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mercoledì 9 ottobre 2019
IL MOVIMENTO 5 STELLE DENUNCIA: "MINACCE DAL COMITATO NO GPL AGLI ASSESSORI E AI LORO FAMILIARI"
Il comitato No Gpl e il Movimento 5 Stelle sono ai ferri corti riguardo la vertenza che li oppone al deposito di Val da Rio. Alle recenti critiche del comitato, espresse anche durante la manifestazione di lunedì, riguardo ciò che il Comune sta facendo per contrastare l'entrata in funzione dell'impianto, l'amministrazione risponderà con un evento pubblico domani dalle ore 18 all'auditorium di calle San Nicolò. Intanto una nota del Movimento spara a zero contro gli attivisti: «Ormai da tempo il comitato insinua con articoli nei media, post nei network (compresi innumerevoli commenti dei loro esponenti) e nelle continue esternazioni in qualsiasi occasione che l’amministrazione non abbia fatto e non stia facendo tutto il possibile per contrastare l’apertura dell’impianto, scatenando così l’ira e false prospettive nelle persone che non conoscono particolari e motivazioni».
In particolare, il comitato afferma che, se si fosse proceduto al ritiro in autotutela della conformità urbanistica rilasciata durante l’iter autorizzativo i Ministeri sarebbe stati “obbligati” a ritirare l’autorizzazione e che si sarebbero potuti conseguire risultati migliori nelle sedi giudiziarie se il Comune si fosse appoggiato ad avvocati esterni, magari maggiormente esperti in materia rispetto all’Avvocatura Civica. Il M5S ritiene «assolutamente infondate queste accuse», e il consigliere comunale Daniele Padoan ne spiega i motivi: «Il parere di conformità urbanistica inviato dall’allora dirigente Mohammad Taliehnoori è un atto puramente tecnico e non politico, quindi un eventuale ritiro avrebbe dovuto essere altrettanto tecnico ed essere operato dal dirigente. L’amministrazione ha chiesto al dirigente pro tempore di valutare tale ritiro ma questi non ha ritenuto ci fossero motivi tali per procedere. Ciò che è più importante è che, anche se il dirigente avesse ritenuto che ci fossero i motivi ed avesse ritirato il parere, questo fatto non avrebbe certamente dato alcun risultato».
La lettura combinata del D.L. 5/2012 e del D.P.R. 327/2001 recita: "L’autorizzazione inoltre sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi nonché paesaggistici, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, atto di assenso e nulla osta comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercire tutte le opere e tutte le attività previste nel progetto approvato, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti”.
Secondo il M5S ciò significa che «una volta rilasciata e, ahimè, diventata inappellabile -a causa del ricorso errato, nei modi e nei termini, presentato dall’allora giunta Casson- l’autorizzazione è valida anche ai fini urbanistici, e costituisce, di fatto, variante ai piani regolatori esistenti. A quel punto, con l’autorizzazione valida, inappellabile e che ha effetto di variante urbanistica, ritirare la conformità urbanistica non avrebbe cambiato le cose di una virgola, in quanto è semplicemente stata superata dall’autorizzazione stessa. La conformità era un atto assolutamente preliminare e probabilmente nemmeno fondamentale per l’iter, come hanno in seguito dimostrato i fatti a riguardo dell’autorizzazione paesaggistica». Quasi certamente, se non ci fosse stata, i Ministeri sarebbero comunque andati avanti lo stesso: «Stava al Comune - osservano gli esponenti stellati - far valere le proprie ragioni e, alla fine, l’autorizzazione avrebbe comunque fatto da variante urbanistica. Su queste basi non esiste alcun valido motivo per cui i Ministeri avrebbero dovuto ritirare l’autorizzazione, visto che essa stessa sostituiva la conformità, analogamente a quanto ribadito nei vari gradi di giudizio in merito all’autorizzazione paesaggistica, che effettivamente mancava».
