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lunedì 14 maggio 2018
MOVIMENTO 5 STELLE: "IL MERCATO ITTICO SIA TRASFERITO IN VAL DA RIO"
Verrà votato nella prossima seduta del consiglio comunale, domani -martedì 15 maggio- dalle ore 14.30, l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle relativo alla collocazione del mercato ittico all’ingrosso in Val da Rio. “L’attuale posizionamento - recita il testo - costituisce un limite non solo all’ulteriore sviluppo ma anche alla semplice sopravvivenza dello stesso mercato, a causa dei problemi che tutta la città ben conosce, quali la ristrettezza degli spazi, la promiscuità delle aree, il traffico pesante, la scarsità delle banchine e dei servizi per i pescherecci, la mancanza di idonei collegamenti viari. Il Piano Regolatore Portuale tutt’ora vigente prevederebbe la futura dislocazione all'isola dei Saloni, dove ad oggi permane una delle attività più importanti del porto di Chioggia, e la viabilità risulta già intasata dalle ditte di commercio e lavorazione del pesce.
La zona sarà potenzialmente oggetto di ulteriore e notevole sviluppo edilizio-residenziale che peggiorerà ulteriormente la già difficile circolazione, rendendo fattivamente impossibile la collocazione anche del mercato ittico. Inoltre, per la banchina ovest del vecchio porto dell’isola dei Saloni, esiste già un atto di indirizzo della giunta comunale quale destinazione a scalo crocieristico. L’area di punta Colombi, considerata ideale per il nuovo mercato ittico, attualmente risulta indisponibile per la presenza del deposito di gpl. L’ipotesi di collocazione all’isola dell’Aleghero presenta costi e tempi di realizzazione molto alti, oltre a non essere molto gradita agli operatori del settore. Altre soluzioni, quali la foce del fiume Brenta, non appaiono percorribili sia per gli alti costi necessari alla realizzazione dei collegamenti e delle infrastrutture, che per le grossissime difficoltà che incontrerebbero le imbarcazioni nel rientrare quando le condizioni sono di maltempo e fiume in piena».
Scartati quindi tutti i precedenti siti, ad oggi secondo il M5S l’unica ipotesi percorribile per lo spostamento del mercato ittico all’ingrosso appare essere all’interno dell’area portuale di Val da Rio: la precedente amministrazione aveva già indicato, con delibera di giunta 136/2013 e seppur come luogo provvisorio, le banchine M e N. "Preso atto - si legge nel documento stellato - che non è ulteriormente procrastinabile un atto di indirizzo dell’amministrazione comunale circa l’identificazione della futura collocazione del mercato ittico, viste anche le indicazioni date dal presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico settentrionale Pino Musolino attraverso recenti dichiarazioni, con il presente ordine del giorno si impegnano il sindaco e la giunta: ad intraprendere in tempi brevi un percorso atto a favorire il trasferimento del mercato ittico all’interno della zona portuale di Val da Rio, nell’area che verrà definita di comune accordo con l’Autorità di Sistema Portuale e gli altri enti competenti.
A promuovere inoltre, nelle sedi competenti, la revisione del Piano Regolatore Portuale che tenga conto, oltre che delle indicazioni del presente ordine del giorno, anche dell’ipotesi di punta Colombi nel caso questa si dovesse liberare dall’impianto di gpl; a sollecitare gli organi competenti affinchè avviino in tempi stretti le procedure necessarie per l’escavo dei canali di accesso all’area crocieristica dei Saloni e all’area portuale di Val da Rio; infine, ad attivarsi subito per reperire la disponibilità dei fondi necessari alla progettazione e la realizzazione del nuovo mercato ittico all’ingrosso".
Commenta il consigliere comunale di maggioranza Daniele Padoan: «Con questo ordine del giorno vogliamo dare un segnale chiaro e forte, il mercato ittico non può più rimanere nell’attuale sito, ma ci si deve attivare, al più presto e in tutte le sedi, affinchè si inizino le procedure atte ad individuare, di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico settentrionale, il luogo ideale per lo stesso all’interno dell’area portuale di Val da Rio. Che, di fatto, è rimasta l’unica area dove possa essere realizzato. Contemporaneamente vogliamo sottolineare l’importanza di procedere speditamente con il reperimento dei fondi necessari, non solo per la realizzazione del nuovo mercato ittico, ma anche per quelle opere, come lo scavo dei canali, necessarie a far ripartire l’intero porto di Chioggia. Il quale, pur disponendo di notevoli potenzialità ed essendo oggetto di notevoli investimenti negli ultimi anni, è però stato oggetto di una gestione miope in termini di sviluppo e promozione commerciale. Bisogna cambiare passo, mettendo in atto fin da subito le azioni necessarie a riportare lo scalo chioggiotto al livello che merita, partendo proprio dalla revisione del Piano Regolatore Portuale e dalla gestione e promozione dei traffici».
