi solo due utenti hanno rinunciato al contenzioso con Veritas e l'amministrazione nei tempi dovuti, nonostante -così ci è stato riferito oggi- i concessionari avessero comunicato le volontà ai loro avvocati di ritirare i ricorsi. Sarò soddisfatto se a breve vedrò concretizzarsi quanto detto oggi, una volta risolta questa lunga trattativa si potrà ragionare con più serenità sul futuro».
Fa eco il sindaco Ferro: «Ci aspettiamo dai balneari un segno tangibile, perché comprendiamo le esigenze delle aziende, e siamo sempre stati flessibili con gli operatori in questi anni, per trovare gli accordi e le soluzioni possibili. Ma l'amministrazione deve tutelare il cittadino e le imprese che in questi anni hanno sempre pagato».
«L'accordo dello scorso dicembre - afferma l'assessore Stecco - che consisteva nel pagamento del 30% del dovuto in tre rate entro settembre 2020, e la rimanente rateizzazione fino a 60 mesi senza fidejussione, rimane ancora valido; come rimane valido il patto con l'amministrazione di modificare il regolamento comunale sulla Tari, ma i ricorsi devono essere ritirati in tempi brevi.
Ad oggi solo due utenti hanno rinunciato al contenzioso con Veritas e l'amministrazione nei tempi dovuti, nonostante -così ci è stato riferito oggi- i concessionari avessero comunicato le volontà ai loro avvocati di ritirare i ricorsi. Sarò soddisfatto se a breve vedrò concretizzarsi quanto detto oggi, una volta risolta questa lunga trattativa si potrà ragionare con più serenità sul futuro».
Fa eco il sindaco Ferro: «Ci aspettiamo dai balneari un segno tangibile, perché comprendiamo le esigenze delle aziende, e siamo sempre stati flessibili con gli operatori in questi anni, per trovare gli accordi e le soluzioni possibili. Ma l'amministrazione deve tutelare il cittadino e le imprese che in questi anni hanno sempre pagato».