Anche riguardo al mancato ricorso ad esperti avvocati esterni, a parere dei grillini «il comitato sta prendendo un grosso granchio. La norma vigente, in tema di ricorso ad incarichi esterni, in particolare il D. Lgs. 165/2001 e il D. Lgs. 311/2004 stabiliscono che incarichi esterni possono essere conferiti solo dopo aver preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse interne, che devono essere adeguatamente motivati con specifico riferimento all’assenza di strutture organizzative o professionalità interne all’ente. Esistono anche numerose sentenze della Corte dei Conti che ribadiscono questi concetti e che stabiliscono i criteri per cui è possibile ricorrere ad incarichi esterni, che nel caso del deposito di gpl non sussistono».
Resta anche tutto da provare, per il M5S, che un diverso avvocato avrebbe sortito risultati diversi o migliori: «A nostro avviso - continua il comunicato - l’avvocato Carmelo Papa ha svolto un ottimo lavoro, non avendo trascurato alcun aspetto della vicenda né alcun motivo di ricorso. L’unico vero errore, purtroppo madornale, nella travagliata vicenda dell’impianto di gpl è stato non aver contrastato in maniera efficace l’autorizzazione, fin dal primo momento in cui se ne è avuta notizia, cioè la commissione consiliare del 16 giugno 2015, facendo ricorso al TAR ed eventualmente in seconda battuta al Presidente della Repubblica. Persa quell’occasione, l’autorizzazione ha ricevuto una sorta di blindatura che lascia ben pochi appigli cui potersi aggrappare, su cui l’amministrazione sta lavorando».
Conclude il capogruppo Paolo Bonfà: «Non comprendiamo questa escalation di conflittualità nei confronti dell’amministrazione da parte del comitato e dei suoi esponenti, che sono arrivati a minacciare i membri della giunta e i loro familiari. L’amministrazione 5 Stelle è stata l’unica che si è opposta con i fatti alla realizzazione del deposito, mettendo in campo nel corso di questi due anni e mezzo decine di atti tra diffide, ricorsi, esposti, interrogazioni e incontri a tutti i livelli, arrivando ad emettere un’ordinanza di demolizione e remissione in pristino dell’impianto. Se in precedenza si fosse fatto solo un decimo di quanto fatto dalla giunta Ferro, ora non staremmo nemmeno parlando dell'impianto. Del resto lo stesso comitato, non molto tempo fa, ha ammesso che se non fosse stato per questa amministrazione l’impianto sarebbe già in funzione. Invitiamo quindi il comitato a riprendere un dialogo costruttivo perché crediamo che solo con l’unità di intenti si possa arrivare a risultati positivi, tralasciando gli immotivati e strumentali attacchi che sembrano più finalizzati a guadagnare visibilità che a contrastare l’impianto. Giovedì sera, nell’incontro in auditorium alle ore 18, la giunta spiegherà nel dettaglio cosa è stato fatto e cosa si sta facendo per contrastare l’avvio del deposito».
In particolare, il comitato afferma che, se si fosse proceduto al ritiro in autotutela della conformità urbanistica rilasciata durante l’iter autorizzativo i Ministeri sarebbe stati “obbligati” a ritirare l’autorizzazione e che si sarebbero potuti conseguire risultati migliori nelle sedi giudiziarie se il Comune si fosse appoggiato ad avvocati esterni, magari maggiormente esperti in materia rispetto all’Avvocatura Civica. Il M5S ritiene «assolutamente infondate queste accuse», e il consigliere comunale Daniele Padoan ne spiega i motivi: «Il parere di conformità urbanistica inviato dall’allora dirigente Mohammad Taliehnoori è un atto puramente tecnico e non politico, quindi un eventuale ritiro avrebbe dovuto essere altrettanto tecnico ed essere operato dal dirigente. L’amministrazione ha chiesto al dirigente pro tempore di valutare tale ritiro ma questi non ha ritenuto ci fossero motivi tali per procedere. Ciò che è più importante è che, anche se il dirigente avesse ritenuto che ci fossero i motivi ed avesse ritirato il parere, questo fatto non avrebbe certamente dato alcun risultato».
La lettura combinata del D.L. 5/2012 e del D.P.R. 327/2001 recita: "L’autorizzazione inoltre sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi nonché paesaggistici, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, atto di assenso e nulla osta comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercire tutte le opere e tutte le attività previste nel progetto approvato, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti”.
