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sabato 23 settembre 2017
IL COMUNE PRONTO A SFILARSI DALL'ORTOMERCATO E DALLA TERMINAL CROCIERE
La prossima seduta del consiglio comunale di Chioggia è stata convocata per giovedì 28 settembre, con inizio alle ore 17. Al terzo punto dell'ordine del giorno l'assemblea tratterà del piano di ricognizione e revisione straordinaria delle aziende partecipate: l'amministrazione presenterà una delibera mirata a cedere entro un anno le quote di partecipazione rispettivamente nelle società Chioggia Terminal Crociere (dove il Comune detiene il 45%) e Chioggia Ortomercato del Veneto (le azioni del Comune sono al 42%). Resterebbero invariate le altre partecipazioni municipali, a cominciare da SST. Il Comune intende alienare la propria presenza nelle due aziende dal momento che non sarebbero state rispettate le previsioni relative al fatturato minimo di 500mila euro per ciascuna. Un consiglio comunale, insomma, che si preannuncia frizzante come spesso ultimamente accade.
7 commenti:
Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.
La versione 5 stelle della resilienza. Forse hanno letto male il foglio.
RispondiEliminaIl Sindaco Casson, il 24 marzo 2015 diceva:
RispondiElimina“È volontà del sottoscritto e del Comune di Chioggia di provvedere ad una progressiva dismissione delle attività attualmente gestite da SST in vista di una sua definitiva chiusura, da realizzarsi all’esito delle riferite dismissioni: queste ultime verranno realizzate sul modello di quanto avvenuto di recente in rapporto al servizio di illuminazione e calore, attualmente gestito da Veritas e non più in capo ad SST. Sono fermamente convinto che non vi sia più ragione – convenendo in pieno con le linee di indirizzo sulle “partecipate” che giungono da Roma in materia di spending review – di tenere in vita una società i cui costi non sono più giustificati, soprattutto ora che, con la cessione del servizio di illuminazione e calore, è venuta meno una gran parte delle attività e del lavoro un tempo svolta da SST.”
Evidentemente nel frattempo da Roma sono giunte nuove direttive in materia di spending review e i costi per il mantenimento della SST sono magicamente rientrati. Sarà, ma non ci credo !!
C’è chi butta via il futuro di Chioggia perché non sa nemmeno immaginarlo (crocieristica lagunare, navigazione fluviale auspicata dall’Europa, posti di lavoro conseguenti…) e mira solo a galleggiare. E’ la decadenza serena a cui Grillo dice che il paese deve rassegnarsi. C’è chi, poi, è incapace di capire anche il presente, perché non distingue nemmeno tra gli atti di una procura e quelli di un ministero e si intesta senza merito e senza cervello risultati non suoi. Lasciamo la città a questi incompetenti?
RispondiEliminaSaranno incompetenti ma mantenere una societa' come Chioggia Terminal Crociere che fa' una nave da crociera all'anno non
RispondiEliminaha senso.
dal tenore dell'articolo sembra che si tratti di una iniziativa dell'amministrazione comunale, invece si tratta di un obbligo imposto dal dlgs 175/2016, per cui il comune o meglio la giunta non deve decidere nulla, se le società partecipate stanno al di sotto di alcuni parametri prestabiliti allora è necessario provvedere alla razionalizzazione, ciò significa che le partecipazioni vanno cedute(ammesso e non concesso che si trovi chi se le prende), per tutte le altre partecipazioni invece l'amministrazione ha facoltà di fare ciò che ritiene essere nell'interesse pubblico.
RispondiEliminasi confermiamo, domani usciremo con l'integrazione
EliminaNon capisco questo ruolo da impresari funebri delle amministrazioni. È ovvio che devono farsi carico della promozione di queste realtà. Se non lo fanno o non ce la fanno, verranno chiuse. Ma la cittadinanza si farà pure due conti sulle scelte di chi la amministra. I progetti vanno coltivati, perché riescano. Ma qualcuno ha qualche idea migliore per lo sviluppo della città e il lavoro dei nostri figli? Questa amministrazione metterà il timbro sulla dismissione delle speranze. Fatto.
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