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giovedì 24 novembre 2016
COMITATO PER IL NO: IL BICAMERALISMO RESTA PER ALMENO 16 FATTISPECIE
Iniziativa per pochi intimi, stasera in sala San Filippo Neri. Davanti a un pubblico già in larga parte convinto del voto per il no al prossimo referendum del 4 dicembre, tra cui lo stato maggiore locale di SEL - Sinistra Italiana, il comitato cittadino contrario alla riforma costituzionale del governo ha convocato Maria Cristina Paoletti -referente del comitato provinciale- assieme a Massimo Michelozzi (segretario regionale di Magistratura Democratica) e al segretario dell'ANPI di Venezia, Gianluigi Placella. Da iniziativa di propaganda la serata si è trasformata presto in un "prontuario" per i militanti alla caccia degli ultimi voti utili: Paoletti in particolare ha evidenziato alcune delle disfunzioni della riforma, tra cui l'asserita fine del bicameralismo paritario. «Per ben 16 materie» dice la coordinatrice dei referendari veneziani «tra cui le stesse riforme costituzionali, il Senato riformato avrà ancora potere di legiferare». Sotto la lente del comitato, anche il numero delle leggi di iniziativa governativa che viene approvato dal Parlamento, a fronte di quelle che nascono direttamente tra le due Camere: secondo i numeri delle ricerche Openpolis, le prime ammontano all'80% contro il 5% delle seconde. Non ci sarebbe motivo dunque -afferma il No- per una rivisitazione costituzionale che favorisce ancora di più il governo a scapito del Parlamento.
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