La zona sarà potenzialmente oggetto di ulteriore e notevole sviluppo edilizio-residenziale che peggiorerà ulteriormente la già difficile circolazione, rendendo fattivamente impossibile la collocazione anche del mercato ittico. Inoltre, per la banchina ovest del vecchio porto dell’isola dei Saloni, esiste già un atto di indirizzo della giunta comunale quale destinazione a scalo crocieristico. L’area di punta Colombi, considerata ideale per il nuovo mercato ittico, attualmente risulta indisponibile per la presenza del deposito di gpl. L’ipotesi di collocazione all’isola dell’Aleghero presenta costi e tempi di realizzazione molto alti, oltre a non essere molto gradita agli operatori del settore. Altre soluzioni, quali la foce del fiume Brenta, non appaiono percorribili sia per gli alti costi necessari alla realizzazione dei collegamenti e delle infrastrutture, che per le grossissime difficoltà che incontrerebbero le imbarcazioni nel rientrare quando le condizioni sono di maltempo e fiume in piena».
Scartati quindi tutti i precedenti siti, ad oggi secondo il M5S l’unica ipotesi percorribile per lo spostamento del mercato ittico all’ingrosso appare essere all’interno dell’area portuale di Val da Rio: la precedente amministrazione aveva già indicato, con delibera di giunta 136/2013 e seppur come luogo provvisorio, le banchine M e N. "Preso atto - si legge nel documento stellato - che non è ulteriormente procrastinabile un atto di indirizzo dell’amministrazione comunale circa l’identificazione della futura collocazione del mercato ittico, viste anche le indicazioni date dal presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico settentrionale Pino Musolino attraverso recenti dichiarazioni, con il presente ordine del giorno si impegnano il sindaco e la giunta: ad intraprendere in tempi brevi un percorso atto a favorire il trasferimento del mercato ittico all’interno della zona portuale di Val da Rio, nell’area che verrà definita di comune accordo con l’Autorità di Sistema Portuale e gli altri enti competenti.
A promuovere inoltre, nelle sedi competenti, la revisione del Piano Regolatore Portuale che tenga conto, oltre che delle indicazioni del presente ordine del giorno, anche dell’ipotesi di punta Colombi nel caso questa si dovesse liberare dall’impianto di gpl; a sollecitare gli organi competenti affinchè avviino in tempi stretti le procedure necessarie per l’escavo dei canali di accesso all’area crocieristica dei Saloni e all’area portuale di Val da Rio; infine, ad attivarsi subito per reperire la disponibilità dei fondi necessari alla progettazione e la realizzazione del nuovo mercato ittico all’ingrosso".
Commenta il consigliere comunale di maggioranza Daniele Padoan: «Con questo ordine del giorno vogliamo dare un segnale chiaro e forte, il mercato ittico non può più rimanere nell’attuale sito, ma ci si deve attivare, al più presto e in tutte le sedi, affinchè si inizino le procedure atte ad individuare, di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico settentrionale, il luogo ideale per lo stesso all’interno dell’area portuale di Val da Rio. Che, di fatto, è rimasta l’unica area dove possa essere realizzato. Contemporaneamente vogliamo sottolineare l’importanza di procedere speditamente con il reperimento dei fondi necessari, non solo per la realizzazione del nuovo mercato ittico, ma anche per quelle opere, come lo scavo dei canali, necessarie a far ripartire l’intero porto di Chioggia. Il quale, pur disponendo di notevoli potenzialità ed essendo oggetto di notevoli investimenti negli ultimi anni, è però stato oggetto di una gestione miope in termini di sviluppo e promozione commerciale. Bisogna cambiare passo, mettendo in atto fin da subito le azioni necessarie a riportare lo scalo chioggiotto al livello che merita, partendo proprio dalla revisione del Piano Regolatore Portuale e dalla gestione e promozione dei traffici».
1 commento:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
UN ORDINE DEL GIORNO CHE NON È NÉ CARNE NÉ PESCE E, DI FATTO, NON DECIDE NULLA.
RispondiEliminaAndiamo per ordine:
- dicono gli amministratori pentastellati “il mercato ittico non può più rimanere nell’attuale sito”. BELLA SCOPERTA !
- continuano con “si inizino le procedure atte ad individuare [.] il luogo ideale per lo stesso all’interno dell’area portuale di Val da Rio. Che, di fatto, è rimasta l’unica area dove possa essere realizzato”. Sì, ma dove??
E qui viene il bello. Dicono che l’area ideale sarebbe quella ove stanno costruendo l’impianto GPL, ma si deve aspettare come andrà a finire tutta la questione giudiziaria in corso. Allora si tira fuori la Delibera di Giunta dell’ex sindaco Casson (136/2013), che indicava di collocarlo “provvisoriamente” nelle banchine M e N, ma l’ASPO, a suo tempo, ha risposto picche.
E allora che si fa?? Non sapendo che pesci pigliare, l’Amministrazione cinquestelle demanda la decisione al Presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico settentrionale Pino Musolino.
VERAMENTE DECISIONISTI QUESTI CINQUESTELLE!
La stessa decisione presa per l’area demaniale ex-Reduci. Infatti anche in quell’occasione non sapendo cosa decidere circa le concessioni demaniali in essere, hanno demandato il tutto ad un generico “CONCORSO DI IDEE”. Per intanto, continuano a campare.
Stiano attenti questi grillini che dopo i loro “vaffa” a tutto e tutti, se continueranno su questa strada, il “vaffa” lo griderà forte e chiaro la cittadinanza nei loro confronti.
(boscolo)