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domenica 12 novembre 2017
GIUSEPPE CASSON: "SULLA CROCIERISTICA IO HO DETTO DEI SÌ, IL SINDACO FERRO SOLO DEI NO"
Non tarda ad arrivare la risposta dell'ex sindaco Giuseppe Casson alla polemica innescata dall'attuale primo cittadino, Alessandro Ferro, in merito all'arrivo di navi da crociera nel porto di Chioggia. «Devo ancora desolatamente constatare che Ferro e il M5S, del tutto privi di argomenti, si spendono nuovamente in attacchi sconsiderati senza capo né coda, preferendo la polemica sterile e spicciola piuttosto che affrontare il merito delle questioni poste», dice Casson. La cui nota continua: "Ritengo doveroso, come mio costume, restare ai contenuti, e chiedere a Ferro cosa abbia fatto sinora perché le crociere possano riguardare anche Chioggia: ad oggi, ricordo l'uscita del nostro Comune dalla società CTC (Chioggia Terminal Crociere) senza che tale scelta venisse accompagnata dall'indicazione di una strategia o di una progettualità capace di garantire comunque lo sviluppo della crocieristica a Chioggia. È freschissima, inoltre, la memoria di quanto successo in occasione del recente Comitatone, nel quale è risuonato forte il suo no - unico tra i presenti - alle grandi navi a Venezia: non ha compreso, Ferro, che quel no avrebbe comportato, se condiviso, la fine dell'intera crocieristica lagunare e quindi anche chioggiotta, perché le compagnie di navigazione avrebbero abbandonato definitivamente Venezia per scegliere, quale home port, uno scalo situato all'estero".
Prosegue Casson: "Solo chi, come Ferro e la sua giunta, non ha la minima conoscenza di cosa possa significare la realtà delle crociere in laguna e quali siano le strategie delle grandi compagnie di navigazione, può avallare e sostenere la tesi suggeritagli (o impostagli?) dalla Casaleggio Associati. Quanto al sottoscritto, ho creduto fortissimamente, a differenza di Ferro, nelle prospettive di sviluppo della crocieristica clodiense, verso la quale ho detto moltissimi e convintissimi sì: ho ottenuto che il Comitatone dell'8 agosto 2014 - la invito a leggere, sindaco, i relativi verbali - riconoscesse per la prima volta tutta la laguna quale sistema crocieristico, facendo sì che i riflettori nazionali si accendessero sulla nostra realtà portuale quale scalo complementare a quello veneziano, destinato a favorirne il decongestionamento. Ho creduto importante, quindi, contribuire in prima persona alla costituzione della società CTC (Chioggia Terminal Crociere), strumento operativo del Comune destinato a rendere concreto il risultato politico cui ho fatto riferimento, ottenuto nel corso del Comitatone dell'agosto 2014: la stessa società, si badi bene, dalla quale lei si è frettolosamente defilato".
Ricorda ancora l'ex primo cittadino: "Ho personalmente collaborato, inoltre, alla redazione del nuovo Piano Regolatore del Porto di Chioggia, elaborato dall'eccellente professor Orazio Carpenzano dell'Università La Sapienza di Roma e presentato alla Città in una pubblica occasione di incontro nel dicembre 2014. Quel piano, nel confermare la natura commerciale del porto di Chioggia e nel delinearne le linee di sviluppo futuro - e non vi era traccia alcuna del GPL... - prevedeva, tra le altre cose, il mutamento di destinazione urbanistica del porto sito ai Saloni quale scalo funzionale alla sola crocieristica. Lo tiri fuori, Ferro, quel piano, e lo rimetta in moto: ha già tutti i crismi per ottenere il prescritto parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, come peraltro confermatomi in passato dagli stessi vertici di quell'organismo. E ancora, lo storico risultato ottenuto dal sottoscritto nel gennaio 2016 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: dopo decenni di attesa è stato autorizzato lo scavo dei fondali del Porto di Chioggia fino a 11 metri di profondità, con l'obiettivo di garantire piena operatività al nostro scalo, anche in funzione della nascente prospettiva legata alla crocieristica".
Da ultimo, Casson rivendica "la leadership nazionale riconosciutami quanto alla sperimentazione del Contratto di Costa, della quale oggi il Comune di Chioggia si può fregiare: la designazione del Ministero dell'Ambiente è avvenuta in seguito alla presentazione di un mio progetto - inteso a coniugare i temi del turismo, dell'ambiente e dello sviluppo economico, tutti legati anche alla crocieristica - in occasione del convegno nazionale sui Contratti di Fiume tenutosi nel dicembre 2014. Questi, quindi, i miei tanti sì alle navi da crociera nel nostro porto, cui fanno da triste contraltare gli inequivocabili no del nostro sindaco, di cui sono ricche - si fa per dire - le recenti cronache di stampa".
