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venerdì 13 dicembre 2019
IL SINDACO PERDE L’OTTIMISMO: ROMA BOCCIA PER VIZI DI FORMA (E NON SOLO) L'EMENDAMENTO CHE VOLEVA BLOCCARE IL DEPOSITO DI GPL. È TUTTO IN ALTO MARE
«Attenzione a gridare vittoria, perché vittoria non c'è». In effetti, a soli quattro giorni di distanza da queste parole, c'è di che dar ragione al presidente dell'Autorità Portuale di Sistema Pino Musolino, quando lunedì sera -davanti al sindaco Ferro che spargeva ottimismo- dal palco dell'auditorium San Nicolò predicava cautela in merito alla possibile soluzione per via parlamentare all'entrata in funzione del deposito di gpl in Val da Rio. Ieri è arrivata infatti la doccia fredda per le aspettative comunali: la commissione Bilancio del Senato ha infatti respinto il sub-emendamento alla legge finanziaria, avanzato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin, Giovanni Endrizzi e Barbara Guidolin, teso a fermare l'impianto in quanto costruito in un ambiente protetto dall'UNESCO come la laguna di Venezia.
Si attende di conoscere le motivazioni per cui la postilla dei tre senatori stellati non ha raggiunto manco lo stadio iniziale della votazione, anche se tutto lascia intendere che il problema stia nella forma stessa della presentazione: non un emendamento alla legge di bilancio, da far confluire nel cosiddetto "maxiemendamento" venutosi ad assemblare ieri con le richieste di tanti altri senatori, bensì un sub-emendamento collegato senza attinenze di materie a quanto poi il ramo del Parlamento avrebbe dovuto deliberare. Del resto era stato lo stesso ministro Patuanelli, il 24 novembre durante l'incontro con la delegazione chioggiotta, a promettere un disegno di legge di fonte governativa, e non un cavillo "volante" in quattro e quattr'otto: con certezza, un provvedimento di fonte ministeriale avrebbe goduto di forza maggiore nel chiedere il via libera per regolare una situazione assai specifica, quasi ad hoc.
Ora torna di nuovo incerto il futuro del deposito e di chi vuole contrastarne l'accensione: resta naturalmente la buona fede -per quanto enfatica- del sindaco Ferro nel voler fare tutto il possibile e anche di più per impedirlo, così come si possono ancora esperire gli altri passaggi evocati dallo stesso ministro Patuanelli, dal risarcimento al blocco di ogni proroga eventualmente necessaria a perfezionare l'impianto. Ma già la partita giudiziaria, fra il TAR e il Consiglio di Stato, è andata a favore dell'impresa guidata da Renzo Zucchi: anche se gli enti preposti ancora non vogliono discutere l'ipotesi di pipeline avanzata dall'ingegner Achille Cester, che consentirebbe di bypassare il ricorso alle navi gasiere per l'approvigionamento del gpl e la sua uscita dalle bocche di porto.
Si attende di conoscere le motivazioni per cui la postilla dei tre senatori stellati non ha raggiunto manco lo stadio iniziale della votazione, anche se tutto lascia intendere che il problema stia nella forma stessa della presentazione: non un emendamento alla legge di bilancio, da far confluire nel cosiddetto "maxiemendamento" venutosi ad assemblare ieri con le richieste di tanti altri senatori, bensì un sub-emendamento collegato senza attinenze di materie a quanto poi il ramo del Parlamento avrebbe dovuto deliberare. Del resto era stato lo stesso ministro Patuanelli, il 24 novembre durante l'incontro con la delegazione chioggiotta, a promettere un disegno di legge di fonte governativa, e non un cavillo "volante" in quattro e quattr'otto: con certezza, un provvedimento di fonte ministeriale avrebbe goduto di forza maggiore nel chiedere il via libera per regolare una situazione assai specifica, quasi ad hoc.
Ora torna di nuovo incerto il futuro del deposito e di chi vuole contrastarne l'accensione: resta naturalmente la buona fede -per quanto enfatica- del sindaco Ferro nel voler fare tutto il possibile e anche di più per impedirlo, così come si possono ancora esperire gli altri passaggi evocati dallo stesso ministro Patuanelli, dal risarcimento al blocco di ogni proroga eventualmente necessaria a perfezionare l'impianto. Ma già la partita giudiziaria, fra il TAR e il Consiglio di Stato, è andata a favore dell'impresa guidata da Renzo Zucchi: anche se gli enti preposti ancora non vogliono discutere l'ipotesi di pipeline avanzata dall'ingegner Achille Cester, che consentirebbe di bypassare il ricorso alle navi gasiere per l'approvigionamento del gpl e la sua uscita dalle bocche di porto.
