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venerdì 24 maggio 2019
DEPOSITO DI GPL, IL M5S: "NON COMPRENDIAMO IL VOLTAFACCIA DEL PRESIDENTE DELL'AUTORITÀ PORTUALE MUSOLINO"
Il Movimento 5 Stelle di Chioggia contro il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico settentrionale, Pino Musolino, in merito all'agibilità del deposito di gpl in Val da Rio. Una nota diramata dal M5S ricorda che «solo poche settimane fa il presidente aveva dichiarato che, se fosse stato lui a dover rilasciare permessi e aree per la realizzazione dell’impianto, li avrebbe fortemente negati. Oggi apprendiamo dai giornali che, in assenza di cause ostative alla concessione, probabilmente deciderà in senso favorevole alla Socogas, e si augura inoltre che dal Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero per lo Sviluppo Economico arrivi qualche decisione concreta su come procedere. E, ancora, che proprio dai Ministeri si attende un segnale chiaro, di tipo amministrativo, che dia concretezza a quanto promesso nei tavoli tecnici dei mesi scorsi».
Eppure, secondo gli esponenti stellati, «motivi ostativi ce ne sono a bizzeffe, a cominciare dalla sicurezza dei cittadini e delle attività economiche della zone, dall’area di rispetto che si verrebbe a creare attorno all’impianto per problemi di incolumità sia a terra che a mare, all’uso esclusivo della banchina, che dovrebbe invece rimanere ad uso pubblico, all’incompatibilità del possibile futuro terminal crocieristico il cui progetto è appena stato inviato proprio dall’Autorità di Sistema Portuale al MIT. E questi solo per citare i più macroscopici. Non dimenticando la circolare 35/2012 sugli impianti strategici, che prevede che la concessione demaniale debba essere rilasciata entro 30 giorni dalla data della conferenza decisoria per rilascio dell’autorizzazione, e non dopo 4 anni».
Il consigliere comunale del M5S Daniele Padoan commenta: «Ho ascoltato con molto piacere il dottor Musolino quella sera all’auditorium, quando ha spiegato che se fosse stato lui a dover decidere sui permessi per l’impianto, essi sarebbero stati negati, perché nettamente in contrasto con gli interessi del porto commerciale. Allora Musolino ha riconosciuto le numerose anomalie nell’iter autorizzativo, parlando, se non di colpe, quantomeno di omissioni. Ora il presidente, chiamato direttamente ad esprimersi, se ne lava le mani scaricando la patata bollente ai Ministeri. Dove sono finiti ora i motivi ostativi che avrebbe avuto in fase autorizzativa, se fosse stato lui a dover decidere? È troppo facile dire “se ci fossi stato io non sarebbe successo” e poi, al momento cruciale, tirarsi indietro dicendo “non sta a me trovare le cause ostative”. Fermo restando il supporto dovuto e le responsabilità in carico al MIT, se il rilascio della concessione è di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale sta alla stessa trovare i motivi di impedimento ed indicarli, negando così il rilascio della concessione. La sicurezza dei cittadini è l’aspetto più importante da salvaguardare, e non deve essere subordinata ad alcun altro interesse. Per questo deve essere tutelata da chiunque ne ha la responsabilità, a qualsiasi livello ed in qualsiasi momento. Il fatto che finora non sia avvenuto non significa che bisogna continuare a sbagliare: anche perché poi, in caso di incidente o disgrazia, gli attori in causa verranno tutti segnalati». Per questo il Movimento 5 Stelle auspica «un rapido ripensamento del dottor Musolino, in coerenza con quanto aveva espresso davanti a numerosi esponenti dell’amministrazione comunale e a centinaia di cittadini chioggiotti».
Eppure, secondo gli esponenti stellati, «motivi ostativi ce ne sono a bizzeffe, a cominciare dalla sicurezza dei cittadini e delle attività economiche della zone, dall’area di rispetto che si verrebbe a creare attorno all’impianto per problemi di incolumità sia a terra che a mare, all’uso esclusivo della banchina, che dovrebbe invece rimanere ad uso pubblico, all’incompatibilità del possibile futuro terminal crocieristico il cui progetto è appena stato inviato proprio dall’Autorità di Sistema Portuale al MIT. E questi solo per citare i più macroscopici. Non dimenticando la circolare 35/2012 sugli impianti strategici, che prevede che la concessione demaniale debba essere rilasciata entro 30 giorni dalla data della conferenza decisoria per rilascio dell’autorizzazione, e non dopo 4 anni».