Quanto alle accuse, definite "trite e ritrite", rivolte da Ferro a Casson sulla vicenda gpl, l'esponente centrista ribadisce "ancora una volta che tutte le mie scelte politiche e le mie firme, nessuna esclusa, sono in radicale antitesi rispetto a quell'impianto, la cui realizzazione vanificherebbe in modo inesorabile il lavoro svolto per lo sviluppo della portualità chioggiotta nei miei cinque anni di mandato. Proprio per la ragione anzidetta, ho dedicato circa sei mesi della mia attività professionale al fine di recuperare tutta la corposissima documentazione e sbrogliare l'intricatissima e complessissima matassa relativa alla vicenda gpl: ne sono scaturiti quattro lavori, il primo diretto alla città metropolitana di Venezia; il secondo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; il terzo, un esposto, indirizzato alla Procura della Corte dei Conti; il quarto ed ultimo - non certo per importanza - un ulteriore esposto presentato alla Procura della Repubblica di Venezia. Le ultime notizie di cronaca sembrano confermare quanto dico da sempre circa le palesi illegittimità della procedura romana, che hanno impedito alla nostra città di giocare quel secondo tempo della partita di cui parlo da due anni a questa parte".
Casson scrive: "Non disconosco certo, al riguardo, il lavoro svolto dal Comune, anche se è vivo il ricordo della boutade elettorale di Di Maio dal palco di Piazza Granaio, che garantiva che il M5S nazionale avrebbe rapidamente risolto il problema: non ho ancora capito, al riguardo, quali azioni concrete la Roma grillina abbia messo in atto. Riconosco e apprezzo il puntuale, prezioso ed efficace contributo reso alla città dal comitato No Gpl nel corso di quest'ultimo anno. Sia al Comune che al comitato ho offerto in passato ed offro tuttora, se lo riterranno, la mia personale collaborazione. Credo comunque positivo che il contrasto al deposito avvenga su più fronti e da angoli visuali differenti: ciò che conta è che gli sforzi di tutti convergano nella medesima direzione. Certo è che se si insiste, come continuano a fare Ferro, la maggioranza che lo sostiene ed altri, su una visione retrospettiva della vicenda al solo scopo di attaccare un avversario politico scomodo, si farà solo il gioco di chi vuole quell'impianto e la sua rapida realizzazione".
Prosegue Casson: "Solo chi, come Ferro e la sua giunta, non ha la minima conoscenza di cosa possa significare la realtà delle crociere in laguna e quali siano le strategie delle grandi compagnie di navigazione, può avallare e sostenere la tesi suggeritagli (o impostagli?) dalla Casaleggio Associati. Quanto al sottoscritto, ho creduto fortissimamente, a differenza di Ferro, nelle prospettive di sviluppo della crocieristica clodiense, verso la quale ho detto moltissimi e convintissimi sì: ho ottenuto che il Comitatone dell'8 agosto 2014 - la invito a leggere, sindaco, i relativi verbali - riconoscesse per la prima volta tutta la laguna quale sistema crocieristico, facendo sì che i riflettori nazionali si accendessero sulla nostra realtà portuale quale scalo complementare a quello veneziano, destinato a favorirne il decongestionamento. Ho creduto importante, quindi, contribuire in prima persona alla costituzione della società CTC (Chioggia Terminal Crociere), strumento operativo del Comune destinato a rendere concreto il risultato politico cui ho fatto riferimento, ottenuto nel corso del Comitatone dell'agosto 2014: la stessa società, si badi bene, dalla quale lei si è frettolosamente defilato".
Ricorda ancora l'ex primo cittadino: "Ho personalmente collaborato, inoltre, alla redazione del nuovo Piano Regolatore del Porto di Chioggia, elaborato dall'eccellente professor Orazio Carpenzano dell'Università La Sapienza di Roma e presentato alla Città in una pubblica occasione di incontro nel dicembre 2014. Quel piano, nel confermare la natura commerciale del porto di Chioggia e nel delinearne le linee di sviluppo futuro - e non vi era traccia alcuna del GPL... - prevedeva, tra le altre cose, il mutamento di destinazione urbanistica del porto sito ai Saloni quale scalo funzionale alla sola crocieristica. Lo tiri fuori, Ferro, quel piano, e lo rimetta in moto: ha già tutti i crismi per ottenere il prescritto parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, come peraltro confermatomi in passato dagli stessi vertici di quell'organismo. E ancora, lo storico risultato ottenuto dal sottoscritto nel gennaio 2016 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: dopo decenni di attesa è stato autorizzato lo scavo dei fondali del Porto di Chioggia fino a 11 metri di profondità, con l'obiettivo di garantire piena operatività al nostro scalo, anche in funzione della nascente prospettiva legata alla crocieristica".
