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domenica 16 giugno 2019
L'ASSESSORE DANIELE STECCO STA PER DIMETTERSI?
Fitto mistero attorno alle possibili dimissioni dell’assessore Daniele Stecco, ventilate già da sabato mattina nel tam tam interno ed esterno al palazzo. Le voci, piuttosto attendibili, danno il titolare delle deleghe al bilancio, politiche comunitarie, società partecipate, pesca, agricoltura e mercati in uscita dalla giunta: come nella maggior parte dei precedenti casi -ormai quattro- il motivo risiederebbe in dissidi di condotta politico-amministrativa tra l'assessore in questione e il sindaco Alessandro Ferro.
Ma il primo cittadino, contattato stamane -lunedì- da Chioggia Azzurra, smentisce categoricamente l’evenienza, trincerandosi dietro un laconico «è tutto okay». Anche se Stecco nel weekend pare aver sospeso le comunicazioni con il resto della giunta, questa mattina nessuno lo ha visto nei paraggi del municipio: le ultime notizie parlano di un tentativo di riavvicinamento che i vertici del Movimento 5 Stelle stanno operando nei confronti di Stecco per indurlo a mantenere i suoi gravosi incarichi. Per la formalizzazione delle dimensioni, in ogni caso, occorre l'ufficialità tramite comunicazione all'ufficio protocollo del Comune di Chioggia, che al momento non sussiste.
Tuttavia non sarebbe la prima volta, dice chi lo conosce bene, che Daniele Stecco pensa all'ipotesi di rassegnare le dimissioni, salvo poi rimanere al suo posto: anche in questi giorni, quindi, potrebbe trattarsi di un "falso allarme". L'eventuale fuoriuscita del tecnico di origine vicentina non sarebbe certo indolore per la compagine di governo, dal momento che è venuto assommando incarichi decisivi per l'economia e per le finanze della città, gestendo partite cruciali come ad esempio la vertenza TARI con i concessionari balneari morosi. Peraltro, il consigliere del PD Jonatan Montanariello segnala che il Comune avrebbe ridotto le risorse a disposizione dell'ufficio politicbe comunitarie -proprio tra le deleghe di Stecco, esperto per mestiere nel "carpire" i fondi europei- e anche questo aspetto potrebbe aver causato la presunta rottura tra sindaco e assessore.
Nei tre anni di consiliatura Ferro sono usciti dalla giunta, nell'ordine, Marco Boscolo Bielo (urbanistica e lavori pubblici), Angela d'Este (turismo, attività produttive, eventi), Patrizia Trapella (politiche sociali, pesca, agricoltura) ed Elga Messina (urbanistica e lavori pubblici): dello schieramento iniziale resiste il vicesindaco Marco Veronese, unico assessore eletto consigliere nelle liste del M5S alle elezioni del 2016.
Ma il primo cittadino, contattato stamane -lunedì- da Chioggia Azzurra, smentisce categoricamente l’evenienza, trincerandosi dietro un laconico «è tutto okay». Anche se Stecco nel weekend pare aver sospeso le comunicazioni con il resto della giunta, questa mattina nessuno lo ha visto nei paraggi del municipio: le ultime notizie parlano di un tentativo di riavvicinamento che i vertici del Movimento 5 Stelle stanno operando nei confronti di Stecco per indurlo a mantenere i suoi gravosi incarichi. Per la formalizzazione delle dimensioni, in ogni caso, occorre l'ufficialità tramite comunicazione all'ufficio protocollo del Comune di Chioggia, che al momento non sussiste.
Tuttavia non sarebbe la prima volta, dice chi lo conosce bene, che Daniele Stecco pensa all'ipotesi di rassegnare le dimissioni, salvo poi rimanere al suo posto: anche in questi giorni, quindi, potrebbe trattarsi di un "falso allarme". L'eventuale fuoriuscita del tecnico di origine vicentina non sarebbe certo indolore per la compagine di governo, dal momento che è venuto assommando incarichi decisivi per l'economia e per le finanze della città, gestendo partite cruciali come ad esempio la vertenza TARI con i concessionari balneari morosi. Peraltro, il consigliere del PD Jonatan Montanariello segnala che il Comune avrebbe ridotto le risorse a disposizione dell'ufficio politicbe comunitarie -proprio tra le deleghe di Stecco, esperto per mestiere nel "carpire" i fondi europei- e anche questo aspetto potrebbe aver causato la presunta rottura tra sindaco e assessore.
Nei tre anni di consiliatura Ferro sono usciti dalla giunta, nell'ordine, Marco Boscolo Bielo (urbanistica e lavori pubblici), Angela d'Este (turismo, attività produttive, eventi), Patrizia Trapella (politiche sociali, pesca, agricoltura) ed Elga Messina (urbanistica e lavori pubblici): dello schieramento iniziale resiste il vicesindaco Marco Veronese, unico assessore eletto consigliere nelle liste del M5S alle elezioni del 2016.
5 commenti:
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tranquilli, fa la prima donna ma non si dimette non gli avranno dato le caramelle e lui minaccia di andare . ma andare dove?
RispondiEliminama sinceramente prima dell'incarico era disoccupato, pertanto salvo dimettersi per optare per il reddito di cittadinanza mi sembra troppo legato allo stipendio
RispondiEliminaquesta è una cattiveria bella e buona che non dovrei neppure pubblicare. Io penso invece che chiunque decida di "scendere" in politica in particolare ricoprendo il ruolo di assessore, che comporta anche pesanti responsabilità, lo fa non certo per uno stipendio, tra l'altro del tutto insufficiente rispetto al lavoro e alle responsabilità, lo fa perché vuole cercare di fare del suo meglio, probabilmente c'è anche l'ambizione a crescere il che non è assolutamente una pecca. Se poi Stecco sta facendo un braccio di ferro con il sindaco sta solo dimostrando di avere gli attributi e non certo per mille euro al mese.
EliminaDi tutta la giunta Ferro, l’Assessore Stecco mi sembra la persona più preparata.
RispondiEliminaE’ evidente che qualche ingranaggio di questa maggiorannza proprio non funziona. Che sia Daniele Padoan ?? Che sia Paolo Bonfà ?? O che sia proprio il sindaco Ferro l’ingranaggio più usurato di tutti??
Mio padre che era un saggio, mi diceva sempre:ricordati che il pesce puzza sempre dalla testa. Da buon indenditore.. ......ma arrivera'alle 4 di mattina tutto questo per un gettone di presenza.
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