15 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
L’ignoranza e l’arroganza dei grillini regna sovrana:
RispondiEliminaDICHIARATO INAMMISSIBILE L’EMENDAMENTO SUL GPL
E’ LA FORMA con cui è pervenuta la richiesta al Ministero che non va bene, poiché andrebbe ad intaccare altre zone che già insistono come aree portuali industriali. Quindi ignoranza elevata a potenza infinita! …..ed il nostro sindaco Ferro ci è cascato come un allocco.
In quanto all'ipotesi di “pipeline” avanzata dall'ingegner Achille Cester, perché gli enti dovrebbero discutere su una “ipotesi” mai ufficialmente presentata? Certe domande non dovrebbero nemmeno essere poste!
Ma dai! Che notizia inattesa! Da non credersi!
RispondiEliminaDopo gli “arrivano i nostri”, le passerelle romane, i “ghe pensi mi”, le sgomitate per esserci e apparire sebbene non invitati...
Loro che sanno sempre dare le colpe agli altri. E non parlo solo dei 5 stelle, che si salvano dalle critiche con la litania stucchevole che altri hanno portato i bomboloni, perché ogni salmo finisce comunque in gloria, anche quello di chi non va ad accogliere i segretari di Stato vaticani in visita a Chioggia, come qualcuno ha notato in passato.
Ma questa è un’altra storia, forse.
Parlo anche degli infiltrati del PD, che hanno perso per l’ennesima volta l’occasione di non rimetterci la faccia. E dopo l’INERZIA TOTALE E INSPIEGABILE dell’autunno 2015, hanno cercato da intrusi di rifarsi una verginità nella passerella romana e sono rimasti scornati.
Come? Loro che danno lezioni procedurali agli altri sui ricorsi, non immaginavano che un provvedimento come quello sbandierato non è ammissibile in una finanziaria? Non c’entra proprio nulla, infatti. Non lo sapevano o andava bene così? O si trattava del solito “vengo con voi ma sbagliate voi, che io non c’entro”? Mi intesto la battaglia, anche se non mi importa davvero vincerla? Tattica già osservata nell’appoggio al comitato NOGPL, tattica che ha ingannato tanta gente per bene ma non è approdata mica a niente! Perché se importava davvero vincerla, la battaglia, il PD doveva muoversi quattro anni fa. Ma no, non ci si sporcano le mani accogliendo proposte dal nemico politico: vade retro! Il mondo può ruotare solo intorno al PD e chi non è dei suoi peste lo colga. E la città si arrangi).
A pensarci bene non si tratta di un’altra storia.
Tanto i 5 stelle quanto il PD hanno un’unica dannata malattia: la cecità ideologica. Non c’è niente da fare. Quando credi di essere migliore, è sempre colpa degli altri.
Da quattro anni il loro nemico giurato, quello ideale (perché la gente non può mica capire di leggi e cavilli), l’ex sindaco Casson, ha additato un’altra strada per risolvere la questione (quella del piano regolatore del porto). Se ne è parlato varie volte, MA LORO SI SONO GUARDATI DAL FARLA PROPRIA. Non li abbiamo visti coinvolgerlo nella cosa, non lo si è invitato ai dibattiti, neanche a quelli dei settimanali diocesani. Bisognava solo cancellarlo politicamente.
Eppure i 5 stelle al MISE mesi fa hanno confermato che quella è la strada.
I 5 stelle cittadini dovevano spingere i 5 stelle romani ad andare in fondo su questa strada. Non lo hanno fatto. Il PD adesso governa con i 5 stelle, ma il PD locale non lo ha spinto sulla via del piano portuale.
Tanto un colpevole loro ce l’hanno già.
A chi dirà grazie la città?
Questo commento è a dir poco una stranezza.
EliminaSi inizia con la delegazione del PD a Roma (Barbara Penzo e Lucio Tiozzo), classificata dagli Amministratori clodiensi grillini come “imbucati alla festa” all’audizione ministeriale del 25 novembre 2019. Ebbene in quell’occasione era stato concordato, con l’appoggio di tutte le forze governative e non, un apposito intervento legislativo atto a fermare l’impianto.
Magicamente nella conferenza del 09 dicembre 2019, organizzata da Nuova scintilla, il sindaco Ferro ha sciorinato con grande enfasi un emendamento alla legge finanziaria promosso solo da esponenti parlamentari grillini (tanto per puntarsi una medaglia sul petto) ed abbiamo visto la misera fine che ha fatto.
