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lunedì 27 maggio 2019
DEPOSITO DI GPL, STAMANE SOPRALLUOGO DEL COMUNE. IL SINDACO: "DA OGGI NON ESISTE PIÙ ALCUNA AUTORIZZAZIONE A PROSEGUIRE I LAVORI"
Stamattina l'ufficio Controlli Edilizi del Comune, assieme all'ufficio Polizia Edilizia e Ambientale, ha effettuato un sopralluogo al deposito di gpl in ultimazione a Val da Rio, per verificare lo stato di esecuzione dei lavori. «Si tratta di una normale attività amministrativa, che ha l'obiettivo di fotografare lo stato dell'arte nel deposito», spiega il sindaco Alessandro Ferro. «Da oggi non esiste più alcuna autorizzazione che permetta all'impresa Costa Bioenergie di continuare i lavori nel cantiere», dichiara il primo cittadino. La società Socogas pochi giorni fa aveva ribadito che non servono proroghe alla concessione ma solo i collaudi dell'impianto.
8 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
ANDIAMO PER ORDINE.
RispondiEliminaL’autorizzazione Edilizia all’impianto a terra lo ha rilasciato il MEF tramite il decreto interministeriale, dopo le due conferenze dei servizi che si sono svolte a Roma.
Adesso, a chi spetta il controllo se i lavori sono stati ultimati e che gli stessi non siano in difformità rispetto all’autorizzazione rilasciata?
Se l’autorizzazione l’avesse rilasciata il comune, questi controlli spetterebbero allo stesso comune. In questo caso, siccome c’è di mezzo il Ministero, questi controlli spettano a quest’ultimo??
Intanto dobbiamo dire che in un caso o nell’altro, nessuno può derogare alla legge urbanistica in fatto di agibilità o abitabilità. Quindi se i lavori sono stati finiti (come asserisce Sogogas) più nessuno può entrare in cantiere e nel frattempo la ditta titolare dell’autorizzazione edilizia deve esibire i collaudi statici dell’opera, i certificati di sicurezza e collaudi degli impianti, la certificazione di avvenuto allaccio alle fognature pubbliche, certificati di avvenuto accatastamento, certificato prevenzione incendi.
Se non c’è tutta questa documentazione nessuno può rilasciare l’agibilità.
Le autorizzazioni la socogas le ha ricevute dal ministero non necessita di nessuna altra autorizzazione è stato chiarito più volte, ed è stato confermato in sede di tribunale: tar piuttosto che consiglio di stato. Il comune non c'entra un fico secco.... possibile che si continui a dire queste stupidaggini? Il comune potrà fare le multe se i camion per entrare nell'impianto passeranno la linea con tinua così per evitare entreranno ai saloni, usando il già malandato ponte del musichiere e intasando ancora di più la circolazione così qualche imbecille sarà contento.
EliminaIl Ministero col suo Decreto ha concesso l’autorizzazione edilizia alla Socogas per costruire l’impianto di GPL. E fin qui ci siamo.
EliminaParliamo adesso, trattandosi di fine lavori (vedi dichiarazione verbale di Socogas), se il comune ha la possibilità o meno di verificare se i lavori stessi siano stati eseguiti in conformità al progetto autorizzato dal Ministero con suo decreto.
A parere di chi scrive, trattandosi di attività edilizia effettuata nell’ambito del territorio comunale, il comune può, anzi deve, sorvegliare se vi siano stati commessi abusi edilizi. In caso affermativo, mandare tutta la documentazione in Procura per i provvedimenti del caso.
Tornando al discorso “autorizzazioni”, col suo Decreto il Ministero ha autorizzato le sole opere a terra, demandando a successivi provvedimenti la messa in esercizio dell’impianto.
Nello specifico:
- il nulla osta della Capitaneria di Porto per il transito delle navi gasiere LEGATO AL CAMBIO D’USO DELL’AREA PORTUALE ove sorge l’impianto autorizzato;
- la VIA (valutazione di impatto ambientale) a cura della città metropolitana di Venezia;
- Il nulla osta definitivo dei Vigili del Fuoco di Venezia;
Tutte palle.... io scommetto che entro ottobre l'impianto entrerà regolarmente in funzione ed è anche facile che socogas chiederà un risarcimento milionario per i ritardi subiti. Spero di sbagliarmi, non manca tanto ad ottobre, vedremo.
EliminaTUTTE PALLE, UN CORNO!
EliminaPrima di scrivere, è doveroso informarsi. L’hai almeno letto per intero quel Decreto Interministeriale?? Hai mai guardato tutti gli allegati, la corrispondenza intercorsa fra gli Enti interessati e la Socogasi?
Per avere delucidazioni in merito non si può chiederle solo alla Socogas o al suo tecnico referente in loco arch. Cuppoletti.
Bisogna sentire anche le altre campane senza rancori o pregiudizi.
Certo che è doveroso sentire anche le altre campane è quello che faccio da sempre, tanto per farti UN esempio, quando si è iniziato a parlare seriamente di partire con il Mose io ero consigliere comunale, ho partecipato a diverse commissioni e incontri con gli ingegneri del magistrato che ci hanno spiegato tutte le fasi della progettazione e come si era arrivati a quel progetto..... ricordo benissimo i contrari, sai quale alternativa proponevano alle alte maree sempre più drammatiche? GLI STIVALONI PIU' ALTI... e sai quali erano le "autorevole" fonti? Rossi e i suoi amichetti "verdi" , se fosse stato per loro oggi non avremmo il baby mose senza contare tutti i lavori che sono stati fatti:fognature, le rive, la pavimentazione , la rete dell'acquedotto, la rete del gas..... mi dà fastidio passare per l'avvocato difensore della socogas ma a oggi i giudici gli hanno dato SEMPRE RAGIONE..... Musolino alla faccia delle dichiarazioni che aveva fatto a chioggia ha già detto: "Non posso essere io a togliere le castange dal fuoco". Traduzione: Devo rilasciare tutte le autorizzazioni richieste da socogas.
EliminaNon me ne può fregare più di tanto dei tuoi ricordi di Consigliere comunale e di chi allora si opponeva al MOSE o al baby mose sul canal Vena.
EliminaLa questione del GPL è altra cosa: la patata è bollente e nessuno vuole prendersene la responsabilità.
Un fatto è certo, ci sono carenze per la messa in esercizio dell’Impianto e né Musolino, né il Ministero vuole prendersi la responsabilità del nulla-osta e del diniego.
Si deve anche precisare che un ruolo fondamentale lo avrà il comandante della Capitaneria di porto di Chioggia il quale ha già dichiarato che non concederà l’avvio delle attività attinenti al GPL se prima non verrà approvata la variante al piano Regolatore Portuale.
Staremo a vedere, ma penso che in questo periodo la Socogas non dorma sonni tranquilli.
Credo anch'io che la socogas non dorma sonni tranquilli, Credo che questo sia proprio quel famoso "secondo tempo" che si sta giocando...
RispondiEliminaEra vero...