Il consigliere comunale del M5S Daniele Padoan commenta: «Ho ascoltato con molto piacere il dottor Musolino quella sera all’auditorium, quando ha spiegato che se fosse stato lui a dover decidere sui permessi per l’impianto, essi sarebbero stati negati, perché nettamente in contrasto con gli interessi del porto commerciale. Allora Musolino ha riconosciuto le numerose anomalie nell’iter autorizzativo, parlando, se non di colpe, quantomeno di omissioni. Ora il presidente, chiamato direttamente ad esprimersi, se ne lava le mani scaricando la patata bollente ai Ministeri. Dove sono finiti ora i motivi ostativi che avrebbe avuto in fase autorizzativa, se fosse stato lui a dover decidere? È troppo facile dire “se ci fossi stato io non sarebbe successo” e poi, al momento cruciale, tirarsi indietro dicendo “non sta a me trovare le cause ostative”. Fermo restando il supporto dovuto e le responsabilità in carico al MIT, se il rilascio della concessione è di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale sta alla stessa trovare i motivi di impedimento ed indicarli, negando così il rilascio della concessione. La sicurezza dei cittadini è l’aspetto più importante da salvaguardare, e non deve essere subordinata ad alcun altro interesse. Per questo deve essere tutelata da chiunque ne ha la responsabilità, a qualsiasi livello ed in qualsiasi momento. Il fatto che finora non sia avvenuto non significa che bisogna continuare a sbagliare: anche perché poi, in caso di incidente o disgrazia, gli attori in causa verranno tutti segnalati». Per questo il Movimento 5 Stelle auspica «un rapido ripensamento del dottor Musolino, in coerenza con quanto aveva espresso davanti a numerosi esponenti dell’amministrazione comunale e a centinaia di cittadini chioggiotti».
21 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Neanche i rivoluzionari “grillini” hanno avuto coraggio.
RispondiEliminaInutile girarla e rigirarla, per fare crollare il castello su cui si basa il Decreto autorizzativo ministeriale, bisognava che i grillini (nei tempi dovuti) avessero avuto il coraggio di cassare quell’infamante ed errata certificazione urbanistica dell’architetto di origine araba a capo dell’ufficio Urbanistica del comune di Chioggia.
Non lo hanno fatto, adesso è inutile lamentarsi e scaricare le loro colpe su altri. (come del resto sempre fanno)
i grillini hanno fatto tutto quello che hanno potuto accusarli di non aver fatto è assolutamente una falsità.
EliminaLE COLPE DEI 5 STELLE
RispondiEliminaDurante la campagna elettorale che poi portò all’elezione dell’attuale sindaco Ferro, fu proprio il vice presidente del consiglio Luigi Di Maio a dichiarare che SE AVESSERO VINTO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE QUEL DEPOSITO SAREBBE STATO SPOSTATO.
Ebbene, sono già passati tre anni da quando hanno vinto quelle elezioni e Di Maio è diventato anche ministro a capo del MISE, il Ministero che a sua volta ha rilasciato l’autorizzazione alla costruzione del deposito, ma in concreto poco o niente è stato fatto per lo spostamento dell’impianto GPL. Siamo ancora con un pugno di mosche in mano.
Ora i 5 stelle attaccano Musolino e, forse, giustamente per le sue ultime dichiarazioni, ma le colpe restano sempre in capo a chi ha il potere politico e amministrativo a livello locale e governativo, cioè al sindaco Ferro e al Ministro Di Maio che oltretutto fanno parte dello stesso movimento, i 5 stelle.
Inoltre il comune di Chioggia non si è ancora dotato dell’ERIR, l'Elaborato tecnico Rischio di Incidenti Rilevanti, lo strumento per la pianificazione urbanistica atto ad individuare e disciplinare le aree caratterizzate dalla presenza di “stabilimenti a rischio di incidente rilevante” ai fini della verifica della loro compatibilità territoriale, cioè il rispetto delle condizioni di sicurezza in relazione alle distanze tra stabilimenti ed elementi territoriali ed ambientali vulnerabili.
