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domenica 15 giugno 2014
IL COMUNE OBBLIGA GLI STABILIMENTI AD IMPIEGARE I BAGNINI NELLA PAUSA PRANZO MA......
secondo il consigliere Beniamino Boscolo l'amministrazione applicherebbe due pesi e due misure per quanto riguarda il servizio di guardia ai bagnanti nel caso degli operatori privati li obbliga ad eliminare la pausa pranzo ( per una maggior sicurezza dei bagnanti) ma non ha ancora fatto la stessa cosa per quanto riguarda i tre punti di spiaggia libera dove il servizio deve essere garantito dal comune
Beniamino Boscolo " di controllo " in spiaggia
--> RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Che la confusione, fatta dal Comune, nelle norme che regolano il demanio fosse grande... era cosa risaputa, basti vedere la disomogeneità tra il "Regolamento della disciplina delle attività balneari" e l' "Ordinanza balneare" (entrambe fatte dal Comune). Ma leggendo gli articoli nei quotidiani locali di venerdì 13 c.m., dell'assessore Vianello con delega al demanio che si autodenuncia nel non rispetto dell'art. 23 del "Regolamento della disciplina delle attività balneari" sembra quasi un grottesco paradosso. Quest'anno c'è stato, infatti, più di qualche mugugno, da parte degli stabilimenti balneari, per via della nuova "Ordinanza Balneare 2014" del Comune che, ricordiamolo, obbliga tutti i concessionari a garantire il servizio di salvataggio anche nelle ore di pausa pranzo, facendo in tal modo aumentare le spese a carico dei concessionari. E quando alcune strutture si sono lamentate del diverso trattamento tra privato e pubblico nel rispetto delle regole, non potevo non intervenire nel denunciare questo fatto. Mi spiego: secondo quanto si evince dalla stampa, Vianello ammette candidamente che per le aree libere principali dell'arenile tale servizio di salvamento non è ancora partito, di fatto dichiarando di essere in assoluto contrasto all'articolo 23 -disciplina aree libere - del "Regolamento della disciplina delle attività balneari" che obbliga il Comune, durante la stagione balneare, "almeno nei giorni festivi e prefestivi a garantire il servizio di salvataggio direttamente, attraverso convenzioni con privati o associazioni". Cosa che non ci risulta sia mai stata fatta, da questa amministrazione, auto-denunciando in tal modo un'inadempienza molto grave compiuta dalla stessa amministrazione. Per l'ennesima volta, anche in questo caso, mi va di sottolineare che lo stesso rigore che questa Amministrazione vuole dalle attivitá economiche e cittadini, gli stessi oggi la pretendono da questa Amministrazione Comunale, che non brilla certo per buon esempio. Di chi devo chiedere per multare il Comune? Cordiali saluti Coordinatore Forza Italia dott. BENIAMINO BOSCOLO
--> RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Che la confusione, fatta dal Comune, nelle norme che regolano il demanio fosse grande... era cosa risaputa, basti vedere la disomogeneità tra il "Regolamento della disciplina delle attività balneari" e l' "Ordinanza balneare" (entrambe fatte dal Comune). Ma leggendo gli articoli nei quotidiani locali di venerdì 13 c.m., dell'assessore Vianello con delega al demanio che si autodenuncia nel non rispetto dell'art. 23 del "Regolamento della disciplina delle attività balneari" sembra quasi un grottesco paradosso. Quest'anno c'è stato, infatti, più di qualche mugugno, da parte degli stabilimenti balneari, per via della nuova "Ordinanza Balneare 2014" del Comune che, ricordiamolo, obbliga tutti i concessionari a garantire il servizio di salvataggio anche nelle ore di pausa pranzo, facendo in tal modo aumentare le spese a carico dei concessionari. E quando alcune strutture si sono lamentate del diverso trattamento tra privato e pubblico nel rispetto delle regole, non potevo non intervenire nel denunciare questo fatto. Mi spiego: secondo quanto si evince dalla stampa, Vianello ammette candidamente che per le aree libere principali dell'arenile tale servizio di salvamento non è ancora partito, di fatto dichiarando di essere in assoluto contrasto all'articolo 23 -disciplina aree libere - del "Regolamento della disciplina delle attività balneari" che obbliga il Comune, durante la stagione balneare, "almeno nei giorni festivi e prefestivi a garantire il servizio di salvataggio direttamente, attraverso convenzioni con privati o associazioni". Cosa che non ci risulta sia mai stata fatta, da questa amministrazione, auto-denunciando in tal modo un'inadempienza molto grave compiuta dalla stessa amministrazione. Per l'ennesima volta, anche in questo caso, mi va di sottolineare che lo stesso rigore che questa Amministrazione vuole dalle attivitá economiche e cittadini, gli stessi oggi la pretendono da questa Amministrazione Comunale, che non brilla certo per buon esempio. Di chi devo chiedere per multare il Comune? Cordiali saluti Coordinatore Forza Italia dott. BENIAMINO BOSCOLO
4 commenti:
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aspettiamo di vedere cosa farà l'onnipotente dirigente al demanio turistico
RispondiEliminaperchè onnipotente? Andrea, spiegaci meglio
RispondiElimina" Onnipontente" è chiaramente ironico, io ho stima del dirigente dell'urbanistica, durante il periodo di commissariamento poteva fare a meno di prendersi responsabilità e invece, con spirito di servizio, ha firmato tanti provvedimenti, da quel che so, ha prospettato tante soluzioni per sveltire le pratiche. Su questo provvedimento effettivamente, da quello che posso capire, e dalle infor che ho, e magari non sono complete, credo si possa dire che sarebbe stato opportuno valutarlo con le categorie, va benissimo la sicurezza ma magari se veniva concordato si potevano fare delle valutazioni, per esempio benissimo togliere la pausa pranzo ma solo nel pieno della stagione...è chiaro che se io fossi un operatore turistico e mi obbligano a mettere i bagnini senza pausa pranzo è un po' difficile non criticare l'amministrazione e, in questo caso, il dirigente che ha firmato il provvedimento. Però , ripeto, sarebbe da sentire tutte le campane.
EliminaMA NON POTEVANO CONCORDARE IL TUTTO "PRIMA" CON GLI OPERATORI BALNEARI?
RispondiEliminaFORSE IN QUESTO MODO AVREBBERO EVITATO QUESTE POLEMICHE.
RENZI, SOPPRIMI ANCHE CERTI COMUNI