Secondo il M5S ciò significa che «una volta rilasciata e, ahimè, diventata inappellabile -a causa del ricorso errato, nei modi e nei termini, presentato dall’allora giunta Casson- l’autorizzazione è valida anche ai fini urbanistici, e costituisce, di fatto, variante ai piani regolatori esistenti. A quel punto, con l’autorizzazione valida, inappellabile e che ha effetto di variante urbanistica, ritirare la conformità urbanistica non avrebbe cambiato le cose di una virgola, in quanto è semplicemente stata superata dall’autorizzazione stessa. La conformità era un atto assolutamente preliminare e probabilmente nemmeno fondamentale per l’iter, come hanno in seguito dimostrato i fatti a riguardo dell’autorizzazione paesaggistica». Quasi certamente, se non ci fosse stata, i Ministeri sarebbero comunque andati avanti lo stesso: «Stava al Comune - osservano gli esponenti stellati - far valere le proprie ragioni e, alla fine, l’autorizzazione avrebbe comunque fatto da variante urbanistica. Su queste basi non esiste alcun valido motivo per cui i Ministeri avrebbero dovuto ritirare l’autorizzazione, visto che essa stessa sostituiva la conformità, analogamente a quanto ribadito nei vari gradi di giudizio in merito all’autorizzazione paesaggistica, che effettivamente mancava».
Anche riguardo al mancato ricorso ad esperti avvocati esterni, a parere dei grillini «il comitato sta prendendo un grosso granchio. La norma vigente, in tema di ricorso ad incarichi esterni, in particolare il D. Lgs. 165/2001 e il D. Lgs. 311/2004 stabiliscono che incarichi esterni possono essere conferiti solo dopo aver preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse interne, che devono essere adeguatamente motivati con specifico riferimento all’assenza di strutture organizzative o professionalità interne all’ente. Esistono anche numerose sentenze della Corte dei Conti che ribadiscono questi concetti e che stabiliscono i criteri per cui è possibile ricorrere ad incarichi esterni, che nel caso del deposito di gpl non sussistono».
Resta anche tutto da provare, per il M5S, che un diverso avvocato avrebbe sortito risultati diversi o migliori: «A nostro avviso - continua il comunicato - l’avvocato Carmelo Papa ha svolto un ottimo lavoro, non avendo trascurato alcun aspetto della vicenda né alcun motivo di ricorso. L’unico vero errore, purtroppo madornale, nella travagliata vicenda dell’impianto di gpl è stato non aver contrastato in maniera efficace l’autorizzazione, fin dal primo momento in cui se ne è avuta notizia, cioè la commissione consiliare del 16 giugno 2015, facendo ricorso al TAR ed eventualmente in seconda battuta al Presidente della Repubblica. Persa quell’occasione, l’autorizzazione ha ricevuto una sorta di blindatura che lascia ben pochi appigli cui potersi aggrappare, su cui l’amministrazione sta lavorando».
Conclude il capogruppo Paolo Bonfà: «Non comprendiamo questa escalation di conflittualità nei confronti dell’amministrazione da parte del comitato e dei suoi esponenti, che sono arrivati a minacciare i membri della giunta e i loro familiari. L’amministrazione 5 Stelle è stata l’unica che si è opposta con i fatti alla realizzazione del deposito, mettendo in campo nel corso di questi due anni e mezzo decine di atti tra diffide, ricorsi, esposti, interrogazioni e incontri a tutti i livelli, arrivando ad emettere un’ordinanza di demolizione e remissione in pristino dell’impianto. Se in precedenza si fosse fatto solo un decimo di quanto fatto dalla giunta Ferro, ora non staremmo nemmeno parlando dell'impianto. Del resto lo stesso comitato, non molto tempo fa, ha ammesso che se non fosse stato per questa amministrazione l’impianto sarebbe già in funzione. Invitiamo quindi il comitato a riprendere un dialogo costruttivo perché crediamo che solo con l’unità di intenti si possa arrivare a risultati positivi, tralasciando gli immotivati e strumentali attacchi che sembrano più finalizzati a guadagnare visibilità che a contrastare l’impianto. Giovedì sera, nell’incontro in auditorium alle ore 18, la giunta spiegherà nel dettaglio cosa è stato fatto e cosa si sta facendo per contrastare l’avvio del deposito».