Veramente non c'è stato UN AMMINISTRATORE uno, che non abbia detto le cose che ha detto Musolino, lo ha detto di maio, lo ha detto Musolino... altri più "elegantemente" hanno detto che se ci fossero stato loro non lo avrebbero consentito. Il problema è uno solo: la socogas ha TUTTE le autorizzazioni e il diritto per fare le loro attività però siccome l'opinione pubblica è contraria non ce n'è UNO che dica chiaramente quello che hanno espresso più volte i tribunali. Inutile prendersela con i grillini che allora avevano solo un consigliere di opposizione, Gilberto Boscolo, che allora in quella famosa commissione non era neppure presente (il che cmq non lo "assolve" dal fatto che in percentuale, passatemi il termine, avrebbe dovuto "vigilare" anche lui. saluti
EliminaDare la colpa ai cinque stelle? Non sono d' accordo e comunque, se proprio vogliamo parlare di colpe facciamoci tornare in mente che tutti c'erano e che nessuno, dico NESSUNO si è reso conto di niente. Addirittura chi doveva vigilare solo su quel pezzettino che gli era stato affidato vedi ambiente (anche solo per quattro mesi) non si è accorto di nulla e non ha letto i documenti.
RispondiEliminaE le colpe sono di quelli che avevano il potere tra le mani. Certo. Guarda che colpe ha avuto allora il Pd che ha concesso le autorizzazioni e anche quello locale che anche se era stato reso noto il problema non ha mosso un dito per fare qualcosa. Mostratemi un solo documento che ci dica che il pd si è mosso con i suoi colleghi romani nel periodo utile e cambio idea.
E poi diamo la colpa ai cinque stelli!!
Con i tempi frenetici attuali che tutti stiamo vivendo, lei sta parlando di preistoria.
EliminaFrega poco cosa ha fatto il PD in sede romana e in sede locale, frega niente se allora c’era un sindaco distratto, frega un tubo se l’opposizione contava le pecorelle anziché fare il suo mestiere. Guardiamo all’oggi, alle promesse non mantenute dei cinque stelle a partire dal sindaco e terminando col ministro al MEF nonché vice Presidente del Consiglio.
A loro dire, col “cambiamento”, dovevano rivoluzionare tutto, ma in fatto di rivoluzione ci ricorda solo quella francese, che fine ha fatto Robespierre. Auguriamo a Giggino Di Maio di non fare la medesima fine.
Preistoria?
RispondiEliminaQuesta è contemporaneità e alla grande: il pd qui a Chioggia è il terzo partito qui a chioggia, mentre nella nazione no.
Sta pagando tutti i suoi errori.
Fregano poco le sue parole, parlano i fatti!!
Io ho la mia teoria sul perché a Chioggia il PD si sia ridotto a terzo partito: finchè incollerà manifesti che auspicano il voto in veneto alla signora Cécile Kyenge è come fare harakiri
EliminaPer il resto, i recenti fatti sul GPL dicono che i 5 stelle promettono ma NON MANTENGONO.
la mia teoria dice invece che dopo tanti fallimenti del pd locale, un partito normale rinnoverebbe la sua classe dirigente ( e non solo per finta come abbiamo visto fare).
RispondiEliminaQuella del gpl poi è una fiaba che non incanta più nessuno
usata solo strumentalmente e in molti, anche se tardi, lo stiamo capendo.
buona giornata
si tanta gente ormai l'ha capita di essere stati usati da Rossi e i suoi amichetti ma sono di più quelli che ormai sono fanatici, alle elezioni comunali ci sarà da ridere.... farò mangime di loro, non vedo l'ora
Eliminaall’Anonimo28 maggio 2019 04:29
EliminaRisposta: non so come si possa considerare una fiaba un impianto con tre bomboloni di GPL da 9.000 mc sotto casa. Penso proprio non abbia capito un tubo!
Ad andrea comparato28 maggio 2019 06:28
Risposta: il sottoscritto, come altri, non sono stati affatto “usati da Rossi”. C’è ancora gente che sa usare la sua testa e non si fa abbindolare da Socogas !!