Da ultimo, Casson rivendica "la leadership nazionale riconosciutami quanto alla sperimentazione del Contratto di Costa, della quale oggi il Comune di Chioggia si può fregiare: la designazione del Ministero dell'Ambiente è avvenuta in seguito alla presentazione di un mio progetto - inteso a coniugare i temi del turismo, dell'ambiente e dello sviluppo economico, tutti legati anche alla crocieristica - in occasione del convegno nazionale sui Contratti di Fiume tenutosi nel dicembre 2014. Questi, quindi, i miei tanti sì alle navi da crociera nel nostro porto, cui fanno da triste contraltare gli inequivocabili no del nostro sindaco, di cui sono ricche - si fa per dire - le recenti cronache di stampa".
Quanto alle accuse, definite "trite e ritrite", rivolte da Ferro a Casson sulla vicenda gpl, l'esponente centrista ribadisce "ancora una volta che tutte le mie scelte politiche e le mie firme, nessuna esclusa, sono in radicale antitesi rispetto a quell'impianto, la cui realizzazione vanificherebbe in modo inesorabile il lavoro svolto per lo sviluppo della portualità chioggiotta nei miei cinque anni di mandato. Proprio per la ragione anzidetta, ho dedicato circa sei mesi della mia attività professionale al fine di recuperare tutta la corposissima documentazione e sbrogliare l'intricatissima e complessissima matassa relativa alla vicenda gpl: ne sono scaturiti quattro lavori, il primo diretto alla città metropolitana di Venezia; il secondo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; il terzo, un esposto, indirizzato alla Procura della Corte dei Conti; il quarto ed ultimo - non certo per importanza - un ulteriore esposto presentato alla Procura della Repubblica di Venezia. Le ultime notizie di cronaca sembrano confermare quanto dico da sempre circa le palesi illegittimità della procedura romana, che hanno impedito alla nostra città di giocare quel secondo tempo della partita di cui parlo da due anni a questa parte".
Casson scrive: "Non disconosco certo, al riguardo, il lavoro svolto dal Comune, anche se è vivo il ricordo della boutade elettorale di Di Maio dal palco di Piazza Granaio, che garantiva che il M5S nazionale avrebbe rapidamente risolto il problema: non ho ancora capito, al riguardo, quali azioni concrete la Roma grillina abbia messo in atto. Riconosco e apprezzo il puntuale, prezioso ed efficace contributo reso alla città dal comitato No Gpl nel corso di quest'ultimo anno. Sia al Comune che al comitato ho offerto in passato ed offro tuttora, se lo riterranno, la mia personale collaborazione. Credo comunque positivo che il contrasto al deposito avvenga su più fronti e da angoli visuali differenti: ciò che conta è che gli sforzi di tutti convergano nella medesima direzione. Certo è che se si insiste, come continuano a fare Ferro, la maggioranza che lo sostiene ed altri, su una visione retrospettiva della vicenda al solo scopo di attaccare un avversario politico scomodo, si farà solo il gioco di chi vuole quell'impianto e la sua rapida realizzazione".
3 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
Apprezzo che Casson non ignori il lavoro fatto anche dagli altri in fatto di gpl. Addirittura dice di riconoscere e apprezzare il lavoro puntuale prezioso ed efficace svolto dal comitato nogpl.
RispondiEliminaMi piacciono molto queste parole e spero davvero che comune e comitato prendano spunto da queste parole per cambiare il loro atteggiamento verso Casson su questa questione. Perché Purtroppo è evidente che loro hanno invece sempre ignoratoo il Lavoro di Casson al riguardo.Invece Casson considera il lavoro che anche loro hanno svolto e dice che è importante che anche loro ci siano perché il contrasto al deposito deve avvenire su più fronti e da angoli visuali differenti. Speriamo che questo discorso venga ascoltato e che ognuno faccia il possibile per cambiare l’atteggiamento che ha tenuto su sta vicenda in quest’ultimo anno
Chiaro, Casson. La città sta tornando indietro! Peccato. La crocieistica era un sogno per tutti ma mi sa che dobbiamo rassegnarci
RispondiEliminaE col GPL? Dice che c'è la facciamo? Le notizie di questi giorni sono buone
Ci aiuti, non molli
Sarebbe ora che i cittadini riconoscessero che è una risorsa per la città. Basta farsi mangiare la merenda da chi gli butta addosso la croce perché lo teme politicamente.
RispondiEliminaQuesto ha lavorato per mesi nei tribunali senza farsi bello. Dove lo trovate un altro politico che non si metta in mostra?
E' così che si fanno gli interessi delle città.