6 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Non posso pubblicare commenti palesemente falsi: l'ing Stefano Penzo non è stato sbugiardato da nessuno ha riferito in consiglio comunale (non in qualche commento anonimo) che quel provvedimento non era possibile ritirarlo in autotutela perché non era viziato in nessuna forma, per quanto riguarda il resto... se vuoi che ti pubblichiamo, non c'è problema, però ci metti la faccia: vieni da me, ti intervisto e mettiamo tutto (tutto quello che è lecito) critiche, ipotesi, tutto...però ci metti la faccia. Le palle in anonimato valle a scrivere da qualche altra parte.
RispondiEliminaQuesto impianto oltre al fatto che se un domani andra' in funzione, ci permettera' a tutti I cittadini Chioggiotti, in un attimo, di raggiungere la Luna GRATIS ma aime' senza ritorno. Il viaggio comprende tutto il pacchetto gratis compreso tutti I cittadini di tutte le eta'. Il caso in questione, fa anche una bella pubblicita' del posto, a tutto il mondo, attirando non turisti felici di fare una bella gita culturale in una citta' d'arte ma invece, tutte quelle persone che sotto sotto, hanno solo voglia di suicidarsi ma non hanno coraggio di dirlo a nessuno. Sperano solo in cuor loro, che succeda, magari in vacanza e in una frazione di secondo. E BUUMM tutto finisce e cosi' anche la sofferenza che hanno nel cuore e chissa' che si apra per tutti noi in quel BUUM, anche se abbiamo lottato tanto, e abbiamo chiesto anche aiuto allo Stato che tante tasse ci chiede di pagare ma non ci protegge, anche se abbiamo lottato contro la stupidita' umana e soprattutto l'egoismo, di dare precedenza al denaro invece che alla VITA, le porte del Paradiso, cosi' staremo li' tutti I Chioggiotti insieme, magari anche a bisticciare come le baruffe Goldoniane dandosi la colpa uno con l'altro di essere rimasto in poltrona o al bar e non aver realizzato ne metabolizzato il pericolo reale per noi, I nostri figli e nipoti e perche' no, anche per I nostri cari e benvenuti turisti di questa citta' da favola, di mille e una notte, dove il tempo scorre grazie all'orologio piu' antico del mondo ma e' anche fermo.
EliminaUn saluto a tutte le persone che capiscono I giochi di altri personaggi della nostra amata citta'per I loro comodini da furboni.
Già lo sapevo che il mio commento, che disturba assai, non veniva pubblicato.
RispondiEliminaMeglio pubblicare un commento che non ha né capo né coda come quello di “Unknown9 ottobre 2019 11:15”, in modo tale che ti permette di mostrare ed elevare il grado culturale che non hai.
Relativamente ai “commenti palesemente falsi: l'ing Stefano Penzo…”, leggiti la lettera dell’arch. Mohammad Taliehnoori in data 26 ottobre 2016 indirizzata al sindaco che chiarisce il suo punto di vista sulla conformità urbanistica. (Comma 4 – pag. 1 e 2)
Premesso che non pubblichiamo quello che ci piace, pubblichiamo tutti a prescindere, ti rinnovo l'invito a farti intervistare... che paura hai? La maggior parte della gente ti crederà sicuramente....
EliminaChe pagliacciate quell’intervista al mercato settimanale in data odierna mandata in onda su Yutube.com.
EliminaDi tutte le persone che c’erano al mercato hai beccato proprio l’unica che la pensa come. Proprio ci crediamo che sia stata una casualità, tsé.
A parte che non è una pagliacciata, concordo con te che la maggior parte dei chioggiotti è assolutamente contraria. Purtroppo però la maggior parte delle "notizie" che provengono dal comitato no-gpl sono nella migliore delle ipotesi assolutamente gonfiate quando non sono totalmente false. Tutto questo ha creato un clima di terrore. Sono stato all'incontro di questa sera all'auditorium... a me è sembrata una campagna elettorale con i 5 stelle da una parte che difendevano il loro operato ed esponenti del comitato che si mettevano la medaglietta per dire che sono più bravi. Non è questo il modo di cercare di risolvere, almeno in parte, il problema. Non lo si risolve mirando alle paure della gente. Saluti
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