Ho visto come è stata usata la "testa" nello stesso modo in cui in passato Rossi e gli altri hanno instigato e sfruttato le paure della gente per meri fini elettorali: con la darsena porto san felice (costata al comune di chioggia DUE milioni di euro di risarcimento, più tutti gli altri costi) la mancata realizzazione del centro di compostaggio (maggiori costi di smaltimenti rifiuti da uno a tre milioni all'anno da dieci anni a questa parte,fatti i conti) avevano tentato lo stesso scherzo, sti deficenti, cercando di bloccare le opere del mose e del baby mose (oggi andremmo sotto acqua 60 volte all'anno) ..... "stranamente" per il tribunale chiuso e per le darsene dei loro amici aperte sul fiume Brenta..... mai, nemmeno una parola...e tu mi dici di non essere USATO da Rossi????
EliminaBuongiorno
RispondiEliminauna fiaba non è il gpl ma l'uso strumentale che ne è stato fatto. non si può dire di combattere il gpl e poi, quando avresti grandi possibilità di intervenire per fare bloccare tutto non muovere un dito. Ma signori, chi c'era a Roma quando e' accaduto tutto? E in quella fase del 2015 si poteve ancora intervenire. Perchè non è intervenuto chi di dovere,? se non lo ha fatto questa e strumentalizzazione. Nessuno mi ha ancora mostrato un documento che dica che il pd si è mosso significativamente in tempo utile. Il discorso è sempre accuratamente evitato. In tempo utile dico: quando si è capito chiaramente il problema prima delle elezioni.
Aspetto.
I cinque stelle hanno fatto e stanno facendo tutto il possibile. Chi deve farsi un serio esame di coscienza non sono i cinque stelle...
E dopo ci stupiamo che a chioggia il partito sia in sofferenza...
Questo è solo uno degli erroeri commessi
Buongiorno
Mah...io sono dell'idea che non lo avresti bloccato ugualmente: l'impianto, come le antenne della telefonia sono considerati strategici. Il gpl viene importato dalla francia tutti i giorni, le auto VANNO a gpl, il gpl inquina di gran lunga meno rispetto ai carburanti tradizionali..... io non credo che sarebbe stato bloccato...
Eliminaper Anonimo28 maggio 2019 23:12
EliminaChe il PD a Chioggia sia in sofferenza è un dato di fatto, ma che le cause della sofferenza sia imputabile solo al comportamento da questi tenuto nel 2015, non lo credo affatto.
In questa ultima consultazione elettorale si trattava di votare alle europee e, come già ho detto, quando i chioggiotti si sono visti affissi i manifesti del PD con l’immagine della signora Cécile Kyenge, (nata nella provincia congolese del Katanga pronta ad accogliere in Italia i suoi 38 fratelli) che invitava a votarla, gli hanno risposto picche. Ed hanno avuto ragione, aggiungo io.
Tornando al GPL, siamo all’oggi e di questo bisogna discutere. Il passato è già storia, spetterà ai posteri determinarne le colpe.
La discussione dell’oggi mette in rilievo le promesse in campagna elettorale dei 5 stelle ed i risultati da loro finora ottenuti. Ben poca cosa.
Mi auguro, alla luce delle carenze esplicitate per la messa in funzione dell’impianto, che le cose cambino.
Saluti a lei.
risposta all’Anonimo 28 maggio 2019 23:12
EliminaNon è vero che i 5 stelle hanno fatto di tutto. L’unica efficace azione che l’Amministrazione penta stellata, cioè quella di ritirare la “certificazione urbanistica” (qualificata come un errore anche dall’ex sindaco Casson) non è stata fatta.
Ci voleva coraggio, certo. Evidentemente nel DNA dei grillini non c’è traccia.
Questa è la fesseria delle fesserie che ciclicamente vengono fuori utilizzata sempre da Rossi e compani per buttare fumo negli occhi al popolino. Quel famoso documento non era assolutamente possibile ritirarlo come diceva qualcuno in "autotutela" in quanto non era viziato né da irregolarità né da illegalità. E ammesso che qualche funzionario avesse avuto la pazzia di ritirarlo, socogas avrebbe fatto causa e allora sì che l'avrebbe vinta e avrebbe potuto richiedere risarcimenti milionari. Infatti l'amministrazione grillina non ha potuto farlo... ma non perché non hanno avuto "coraggio" ma perché avrebbero esposto il comune di chioggia ad un rischio enorme, senza contare che poi..cmq avrebbero dovuto rispondere alla corte dei conti. E' mooolto facile per chi non deve rispondere parlare di coraggio... non lo avrebbe fatto nessuno, nessuno va a rischiare il collo per compiere tra l'altro un atto illegale. Poi basta ragionarci un attimo, qualsiasi amministrazione, qualsiasi sindaco, qualsiasi consigliere comunale VUOLE il bene della città e poter fermare l'impianto , in modo legale, sarebbe la fortuna politica di qualsiasi amministrazione... perché mai i 5 stelle non avrebbero dovuto farlo? Non lo hanno fatto perché non era possibile altrimenti, la socogas avrebbe perso, forse sei mesi, un anno, ma alla fine il provvedimento sarebbe stato approvato ugualmente, magari da un commissario nominato dal tribunale, e avrebbero potuto tranquillamente i danni. Chi porta avanti questa teoria o è in perfetta malafede oppure non ha idea di che cosa stia parlando.