Per quanto riguarda i suggerimenti dell’ex sindaco Casson, sarebbe stato meglio non menzionarlo. Altro che “coinvolgerlo nella cosa”, l’avv. Casson si è da solo “cancellarlo politicamente” disertando in toto le sedute dei Consigli Comunali.
La via maestra, confermata dall’Urbanista Giacomini nella citata conferenza del 09 dicembre 2019, era quella dell’annullamento un autotutela della conformità urbanistica del sito del deposito GPL, ma benché l’atto tecnico sia stato successivamente da più parti dichiarato come un “errore”, nessuno ha avuto il coraggio di farlo, sia l’Avv. Casson quando ancora era sindaco, tantomeno il subentrante sindaco Ferro ed ora ne paghiamo le conseguenze.
Ho un fastidio a pubblicare queste sciocchezze che cozza sullo spirito di questo blog sul quale, fin dall'inizio, ho permesso la pubblicazione dei commenti anonimi. Come dobbiamo dirlo??? NON SI POTEVA ANNULLARE, lo abbiamo spiegato in tutte le salse,lo ha dichiarato in consiglio comunale il dirigente Stefano Penzo. Un provvedimento si può annullare in autotutela solo se è viziato da illeggittimità. Giacomini, sarà un luminare, ma dice un sacco di fesserie... all'incontro dell'altra sera blaterava che era una responsabilità che stava in capo solo al ex dirigente all'urbanistica. Come se fosse possibile, in caso di contenzioso, prendersela con i dipendenti e non con il titolare. Se in farmacia vi dessero una medicina sbagliata te la puoi prendere con il commesso? In quell'atto non c'è stato alcun errore, era come andare all'anagrafe e chiedere un certificato di residenza... può rifiutarsi l'anagrafe dal rilasciarlo? Non pubblico più nulla su questa stupidaggine, se volete scriverla fate in modo di essere identificati, PUNTO. Per quanto riguarda l'ex sindaco Casson è stato oggetto di una vera e propria campagna diffamatoria da parte di soggetti che della nostra città non solo non importa nulla ma hanno fatto danni ENORMI e non dovrebbero neppure aprire bocca altro che "clodiense dell'anno".
EliminaAscoltare chiunque pur di non "nominare nemmeno" Casson è la prova della cecità di cui parla l'anonimo sopra.
RispondiEliminaCome tagliarsi i zebedei per non darla vinta alla moglie
Dobbiamo lavorare per trovare una soluzione e non per girarci attorno per paura di riconoscere i meriti di qualcuno... Ne va del bene della nostra città... Non ho mai aderito al comitato perché non l'ho mai visto operare con onestà intellettuale... L'importante per loro è andare contro. Da un certo punto di vista, trovo molte analogie con il movimento delle sardine che fonda la sua nascita sull'andare contro salvini...
RispondiEliminaCome al solito Comparato pubblica commenti che più gli aggrada:
RispondiEliminaQuelli pro Casson e quelli contro il comitato NO GPL per dare addosso a Rossi. Complimenti per l‘imparzialità…..ma và…
Puoi sempre commentare mettendoci la faccia.... fatica vero? d'altra parte....
EliminaAl contrario tuo, quello di commentare non è il mio mestiere, quindi perché dovrei metterci la faccia?
EliminaD’altra parte mi attengo quello che sta scritto nel Blog di Chioggia Azzurra: “….Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno”
Quindi perché il taglio dei commenti??
perché sono un cattivone
EliminaHo letto sul giornale che l'ex sindaco avrebbe inviato a Ferro suggerimenti legali sul GPL. Che storia è? Che fine hanno fatto? Nessuno ne parla. Come cittadino vorrei essere informato. Comparato, perché non ne parla lei?
RispondiEliminaIo il GPL voglio fermarlo. Qui le mosse fatte vanno in fanteria e noi ignoriamo altre proposte. A me vanno bene tutte, pur di fermare quel mostro.
Suggerimenti legali, tipo il ricorso al capo dello stato nemmeno preso in considerazione, meglio lasciare perdere.
EliminaSecondo me è lampante che uno che scrive così (anonimo 14 dicembre 9. 13) il gpl lo ha voluto e lo vuole!
RispondiEliminapfffffff vediamo se perdo la pazienza e non faccio più pubblicare nessuno in anonimato
EliminaPer un sub_emendamento dovevano chiamare il sub-comandante Marcos.
RispondiElimina