EliminaSe l’ex sindaco Casson ha detto che quel certificato urbanistico è stato un errore compiuto dal Dirigente all’urbanistica (vedi ricorso al capo dello stato) quell’errore andava corretto, altrimenti avvaloriamo la tesi di un falso storico.
EliminaIo non so se la Socogas l’avrebbe comunque vinta, ma certamente quell’errore andava corretto.
Mah avrò ormai la teresina però non mi sembra proprio che Casson abbia mai detto che quel documento sia stato un errore, lo ha ribadito in consiglio comunale anche l'ingegner Stefano Penzo , ti allego il link della registrazione avvenuta alla fine del 2016 - https://youtu.be/WH-GYWMZBjU - in cui l'ingegnere, funzionario comunale, spiega perché quel parere non era sbagliato.l'ex sindaco Casson ha sempre detto una cosa che le autorizzazioni per realizzare l'impianto erano solo il "primo tempo" e per il "secondo tempo" c'era appunto la possibilità di tentare di fermare la socogas non concedendo concessioni, transito delle navi ect ect. Tanto è vero che quando il tribunale di stato ha posto il macigno sopra tutte le battaglie legali dando sostanzialmente ragione a socogas... tutti, ma proprio tutti: Di Maio del Mise, comitato , amministrazione, mi sembra, forse sbaglio, anche il presidente della regione Luca Zaia, hanno puntato al non transito delle gasiere (per il piano regolatore, per la sicurezza ect ect) dando praticamente ragione a Casson che è stato l'unico e il primo a portare avanti questa ipotesi.
EliminaTi rinfresco la memoria:
EliminaPag. 3 della lettera 02-11-2015 (firma sindaco Casson) indirizzata al Ministro delle infrastrutture Graziano del Rio e alla dott.ssa Federica Guidi:
« la richiesta di ampliamento della società Costa Bioenergie s.r.l. non sembra corrispondere a quanto previsto dal vigente Piano Regolatore Portuale, che individua l’area interessata dall’impianto come sito destinato all’attività di mero “bunkeraggio” »
pagg. 8 e 9 del ricorso dell’avv. Cacciavillani al Capo dello Stato del 15 gennaio 2016 (su iniziativa del sindaco Casson:
« in realtà, mentre in linea di diritto l’opera è oggettivamente in contrasto col detto piano del porto, [.] sul piano fattuale può ritenersi che l’erronea lettura degli elaborati tecnici da parte del Funzionario – favorita dalla presentazione del progetto come di mera modifica conforme al piano e comunque sempre possibile in ogni attività umana, anche se ovviamente non commendevole – l’abbia indotto a ritenere che ……. »
Viene da pensare, se Casson era convinto dell’’errore perché in quell’ANNO E MEZZO 2015/2016 (da quando è stata formata una nuova maggioranza senza il PD) col referato all’Urbanistica in tasca, non ha fatto cambiare al Dirigente Mohammad Taliehnoori il parere di “Conformità Urbanistica?
Riguardo al parere dell’ing. Stefano Penzo su quella conformità, quel filmato l’ho visto allora ed è inutile che lo riveda. Rimango della mia opinione che trattasi di un mero parere e che non ha visto l’ora di lavarsi le mani perché, da capo del Settore Lavori Pubblici, fungeva come “facente funzioni all’Urbanistica”.
E' un "mero parere" espresso e messo a verbale di un funzionario del comune mentre il tuo è un commento anonimo di una persona che non ci mette neppure la faccia. Lascio a chi legge valutare.....
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